lunedì 14 maggio 2018

Siamo Handicappati No Cretini: non siamo un peso, ma una risorsa!

Di recente, ha fatto scalpore il caso in cui il governatore della Sicilia Nello Musumeci, ha sostenuto che i disabili gravi siano un “colpo in testa alle famiglie, e che senza di essi nelle casse della regione ci sarebbero almeno qualche decina di milioni di euro in più. 
A diffondere la notizia, in segno di protesta, è stato il comitato “Siamo handicappati no Cretini”, attraverso la propria pagina Facebook e dando vita ad una serie infinita di messaggi di sdegno, nei confronti dell’accaduto.
Eppure, secondo Musumeci si tratterebbe di mera strumentalizzazione, e il video pubblicato sui social sarebbe stato tagliato ad arte per costruire un concetto non propriamente suo. 
Nessuna ammissione di responsabilità, quindi, da parte sua, né tantomeno l’accenno a delle scuse. 
Vorrei presentarvi, adesso, coloro che da poco più di un anno si battono, in Sicilia, per rivendicare i diritti delle persone con disabilità. 


“Siamo handicappati no Cretini”: già il nome del vostro comitato la dice lunga, e descrive acremente la vostra mission. Chi siete e quali sono i vostri obiettivi? 
Siamo un gruppo di 20 volontari siciliani (con quasi 7.000 iscritti nei nostri canali di comunicazione) che si pone come obiettivo principale quello di sensibilizzare sui propri diritti tutte le persone con disabilità. Tra di noi la quasi totalità ha una disabilità o è genitore/ caregiver di persone con disabilità.
Abbiamo, fin dal nostro inizio, capito che la disabilità è sempre stata vista con una sorta di pietistico menefreghismo, della serie “poveretti... e vabbè”, non facendo altro che alimentare l’idea che nessuno avrebbe mai lottato fino allo stremo per tali inalienabili diritti. Ci siamo anche resi conto che, da quando sono state approvate le leggi che regolamentano la disabilità (e di cui tutta l’Italia dovrebbe essere orgogliosa, 328 e 104, per intenderci) solo pochissime associazioni si sono ribellate perché esse venissero veramente applicate. Questo per connivenza politica, ignoranza, o ancor peggio paura (in una società mafiosa e collegata al potere politico come la nostra, è la paura che domina e che blocca ogni moto di ribellione).
#SiamoHandicappatiNoCretini è un moto d’orgoglio, come a dire “chiamateci come volete ma non prendeteci in giro”. E’ per questo che con serietà e senza risparmiare colpi a nessuno, lottiamo quotidianamente con le armi che abbiamo a disposizione, contro il potere politico menefreghista, contro la lenta ed assopita Pubblica Amministrazione e contro le “lobby” che gestiscono la disabilità. Insomma siamo dei rompiscatole ma che hanno ottenuto molto. La strada è però ancora molto lunga. 


Di sicuro Musumeci non sarà stato il primo politico, né tantomeno l’ultimo, a far sentire le persone con disabilità un peso per la società. Eppure, guardando i fatti dalla giusta prospettiva, dovreste essere una risorsa più che un problema. 
Il comitato è nato dopo alcuni servizi televisivi di Cristiano Pasca delle IENE che riguardavano Gianluca ed Alessio Pellegrino, fondatori del Comitato
Da quei servizi venne fuori lo scandaloso comportamento dell’allora assessore Regionale alla Famiglia e Politiche sociali che chiese il silenzio dei due fratelli, al fine di placare le acque che lo stavano travolgendo. Il silenzio era il prezzo da pagare per avere delle ore di assistenza domiciliare. Purtroppo per lui, era ripreso dalle telecamere e da lì partì la nostra avventura. Lui si dimise e noi abbiamo iniziato a protestare.
Il nostro video messaggio al Presidente della Repubblica, poi, fece il giro d’italia e di tutti i TG, tanto che lo stesso Presidente Mattarella, ci rispose nel giro di 8 ore.
Una altro aspetto interessante di questa avventura è stato il supporto di tutto il mondo dello spettacolo: da PIF a Ficarra e Picone, da Jovanotti a Fiorello. In Tantissimi ci continuano a supportare attivamente permettendoci di far capire alle persone con disabilità che non sono un peso, e che se vogliono avere qualcosa allora devono lottare per averla. 
Le terribili frasi del Presidente Musumeci, sono solo l’ultimo tassello di frasi “infelici” o menzogne in politichese che abbiamo dovuto ascoltare in questi anni. Quelle di Musumeci hanno innescato lo sdegno in tutti noi. Minano a nostro avviso, infatti, la pace sociale, facendo avvertire la disabilità come un peso per la società, come se noi fossimo parassiti che rubano soldi ad altri settori produttivi. Questo la dice lunga sulla lungimiranza e visione politica della classe che ci governa. L’indotto della disabilità (assistenza, ausili, presidi ecc) è multimilionario. Soltanto in italia però su tale settore si investono le briciole dei bilanci. Questo è tanto miope quanto ottuso. Lo ripetiamo dal primo giorno “Siamo una risorsa non un peso!” 


Che progetti avete per il futuro, e come fare per sostenere le vostre battaglie? 
Grazie alle nostre proteste pacifiche e alle azioni amministrative di massa, siamo riusciti a “stanare” dall'ombra oltre 12.000 persone con disabilità cd. gravissima. Finalmente tutte queste persone hanno ottenuto il diritto ad un assegno di cura da 1500 euro mensili. Il dramma è che il governo regionale ha quasi del tutto dimenticato le persone con Disabilità cd. Grave, che sono tra l’altro la maggioranza. La nostra regione (come molte altre in Italia) non ha mai effettuato un reale censimento delle persone con disabilità. In pratica non si è mai applicata la legge 328 (sopratutto nel suo articolo 14) che prevede la presa in carico da parte delle P.A con conseguente predisposizione di Progetto individuale per tutte le persone con disabilità. 
La prossima battaglia sarà proprio quella di “costringere” la Pubblica Amministrazione ad applicare la legge attraverso azioni civili e legali di massa che portino ad un reale censimento dei Bisogni delle persone con disabilità tutte. 
La battaglia politico amministrativa è ancora in corso, la guerra, quella vera, è del tutto culturale e crediamo sarà molto lunga. 
Per sostenerci non chiediamo contributi economici, ma soltanto di seguirci attraverso i social e magari iscrivervi gratuitamente all'associazione contattandoci alla mail dopodinoisicilia@gmail.com.

10 commenti:

  1. Che brutto esempio di politica, sia da parte di chi ha detto "le persone con disabilità tolgono soldi alle nostre casse", sia da parte di chi ha fatto quello spregevole ricatto. Bah!

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    1. È proprio vero, caro Riccardo.
      Per fortuna, però, non tutti cedono all'omertà e ragazzi come questi si battono per la difesa dei propri diritti!

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  2. Concordo con Riccardo. Si scivola facilmente su una buccia di banana.
    Ciao Claudia.

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    1. E no caro Gus. Il paragone con la banana potrebbe far sembrare la cosa accidentale, giustificando quasi chi ha commesso i fatti..

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  3. Io dico che è una questione di pov, punti di vista.
    Secondo me questo mister si riferiva a lui e a tutta quella gente che, come lui, sta a ribare i soldi delle persone oneste e spara solo... wait... cazzate, sì, cazzate.
    Praticamente si è offeso da solo!
    Kiss!

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    1. Hai detto proprio bene Susanna.. Cazzate!
      Benvenuta nel mio blog.
      Torna quando vuoi.
      A presto. 😘

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  4. Concordo con Riccardo, un pessimo esempio di politica. Io mi chiedo sul serio se questi "signori" che ci governano pensino un minimo prima di aprire la bocca e farci uscire queste porcate immani (scusa il francesismo). Tanto di cappello a questi ragazzi dell'associazione che si sono impegnati per cambiare le cose!

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    1. Ma quale francesismo....
      È davvero il minimo, perché queste vicende fanno venire una rabbia!
      Loro si impegnano moltissimo, ed io spero di aiutarli a diffondere un messaggio di sensibilizzazione al tema.

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  5. Ciao, Claudia. Eccomi qui... è venuto subito alla mia attenzione questo tuo post e legegrlo proprio fa un certo effetto perchè se vedi sul mio blog ho parlato di problemi seri legati al centro di riabilitazione presso cui i miei monelli fanno le loro terapie da anni.
    Pur essendo episodi diversi, in realtà questo del governatore della Sicilia e degli amministratori dell'associazione che gestisce la struttura riabilitativa di cui sopra sono facce di un'unica medaglia: la medaglia dello schifo (perchè di schifo si tratta) che purtropo molto spesso c'è tra politici e persone di potere a discapito di chi ha già un problema da affrontare, specie nel settore della Sanità.
    Chissà quando tutti i nodi verranno al pettine... ci vorrebbe una vera e propria rivoluzione, ecco.
    Buonanotte, un caro slauto.

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    1. Trovata finalmente.
      Non lo so se prima o poi episodi del genere smetteranno di esistere.
      Intanto, sono sempre convinta che l'unione faccia la forza e voglio sperare che l'impegno di gruppi come quello del comitato possa servire quantomeno a scuotere gli animi.
      Io, nel mio piccolo, continuerò a dar voce a queste realtà.
      Buonanotte a te, cara.
      Ti abbraccio.

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