Precipita aereo: pilota paraplegico salva il passeggero

Quella che vi racconto oggi è la storia di Paolo Pocobelli, pilota di 48 anni che da ben 26 è paraplegico, ma non ha mai smesso di volare.

In seguito ad un incidente col paracadute, infatti, l'uomo divenne disabile, ma questo non gli impedì di realizzare il suo sogno.

Così, Paolo fu il primo paraplegico in Italia ad ottenere tutte le licenze di volo, sportiva, privata e commerciale, nonché quella di istruttore.

Pochi giorni fa, però, a bordo del suo piccolo aereo monomotore, qualcosa non è andata per il verso giusto, e il mezzo è finito nell'Adige, a Pescantina.

Nonostante la sua condizione, però, il pilota è riuscito a mettere in salvo il suo allievo che era rimasto intrappolato nella cabina, e ad abbandonare a sua volta il velivolo.

Secondo gli esperti, l'atterraggio di emergenza sarebbe stato effettuato magistralmente. Infatti, la scelta di Paolo di farlo planare in acqua, ha fatto sì che non ci fossero vittime.

L'allievo, infatti, non ha riportato alcuna ferita, mentre lui si è fratturato il femore, ma dovrebbe rimettersi senza complicazioni.

L’aereo, un Cessna Centurion, avrebbe perso quota per avaria, sebbene al momento si tratti di  semplici supposizioni.

Resta escluso, però, l'errore umano.

Insomma, la storia di Paolo mi ha regalato due insegnamenti importanti.

Il primo è che non bisogna mai smettere di inseguire i propri sogni, e di impegnarsi affinché si realizzino.

Il secondo, invece, che quando si tratta di salvare una vita, ciascuno di noi trova una forza incommensurabile dentro, e non c'è limite fisico che tenga.

L'unico organo che serve davvero per essere eroi è il cuore.

Complimenti Paolo!