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venerdì 20 settembre 2019

Perché la scuola diventa sempre più costosa?

L'anno scolastico è appena cominciato e i genitori sono costretti a far fronte alle prime spese, sempre più onerose.
Ne discutevo qualche giorno fa con una mia amica.
Suo figlio frequenta la scuola materna come il mio, ma in un altro istituto.
Nella lista del materiale didattico le hanno chiesto di acquistare, tra le altre cose, dei colori a pastello di una determinata marca e un astuccio rigido con due cerniere.

Il problema è che i borsellini rigidi più diffusi hanno tre scompartimenti, quindi ha dovuto faticare non poco per esaudire la richiesta delle maestre.
I colori, invece, le sono costati un patrimonio.
Vi ricordo che stiamo parlando di bimbi di quattro anni che praticamente scarabocchiano ancora a casaccio... Che differenza volete che faccia se impugnano dei pastelli di marca Ghiotto o Sobrio?

Ai miei tempi ogni genitore comprava quel che preferiva, l'importante era rispettare la categoria indicata (pastelli, pennarelli, colori a tempera) e il colore delle penne (rossa, blu, verde).
Onestamente non mi è mai capitato che le mie insegnanti rifiutassero un astuccio perché con troppe cerniere, oppure con una soltanto.
Bastava che fosse in grado di contenere il materiale. Tutto il resto, come si dice, è noia, no?

E attenzione, perché stiamo parlando di un grado scolastico in cui almeno le spese sono ancora abbastanza ridotte.
Già dalle medie, infatti, ogni famiglia dovrà sborsare almeno trecento euro solo per i libri di testo, quando invece a mio modesto avviso dovrebbero essere forniti dallo Stato, altrimenti di che scuola dell'OBBLIGO stiamo parlando?
Questo, però, è un altro aspetto delicato di cui magari parleremo in separata sede.

La mia indignazione nasce oggi proprio per l'esplicita richiesta della marca dei pastelli, ovvero la Ghiotto, ma non solo... Non penserete di poter acquistare un qualsiasi modello della gamma, perché dovrete scegliere i "Natura".
Ho chiesto alla commessa che differenza ci fosse tra questi e quelli più economici.
"Sono più brillanti", ha risposto.
Cosa vogliate che se ne facciano dei bambini di colori più o meno intensi o glitterati?
Dovremmo quindi ribellarci davanti a questo genere di assurde pretese?
Il problema, secondo la mia amica, è che poi eventuali proteste si ripercuotono sui bambini e sul modo in cui vengono trattati.

Per fortuna nella nuova scuola di Lorenzo non ho questi problemi.
Mi hanno chiesto di comprare dei colori a cera. Stop. Non gli interessa che "siano golosi o meno".
Meglio così, altrimenti scommetto che gliene avrei dette quattro.
Povero Lorenzo...... Che mamma complicata che ha. 😜

Voi, invece, come vi approcciate alle richieste più o meno logiche degli insegnanti? È possibile risparmiare?
Credo di sì, boicottando le marche, comprando molte cose online o nei grandi magazzini e cercando di recuperare i libri dal mercatino dell'usato...

48 commenti:

  1. Credo che il caso della tua amica non sia la regola infatti tu questi problemi non li hai avuti. Problema a parte è invece il costo dei libri nella scuola dell'obbligo, costo che almeno per i ceti meno abbienti dovrebbe secondo me, caricarsi lo Stato sulle sue spalle.

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    1. Infatti. Lo dicevo anch'io. Non è giusto che le famiglie debbano indebitarsi per permettere ai propri figli di studiare almeno fino al diploma!

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  2. Sinceramente mi rifiuto di comprare colori di una certa marca solo perché richiesto dalle maestre

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    1. Mi rifiuterei anch'io, ma poi se questo si ripercuotesse davvero sul bambino?
      Purtroppo non sarebbe un caso isolato..

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    2. Ripercuotersi sul bambino? E come? Vedi che gli tiro su un casino che gli passa la voglia.

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    3. Ti basti sapere che quando ho comunicato alle maestre che avrei cambiato scuola a mio figlio, mancavano solo due settimane alla fine dell'anno. Sono stati giorni terribili.
      Persino le bidelle che prima abbracciavano e coccolavano Lorenzo si limitavano ad un freddo "buongiorno".
      Anche le insegnanti delle altre sezioni lo trattavano con circostanza. Perché io ero la traditrice e lui mio figlio.
      Non meravigliamoci. I figli pagano sempre le scelte o gli errori dei genitori. Purtroppo..

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    4. Non significa che la soluzione sia di sottomettersi a certe stupidaggini. Anzi, solo alzando la testa si ottengono le cose e si da "coraggio" se di coraggio si può parlare ad altre persone di fare uguale. Bisogna pensare alle piccole cose per evitare grandi problemi. Concludo dicendo che il comportamento della scuola di Lorenzo dopo la tua comunicazione dimostra solo quanto sia stata azzeccata la vostra scelta di toglierlo da lì

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    5. Ah sì guarda, credimi....
      Non passa giorno in cui io e mio marito non siamo grati alla nostra testa dura per la decisione di cambiare istituto.
      Diverse mie amiche avrebbero voluto fare lo stesso, ma hanno avuto paura di sconvolgere troppo i bambini quando invece, secondo me, gli fanno più male lasciandoli in un ambiente che non li rende sereni..

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    6. Che cattiveria,ragazzi...
      Mi sembra assurdo prenderla così sul personale e rifarsi con il bambino...
      Ma veramente,Claudia?

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    7. Sì Simona, te lo giuro.
      É stata una spada nel cuore vederlo trattare con freddezza.
      Ma come dice Nia è stata solo l'ennesima dimostrazione del fatto che ho preso la decisione giusta nel trasferirlo..

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  3. Buongiorno, con l'articolo di oggi scateni il contestatore che è in me.

    La colpa è dei genitori che si sottomettono al sistema con timore e rassegnazione.
    Se le aule restassero vuote, certe pretese verrebbero meno: il corpo insegnante ha un lavoro fintanto che le classi si formano, altro che ripercussioni sui bambini!
    È una "moda" peggiorata negli anni: non ricordo pretese simili fino alle scuole medie, poi alle superiori (eravamo già a fine anni '80), ecco la richiesta di un preciso modello di scarpe da ginnastica e di un libro di religione reperibile in una sola libreria di tutta Taranto... Poi cambiò il docente di Educazione Fisica e il libro di religione lo usammo sì e no quattro volte al 1° anno. Oltre al dovere acquistare un blocco di libri in parte mai utilizzati, ma lì poi ho risolto con la compravendita dell'usato. Altre spese ci sono state (cartelline, compassi, calcolatrice...) ma con marca al massimo consigliata, non imposta.

    Scusa ma la marca dei colori non era Giotto? 🤔

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    1. Certo. Ma io non faccio pubblicità occulta. Nemmeno troppo occulta. Non cito mai le marche. È una deformazione che mi è rimasta dai tempi del giornalismo.. 😉

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  4. Onsestamente, mia mamma è stata insegnante di scuola dell'infanzia fino a fine giugno scorso quando è andata in pensione e mai si è sognata di chiedere LA MARCA dei pastelli né nient'altro da portare alle famiglie di bambini così piccoli...

    Anzi molto molto spesso ha comprato di tasca sua insieme alle colleghe tanto materiale (pennarelli, pastelli -appunto- , colla , ecc ecc) che sennò se aspettavano il Ministero, addio: manco le risme di carta!!

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    1. Non parliamo del Ministero.
      Tua madre, però, è una Maestra d'altri tempi, come quella che ho avuto io e che fa ancora parte della mia vita.
      Adesso, il primo giorno di scuola ti chiedono già di versare una cifra più o meno importante come fondocassa, e durante l'anno per ogni evenienza non fanno che chiedere altri soldi....
      Almeno dalle mie parti.

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    2. Infatti non ne parliamo...che è meglio! (Puffo Quattrocchi cit.)

      Che io sappia lì a scuola di mamma i genitori pagano una quota per la cucina (ma questo succedeva anche ai "miei" tempi) ed eventualmente in caso di uscite per visite guidate. Ma è sempre poca roba anche perché i piccini al massimo li portano a vedere gli animaletti o qualche attività relativamente a piante e fiori: la natura insomma che non si può vedere rimanendo nelle quattro mura dell'aula scolastica.
      Per il resto ripeto, non ci sono altre spese.

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  5. Cara Claudia, per me sono caduto dalle nuvole!
    Qui da noi nelle scuole d'obbligo non si spende niente, tutto è a carico dello stato.
    Ti do un piccolo esempio, i libri che sarebbero quelli i più costosi, l'alunno che riceverà il libro lo deve conservare per bene per poi alla fine dell'anno che lo deve consegnare in ordine, sta sempre nelle madri che devono proteggere il libro con della carta speciale,
    tutto il resto viene dato dalla scuola coloro, matite quaderni, ecc.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Tutta un'altra realtà, purtroppo.
      Che vuoi farci? Qui siamo in Italia. Paghiamo quasi per respirare, figurati per istruirci..

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    2. L'Italia sa sempre distinguersi, a volte in negativo...

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  6. Oh.. Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno senza mezzi termini.
    Non ricordo, però, in che parte d'Italia vivi.
    Spero non nella mia Puglia, in modo da poter allargare il problema ad altre regioni grazie alla tua testimonianza.

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  7. Mi fa molto piacere.
    Altrimenti sembra che certe cose accadano solo al sud!

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  8. Anche a me sembrano richieste poco ortodosse. Se già all'asilo bisogna spendere più del dovuto stiamo freschi.

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    1. Infatti...
      Non oso immaginare quando arriveranno alle medie..

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  9. La marca specifica alla materna, francamente, mi sembra eccessiva... come la richiesta dell'astuccio a due cerniere (che io non ho mai visto in commercio). Posso solo dire che la marca da te citata non ha i colori più brillanti, il legno di cui sono fatte è migliore e non si briciola nel temperino, oltre ad avere la mina più resistente (nel caso di ripetute cadute a terra del pastello)... quindi, dovrebbe durare più a lungo... questo avrebbe dovuto dirti la commessa :)
    Comunque le insegnanti, alle volte, si fanno dei film con certi materiali che, in definitiva, gli alunni poi usano pochissimo... un po' di elasticità!!!

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    1. Francamente sono sempre stata molto contraria alle marche perché, ammesso e non concesso che i pastelli di questa marca durino il triplo rispetto a quelli economici, considera che un pacco da 24 qui da me costa la bellezza di dieci euro.
      Di un marchio minore, con la stessa cifra, ne compro tre o quattro confezioni almeno. Quindi posso anche sostituirli ogni due mesi, no? ;)

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  10. Risparmio e scuola non vanno d'accordo. Eravamo a prendere gli ultimo materiali in un centro commerciale, mio figlio snocciola l'elenco: 'carta vetrata' . Eccola! una palettina di legno con poche strisce incollate: 4€. Ma stiamo scherzando???? Con 4 euro mi compro un lenzuolo di carta vetrata!!!!
    Noi abbiamo raggiunto i mille per i libri...e non dico altro.....

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    1. Mille euro per i libri sono una vera rapina.
      E' davvero assurdo che una famiglia debba spendere queste cifre.
      Poi si lamentano del basso tasso di natalità.
      Certo, fatevi due calcoli e scoprirete che crescere i figli oggi non è minimamente paragonabile al modo in cui lo facevano i nostri genitori....

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  11. Questa tua testimonianza mi ha colpito molto .
    Per le mie bimbe , alla scuola materna , pagavo solo i pasti ,
    nessun'altra richiesta da parte delle insegnanti .
    Nora ha cambiato asilo senza nessun problema e anche lì paga
    solo il cibo , il resto lo passa la scuola materna .
    Per la scuola d'obbligo si vedrà come sarà . Spero , come dice
    Tomaso , che anche lì sia tutto gratuito .
    Ma tu devi comperare matite colorate astuccio e quant'altro
    per Lorenzo ? Assurdo !
    Buona giornata . Laura

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    1. Ciao! Come scrivevo anche nel mio commento poco più su, nemmeno a scuola materna dove insegnava mia mamma si paga altro (né lei e le sue colleghe hanno mai preteso) a parte la cucina ed eventuali uscite, ma si tratta di poca spesa, al parco per attività all'aria aperta...
      Buona giornata 🙂👋🏻

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    2. I pasti sono a pagamento ovunque, com'è giusto che sia.
      Precisiamo, però, cara Laura, che tua nipote vive in Germania. Quindi il tuo caso è paragonabile a quello di Tomaso.
      In Italia le cose vanno molto diversamente.
      Dalle mie parti i genitori comprano a turno persino il sapone per lavare le manine, i fazzolettini di carta, ecc.
      La carta igienica ancora no. Ma non mi meraviglierei se la aggiungessero alla lista....

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  12. Ciao Claudia! Non sapevo di queste problematiche inerenti ad astucci/pennarelli/penne per i bambini dell'asilo e delle elementari, e concordo con te, alcune prese di posizione sono eccessive.
    In compenso ho sentito spesso genitori di ragazzi delle medie e delle superiori lamentarsi del costo dei libri...e non posso dar loro torto!

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    1. I libri costano davvero troppo per le tasche di chiunque, figuriamoci per una famiglia "normale".
      E' tutto molto squallido.

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  13. Non ho bambini ma conosco qualcuno che vende materiale scolastico e posso confermarti che, di alcuni prodotti, vengono richieste marche specifiche. Anche secondo me è assurdo, non riesco a concepire quale macchinazione insensata ci sia dietro.

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    1. Magari le maestre percepiscono la percentuale dalle grandi marche?
      Ahahah
      Ovviamente è una battuta.

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  14. Oggi per un bambino sia lattente che in età scolastica occorre fare un mutuo, lo stato dovrebbe capire che il vero motivo della scarsa natalità è che un figlio ha i suoi costi specie per le famiglie monoreddito.
    Buo fine settimana
    Rachele

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    1. È proprio quello che dicevo poco più su.
      Buon fine settimana a te.

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  15. Il'anno scorso hanno chiesto i pennarelli Giotto mi sembra perché durano di più altrimenti ogni tre mesi dovrebbero chiedere pennarelli nuovi. Quest'anno non so chi lo abbia deciso ma sono d'accordissimo diamo i soldi e la rappresentante con le maestre faranno l'ordine presso un grosso negozio in.modo da risparmiare avere tutti le stesse cose e negli stessi tempi noi dobbiamo riportare solo l'astuccio dello scorso anno perché quello da grandi a tre scomparti arriverà per tutti a Natale!

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    1. Lo scambio di denaro per me è persino peggio della richiesta di una determinata marca.
      Nella vecchia scuola di Lorenzo ci chiedevano venti euro a testa per il fondocassa, oltre a consegnarci una lista di cose da comprare. Durante l'anno, poi, capitava spesso che ci facessero versare altri soldi sostenendo che il Ministero ormai non passi più nemmeno l'indispensabile.
      Strano, però, che certe dinamiche cambino da una scuola all'altra.
      Eppure il Ministero è sempre lo stesso. Così come la città..
      Non trovi?

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    2. Ma i soldi durante l'anno li chiedono per le attività extra merende fazzoletti di carta ma cercano di evitare perché capiscono che non tutti possono sempre...
      Con qualche mamma quest'anno avevamo deciso di andare in.posti dove ci sono le confezioni scorta...ma ci penseranno loro e quindi per me meglio io avrei speso di più di quello che hanno chiesto rispetto allo scorso anno

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  16. Nella scuola dell'infanzia dove lavoravo c'era il fondo cassa volontario: nessun bambino aveva i suoi pennarelli, matite, ecc.. tutto era di tutti e mi sembra giusto.

    Qualche volta quando finiva qualcosa si chiedeva a chi voleva e poteva di portare la colla piuttosto che un altro materiale. Spesso davano indicazioni sul materiale per motivi utili: ad esempio i fazzoletti di carta con i disegnini sono inutili perché i bambini non li usavano per soffiarsi il naso ma li sciupavano per guardare i disegnini, oppure le colle piccole duravano mezza giornata quindi chiedevano solo colle grandi.

    Secondo me la cosa migliore è sempre chiedere come mai di una determinata richiesta alle maestre e poi arrabbiarsi: alle volte ci sono motivi che uno che non fa quel lavoro nemmeno pensa.

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    1. Altre volte, però, i motivi sono inesistenti, ed è giusto opporsi alle assurde richieste delle insegnanti..

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  17. Proprio ieri sono stata a cambiare l'album da disegno comprato per educazione artistica, che ora, secondo l'italica tradizione di innovare cambiando nome, si chiama arte e immagine. Quello che avevo preso non andava bene, l'insegnante voleva un album con una grammatura della carta superiore. Morale, anziché 1,29 l'album costava 6,99. Mi è quasi preso un colpo e pagando ho scherzato dicendo che speravo almeno mio figlio diventasse Picasso, ben sapendo che questa, vista la scarsissima propensione artistica di Ieie, è un'utopia.
    Anche da noi, alla materna, chiedevano la marca di colori che citi, tuttavia, essendo questa l'unica richiesta specifica delle maestre, non ho mai protestato. Conosco mamme che alla materna si sono viste presentare un elenco di prodotti da comprare e sono uscite stremate dalla cartoleria con un conto da 100 euro. Tutto sommato a me è andata bene.
    E vogliamo parlare, una volta alle elementari, dei 25-30 quadernoni consumati ogni anno da uno scolaro? Roba che forse io neanche in 5 anni di elementari.
    E ma i tempi sono cambiati, mi sento rispondere quando faccio queste osservazioni, per carità, ma allora rigiro la domanda che poni nel titolo del post e chiedo: questo aumento di costi e materiali ha portato a una migliore preparazione dei nostri figli rispetto a noi genitori?
    E nello specifico dei pastelli alla materna, forse che oggi dopo tre anni di asilo, i bambini fanno disegni artisticamente superiori a quelli delle generazioni precedenti?
    Io so che se una famiglia sapesse prima quanto gli costerà la scuola per i figli, probabilmente non farebbe neanche quell'uno/due figli a testa.

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    1. La risposta è no.
      La qualità dell'istruzione non è assolutamente migliorata, anzi.
      Ciò che aumenta di anno in anno è la facciata, l'apparire.
      Pensa che nella vecchia scuola di Lorenzo, per la recita di Natale, le maestre si mettono in tiro perché un giornale locale fa le foto e loro ne sono orgogliosissime.
      Insomma, si è perso il vero valore della cultura, altro che!

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  18. Ma quello dove tenevi Lorenzo era un asilo privato , parrocchiale o comunale?
    La mia andava nella scuola materna gestita dalle suore pagavi la rata mensile circa 100 euri che coprivano le spese di gestione dell'asilo.
    Cucina , cuoca e maestre.
    La madre superiora all'inizio dell'anno faceva una riunione dove spiegava come venivano spesi i soldi che tiravamo fuori.
    Mai comprato manco una matita.
    Alle elementari non so se fosse tassativo prendere quella determinata marca di penne con le cartucce d'inchiostro intercambiabile...ma c'e li avevano tutti.
    Son d'accordo con Manu179 e federica : anche da noi alle elementari raccoglievano i soldi per prendere in stock i pennarelli e non ci vedo niente di male se puoi risparmiare sulla qualità.
    Risparmiare comprando la sottomarca è na cazzata perchè la differenza si vede.
    La qualità si paga anche sulle matite colorate...la resa dei vari colori e la durata è diversa .
    Poi come t'avevo già scritto in precedenza per me te fai parte delle cosi dette MAMME ROMPICOGLIONI .
    Brutta razza -:)

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    1. Ahahha
      E sì, sarò rompicoglioni. Pazienza.
      La scuola era pubblica, comunque.
      Dalle suore non ce lo avrei mandato nemmeno per punizione se fosse stato un bambino terribile. 😜

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    2. Non erano mica così cattive!
      😀😀😀
      Anche se credo che la mia sia diventata allergica alle suore e più che altro all’asilo.
      Soprattutto l’ultimo anno.

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    3. Te li dico in separata sede cosa penso delle suore...
      E soprattutto dei preti.......

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  19. Pretese veramente assurde, ah quand'era meglio prima! Anche se i problemi maggiori sono dalle medie, i libri sempre le stesse problematiche anche ora, bisognerebbe rifletterci.

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    1. Adesso i libri sono persino più costosi rispetto ai nostri tempi.
      Fra qualche anno, probabilmente, concederanno direttamente i mutui per permetterci di far studiare i nostri figli..

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