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martedì 12 febbraio 2019

Roberto, giornalaio autistico che ha molto da insegnare a tutti noi

Quella che sto per raccontarvi è la storia di un ventenne speciale di nome Roberto.
Il ragazzo è autistico sin da quando aveva 18 mesi. Da qualche settimana, con il beneplacito degli esperti che lo seguono, i suoi genitori hanno deciso di rilevare un'edicola nel suo quartiere di residenza, (Soccavo di Napoli), e affidargliene la gestione, ovviamente con il loro aiuto e quello della sorella maggiore.
Così, per Roberto è iniziata una nuova avventura, che lo rende felice giorno dopo giorno.

Accanto alla sua postazione, Giancarlo e Titti hanno posizionato due cartelli a dir poco eloquenti.
Nel primo, si legge: "Buongiorno, mi chiamo Roberto e sono il vostro giornalaio. Ho l'autismo, vi chiedo di essere pazienti e di darmi un po' di tempo. Impareremo a conoscerci e questo mi aiuterà a servirvi meglio. Grazie mille".
Nel secondo, invece, è riportata una classica conversazione da intrattenere con lui, per permettergli di servire i suoi clienti senza perplessità.
I genitori hanno tenuto a precisare che i cartelli servono per far sì che i clienti sappiano relazionarsi con lui con cognizione di causa, considerando che alla vista Roberto è un ragazzo normalissimo, che non necessita di premure particolari.

Inoltre, Giancarlo ha spiegato ai giornali che, sebbene i guadagni dell'edicola siano abbastanza irrisori, la sua idea è stata quella di investire nel benessere del figlio, integrandolo nel mondo del lavoro in una società troppo spesso non pronta ad accogliere le persone speciali come lui.

Dunque, in bocca al lupo a questa famiglia coraggiosa che ha deciso di non arrendersi e di regalare un po' di serenità e tantissimi amici al giovane Roberto.
Dovremmo tutti seguire il loro esempio, ed imparare ad "essere pazienti e dare un po' di tempo" a coloro che, come lui, ne hanno davvero bisogno.
Perché, a volte, per rendere felice un ragazzo speciale basta anche solo comprare un giornale col sorriso. Anzi, il giornale è persino un surplus.

15 commenti:

  1. Cara Claudia, diciamo a Roberto, in bocca al lupo!!!
    Credo che sia una bella cosa che anno fatto i genitori, rimane la speranza che coloro che comperano il giornale siano educati e che Roberto possa insegnare qualcosa.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Sono certa che i suoi clienti saranno bravissimi e che gli insegneranno anche ad accettare gli abbracci sinceri.
      Buona serata. 😘

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  2. Ma che storia MERAVIGLIOSA *_*... Se fossi vicina andrei di sicuro a comprare il giornale da Roberto. Tanta fortuna e tanta felicità a questo ragazzo ed alla sua famiglia, che tanto meritano e che tanto stanno regalando mettendosi in gioco. Perchè con questa scelta e questo supporto, non solo regalano uno spicchio di felicità al proprio figlio ma anche una chance a tutti coloro che sono speciali per un motivo o per un altro. Spesso quello che manca è solo la conoscenza: l'ignoranza su qualsiasi aspetto della vita, su qualsiasi diversità, è la vera madre di tutti i mali.
    Grazie Claudia, per aver condiviso. E' sempre un piacere passare a salutarti <3

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    1. Quando leggo storie così belle non riesco ad evitare di divulgarle.
      Roberto è un ragazzo molto fortunato, perché membro di una famiglia che crede in lui e nelle sue potenzialità.
      Molti di noi, speciali o meno, non hanno questo pilastro.
      La conoscenza vincerà il male, come tu dici. Ne sono certa.
      Un bacione a te.
      Buona serata

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  3. Io già amo le edicole,
    ancor di più quest'edicola.
    Un in bocca al lupo da parte mia a Roberto.
    E' un lavoro molto più complesso di quello che possa sembrare, soprattutto per la gestione dei resi!

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    1. Se fosse più vicino diventeresti un cliente fisso, già lo so.
      Magari persino a me verrebbe l'abitudine di acquistare i quotidiani.
      Forza Roberto.
      Siamo tutti con te.

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  4. Io mi sono emozionata leggendo questo post...che storia toccante e meravigliosa, investire nel bene di proprio figlio dandoli la possibilità di lavorare e relazionarsi con l'altro...Fra l'altro spesso le vere persone che dovrebbero imparare a relazionarsi sono quelle che non hanno problemi di autismo!

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    1. Hai proprio ragione.
      Infatti, come ho specificato nel post, siamo noi a dover imparare da Roberto, e non viceversa.

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  5. Questa notizia è rimbalzata da ogni parte sul mio cellulare negli ultimi due giorni e mi fa piacere trovarla anche qui.
    Fermo restando che non tutti sono uguali, che c'è sempre da fare i conti con tante variabili, è bellissimo pensare che si possa trovare una strada per ognuno di questi ex bambini, poi ragazzi e adulti speciali un posto nella società. Un posto adeguato alle loro esigneze e alle loro capacità.
    Anche se fossero minime, queste capacità, si dovrebbe poter sempre farle esprimere. Aiuterebbe non solo dal punto di vista strettamente economico (che pure ha una sua importanza, non si può negare), ma anche e soprattutto da quello psicologico.
    Detto questo... Notizie così fanno bene al cuore. Specie al cuore di chi di figli autistici ne ha due, come me 😍
    Un tenero abbraccio a Roberto e uno ai suoi straordinari genitori!

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    1. E DAR LORO un posto nella società*

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    2. Ero certa che ne avresti sentito parlare, e ho immaginato che fra vent'anni anche tu e il tuo splendido marito potrete rilevare una piccola attività ed investire sul futuro dei ragazzi.
      Su quello psicologico, come ben dici, e magari anche economico.
      La forza di Roberto sono i suoi genitori, quella dei Monelli siete voi.
      Quindi un abbraccione a voi. Altrettanto straordinari, altro che!

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  6. Quello del giornalaio è un mestiere tosto, forse non tutti se ne rendono conto. Sveglie prestissimo, giornali che ti sporcano vestiti e dita, pacchi enormi da scaricare e poi reimballare, una resa da preparare al millimetro o ci rimetti subito, furti, lavorare tutti i giorni dell'anno potendo stare a casa solo 3 o 4 giorni su 365.

    Auguri a Roberto, che mi auguro possa trovare in questa avventura un prezioso stimolo. Mi piacerebbe molto essere una sua cliente.

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    1. Piacerebbe anche a me, ma siamo lontani.
      Sicuramente gli aspetti logistici che tu descrivi spetteranno ai suoi familiari. Immagino che lui sia l'addetto alle vendite, e che questo possa fargli trovare il suo posto nel mondo.

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  7. Ho sentito questa splendida notizia qualche giorno fa , ne sono davvero felice per Roberto in primis e per la sua famiglia .
    Un grande in bocca al lupo per la sua attività , che gli possa servire per trovare il suo posto in una societa' che non sempre sa donare rispetto e amore al prossimo .
    Grazie Claudia per aver postato questo articolo.

    Un abbraccio grande

    Rosy

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    1. Voglio credere che di rispetto ed amore verso il prossimo ce ne sia e ce ne sarà.
      Un bacio

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