In casa mia, quando a sfidarsi sono la Juventus ed il Milan, è derby.
Mio marito, infatti, tifa Juve da sempre.
Io, in verità, non amo molto il calcio, ma sono milanista per eredità paterna. Quindi, considerando che papà non può più urlare contro la tv per esortare i suoi paladini, mi limito quantomeno ad incrociare le dita per loro.
Poi c'è Lorenzo, due anni.
Beh, è ancora troppo piccolo per poter capire di sport, ma un tentativo di indottrinamento da parte dei suoi folli genitori è già in corso.
Comunque, veniamo ai fatti.
Onore al merito, stavolta riconosco la sonora sconfitta.
Il Milan c'era, ma solo durante il primo tempo. Dopodiché, disfatta totale.
Al 56' Benatia porta a casa la prima rete, dando inizio ad una serie di errori da parte dei rossoneri, che avrebbero fatto gonfiare le coronarie a papà. E mica poco.
Al 61', infatti, Donnarumma, su tiro di D.Costa, sbaglia la presa e lascia che il pallone finisca in rete. Poco dopo, al 64', nuovo errore del portiere milanista che non trattiene un facile pallone di Benatia, regalandogli il 3-0. A segnare la quarta rete, arriva, al 76', Kalinic, di testa insacca.
Confesso che al secondo goal della Juve ho spento la tv, e inscenato un forte mal di testa.
La superiorità della Juve è stata palese.
Così i bianconeri portano a casa la loro quarta coppa Italia consecutiva, e si apprestano a festeggiare anche il prossimo scudetto.
Io, intanto, continuo ad avere mal di testa.
Perdonami papà, farò il possibile per convincere Lorenzo a tifare per la tua squadra, ma da lassù dacci una mano.
La vedo triste. 😜
Anch'io non amo molto il calcio. Una volta, nei miei anni migliori, tifavo Milan. Buona giornata.
RispondiEliminaUh che bella notizia. Mio padre ti darebbe un grosso bacio sulla fronte. Mio marito, invece....
RispondiEliminaToh, sei nella sua lista nera. ;-)
Milanista. Disperato ieri, perché mio nipote è uno dei pochi milanisti piccoli e nella sua classe stamattina la maggioranza di juventini l'avrà raso al suolo, poverino. Per il resto il 4-0 subito mi ha sconvolto solamente perché lo sport è metafora della vita e questo Milan è specchio della mediocrità che spesso attanaglia la vita, cioè l'incapacità di riuscire ad andare oltre i propri limiti e di crollare inesorabilmente quando questa incapacità si palesa.
RispondiEliminaVerissimo.
RispondiEliminaPerò, da analfabeta del calcio, penso che a vincere davvero sia stato Gattuso.
Vederlo recuperare i suoi giocatori dal campo, alla fine del primo tempo, per evitare inutili proteste contro l'arbitro, mi ha toccato il cuore.
Sembrava proprio un padre che riporta all'ovile i suoi figlioletti smarriti.
Eppure, ha pochi anni più di loro, ma l'ho trovato molto maturo e adatto a ricoprire il suo ruolo.
Tornerà il Milan di un tempo. Prima o poi.
Abbraccia il tuo nipotino per me. :-*
Io tifo Juve ma l'entusiasmo pe un mondo corrotto e ingiustamente ricco va calando sensibilmente.
RispondiEliminaAhimè anche stavolta devo darti ragione Gus!
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