I miei goffi tentativi di farmi fotografare...

Un mio amico mi faceva notare che non pubblico mai mie foto a figura intera.

Questo dipende sicuramente dal fatto che non amo farmene scattare. Mi imbarazza terribilmente se qualcuno mi fissa con un obiettivo. Mi vergogno persino dei passanti che mi guardano.

Praticamente, per sentirmi tranquilla, dovrei farmi scattare una fotografia da un robot, in mezzo al deserto...

Per fortuna, però, ho un'amica molto artistica.

Si chiama Marika ed ha la capacità di rendere guardabile anche la modella più penosa del mondo.

Con perfetto fare da regista, mi suggerisce i luoghi, le pose, e... scatta.

Cinque, sei o dieci volte, prima di beccare una foto in cui ho gli occhi aperti.

Perché sì, oltre ai miei mille difetti da selfie di cui vi ho già ampiamente parlato, sbatto troppo frequentemente le palpebre, e quindi è difficile immortalare le mie pupille.  😂😂

In ogni caso, un paio di settimane fa, Marika mi ha regalato questo scatto, e il risultato mi è stranamente piaciuto molto.

Cercando, poi, su google una citazione che avesse a che fare col mare, mi sono imbattuta in questa frase di Albert Camus, e ho pensato di trascriverla.

Il caso ha voluto che poi, cercando chi fosse questo Albert, ho trovato che è morto il giorno esatto in cui è nato mio padre.

Quindi, forse, la citazione non l'ho scelta da sola.

Chissà.... ❤️🖤