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mercoledì 12 febbraio 2020

Contro la psicosi da coronavirus, #iovadoalcinese

L'influencer milanese Francesca Noé ha lanciato, in questi giorni, l'hashtag #iovadoalcinese, ripreso da altri colleghi food-blogger.
Come ben spiegato da medici e media, infatti, il contagio da coronavirus non avviene attraverso il cibo, ma ciononostante i ristoranti cinesi dislocati nell'intera Penisola continuano a registrare un netto calo delle prenotazioni, con i problemi economici che questo comporta.

La psicosi da coronavirus si allarga sempre più.
Solo pochi giorni fa, nella mia città (Monopoli) una registrazione audio molto particolare ha cominciato a girare di smartphone in smartphone.
Una donna invitava le sue amiche mamme a non recarsi nel negozio cinese sito nella tal via, poiché il proprietario e sua figlia erano appena tornati dalla Cina e, per precauzione, la preside della scuola media frequentata dalla ragazzina ne aveva disposto l'allontanamento dalle lezioni.
A lanciare l'allarme sarebbe stato Cosimo, il commesso del suddetto negozio.

Peccato che proprio lui abbia minacciato di rivolgersi alle autorità per sporgere denuncia per diffamazione contro ignoti.
Il commesso era, infatti, del tutto estraneo a qualsiasi notizia del genere, ma non solo. La preside dell'istituto ics ha anche, in una nota alla stampa, smentito categoricamente ogni suo provvedimento in materia, in quanto non le era mai stato segnalato alcun viaggio in Cina.
Eppure, per ore, centinaia di persone sono state terrorizzate all'idea di restare infettate da questo virus mortale, a causa della bambina o di suo padre.

Premetto che, sin da subito, ho portato le mamme del mio gruppo a ragionare, spiegandogli di non lasciarsi influenzare dalla psicosi del contagio.
In altre sedi, però, c'è stato il delirio.
La parte bella di questa storia è che, la sera della diffusione della registrazione audio, il negozio in questione è stato letteralmente preso d'assalto dai tanti miei concittadini che usano il cervello e che hanno scelto di manifestare la propria solidarietà al commesso ed ai proprietari.
Io, per ragioni di tempo, ci sono andata la mattina seguente ed ho esordito con "Sono tutta malata da ormai due settimane. Posso entrare?".
Ovviamente abbiamo tutti sorriso e ho acquistato quel che mi serviva.

Insomma, la cucina cinese non fa per me. Non l'ho mai amata troppo, ma molti anni fa mi capitava di assaggiarla convinta da un ex fidanzato innamorato dei sapori orientali.
Da allora, non ho più messo piede in un ristorante cinese, quindi non lo farò neppure adesso.
Di sicuro, però, non ho alcuna paura di essere contagiata anche perché, come detto, al momento la vera fonte di germi sono proprio io.

Dunque, mi sento di condividere l'iniziativa #iovadoalcinese, invitando coloro che amano questa tipologia di cucina a recarsi nel loro ristorante di fiducia e a condividere fotografie di tavolate e di piatti, utilizzando l'hashtag dedicato.
Perché l'unico virus che sta davvero uccidendo il mondo è quello dell'ignoranza.

54 commenti:

  1. L'ho appunto chiamato "coglionavirus" in un mio post. No, qualcuno (e ancora una volta ti lascio semplicemente immaginare chi) sta spingendo sull'ignoranza della gente per isolare la Cina; non c'è riuscito con un embargo economico, adesso ci prova enfatizzando all'inverosimile questa faccenda dell'influenza cinese, traviando anche organismi una volta seri come l'OMS, la quale è divenuta catastrofista come i me(r)dia che ne parlano. Ribadisco: su una popolazione (ufficialmente) di un miliardo e mezzo poche migliaia di contagiati e poche centinaia di morti? E sarebbe un'apocalisse? Ma andiamo!

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    1. Ma poi i morti chi sono?
      Persone con patologie pregresse che, quindi, incorrono in complicazioni, cosa che potrebbe accadere con un banalissimo raffreddore...

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    2. Infatti: è una banale influenza. Persone deboli o debilitate possono anche morire d'influenza, già. E con tutto 'sto putiferio alla gente sfugge un dettaglio fondamentale: abbiamo malattie che ogni anno mietono vittime in certi casi a milioni (tubercolosi, malaria, ebola, il colera ancora diffuso in certe zone del mondo, e vado avanti fino al prossimo millennio se non tronco qui) e gli organi di stUmpa non se le filano di striscio.

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  2. Cara Claudia, credo che sarà difficile uscirne da questa strana mania italiana, che Sto arrivando! solo ingigantire ogni cosa, questa poi del virus è il massimo.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Bisognerebbe solo ragionare un po' e non lasciarsi coinvolgere dalla psicosi.

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  3. Tra video fasulli, messaggi vocali di turisti in Cina che descrivono le città tipo Chernobyl, cazzari che si elevano a giornalisti, ignoranti in fila dal panettiere, tutti sanno tutto, e per tutto si intende anche il falso.

    Non mangio cinese da quando, una ventina di anni fa, ci andai con un paio di amici e trascorremmo tutti una notte poco felice rientrati a casa. Men che meno ci andrei ora, a supportare una economia che sta rovinando le aziende italiane e che esporta farmaci fasulli e giocattoli con coloranti tossici.
    Senza dimenticare cosa stanno facendo in Tibet e con lo Yulin Festival.

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    1. Quantomeno non ci vai per altri motivi e non per la paura di ammalarti.
      Ma sei troppo intelligente per pensare una sciocchezza del genere.

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  4. Non mi piace la cucina cinese, ma questo non c’entra con la faccenda #coronavirus. Io capisco la psicosi (io la prima, che se posso evito di prendere la metro negli ultimi tempi, anche se poi la prendo lo stesso perché... dai, mi dico, non esagerare!), però la paura sta mettendo in ginocchio moltissime attività che campano intere famiglie: negozi di casalinghi, parrucchierie, ristoranti cinesi ormai vuoti. Io continuo a comprare molta roba in un emporio vicino casa: sono rilassata quando entro, ma ai gestori cinesi sembro un Messia.😁

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    1. Anch'io acquisto cancelleria e diversi articoli per la casa.
      E ogni volta che entro in quello specifico negozio cerco di farli sorridere un po'.
      È davvero assurdo tutto questo!

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  5. Io ho la tosse da un mese e la gente non mi scansa come fa con certi cinesi sanissimi che la Cina nemmeno ricordano più come è fatta, visto che vivono qui da anni e anni... è follia davvero!

    L'iniziativa è stata davvero bella, sono contenta che ci sia gente che sa usare il cervello.
    Mi dispiace però che la cucina cinese non sia di tuo gusto! :p

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    1. Anch'io ho la tosse da un mese e non mi scansa nessuno.
      Mi sento meno sola.
      So che ami la cucina orientale, ma io sono una Pugliese doc e mangio solo cucina italiana, possibilmente della mia zona. 😉

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  6. Mahh che dire spesso più che la paura è la cattiveria a colpire ..
    poi tu vai in giro come una postulante a contagiare questi poveri asiatici ;)))
    visto io .Super .. c'è coppia davanti a me signori età circa 70 anni siamo in fila ..arriva bimba circa 3/4 anni passa vicino ..sai che alle casse per i bimbi c'è l'eldorado ;)) ..si mette lì e guarda caramelle e varie ...signora fà al marito ..:stà lontano da quella lì che non ci impesta e ci fà morire .....e lì son bottata : ma che droga hai preso?ma ti sembrano cose da dir a una bimba ..che per quel che ne sai potrebbe esser giapponese ..e la Cina non saper neanche che è ?
    Lei si vengono quà ci portano via lavoro e ci impestano anche ! io : non loro non ti impestano ,tu ce l'hai dentro di te il germe della cattiveria ....GELO !
    ..oh quando ci vuole ci vuole !!
    serena giornata
    e non andar in giro a sparger germi italina dappertutto ;)))
    scherzi a parte spero che stai meglio ricorda le 3 L Letto Lana Latte..
    estinguono il virus italiano ;))

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    1. Sicuramenre non sarei rimasta in silenzio davanti ad una scenetta del genere.
      E le 3 L io non so nemmeno cosa siano.
      Non bevo latte e con un bambino da accudire "da sola" devo, per forza di cose quantomeno uscire per portarlo a scuola e per andarlo a riprendere.
      Mio marito, purtroppo, esce alle sette e torna nel pomeriggio. 😭😭

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  7. La psicosi mai ma neanche sottovalutare il problema anche perché non si è per esempio ben sicuri dei tempi di incubazione. Da qui al terrore sconsiderato c'è differenza

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    1. E non è non andando in un ristorante cinese che si evita il virus dato che potremmo aver stretto la mano un minuto prima ad un italiano magari contagiato a sua insaputa e te lo sei preso lo stesso.

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    2. Appunto
      Questa ossessione di evitare i Cinesi è a dir poco ridicola.

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  8. Non vado da tanti anni in ristoranti cinesi e continuerò a non andarci .
    Nei negozi cinesi però ci vado . Ho visto che i parrucchieri hanno
    sempre clienti .
    Qui , da anni c'è una famiglia cinese , lui lavora 7 giorni su 7 a fare
    riparazioni a buon prezzo , vado anch'io quando ne ho bisogno .
    Sono andati in Cina , credo per il Capo d'anno cinese . Negozio chiuso
    ormai da un mese e chissà quando li lasceranno tornare . Pensa che danno.
    Le spese qui ci sono e lui non guadagna . Mi dispiace tanto . E' una
    brava persona .
    Buenos dia . Laura ***

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    1. Dri parrucchieru cinesi non mi fiderei mai.
      Tengo troppo ai miei capelli per lasciare che me li lavino con prodotti dalla dubbia provenienza.
      Ecco, tendenzialmente evito anche i parrucchieri italiani e ci vado una sola volta all'anno per spuntare la mia chioma. 😉

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    2. Come te, nemmeno io vado dai parrucchieri cinesi e per il tuo
      stesso motivo . Che prodotti usano ?
      L:A.

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  9. non credo c'entri il coronavirus, quanto la necessità di scaricare a terra psicosi, scoliosi e nevrosi. il mondo è pieno di psicopatiche, il coronavirus è un canale come un altro per dare corpo alle proprie manie di auto-persecuzione.

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    1. "Il mondo è pieno di psicopatiche"??
      Forse volevi dire "psicopatie".
      O magari è un lapsus azzeccatissimo? 🤣🤣🤣🤣

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  10. la cosa è seria....
    non è sufficiente lavarsi le mani
    non è sufficiente praticare luoghi super affollati
    non basta la mascherina
    mi dite come posso difendermi?

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    1. In nessun modo.
      In Italia non esiste nessuna epidemia.
      Questa è la verità.
      Non dovete lasciarvi allarmare dai giornali che guadagnano diffondendo messaggi terrostitici.

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  11. Al di là della psicosi coronavirus (il problema c'è, ma l'italiano medio come al solito va in tilt, tra disinformazione e paure), vorrei rimarcare questa terribile diffusione degli audio di Whatsapp allarmisti...Se a me arriva un audio di persona sconosciuta, anche di una persona che dice nome e cognome, lo cestino, non gli do alcun valore.
    Con il coronavirus è capitato anche a me un file di un tizio di Modena.

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    1. Tu lo cestini perché sei una persona intelligente e che ragiona.
      Anch'io l'ho fatto, infatti, ma in città è successo il putiferio.

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  12. Sono d'accordo con te. Purtroppo pare che al giorno d'oggi ogni motivo sia buono per essere razzisti.

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    1. E ogni motivo valga come alibi per negare l'evidenza di esserlo...

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  13. Bisogna comunque essere un pochettino prudenti, ma è sbagliato il modo in cui si reagisce, purtroppo la gente è scema. Comunque io detesto la cucina cinese.

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    1. Ma prudenti come?
      Dovremmo chiuderci in casa per mesi?
      State lontani dagli Italiani influenzati come me, piuttosto...

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  14. Hanno paura, si comportano senza raziocinio.
    Io non ci penso e ne resto fuori per questo, non perché mi ritenga più intelligente degli altri. Detto francamente :D

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  15. L'ennesima dimostrazione che la gente si è bevuta il cervello (e non solo in Italia, in questo caso specifico).
    A me è successa una cosa strana stamattina e mi chiedo se non c'entri la psicosi da coronavirus. Un paio di settimane fa ho ordinato su Amazon degli adesivi da un venditore cinese (di Shanghai) e stamattina mi hanno scritto per dirmi che la busta è stata fermata alla dogana e rimandata al mittente. E' una cosa totalmente priva di senso perchè compro regolarmente prodotti da Cina, Hong Kong e Giappone e l'unico problema che c'è quando fermano i pacchetti alla dogana è che ti fanno pagare l'IVA in base al valore dichiarato della merce. Aspetto un altro pacchetto da Shanghai, mi auguro vivamente che non faccia la stessa fine.

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    1. Purtroppo credo che i tuoi pacchetti non arriveranno per ora, perché un mio caro amico sta avendo lo stesso problema con della merce acquistata su Wish.
      Credo siano chiare disposizioni ministeriali, ma non vorrei sbagliarmi.
      Vedremo.

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  16. non mangio cinese da parecchio ma non per il Coronavirus, mi pare che come al solito ci sia molta ignoranza in merito. Dall’altro lato mi auguro che i numeri del contagio inizino a diminuire perchè comunque fa davvero paura tutto ciò.
    a presto

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    1. Fa paura, è vero, ma non più di qualsiasi altro tipo di influenza...

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  17. Io ci vedo il lato positivo: abbasseranno un po' i prezzi? Speriamo.
    Perché io mangio e continuo a mangiare lì, dove comunque la merce è la stessa dei ristoranti italiani XD

    Moz-

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    1. Usa l'hashtag allora.
      #iovadoalcinese ma premiatemi #abbassandoiprezzi. 🤣🤣

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  18. Ho letto di persona il tabellone luminoso sopra un ristorante etnico che recitava: 'vorremmo rassicurare i nostri clienti che nessuno dei nostri dipendenti è stato in Cina negli ultimi mesi'
    Il sindaco di un paese vicino è andato nel ristorante cinese del paese a mangiare e ha postato sul social le sue foto a tavola per rassicurare i concittadini.
    Ma dove siamo arrivati?
    Tra un po' avremo paura anche della nostra ombra!

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    1. Il sindaco ha fatto bene.
      Lo scopo dell'hashtag è esattamente questo.
      Purtroppo gli italioti hanno bisogno di essere tranquillizzati..

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  19. L'albergo per cui lavoro, lavora moltissimo con i gruppi di cinesi e non so come andranno le cose quest'anno finché non rientrerà l'emergenza...
    Detto questo, credo che l'idiozia e l'ignoranza di certi elementi non abbia confini...Se amassi un po' di più la cucina cinese ci andrei stasera stassa al ristorante...

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    1. Bravissimo.
      Ci andrei anch'io.
      Spero che il "tuo" albergo non faccia registrare cali di introiti come i ristoranti in questione.

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  20. Io al cinese ci son andato sempre volentieri per diversi anni , poi un giorno mia moglie ha deciso di non andarci più e non ho mai capito il perché.
    Anche se quegli anni avessi mangiato cani e gatti senza saperlo ...devo dire che erano buoni😀
    Il gelato flito poi è sempre stato la mia passione..inutile dirti che ci tornerei anche domani!
    Dovrei convincere la consorte prima ( figurati che mi cucina cinese usando carne italiana con salse della Suzi WAN che trova al super).

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    1. Ahahah
      Tua moglie è come me, allora.
      Però il gelato flitto e la flutta flitta sono buonissimiiiiiii.
      Cosa mi hai ricordato!! 😍😍😍😍

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  21. Neanche io sono appassionata della cucina cinese, soprattutto non mangerei per nessun motivo al mondo il pesce crudo. Il riso fritto invece ha i suoi meriti (bisogna ammetterlo) ma non si può paragonare ad una buona paella spagnola. Per gli esercizi commerciali che invece vendono articoli diversi dagli alimenti davvero non colgo il problema. Certo che vado a comprare quello che mi serve e dove ce l'hanno, mica domando se sono cinesi! L'ignoranza purtroppo è una brutta bestia, specie se gonfiata dalla paura: a breve saremo pronti per la caccia all'untore.

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    1. Il pesce crudo è tipico della cucina giapponese. In Cina si frigge tutto.
      Quindi non lo troveresti.
      Non so.... Magari hanno paura che girando la minestra con un cucchiaio cinese possano ammalarsi? 🤣🤣

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  22. Io non mi pongo il problema di andare a mangiare dal cinese perché non amo la loro cucina, sono contro l'esagerazione, ma un poco di prudenza non fa male, per quanto riguarda non entrare nei negozi mi sembra davvero assurdo.

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  23. Ti lascio questo, so che apprezzerai:

    Manzoni non l’aveva vista, la peste,
    ma aveva studiato documenti su
    documenti. E allora descrive la follia,
    la psicosi, le teorie assurde sulla sua
    origine, sui rimedi. Descrive la scena
    di uno straniero (un “turista”) a Milano
    che tocca un muro del duomo e viene
    linciato dalla folla perché accusato di
    spargere il morbo. Ma c’è una cosa che
    Manzoni descrive bene, soprattutto,
    e che riprende da Boccaccio: il momento
    di prova, di discrimine, tra umanità e
    inumanità. Boccaccio sì che l’aveva vista,
    la peste. Aveva visto amici, persone amate,
    parenti, anche suo padre morire.
    E Boccaccio ci spiega che l’effetto più
    terribile della peste era la distruzione del
    vivere civile. Perché il vicino iniziava a
    odiare il vicino, il fratello iniziava a odiare
    il fratello, e persino i figli abbandonavano
    i genitori. La peste metteva gli uomini l’uno
    contro l’altro. Lui rispondeva col Decameron,
    il più grande inno alla vita e alla buona civiltà.
    Manzoni rispondeva con la fede e la cultura,
    che non evitano i guai ma, diceva,
    insegnavano come affrontarli.
    In generale, entrambi rispondevano in modo
    simile: invitando a essere uomini,
    a restare umani, quando il mondo impazzisce.
    - Errico Buonanno -

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    1. Hai fatto benissimo e, infatti, l'apprezzo molto.
      Ti rispondo con una citazione musicale molto meno dotta...
      "Credo negli esseri umani
      Che hanno il coraggio
      Di essere umani".
      (Marco Mengoni)

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  24. È particolarmente imbarazzante come questa epidemia sia stata sfruttata dai media in cerca di ascolti e da politici in cerca di consenso. Mi dispiace per i negozi cinesi che hanno dovuto fare i conti con il sensazionalismo e tutta la retorica della paura conseguente.
    In particolare nel caso che hai riportato il tutto è stato ancora più meschino, hanno addirittura messo in mezzo commesso del negozio per rendere la storia più credibile: mi viene quasi da pensare che l'audio sia stato messo in giro da qualche concorrente per togliere clientela al negozio sfruttando la psicosi

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    1. La concorrenza è stata la mia prima (e unica) ipotesi.
      Perché, il fatto che il discorso fosse circoscritto a quell'unico negozio e non agli altri dieci presenti in città, con tanto di indirizzo, mi è puzzato subito.
      Guarda caso si tratta del negozio che lavora più di tutti e che ha ben due commessi (italiani) regolarmente assunti.

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  25. Niente, è un dato di fatto che a parte degli italiani non riesce proprio di ragionare. Da un certo punto di vista è comprensibile. C'è paura, e la paura, si sa, è un meccanismo di difesa che tende a prevalere e ad "anestetizzare" la ragione. Ma qui mi sembra si stia esagerando, e gran parte della responsabilità ce l'hanno i media con la loro fissa acchiappa-clic.
    Questo naturalmente non significa che si possa tranquillamente fregarsene e fare finta che non stia succedendo nulla, questo no, anzi è bene stare sul chivalà, ma c'è un dato a tutt'oggi inconfutabile che speriamo non cambi: il virus in Italia, grazie anche alle misure di prevenzione prese dal governo, non sta circolando. E a me questa cosa fa stare ragionevolmente tranquillo.
    Per ora.

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    1. Io sono tranquillissima e cerco di far ragionare chi mi circonda, ma non è facile.
      Tra l'ignoranza e la paura del lupo nero, si perde il contatto con la realtà.

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Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
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