Diario della quarantena: la fase 2

E così la fase 2 è cominciata e, finalmente, Lorenzo ed io abbiamo rivisto mia madre e mio fratello, ma non solo... Ieri pomeriggio siamo stati a fare due passi al mare, per raccogliere qualche fiore selvatico che lui ama tantissimo, e per poter passare davanti alla sua scuola che gli manca terribilmente.

Perché la quarantena ci ha tolto le uniche cose che per lui contano davvero: la famiglia, gli amici e la natura.

E adesso abbiamo tutta l'intenzione di recuperare il tempo perso.

Non per disattendere la richiesta di restare ancora chiusi in casa, ma per ristabilire il nostro preziosissimo equilibrio psico-fisico.

Perché fare una passeggiata sul lungomare su cui si affaccia il nostro appartamento, senza creare alcun assembramento e mantenendo le giuste distanze dal mondo, non ha mai fatto male a nessuno, a maggior ragione in una città in cui i casi di contagio non arrivano a dieci.

Ma vogliamo credere che presto tutto questo sarà solo un ricordo e che abbracciare la nonna non sarà più una concessione eccezionale, così come mangiare un gelato in compagnia di un amico.

Chissà se ricorderemo il cuore che pulsava forte mentre salivamo le scale della casa che mi ha vista crescere fino a quando ho spiccato il volo.

Le margherite raccolte ai bordi della strada perché "mamma ti prego, fermati! Voglio portare un fiore alla mia nonnina adorata!".

Chissà se ricorderemo la nostra voglia di fare e disfare, pur restando reclusi in quattro mura. Perchè, per fortuna, con la fantasia siamo andati sempre dove volevamo e nessuno ha potuto impedircelo.

Allora, bentornata pseudo normalità. 

La strada è lunga, lo sappiamo, ma noi siamo già felici così. Perché ci siamo sempre accontentati di poco.

Anche se, a pensarci bene, voi considerate poco il mare, l'amore, la natura e l'entusiasmo di un bambino che non smette mai di inondarci di gioia?