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lunedì 17 settembre 2018

Selfie a tutti i costi: 15enne cade dal tetto di un centro commerciale

E' accaduto a Sesto San Giovanni, nel Milanese, sabato sera, intorno alle 22.30.
Un ragazzo di 15 anni è salito sul tetto del centro commerciale "Sarca", con alcuni amici, attraverso le scale esterne anti-incendio, per scattarsi un selfie dal punto più alto della struttura.
Lo avrebbe fatto sentire il re del mondo, come già era accaduto in passato, da altri tetti.
All'improvviso, però, A.B. sarebbe precipitato da un'altezza di circa 25 metri, cadendo in una conduttura per l'areazione, e restandovi intrappolato.

I Vigili del Fuoco lo hanno estratto con non poca fatica, ma il ragazzo è morto subito dopo il trasferimento in ospedale.
Sul posto sono intervenuti anche i vigilantes della struttura, allertati dal suono di un allarme di sicurezza.

Secondo le prime ricostruzioni, pare che gli stessi abbiano ricorso i ragazzi prima della caduta.
Le voci non risultano, però, confermate.

"La morte non ci fa paura la guardiamo in faccia", scriveva la vittima, qualche giorno fa, su Instagram, sotto una foto in cui era ritratto sul tetto di un condominio mentre guardava nel vuoto.

30 commenti:

  1. La sorellina, poveretta, lo ha saputo perché i messaggi degli amici via social.

    Ulteriore tristezza in questa vicenda così triste.

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    1. Addirittura.
      Avevo programmato questo post per stasera. Siano sia partito adesso.
      Comunque è una vicenda molto triste, specchio di una società alla deriva. 😓

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  2. Ho sentito la notizia sul TG di Sky e il fatto mi ha bloccato la digestione.

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    1. Io l'ho appresa da Franco Battaglia, e mi ha molto amareggiata.

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  3. Un effetto collaterale, fino a ieri non previsto, del voler apparire. Anche a costo della vita... Non è il primo caso né sarà l'ultimo. È di ieri la morte del ragazzo tredicenne ucciso dal ribaltamento del muletto che voleva mettere in moto e guidare.
    Oggi sono episodi che ispirano pietà, più avanti ispireranno indifferenza, entreranno nei casi della vita... Come già succede per gli incidenti sul lavoro...

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    1. Quello del muletto magari è stato un incidente in un momento di gioco.
      Non ho letto la notizia, ma non mi sembra correlata alla voglia di apparire. Poi, non so.
      Hai proprio ragione nel dire che presto, ahimè, tutto ciò diventerà "normale".

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  4. Cara Claudia, ce una gioventù che a tutto e cerca cose che le fanno solo male!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Hai ragione Tomaso.
      Il troppo stroppia (storpia).
      Buona serata. 😘

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    2. Mi hai riportato al nostro primo approccio, dove facevo il professorino riguardo la parola storpia/stroppia 😁

      p.s. lo so che non lo ricordi, post di Riky quando avete fatto la doppia intervista.

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    3. Invece lo ricordo benissimo.
      Infatti ho messo tra parentesi la forma corretta per accontentare te, senza sembrare analfabeta.... 😜

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    4. Ma per me la forma corretta era la prima, stroppia, poi leggendo sull'accademia della crusca, ho visto che si possono usare entrambi, non esiste una forma corretta 😁

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    5. A me pare che stroppia sia più gergale.
      Ma te la dò buona.
      Mica ti posso perdere per una consonante.. 😜

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  5. Stimoli dal web e impulsività, è questa la miscela che angoscia.

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    1. Dici che le potenziali vittime sono anche le insospettabili?
      Che amarezza.

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  6. Difficile commentare con obiettività, tutti da giovani abbiamo fatto delle "bravate" per "apparire"; magari una volta non esistevano i social e non era così semplice condividere la propria temerarietà, ma sono cose che si sono sempre fatte.
    Io con i miei amici entravamo nelle case in costruzione, camminando su assi di legno larghe quanto il nostro piede per passare da una parte all'altra a diversi metri d'altezza...
    Tuttavia, pur non sentendomela di condannare il ragazzo, non sono nemmeno d'accordo con il padre (anche se capisco che probabilmente il suo sfogo è dovuto al dolore del momento), che vorrebbe far cadere la responsabilità sui proprietari del centro commerciale perché quella botola doveva essere chiusa. No! Tuo figlio non doveva essere lì!
    Per quanto riguarda il tredicenne schiacciato dal muletto, anche lui è entrato di nascosto, di notte, nell'area del cantiere e ha trovato le chiavi nel cruscotto dello stesso.

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    1. Neanch'io sono d'accordo con la teoria del padre.
      Ma temo che l'abbia usata solo per scrollarsi di dosso i sensi di colpa.
      Io, in cuor mio, mi sentirei una pessima genitrice.

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  7. Temo sia una nuova forma di selezione naturale.

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  8. Pur provando una profonda pena x l'accaduto , penso che molti ,
    le disgrazie se le vanno a cercare.....Siamo solo degli esseri
    umani, non degli dei . Un po di buon senso ci vuole , o no ?
    Non sempre il "brivido" paga .

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    1. Esatto Laura.
      Penso la stessa cosa, infatti, di tutti coloro che praticano sport estremi, ad esempio.
      Esistono milioni di metodi innocui per divertirsi e, perché no, per sentirsi invincibili..

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  9. La morte di un così giovane è sempre una tragedia ma leggendo la notizia mi viene da pensare ai nostri genitori, "se ti fai male, ti ci do il resto!", questo purtroppo c'è rimasto secco ma in caso contrario, una bella scarica di mazzate gli avrebbe fatto solo che bene.
    Stiamo davvero alla frutta ma si continua inspiegabilmente a peggiorare!

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    1. Magari le botte avrebbero dovuto dargliele guardando le precedenti foto sui tetti, pubblicate su Instagram, dato che non era una novità..

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  10. Mi chiedo dove si andrà a finire con sti selfie..e purtroppo gli adulti non sono tanto da meno

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    1. Infatti la rubrica "selfie a tutti i costi" non è nuova nel mio blog.
      Uno fu sbranato da un orso, una coppia lasciò cadere in mare un passeggino col neonato, da una scogliera, e ne ho scritti anche altri, ma adesso non mi sovvengono.
      Degrado.

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  11. Ecco a cosa può portare questa rincorsa spasmodica dell'apparire a tutti i costi.

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  12. Risposte
    1. Tanto per prenderla, come si dice dalle nostre parti, "da dietro dietro", eh?

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