CISTERNA DI LATINA - Ennesima tragedia familiare in una cittadina laziale, per mano di un padre e marito violento. La notizia risale a ieri.
Alle cinque del mattino, infatti, il carabiniere Luigi Capasso, 43 anni, al termine del suo turno di servizio a Velletri, ha raggiunto l'abitazione della moglie, con la quale era in corso una dura separazione, e l'ha attesa dinanzi al garage.
Non appena la donna è scesa per potersi recare al lavoro, l'uomo ha iniziato a discuterci animatamente, finché ha sparato tre colpi con la sua pistola d'ordinanza, ferendola al volto, alla spalla e all'addome. Successivamente, prelevate le chiavi dell'appartamento dalla borsa della vittima, si è barricato in casa con le due figlie minorenni di 7 e 13 anni.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Latina e Roma, con i loro comandanti, che hanno affidato le trattative per il rilascio degli ostaggi ad un gruppo di negoziatori.
La situazione critica si è protratta sino alle 14.30, quando, avendo perso i contatti con l'uomo, i militari hanno fatto irruzione nell'abitazione e lo hanno trovato morto suicida.
Purtroppo, anche le sue figlie sono state rinvenute esanimi.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il padre le avrebbe assassinate nel sonno, sin dalla mattina, subito dopo aver ucciso la moglie.
Immediate le polemiche secondo le quali la tragedia sarebbe stata evitabile, in quanto la donna aveva già subito un'aggressione da parte del marito, nello scorso mese di settembre, ma avrebbe segnalato la vicenda ai carabinieri, rifiutandosi, però, di sporgere denuncia.
Inoltre, secondo gli abitanti del posto, le trattative sarebbero durate troppo a lungo.
Al momento, però, l'unico dato certo è che due bambine hanno perso la vita per mano di colui che avrebbe dovuto difenderle sempre, e sopra ogni cosa, e la loro madre versa in condizioni gravissime.
E pensare che, solo un paio di settimana fa, pubblicavo i dati relativi al femminicidio nel 2017 (clicca qui).
Quando tutto questo avrà fine?
Alle cinque del mattino, infatti, il carabiniere Luigi Capasso, 43 anni, al termine del suo turno di servizio a Velletri, ha raggiunto l'abitazione della moglie, con la quale era in corso una dura separazione, e l'ha attesa dinanzi al garage.
Non appena la donna è scesa per potersi recare al lavoro, l'uomo ha iniziato a discuterci animatamente, finché ha sparato tre colpi con la sua pistola d'ordinanza, ferendola al volto, alla spalla e all'addome. Successivamente, prelevate le chiavi dell'appartamento dalla borsa della vittima, si è barricato in casa con le due figlie minorenni di 7 e 13 anni.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Latina e Roma, con i loro comandanti, che hanno affidato le trattative per il rilascio degli ostaggi ad un gruppo di negoziatori.
La situazione critica si è protratta sino alle 14.30, quando, avendo perso i contatti con l'uomo, i militari hanno fatto irruzione nell'abitazione e lo hanno trovato morto suicida.
Purtroppo, anche le sue figlie sono state rinvenute esanimi.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il padre le avrebbe assassinate nel sonno, sin dalla mattina, subito dopo aver ucciso la moglie.
Immediate le polemiche secondo le quali la tragedia sarebbe stata evitabile, in quanto la donna aveva già subito un'aggressione da parte del marito, nello scorso mese di settembre, ma avrebbe segnalato la vicenda ai carabinieri, rifiutandosi, però, di sporgere denuncia.
Inoltre, secondo gli abitanti del posto, le trattative sarebbero durate troppo a lungo.
Al momento, però, l'unico dato certo è che due bambine hanno perso la vita per mano di colui che avrebbe dovuto difenderle sempre, e sopra ogni cosa, e la loro madre versa in condizioni gravissime.
E pensare che, solo un paio di settimana fa, pubblicavo i dati relativi al femminicidio nel 2017 (clicca qui).
Quando tutto questo avrà fine?
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