Ne abbiamo parlato ieri, in occasione della giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne.
La tragedia, però, risale a poco meno di due mesi fa.
Un 49enne Tarantino, dopo l'ennesima lite telefonica con l'ex moglie, aveva accoltellato il figlio 14enne, e scaraventato giù dal balcone la figlia di 6 anni.
Il tutto sotto gli occhi inorriditi della mamma dell'uomo, a cui erano stati affidati i due nipoti, dopo la separazione, e di suo fratello.
Da qualche tempo, infatti, a Luigi Trovatello era stata tolta la patria potestà, ma questo non era bastato a salvare i suoi figli.
Per fortuna, il 14enne era guarito in due settimane, grazie a delle ferite abbastanza superficiali.
Per la sua sorellina, invece, era iniziato un vero calvario.
La caduta le aveva comportato un grave trauma cranico, un trauma facciale e gravissime lesioni al torace.
Trasportata d'urgenza all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, era stata subito operata ed assistita 24 ore su 24, dall'equipe medica.
Dopo 30 giorni, però, ne era stato disposto il trasferimento al Gemelli di Roma, per il trattamento definitivo delle lesioni.
Ed è proprio qui che, pochi giorni fa, Nadia è uscita dal coma, ed ha iniziato a muovere gli arti, donando a medici e familiari una speranza nuova ed immensa.
Ancora una volta, la professionalità dei medici ha avuto la meglio sulla ferocia dell'uomo.
La speranza è che la vita della piccola possa essere, ora, tutta in discesa, seppure non sarà facile superare il trauma psicologico che ha subito.
La tragedia, però, risale a poco meno di due mesi fa.
Un 49enne Tarantino, dopo l'ennesima lite telefonica con l'ex moglie, aveva accoltellato il figlio 14enne, e scaraventato giù dal balcone la figlia di 6 anni.
Il tutto sotto gli occhi inorriditi della mamma dell'uomo, a cui erano stati affidati i due nipoti, dopo la separazione, e di suo fratello.
Da qualche tempo, infatti, a Luigi Trovatello era stata tolta la patria potestà, ma questo non era bastato a salvare i suoi figli.
Per fortuna, il 14enne era guarito in due settimane, grazie a delle ferite abbastanza superficiali.
Per la sua sorellina, invece, era iniziato un vero calvario.
La caduta le aveva comportato un grave trauma cranico, un trauma facciale e gravissime lesioni al torace.
Trasportata d'urgenza all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, era stata subito operata ed assistita 24 ore su 24, dall'equipe medica.
Dopo 30 giorni, però, ne era stato disposto il trasferimento al Gemelli di Roma, per il trattamento definitivo delle lesioni.
Ed è proprio qui che, pochi giorni fa, Nadia è uscita dal coma, ed ha iniziato a muovere gli arti, donando a medici e familiari una speranza nuova ed immensa.
Ancora una volta, la professionalità dei medici ha avuto la meglio sulla ferocia dell'uomo.
La speranza è che la vita della piccola possa essere, ora, tutta in discesa, seppure non sarà facile superare il trauma psicologico che ha subito.
povera piccola.
RispondiEliminaperò DEVE vivere..e questo suo risveglio è uno schiaffo alla bestialità e alle avversità.
Spero solo che la legge non sia più clemente col padre, trattandosi di tentato omicidio.
EliminaIn ogni caso, lo schiaffo morale sarebbe il minimo..
Sono rimasto inorridito dalla solita scenetta pietosa fatta dal responsabile davanti al giudice durante l'interrogatorio di garanzia. Il suo avvocato di fiducia invece ha rimesso il mandato! Grandissimo.
RispondiEliminaNon ho letto nulla in merito, per fortuna.
EliminaSai, da ragazzina dicevo di voler diventare avvocato, ma cambiai idea in prossimità del diploma, perché sapevo che non avrei MAI potuto difendere un delinquente del genere..
Cara Claudia, certi episodi che purtroppo succedono, mi sconvolgono veramente, dove sono finite le belle azioni di un tempo, siamo diventati come le bestie!!!
RispondiEliminaCiao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Hai ragione Tomaso.
EliminaPerò, almeno in questo caso, si preannuncia un lieto fine meraviglioso.
Un abbraccio a te.
Buona serata
Quell'uomo è da far curare, ma forse nemmeno quello...
RispondiEliminaMoz-
E no, Miki.
EliminaFarlo curare significherebbe che è malato, e questa in termini giuridici sarebbe un'attenuante.
Quindi lasciamolo marcire in galera e basta.
La parte che più mi ha toccata di questa storia, ma che non ho scritto per non "rubare la scena" alla piccola Nadia, è che anch'io devo la vita all'ospedale "Santissima Annunziata" di Taranto.
RispondiEliminaQuando, la sera del 14 settembre 2002, infatti, dopo quell'incidente stradale, le mie condizioni apparvero disperate, mi ricoverarono d'urgenza proprio lì, e dopo 28 giorni mi restituirono al mondo.
Un mondo diverso, perché io ero diversa. Entrai in quell'ospedale bambina, e ne uscii, un mese dopo, già donna. Ma viva.
E sempre sarò grata alla struttura, e al professor Bruno Tripaldelli che mi curò come fossi sua figlia.
Onore ai medici sempre.
Nemmeno io avrei mai fatto l'avvocato , difendere uno che sai che è
RispondiEliminacolpevole? Mai . Non ho molta simpatia x la categoria.
(scusa Riccardo).
Gli avvocato tirano fuori tanti cavilli x allungare i processi , poi,
vanno in prescrizione.
Per quanto riguarda Nadia , posso solo augurarle che il tempo possa
guarirle anche l'anima e il ricordo dell'episodio vada sfumando .
Non sapevo che il tuo incidente fosse stato così grave.
Onore a tutti i Medici che curano con coscienza e abnegazione .
Buona giornata . Abbraccione one one .
Sì Laura. E' stato gravino.
EliminaPrima o poi pubblicherò la mia storia e allora conoscerai i dettagli. ;)
Bacione a te
Speriamo se la cavi Nadia e torni a sorridere.
RispondiEliminaL’uomo ( le bestie non si comportano così) merita di restarci secco.
Bravi i medici che fanno bene il loro lavoro e che l’hanno trasformato in una missione.
Ciao
Semplicemente inappuntabile.
EliminaBuona giornata.
E quindi due volte grazie all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto ;)
RispondiEliminaNon vale.
EliminaEra più bello il commento che mi hai inviato in privato.... 😜
Non mi capacito mai quando leggo atrocità del genere.
RispondiEliminaSpero che la piccola si rimetta presto e che l'idea di essere stata gettata giù dal padre non le tormenti l'esistenza.
L'ho pensato anch'io.
EliminaSpero che la sua giovane età la aiuti a rimuovere l'episodio.