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venerdì 31 gennaio 2020

Se anche il 'padre nostro' cambia...

Qualche giorno fa parlavamo dell'obbligo di celibato per sacerdoti e suore.
Ho scoperto che per molti di voi permettere a queste figure di sposarsi sarebbe a dir poco logico. Altri, però, (soprattutto sui social) si sono detti conservatori e non intendono modificare in alcun modo quello che per secoli è stato il volere di Dio (o della Chiesa??).
Mi chiedevo, quindi, cosa ne penseranno queste persone del fatto che nel 2020 persino il "Padre Nostro" subirà una modifica.
Difatti, dimenticate la preghiera che tutti abbiamo imparato a scuola o al catechismo e che recitiamo da sempre.

Dietro sollecitazione di Papa Francesco, dovremo ufficialmente dire addio al "non indurci in tentazione", poiché, secondo la Cei, si tratterebbe di un'errata traduzione che allontanerebbe la preghiera dal vero ruolo di Dio.
Dalla prima domenica di avvento, quindi, (29 novembre) la formula esatta diverrà "e non abbandonarci alla tentazione", inserita nel Messale già subito dopo Pasqua.

Secondo la versione classica, infatti, sarebbe proprio Dio ad indurre l'uomo in tentazione, contravvenendo completamente al vero senso della preghiera.
Eppure mi sorge un dubbio. Perché accorgersene nel 2020 dopo che per secoli milioni di fedeli hanno recitato il "Padre Nostro" in quel modo senza problemi?
La nuova traduzione riuscirà davvero ad entrare nelle menti dei fedeli, o verrà utilizzata solo dai giovanissimi che si affacciano al cristianesimo per la prima volta e imparano direttamente la formulazione "corretta"?

Chissà.
Immaginate che una commissione ics decidesse, oggi, che "Volare oh oh, cantare oh oh oh" sia troppo volgare e che la canzone andrebbe modificata in "Parlare oh oh, dormire oh oh oh". Voi come continuereste a cantarla? Io, sicuramente, per abitudine, continuerei a volare e cantare, senza nemmeno dare troppo peso alle parole.
Ma la religione (quando vuole) sa essere molto puntigliosa. O no?

44 commenti:

  1. Caro Claudia, per me questa novità non mi piace troppo, non aggiungo altro!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Sono d'accordo. La trovo del tutto inutile.
      Buona giornata a te.

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  2. Un eccesso di zelo di Papà Francesco che, per primo, dovrebbe capire qual è il senso della frase “e non indurci in tentazione”: ma ti pare che in una preghiera cristiana secolare e sempre tramandata in questa formula si possa leggere il significato inverso che sia Dio a portarci verso la tentazione?
    Proprio questioni di lana caprina!

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    1. Che poi per me "non abbandonarci alla tentazione" è altrettanto ambigua.
      Se proprio vogliamo fare i puntigliosi, potevano scegliere "e non abbandonarci nella nostra tentazione". 😉

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  3. In verità, quando ancora frequentavo il catechismo, mi chiedevo perché ci "induceva" in tentazione visto che quello era il ruolo del "diavolo".
    Per me va bene se la modificano, almeno il mio ragionamento di quando ero bambina ora avrà un senso visto che all'epoca nessuna catechista me lo sapeva spiegare.

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    1. Effettivamente il significato non è troppo lineare, ma se è andato bene per secoli, mi sembra inutile stravolgerlo adesso.

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    2. Se era catechismo, qualcuno avrebbe dovuto spiegarti il senso di quella frase, proprio per togliere ogni dubbio.

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  4. Non indurci in tentazione secondo me è giusto. D'altronde la chiesa è il male, per cui non vedo come possa essere sbagliato 🤷🏻‍♂️😂

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    1. Ahahahah
      Chissà quanti cattolici moriranno per questa tua esternazione. :P

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    2. Ahahah, io muoio sì, ma dalle risate: sono una cattolica cool! 😎😇

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  5. Qui non è questione di volgarità ma di concetto. Dio che induce in tentazione è un controsenso vorrebbe dire che Dio può essere cattivo ed ingannevole; si tratta di una più corretta interpretazione. Quanto a Volare se Modugno fosse ancora vivo e dicesse che forse per lui era meglio "parlare" essendo l'autore del brano almeno credo e non solo il mero esecutore, dovremmo ascoltarlo. Perché si siano svegliati solo ora non lo so dire, diciamo che cmq le riforme che vorrei nella Chiesa sono altre e più concrete come appunto l'abolizione del celibato, posizioni più severe verso i pedofili e tutti i preti che compiano atti che si configurano come reati o cmq come atti non degni di un prete e di un essere umano in generale.

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    1. Infatti.
      Fare tanto rumore per il verso di una preghiera mi pare eccessivo.
      Se proprio vogliono "aggiornarsi" è meglio partire da aspetti più seri, come quelli che hai enunciato.

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  6. Sono pienamente d'accordo con Nyu e Daniele .
    Perchè Dio ci dovrebbe indurre in tentazione ?
    Buona giornata . Laura

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  7. Nei miei viaggi in oriente da Damasco, Gerusalemme, Aifa, ho avuto occasione di farmi dire il Padre Nostro in Aramaico, la lingua di Gesù il Nazzareno.
    Come lui la insegnata ai discepoli e apostoli. Fila via come una canzone con un ritmo che rotola via. La traduzione è cosa nostra passata dal greco al latino e poi a noi in volgare e in fine in fiorentino. La prossima volta che vado come promesso me la imparo in aramaico. E' la prima parte che non deve essere mai cambiata secondo me. Buon fine settimana

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    1. Che bello sarebbe impararla in Aramaico.
      Qualsiasi testo è sempre migliore nella lingua originale.
      Quindi sì, fallo se ne hai l'opportunità.

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    2. Translitterato in modo a noi leggibile dovrebbe essere questo:

      Abwoon d'bwashmaya,
      Nethqadash shmakh,
      Teytey malkuthakh.
      Nehwey tzevyanach aykanna d'bwashmaya aph b'arha.
      Hawvlan lachma d'sunqanan yaomana.
      Washboqlan khaubayn (wakhtahayn)

      Aykana daph khnan shbwoqan l'khayyabayn.
      Wela tahlan l'nesyuna.
      Ela patzan min bisha.
      Metol dilakhie malkutha wahayla wateshbukhta l'ahlam almin.

      (se puoi sentire la versione che ne fa Lisa Gerrard nel suo album "Silver Tree" è semplicemente di una bellezza incredibile!)

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    3. Caspita. Non credevo che qualcuno lo avesse anche cantato.
      Vado subito a cercare questa versione su Youtube.

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    4. Bravo Pacandrea,

      Si vede che sei stato folgorato sulla via di Damasco come San Paolo. Purtroppo la nostra amica turchiarulo che non è mai stata a Damasco e nemmeno in terra santa non potrá capire cosa vuol dire.

      Pero' non è mai troppo tardi.

      TURCHIARULO CONVERTITI ABBANDONA IL TUO ATEISMO !!!

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    5. Ahah
      Credici, Vedetta.
      È più facile che vinca il jackpot del superenalotto senza ovviamente giocare la schedina...

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  8. È la dimostrazione che le religioni sono un'invenzione dell'essere umano.

    Al mio educatore dell'AC chiesi l'ambiguità di quel verso, mi disse che probabilmente era una contrazione di "non (far)ci indurre in tentazione", cioè "difendici da chi ci tenta al peccato", perché Dio non induce verso un bel niente dandoci il libero arbitrio, quindi perché dovremmo pregarlo per qualcosa che già non fa?

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    1. La spiegazione del tuo educatore sembra logica, ma chissà quanto fantasiosa.
      Però, almeno a differenza di Nyu hai avuto una risposta.

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    2. Stessa cosa che fu detta al catechismo a me.
      Mi sembrava filasse, come spiegazione!

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  9. In effetti il non ci indurre in tentazione significa, nemmeno troppo sottilmente, che Dio controlla tutto, anche il Demonio con le sue tentazioni, permettendole.
    Cosa che in effetti È, visto che YHWH è onnipotente, controllore di ogni cosa che avviene. Mi sono sempre chiesto, sin da piccolo, il perché di quella frase: non so se sia una traduzione sbagliata, resta che implicitamente svelava il trucchetto di questo geloso dio giudeo.
    Bisognava pregarlo affinché non ti scatenasse contro qualcosa di poco lecito (la tentazione) fatta attraverso il lavoro sporco di un'altra sua creatura (il Diavolo).
    In ogni caso, non mi interessa: chiunque continuerà a dire NON INDURCI IN TENTAZIONE.
    Amen.

    Moz-

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  10. Beh, il significato cambia notevolmente.
    Nella versione che conosciamo è Dio che induce il peccatore in tentazione.
    Nella nuova, si chiede a Dio di non abbandonarci ad un qualcosa che fondamentalmente già fa parte del nostro cammino (la tentazione).
    A mio avviso è più corretto.
    Buona giornata :)

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    1. Nel significato letterale della formula storica sarebbe Dio ad indurre l'uomo in tentazione, ma non credo che i fedeli abbiano mai pensato una cosa del genere.
      Comunque questa notizia mi fa sentire molto superficiale.
      Da bambina frequentavo molto la chiesa e non mi sono mai posta questi interrogativi.
      Poi, è andata come già sapete. ;)

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  11. Il testo del Padre nostro è stato cambiato già nel 2008, con la nuova traduzione della Bibbia. Meglio tardi che mai? Forse, ma non ci si può lamentare di tutto... ;-P
    La versione che conosciamo tutti, come già detto, pare poco aderente alla fede cristiana e chi ha lavorato sulla nuova traduzione della Bibbia ha ritenuto di modificarne il testo. Ovunque anche su google si possono trovare spiegazioni del perchè la precedente versione fosse quella che era, di quali "tilt" linguistici probabilmente sono scattati nel tradurre da una lingua all'altra (come sappiamo ci sono stati molti passaggi). Tuttavia, cambiare il testo non è un mero esercizio linguistico e filologico, ma ha appunto il senso di esprimere al meglio gli insegnamenti di Gesù. Che sono però stati tramandati da uomini (evangelisti ma anche i traduttori) e quindi fallaci.
    A me non pare questione di lana caprina, perchè se non si comprende a pieno il significato delle parole di Gesù come possiamo dirci cristiani. Motivo per cui mi pare affascinante il Padre nostro in aramaico, ma mi pare sensa senzo recitarne le parole senza comprenderle. E' il motivo per cui fu abolita la messa in latino.

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    1. Peccato che tu non ti sia firmato/a.
      Comunque, non essendo cristiana, non saprei come contraddirti, né tanto meno mi sento di appoggiare la tua tesi.
      Lascio le conclusioni a voi cattolici.

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    2. Se servisse ad avvicinare i non credenti a Gesù e alla Sua Parola, sarei la prima a favorire il cambiamento. Ma davvero si può pensare che bastino due paroline in una preghiera per aiutare la conversione? Daiiii, lana caprina, lana caprina!

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    3. Ciao, scusami mi chiamo Francesca, mi sembrava di aver impostato il nome nel profilo, evidentemente ho sbagliato qualcosa!

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    4. Benvenuta Francesca, allora e buona domenica.

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  12. Sul Padre Nostro ricordo vagamente che fu abolito l'AMEN finale, ma non il motivo. Per me una spolveratina al Messale ogni tanto non fa male, anche se delle messe - non potendole capire - non me ne è mai fregato niente.
    Sul ruolo attribuito a Dio - lasciarci accadere di tutto perché dotati di libero arbitrio, ma capace di interventi random chiamati miracoli - non spreco tempo a rifletterci. Però la nuova traduzione mi piace, nel senso che invita a sostenerci nella lotta alle tentazioni.

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    1. Ma lo sai che questa storia dell'Amen la sento per la prima volta dalla tua bocca?
      Sono anni che non ascolto una messa, ma mi pare che l'Amen ci fosse eccome.
      Mistero.

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    2. Eretica 😆 sì un tempo c'era, poi mi sembra di ricordare che dopo la soppressione a volte mi scappava tipo singulto quando ormai tutti tacevano...

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  13. Non capisco proprio il senso di tutto ciò, cioè sì posso capire che può trarre in inganno, ma era davvero necessario? Per me no, e comunque continuerò a dirla sempre allo stesso modo..

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    1. Effettivamente è difficile cambiare un'abitudine quasi innata.

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  14. Nemmeno a me piace molto questa variazione e personalmente continuerò a recitare il Padre Nostro nella maniera che conosco da quando sono nato.

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  15. Di questa modifica si parla molto perché il Padre nostro è una delle preghiere più universalmente note, ma modifiche delle traduzione di Bibbia e Vangeli sono sempre avvenute, avvengono e sempre di più avverranno. Due anni fa, ad esempio (non ne ha parlato nessuno per comprensibili motivi), la Chiesa cattolica tedesca ha modificato quello che è uno dei pilastri della valenza messianica dell'antico testamento (non mi ripeto, ne ho già parlato qui) e presto ne arriveranno altre. Il motivo è che le Bibbie che abbiamo in casa (chi le ha, ovviamente) non sono traduzioni letterali ma interpretazioni dei codici masoretici, in sostanza le matrici in lingua ebraica dell'antico e del nuovo testamento, e le interpretazioni sono totalmente diverse da ciò che letteralmente c'è scritto negli originali.

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    1. Un mio amico mi ha detto che quest'anno cambierà anche il "Gloria", ma io onestamente non l'ho mai imparato.

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  16. Carissima Turchiarulo,

    Ahi ahi ahi .... come direbbe Mike Bongiorno !

    Lei mi casca peggio della signorina Longari... non posso credere che abbia scritto volutamente un titolo cosi fuorviante... suvvia.

    Il Pater Noster non cambia affatto rimane sempre lo stesso.

    Ne viene pero' migliorata la traduzione in lingua italica. L' originale aramaico è gia' un testo difficile da tradurre, poi immagina i varii passaggi dalle traduzioni nei secoli dal greco al latino e i varii aggiustamenti che si sono stratificati nei secoli ed infine i vari passaggi nei vernacoli, lingue e dialetti locali attraverso duemila anni di storia.

    Lo sai vero che anche la traduzione ufficiale della bibbia nelle varie lingue viene curata e aggiornata periodicamente ? In itaglia la versione ufficiale viene curata dalla CEI ma è solo una delle possibile versioni, si tratta di un processo di traduzione, ricerca linguistica, aggiornamento e approfondimento continuo.

    Il titolo del tuo post dovrebbe essere molto piu' banalmente.. "Se anche la traduzione in lingua italiana del padre nostro viene migliorata".

    E a dirla tutta .. a mio avviso una traduzione anche piu' semplice ed efficace sarebbe "proteggici dalle tentazioni"... rispetto a "non abbandonarci alle tentazioni" che sará da un lato anche piu' sofisticato e probabilmente vicino al testo originale ma è prolisso e meno diretto rispetto a "proteggici dalle tentazioni"... entrambe le versioni rappresentano un miglioramento rispetto alla traduzione classica italiota "non indurci in tentazioni" ( ma liberaci dal male ecc) che ricalca il latino chiesastico "Et ne nos indúcas in tentatiónem sed líbera nos a malo."

    Cio' detto turchiarulo ti toccherá portare a settembre come minimo italiano e latino, e sono cavoli amari !

    Saluti,
    Vedetta Lombarda

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    1. Ahahah
      Ho sempre odiato il latino, ma riuscivo a prendere bei voti persino lì.
      E no, il mio titolo non è assolutamente fuorviante, perché la preghiera che milioni di fedeli italiani recitano da secoli, cambia.
      Che poi in lingua originale rimanga invariata, non cambia il senso del mio post.
      In Italiano cambia, ed era davvero necessario? Per me no, tanto "abbandonarci alla tentazione" è ambiguo esattamente quanto la formula precedente.

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