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giovedì 19 luglio 2018

Turista derubato scrive al ladro: "Ho il cancro. Era il mio ultimo viaggio"


E' accaduto a Venezia nei giorni scorsi.
Un turista americano, malato terminale di cancro, si trovava in vacanza a Venezia, per concedersi qualche giorno di relax con sua moglie.
A bordo del vaporetto 1, ignoti gli hanno trafugato il portafoglio, lasciandolo senza contanti e senza carte di credito.

Eppure, l'uomo ha scelto di affidare alla polizia una commovente lettera scritta a mano, dedicata al ladro, chiedendo di diffonderla. L'annuncio è stato, quindi, prontamente divulgato dal quotidiano La nuova Venezia..

Questo il testo tradotto:
"So che probabilmente non leggerai questo testo e non te ne importerà neanche nulla.
Noi siamo arrivati nella tua bellissima città il 14 luglio alle 14. Sul vaporetto numero 1 sono diventato la tua prossima vittima.
Questo è il mio ultimo viaggio con mia moglie. Sto morendo di cancro.
Mi hai lasciato senza soldi e senza carta di credito. Immagina anche solo per un istante quello che questo causa alla tua vittima. Ho pregato per perdonarti e prego per te affinché tu ti allontani da questo peccato che ferisce le persone innocenti.
Ti perdono. Michael Veley
".

Non so se a farmi più specie sia stata l'idea di un uomo nei suoi ultimi giorni di vita, costretto ad affrontare l'ennesimo schiaffo, seppur di entità ridicola rispetto al suo stato di salute, oppure il fatto che questi abbia voluto perdonare chi l'ha derubato, nonostante tutto.

So bene che il perdono è doveroso, per ciascuno di noi, e che ci permette di continuare a vivere senza inutili rancori ma, personalmente, lo reputo un vero atto di coraggio.
La cronaca, ogni giorno, racconta di genitori che perdonano l'assassino del proprio figlio, donne che scelgono di restare accanto all'uomo che le ha picchiate ed umiliate, per amore.

Raramente mi è capitato di dover perdonare qualcuno, ma persino più raramente l'ho fatto.
Beati coloro che ci riescono. Io, purtroppo, non dimentico.

Intanto, un abbraccio a Michael, sperando che possa godersi i suoi ultimi giorni accanto alla sua famiglia, in un luogo che gli sia più lieve di questa nostra triste Italia.

26 commenti:

  1. Una storia sicuramente toccante e umana.
    Incredibile, non so manco cosa dire a riguardo.
    Se fossi il ladro mi sentirei una merda, ma probabilmente un ladro a Venezia non si sente una merda: non ruberà per necessità oggettiva. Chissà.

    Quanto al perdono... fors eè la cosa più difficile. Io perdono, ma comunque resta l'indifferenza.

    Moz-

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    1. Dicono che l'indifferenza sia persino peggio dell'odio, per chi la subisce..

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    2. Miki io abito nel centro storico veneziano, e posso affermare che i borseggiatori che imperversano sui vaporetti sono una banda non autoctona, organizzata per trarre beneficio dalla confusione e spillare più portafogli possibile...spesso approfittando della minore età o dello stato di gravidanza per eludere qualsiasi condanna. Nessuna necessità...per loro si tratta di una normale giornata di “lavoro”. E da Veneziano mi VERGOGNO di come sia diventata negli ultimi anni la mia città

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    3. "Consolati" caro Nino.
      Purtroppo è un problema esteso all'intero Paese, non solo alla tua città. 😓

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  2. Perdona la sciocchezza, poi commento seriamente. Ma quello è il mio posteriore hhaha!

    E' il mio vecchio portafoglio, quella è la mano del mio capo. E' una foto fatta per gli articoli di borseggio

    https://www.altarimini.it/News74126-borseggio-al-mercato-di-novafeltria-rubato-un-portafoglio-con-documenti-e-soldi.php

    ahhahahahaha :P

    Un onore essere presente nella fot sul tuo blog :D

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    1. Lo so. L'ho presa apposta perché veniva dal tuo giornale, ma non avrei mai immaginato che si trattasse del tuo lato b. Credevo fosse una delle tantissime foto di repertorio del web.

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  3. Saper perdonare è un dono bellissimo. Bisogna assolutamente imparare a farlo, nonostante tutto

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  4. Cara Claudia, una storia che ti punge al cuore, purtroppo succedono.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  5. Ciao! ti ho scoperta perché sei passata a trovarmi sul mio blog (ti era piaciuto il post dove spiegavo come colorare con i ghiaccioli)
    Che storia triste questa, ma che grande insegnamento.
    Spero davvero che il protagonista trovi la serenità con i suoi cari...

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    1. Oh sì, che bello!
      Non mi avevi risposto, e credevo non amassi i commenti. 😉
      Non ho ancora avuto tempo per fare i ghiaccioli, ma ci proverò.
      Intanto, benvenuta.
      Sì, storia molto triste, dall'epilogo, purtroppo, ancora più amaro.
      Buonanotte a te. A presto.

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  6. Sfigato assai il turista.. noi a Roma, anche noi indigeni, stiamo sempre con cento occhi, in metro, al cinema, nella folla.. i borseggiatori sono un male comune, dovrebbero rapinare solo quelli coi soldi, li manderei tutti al Parlamento..

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    1. Voglio pensare che i turisti non sappiano che in Italia siamo ridotti a questi livelli.
      In molte parti del mondo non chiudono nemmeno a chiave i portoni delle abitazioni.
      Pensa cosa accadrebbe se lo facessimo qui..... 😓

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  7. Ho letto anch'io questa notizia, che tristezza...del resto c'è persino chi si intrufola nelle camere dei degenti per derubarli quando vanno a fare esami e terapie, chi specula sui cimiteri, non c'è più rispetto nemmeno per la sofferenza...

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    1. Il tuo commento mi fa rabbrividire.
      16 anni fa, in seguito ad un incidente stradale, finii in coma. Al mio risveglio mi trasferirono in neurologia e, durante la notte, mi rubarono il cellulare che avevo lasciato sul comodino a caricare.
      Da allora, ogni volta che ho bisogno di un ospedale, non abbasso la guardia.
      Hai ragione. Non c'è rispetto per niente!

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  8. Un gesto che fa onore al turista, mentre quello del borsaiolo provoca solo conati... non bisogna farsi vendetta da soli ma neanche perdonare, solo aspettare perché quando giungerà l'ora, sarà giudicato e punito dall'Altissimo, che, secondo la mia credenza, non fa sconti a nessuno!

    p.s. viva la legge del taglione, perché 'sta gente si merita solo questo, zac, via entrambe le mani! E ora borseggia con due moncherini!

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    1. Non sono certa di aver capito quale sia la tua credenza.
      Quella del soggiorno, immagino.....

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    2. Credenza cattolica ma non troppo... per me se ti penti non vieni perdonato, come dicono i cattolici, perché quello che chiamano inferno non ha a che fare con ex angeli divenuti demoni ma una punizione che la tua anima ti autoinfligge.

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    3. Chissà perché t'immaginavo ateo. Sarà per la blasfemia? 😜

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    4. La blasfemia è per i credenti, chi non crede e bestemmia è deficiente perché insulta qualcuno a cui non crede! Come dire "porco Topolino"... 😜

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    5. Ed io che me la prendo sempre con la miseria?
      Porca miseria! Put**na della miseria ladra!
      Ecc... 😂😂

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  9. neanche io riesco a perdonare..
    sembra passata ma il rancore lo trovo sempre lì dietro l'angolo!!
    il perdono è un grande dono che si fa..
    soprattutto a sè stessi..
    e purtroppo è un tassello mancante per me..

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