Nulla di fatto per oggi, 23 marzo, né a Montecitorio e né a Palazzo Madama.
Fumata nera, quindi, per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato.
Appuntamento rinviato a domani mattina.
Durante la prima votazione, quasi tutte le schede sono state consegnate bianche.
Nel corso della seconda, invece, un colpo di scena.
La Lega di Matteo Salvini ha votato, al Senato, Anna Maria Bernini, al posto di Paolo Romani, proposto da Silvio Berlusconi, in rappresentanza della coalizione di centrodestra.
Essendo, però, il politico condannato per peculato, il Movimento 5 Stelle non ha voluto in alcun modo allearsi alla scelta, a maggior ragione perché indicata dal Cavaliere.
Pertanto, ha continuato a votare scheda bianca.
Salvini, dunque, ha deciso di optare per la Bernini, sperando che i penta stellati non avrebbero più avuto problemi a convogliare su una scelta comune, in modo da sbloccare la situazione di stallo venutasi a creare, permettendo, così, al Governo di insediarsi quanto prima, per il bene del Paese.
D’altra parte, il leader di Forza Italia, ha diramato un duro comunicato stampa nel quale ha definito l’accaduto come un duro “atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l’unità della coalizione di centrodestra e dall’altro smaschera il progetto per un governo Lega-M5s”.
Quindi, il Cavaliere si è detto deciso a continuare sulla strada di Paolo Romani, anche nel corso della terza votazione di domani, invitando Salvini a ravvedersi, o a dichiarare pubblicamente la sua volontà di allearsi, in autonomia, con i grillini.
Non si esclude, però, che nelle prossime ore la situazione possa subire un’ulteriore svolta.
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