A scuola di gentilezza

Essere gentili fa bene alla salute, lo sapevate?

Immagino di sì. Eppure, questa dote sembra sempre più rara...

Sarebbe opportuno, probabilmente, insegnare le buone maniere e la cordialità sin dalle scuole elementari, al posto di alcune materie nozionistiche che, concretamente, servono a poco o nulla.

Però, come si dice, non è mai troppo tardi.

Sarà questo che ha spinto l'università della California, a Los Angeles, grazie ad un finanziamento di 20 milioni di dollari da parte della Fondazione filantropica Bedari, ad aprire un vero e proprio istituto di ricerca interdisciplinare sulla gentilezza.

Saliranno in cattedra antropologi, sociologi, psicologi ed economisti.

Obiettivo del collegio sarà supportare la ricerca mondiale nella sfera delle buone maniere, nonché creare un portale online dove comunicare i risultati in tempo reale, ed educare gli utenti alla cortesia.

Ricordiamo che è scientificamente provato che essere gentili aiuta ad alleviare lo stress, nonché a ridurre l'aggressività e la rabbia che possono minare l'equilibrio di ciascuno di noi, ma non solo. Pare che, addirittura, la gentilezza sia il segreto della longevità.

Secondo i ricercatori, la cortesia sarebbe l'unico vero antidoto alla violenza e potrebbe tornare utile soprattutto nell'ambito politico.

Insomma, in un'epoca in cui vanno di moda l'individualismo e la superficialità, in una scala da uno a dieci, che valore date alla gentilezza?

Onestamente, io le darei almeno un otto, considerando che ho sempre un sorriso per tutti e difficilmente perdo le staffe, nonostante la vita mi metta spesso a dura prova.

Per fortuna il self control è una delle mie virtù, ma questa è un'altra storia, di cui magari parleremo in un secondo momento.

Però, mi rendo conto che la cortesia è sempre più rara, a maggior ragione negli ambienti in cui dovrebbe essere una prerogativa.

Pensate, ad esempio, alle commesse, agli impiegati nelle poste, negli uffici di prenotazione ospedalieri e simili.

Solo io becco sempre gente stanca del lavoro (o della vita?!) che si rivolge con arroganza a chiunque osi fare mezza domanda?

Ovviamente escludo i casi limite in cui questi lavoratori sono costretti ad avere a che fare con persone inette e moleste, ma per quelle educate come me il rispetto dovrebbe essere un must.

Dite che chiedo troppo?