Buongiorno amici, e buon santo Stefano.
Come sono andate le abbuffate di questi giorni? Sarà vero che oggi mangerete soltanto gli avanzi o il brodo? Sono pronta a scommettere che, invece, le mamme e le nonne vi prepareranno un nuovo pranzo super abbondante.
Intanto, vorrei raccontarvi qualcosa di me che ancora non sapete, nonostante i post personali siano abbastanza frequenti su questo blog.
Non vi sembra uno sfondo romantico? A me piace un sacco, anche perché vivo a pochi isolati da qui.
Comunque, torniamo a me e al titolo di questo post.
Vivo sempre di corsa, e non ne ho ben capito il motivo, forse perché non mi sono mai interrogata su cosa mi spinga a comportarmi così.
Il neurologo che mi ha salvato la vita sostiene che mi sia rimasta addosso la fretta di recuperare le mie facoltà mentali, che avevo all'indomani del coma.
Durante il nostro recente incontro, infatti, mi disse persino che se vivessi più lentamente le cose, non avrei neppure problemi di memoria, perché permetterei al mio cervello di assimilare bene i fatti e, quindi, i ricordi.
Chissà.
Intanto, se sono in auto, in compagnia del solito cd, mando avanti le tracce a metà, perché voglio ascoltarle tutte prima di arrivare a destinazione.
Eppure, dopo mezz'ora sarò di nuovo a bordo e potrò continuare a cantare le mie canzoni preferite. Ma no, non lo farò. Ascolterò la radio e, almeno, avrò portato a termine l'obiettivo cd.
Quando leggo un libro, accade lo stesso.
Lo divoro in tre giorni, e lo dimentico dopo una settimana.
Non so dirvi se leggendo molto lentamente riuscirei a conservarne il ricordo, ma so che farlo mi annoierebbe. Qualsiasi cosa fatta a rilento mi sembra una grossa perdita di tempo.
Eppure sono pigra, lo giuro.
Come diceva il mio amato Celentano, "Esco di rado e parlo ancora meno".
No vabbè, io parlo un sacco. Ve ne sarete accorti.
Buona abbuffata a voi e a me che, a proposito, mangio mooooooolto lentamente. Lo giuro.
Sarà che lo stomaco e il cervello non sono mai stati collegati... 😉
Durante il nostro recente incontro, infatti, mi disse persino che se vivessi più lentamente le cose, non avrei neppure problemi di memoria, perché permetterei al mio cervello di assimilare bene i fatti e, quindi, i ricordi.
Chissà.
Intanto, se sono in auto, in compagnia del solito cd, mando avanti le tracce a metà, perché voglio ascoltarle tutte prima di arrivare a destinazione.
Eppure, dopo mezz'ora sarò di nuovo a bordo e potrò continuare a cantare le mie canzoni preferite. Ma no, non lo farò. Ascolterò la radio e, almeno, avrò portato a termine l'obiettivo cd.
Quando leggo un libro, accade lo stesso.
Lo divoro in tre giorni, e lo dimentico dopo una settimana.
Non so dirvi se leggendo molto lentamente riuscirei a conservarne il ricordo, ma so che farlo mi annoierebbe. Qualsiasi cosa fatta a rilento mi sembra una grossa perdita di tempo.
Eppure sono pigra, lo giuro.
Come diceva il mio amato Celentano, "Esco di rado e parlo ancora meno".
No vabbè, io parlo un sacco. Ve ne sarete accorti.
Buona abbuffata a voi e a me che, a proposito, mangio mooooooolto lentamente. Lo giuro.
Sarà che lo stomaco e il cervello non sono mai stati collegati... 😉
Cara Claudia, auguro un buon Santo Stefano anche a te e tutti i tuoi cari.
RispondiEliminaCiao e ora aspettiamo il nuovo anno 2019 sperando che porti cose nuove.
Tomaso
Grazie Tomaso.
EliminaBuon santo Stefano anche a voi.
Baci.
Intanto bella la foto :)
RispondiEliminaMa questa cosa della velocità mi lascia un po' perplesso.
Prova a fare le cose più lente, o meglio, all'inizio meno veloci.
Tutto sommato vedo che ti ricordi piccole cose che ti avevo detto, quindi forse dovresti trovare la via dell'equilibrio. Dirlo è facile, farlo molto meno ma..le imprese non ti hanno mai spaventato, no?
Ancora auguri :)
E no, lo sai bene.
EliminaImpresa sta a Claudia come culo sta a camicia.. 😉
Auguri a te.
La fretta è il nuovo status symbol della nostra epoca, la calma e la quiete sono considerate spesso "perdite di tempo", la meditazione un lusso, la contemplazione una roba orientale per chi non c'ha un cacchio da fare... la frenesia un rimedio al tempo che scorre. Ad esempio ho sempre pensato che scrivi troppi post ravvicinati, qualcuno mi sfugge infatti, ad altri rispondo quattro post dopo.. anche quello è un segnale di corsa compulsiva, di irrequietudine fisica e mentale... tocca osservare con più calma e serenità...comprendo anche che il tuo vissuto in parte ti giustifica, è come un voler recuperare, ed in parte anticipare, mettere fieno in cascina, non lasciare nulla d'intentato o a metà.. concordo con quel saggio di Riccardo insomma... e buon Santo Stefano!!!
RispondiEliminaTi do ragione in tutto, eccetto che nei post.
EliminaScrivere molto è una dote innata (o un difetto 😉).
Oltretutto, facendolo da una vita, impiego mezz'ora al giorno per scrivere due post e programmarli.
Adesso, ad esempio, ne ho due al giorno fino al 10 gennaio. 😂
Quindi è solo un piacevole passatempo.
Tu sei Romano de Roma, con la flemma che vi contraddistingue.
Io sono Speedy Gonzales.
Ah, buon santo Stefano a te. 😗
Io invece sono molto pigra fisicamente ma ho pensieri confusionari e veloci che si traducono in cazzate madornali.
RispondiEliminaSe poi mi incalzano e mi pressano, mi “impanico” ed è la fine. L’impulsività fa crollare i palazzi.
(anche io coma. incidente in vespa, chirungia d’urgenza, trauma cranico interno con versamento. Sono finita sul marciapiede e ho spaccato il casco con l’impatto, ma avevo 20 anni. Ricordo nulla)
Ma tu guarda..
EliminaIo ne avevo 15, senza casco. Trauma cranico con edema ed emorragia cerebrale.
9 giorni di coma, barbiturici per tre anni e cortisone, ma nessun intervento chirurgico.
Unico danno postumo irreversibile la sordità a sinistra.
La testa funziona, a modo suo ma funziona.. 😜
Fare le cose in fretta è anche una mia prerogativa infatti marito dice sempre calmati...ma non ci riesco. No no niente abbuffata me ieri ne oggi. Mangiato si. Buon santo Stefano bacio.
RispondiEliminaAnch'io nessuna abbuffata.
EliminaMangio sempre il giusto.
Buona corsa anche a te, allora. 😗
Conosco bene quella foto e sai già cosa ne penso, mentre per quanto riguarda la "velocità", l'importante è che sei felice di quello che fai e come lo fai ;)
RispondiEliminaPer venire da te, però, ho guidato piano piano.. 😉
Eliminae se fossero cose diverse? da una parte la fretta (la voglia) di fare tante cose, può essere una conseguenza dei tuoi trascorsi. dall'altra, il dimenticare, è tipico di chi assimila tante informazioni. il cervello tende a cancellare quelle meno importanti. non so quanto abbia a che fare con la concentrazione, d'oh... guarda, una mucca... dicevamo?
RispondiEliminaMa tu non eri lo smemorato cronico?
EliminaBuon santo Stefano, Germano 33.
Ah, lo sai che i numeri non li dimentico mai? Così come le date. 😉
Auguri per un buon Santo Stefano e per delle splendide festività natalizie.
RispondiEliminaFare le cose di fretta è ormai un'abitudine e anche quando si potrebbe andare più lenti per assaporare gli eventi e ciò che sta scorrendo sotto le ns mani ed i ns occhi ci ritroviamo ugualmente a correre!
Sarà il debito che l'uomo moderno deve pagare per aver raggiunto uno stadio evolutivo avanzato?
Proprio oggi che la tecnologia ci viene in soccorso rendendo più facili e veloci molte azioni quotidiane (dagli elettrodomestici, ad internet, ai mezzi di trasporto) proprio adesso che potremmo avere più tempo per assaporare la lentezzs andiamo sempre più di corsa!
Non è che inconsciamente pensiamo di ricevere un premio speciale se riusciamo a fare tantissime cose nel tempo a disposizione, incastriano mille impegni, mille azioni, mille cose?
Io per prendermi una pausa dalla corsa quotidiana sono venuta in Umbria. Riuscirò ad allineati ai tempi della natura recuperando un senso del tempo a misura d'uomo e non di super uomo??!
Sai che le aree naturali non mi piacciono proprio perché sono troppo tranquille?
EliminaParadossalmente il silenzio e la quiete mi danno a mal di testa.. 😅
Buone feste a te.
E buona "pausa". 😗
Buon Santo Stefano Claudia!
RispondiEliminaMi spieghi chi non corre oggigiorno? Siamo stressati 48 ore al giorno anche se ce ne sono solo 24 :) Troppe cose da fare, da pensare, organizzare, gestire...
quando poi hai una mammetta che alle sei del mattino pretende che tu prepari da cena... non scherzo eh! Lei vive di ansia, vive con la fretta e contagia tutti...
Bacio!
Hai infornato i croissant per domattina, allora? 😉
EliminaBuon santo Stefano a te.
Bacio
Vedo che hai cpaito al volo ahhahhahahahaha
EliminaCiaoooooooooooo
Non sono mai stata pigra e non lo sono ora ,ho sempre vissuto
RispondiEliminaassaporando il tempo attimo per attimo . Mattino lavoro x casa e
famiglia , pomeriggio , tempo per me , Marito , amiche ,internet ,
passeggiate (bisogna camminare consigliano i medici) spese ecc...
Convengo che sono una privilegiata ma , nella mia prima vita ho
dato tanto , ora merito quello che ho . Sapermi organizzare e trovare
( senza sbattermi)tempo per tutto . Se corri come una forsennata ,
non trovi il tempo di vivere e , il tempo inesorabilmente passa .
Una generazione ci separa e forse , quello che andava e và bene per
me , forse non va bene per i giovani di oggi che vivono con
"compulsione". Domani è un altro giorno e si vedrà quel che si farà.
Un sereno abbraccio . Laura
Io credo che corro per difetto di fabbrica, non generazionale.
EliminaE magari fra qualche anno mi adagerò anch'io, per godermi una vita serena ed organizzata.
Un bacione.
Buona serata
No , adagiarsi mai , hai tanto tempo quando sei sotto terra....
EliminaAh! Ah! Ah! .Buona serata a te .
Anche io spesso sono di fretta nelle cose che faccio, perché sono mossa da una curiosità incontrollabile.
RispondiEliminaOgni volta che leggo un libro lo devo finire in pochissimo tempo, riesco a divorare centinaia di pagine anche solo in un giorno. Uguale quando compongo i puzzle, perché ho la curiosità e la voglia di finire, sapere.
Quando guardo un quiz di qualsiasi tipo ascolto la domanda, dò la risposta ma devo assolutamente controllare immediatamente la risposta su Google, non riesco ad aspettare che venga data la risposta ufficiale, devo saperlo subito.
Un'altra cosa che faccio velocemente è parlare. Io pensavo che fosse una cosa normale, cioè non ci avevo mai fatto caso invece mi sono resa conto di parlare velocemente. Si capisce quello che dico, non sono patologica, ma soprattutto quando devo raccontare qualcosa sembro Paolo Bonolis xD non so se hai presente.
Allo stesso modo, a stento sopporto le persone "lente" non ci riesco proprio. Ogni volta che sento qualcuno parlare con calma o raccontare qualcosa partendo dalla preistoria dentro di me penso "ti prego muoviti, sbrigati, parlaaaa".
Ahahah
EliminaNon saremo mica sorelle separate alla nascita.
Condivido ogni singola lettera del tuo commento.
Batti 5 sister!
(Rapidamente, però 😉)
Quella che hai descritto è una cosa che ci accomuna. Anche io faccio così, è un continuo andare avanti, vivere di corsa. E quando devo fermarmi per forza soffro, mi manca la terra sotto i piedi.
RispondiEliminaTe l'ho detto varie volte che abbiamo molte cose in comune. ;)
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