Ogni giorno la cronaca ci narra vicende raccapriccianti di madri che ammazzano i loro figlioletti, per poi suicidarsi, o a volte, addirittura, continuare a vivere senza di loro, come se nulla fosse.
Ecco, magari si tratta di maternità non desiderate.
Forse, se avessero abortito da ragazze, appena appresa la notizia della gravidanza, non sarebbero arrivate ad un simile livello di "follia".
Non ho alcuna pietà per chi fa del male ad un bambino indifeso.
Non ne avevo in passato, ma adesso che sono madre la situazione è persino peggiorata.
E non venitemi a dire che "uccidere" un feto di poche settimane ha la stessa valenza di ammazzare un bambino di tre anni, o di dieci, perché divento una iena.
Almeno, nel primo caso, la creatura non è ancora venuta alla luce, anzi, non si è formata affatto, e sicuramente soffrirà meno di quanto non lo farebbe in vita.
In ogni caso, trovo sia giusto lasciare alle donne la libertà di scelta, così come la legge 194 prevede, senza costringerle a portare avanti una gravidanza indesiderata o, perché no, conseguenza di uno stupro.
Eppure, nel 2018, qualcuno ha il coraggio di voler fare un clamoroso dietrofront storico, tornando ai tempi in cui le donne dovevano rassegnarsi all'idea di diventare continuamente madri, quasi come se non servissero ad altro.
E sì, lo so che esistono le precauzioni, (tra l'altro in questi giorni si discute circa la possibilità di renderle gratuite fino ai 26 anni), ma in quanto tali, esistono anche le eccezioni, gli errori, i casi limite.
Dunque, lasciamo alle donne la possibilità di decidere se donare la vita ad un figlio che ameranno davvero più di qualsiasi altra cosa al mondo, comprese se stesse, oppure no.
P.S. No, non ho mai dovuto ricorrere all'aborto nella mia vita, e spero di non doverlo fare in futuro. Ma in caso di incidente o problema, non esiterei a farlo.
In fondo, questa sono io. Cruda e vera. Sempre. Maneggiare con cautela.
Sono sempre stato favorevole all'aborto e quindi al sacrosanto diritto della donna di decidere se abortire o meno tenendo presente che fare un passo del genere è sempre difficile e non è certo una passeggiata.
RispondiEliminaEsatto Daniele.
EliminaNessuno crede che sia una passeggiata. Molte donne, a causa di errori medici, non riescono più a procreare dopo un aborto, altre riportano serie conseguenze cliniche.
Ogni caso è a sé. Moltissime altre, se la cavano con solo una cicatrice nell'anima.
L'importante è, però, che possano decidere in autonomia..
Non accolgo il legame tra aborto e infanticidi. Come te sono favorevole all'aborto ma il tuo incipit lo trovo un po' fuori luogo. Anche perché, purtroppo, a volte sono proprio i figli desideratissimi ad essere le vittime.
RispondiEliminaHai ragione. Infatti, la mia era un'eventualità.
EliminaHo scritto questo post qualche giorno fa, quando si è diffusa la notizia, nella mia città, che una ragazza che aveva partorito e abbandonato la neonata nuda in spiaggia, l'anno scorso, è ora agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica.
E mi ha fatta arrabbiare. Moltissimo.
Avrebbe meritato l'ergastolo.
Oppure, avrebbe potuto abortire molti mesi prima di dare alla luce una povera stella, lasciata morire di stenti e di freddo, come la peggiore delle belve feroci.
Un diritto che non può essere negato. Prima della nascita del mio secondo figlio, mia moglie ha dovuto fare un aborto terapeutico, il feto era incompatibile con la vita. Visto i tanti obiettori di coscienza, abbiamo dovuto girovagare non poco. Invece di proibire questo diritto, perché non invogliare e aiutare le future mamme in difficoltà?
RispondiEliminaSereno giorno.
Accade lo stesso anche qui.
EliminaPer poter abortire, una mia amica ha dovuto fare circa 200 chilometri, mentre il suo feto continuava a crescere.
Lo scopo di questi obiettori è far perdere tempo alla donna, in modo che poi sia troppo tardi.
Che schifo.
Quasi peggio della mafia.
Non ho molto da dire, nel senso che credo sia auspicabile libertà di scelta, checché ne dicano esponenti dell'attuale governo :)
RispondiEliminaLa libertà di scelta dovrebbe essere sempre garantita, in tutte le cose. Ma, nella Repubblica delle Banane, accade il contrario.
EliminaCome Riccardo anche io ho poco da dire: sono scelte di vita importanti, intime, che sono legate alla propria salute (anche psicologica) e non vedo perché non dare questa possibilità di scelta.
RispondiEliminaA maggior ragione che si tratta di un'importante conquista storica per cui gli Italiani hanno lottato e non poco...
EliminaIn questo caso condivido le parole di Riccardo.
RispondiEliminaE cos'è qui? Il Riky fans club? :P
EliminaEcco , mi aggiungo anch'io al Riky fans club .
RispondiEliminaQui da noi , c'è "La culla x la vita" Lasci il neonato e c'è chi
si prende cura di lui . Mi riferisco a quelle che buttano i neonati
nel cassonetto o...li abbandonano in spiaggia .
Buona giornata . Abbraccio . Laura
Anche qui ce l'abbiamo. E una volta è stata utilizzata.
EliminaMa queste cretine senz'anima, sono così ottuse che preferiscono uccidere delle povere creature indifese.
Basta. Non mi ci fate pensare.
Beh, Riccardo sarà felice.
Non me ne cogliano gli altri, ma almeno tu sei donna. E bionda. ;)
Questa volta sono d'accordo con te in toto!
RispondiEliminaPiuttosto che mettere al mondo un figlio in una famiglia che non potrebbe crescerlo bene, meglio abortire.
Idem se il parto fosse rischioso per la madre.
In 90 giorni si possono fare tutte le valutazioni del caso e procedere con l'interruzione, non ha senso accanirsi sulla vita.
E cosa ne pensi, invece, degli obiettori di coscienza negli ospedali PUBBLICI?
EliminaScusate se mi intrometto ma da sanitaria mi sento chiamata in causa! No no no, se sei obiettore stai fuori dal pubblico!
EliminaNo, no.. che scuse.
EliminaFai benissimo! E non perché la pensi come me, ma perché lavorando nel settore mi rincuora sapere che anche tu non condivida certe prese di posizione ai danni dei pazienti.
Madri che ammazzano i figli ci sono da che c'è il mondo. Pensa a Medea, pensa a Didone. Stesso movente: abbandono da parte dell'amato. Tu mi pianti? E io ti ammazzo i figli.
RispondiEliminaA parte questo sono d'accordo: ammazzalo prima di vederlo una volta sola per un attimo. Lui NON ESISTE ancora. Lascia tare quello che dicono i preti, che non si fanno mai i cazzi loro. Dicono di difendere la vita, ma il feto abortito NON VIVE ANCORA DI VITA PROPRIA ma riflessa, coniugata a quella di sua madre.
E poi per principio se un prete dicesse ROSSO io direi BLU.
Sai tu quante porcate fanno loro a noi?
Lealtà sempre sincerità PURE, costi quel che costi: siamo responsabili di quel che facciamo e diciamo solo con la nostra coscienza.
Io pure dico BLU, sai?
EliminaPerciò ti amo. ;)
Da infermiera, da giovane donna, da persona che crede fortemente nel diritto di scelta...concordo in toto con tutto ciò!
RispondiEliminaPeccato volessi iscriverti anche tu al fans club.
EliminaI posti sono illimitati.. 😉
chi parla di aborto è già nato. il problema secondo me non è essere favorevoli o contrari (vale per qualsiasi tema, non solo per l'aborto) ma essere coscienti delle scelte che si fanno. personalmente sono contro ma difendo la libertà di scelta di ognuno.
RispondiEliminaAppunto.
EliminaNon si può pensare di tutelare la libertà di scelta imponendo ai pazienti di fare centinaia di chilometri per trovare un ospedale in cui mettere in atto la propria decisione..
Cara Claudia, si tratta di un argomento molto delicato!!! solo lei può decidere!!!
RispondiEliminaCiao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Delicato ma sempre in primo piano.
EliminaBuon inizio di settimana a te.
Un bacione
È una decisone che spetta solo a lei.
RispondiEliminaÈ un diritto della donna inattaccabile.
Deve essere una scelta fatta con coscienza.
La paternità mi ha cambiato su questo tema , spero sempre ci siano delle valide alternative ( non parlo dell’aborto terapeutico) ..che sia come si dice l’ultima spiaggia.
Perché son sicuro che dopo ci si sta male in due.
Ciao
Hai ragione.
EliminaTrovo che, in caso di coppie affiatate, il dolore sia tanto dell'uomo quanto della donna, e magari la decisione va presa insieme.
Posto che, come tu dici, sia solo un'ultimissima spiaggia..
Perfettamente d'accordo.
RispondiEliminaIn genere, una scelta traumatica difficile da dimenticare che, se presa con responsabilità, nessuno si deve permettere di criticare.
Un'amica di mia figlia , che i genitori fecero abortire perché minorenne, a volte cade in depressione e le costa molta fatica riprendersi.
Successe circa 25 anni fa e l'assurdità di questa vicenda sta nel fatto che i due ragazzi erano fidanzati e dopo tre anni si sposarono.
Ma sai...due famiglie "bene" di Como non potevao fare una figura del genere.
Cristiana
Spero almeno che l'aborto non abbia avuto conseguenze problematiche e che i due abbiano avuto altri figli.
EliminaComunque gli aborti imposti da terzi sono persino peggio di quelli vietati dalla sanità.
E licenziamo i medici obiettori di coscienza dagli ospedali pubblici.
RispondiEliminaSì!!!!!!!!!!!!!! Se lavorano in un ospedale pubblico e prendono uno stipendio pagato da tutti noi o fanno tutto quello che in reparto viene richiesto ( aborti, parti, operazioni per asportare cisti o tumori eccetera) o se ne vanno!!!!
Anche perchè mi piacerebbe sapere se nel pubblico sono contrari ma nel privato, facendosi pagare bene, sono d'accordo.
Detto questo, sono favorevole all'aborto e sono contraria.
L'aborto è un sacrosanto diritto di scelta della donna (o anche della coppia, perchè no?). FAtto poi in un ospedale si evitano nella maggior parte dei casi dolori atroci e rischi di emorragie o altro.
Non credo che finire nelle grinfie delle mammane fosse un divertimento.
Sono contraria se usato come anticoncezionale, Non in caso di stupro, per carità, ma quando una donna raziocinante vuol far sesso col marito fidanzato amante o il primo che passa per strada, sa che ci sono i mezzi per evitare questo problema ed altri ben più gravi. Leggi aids.
Detto questo, giù le mani dall'aborto! Non si tocca!
Sei stata semplicemente perfetta.
EliminaAnch'io dico no all'aborto come anticoncezionale, ma sì alla libertà di scelta.
Quanto ai medici, purtroppo gli obiettori aumentano, anziché diminuire.
Sarà una moda?
Mi ritrovo in ciò che scriveva "digito ergo sum": io fondamentalemente sono contraria all'aborto, ma non mi permetto di giudicare nessuno che la pensi diversamente da me e di negare una libertà di scelta.
RispondiEliminaLa sofferenza e la tribolazione in questi casi credo siano sempre presenti, in un modo o in un altro. Proprio per questo bisogna avere rispetto di ognuno.
Digito ergo sum si chiama Germano, ed è una persona di grande cultura e sensibilità.
EliminaDovresti passare dal suo blog. Sono certa che ti regalerebbe tante risate.
Quanto all'argomento in oggetto, penso che abbiate ragione.