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martedì 26 maggio 2020

La sindrome della capanna

Nell'ambito della rubrica "La parola a voi", la cara Livia mi ha consigliato di trattare un argomento particolarmente attuale, ovvero la sindrome della capanna (o del prigioniero).
Nonostante l'allentamento delle misure restrittive, con la fase 2 dell'emergenza coronavirus ormai inoltrata, infatti, in tanti preferiscono continuare a restare chiusi in casa, perché hanno paura di uscire.

Secondo la Società italiana di psichiatria (Sip), il problema riguarderebbe più di un milione di Italiani.

Ho avuto una piccola testimonianza diretta di questo disagio la prima volta che ho portato mio figlio a fare una passeggiata, dopo due mesi di reclusione totale.
Gli tremavano letteralmente le ginocchia e mi diceva "mamma, dammi la mano. Ho paura di cadere".
Lorenzo ha quattro anni e di sicuro non temeva il rischio di contagio, ma probabilmente avvertiva solo un po' di agorafobia, fortunatamente presto svanita alla vista del mare e del sole.

Nel caso degli adulti, però, non è il timore degli spazi aperti a farli restare protetti nelle mura domestiche, bensì una forma d'ansia e di insicurezza di affrontare il mondo esterno.
Tra i sintomi più comuni vi sono senso di tristezza, angoscia e frustrazione perenne, irritabilità, pigrizia e demotivazione.
Ma non solo. La sindrome della capanna causerebbe anche vuoti di memoria e difficoltà a concentrarsi.
Di sicuro, in tempo di pandemia, il fatto che il rischio di contagio da Covid-19 non sia stato del tutto archiviato contribuisce ad alimentare il clima di pericolosità nell'abbandonare il nido.
Inoltre, l'uso eccessivo dei dispositivi elettronici per comunicare con l'esterno crea nei singoli l'illusione di non aver più bisogno del contatto umano con amici e parenti, rimpiazzato ormai dalle video-chiamate sempre più diffuse.

Uscire da questo tunnel, però, si può e, anzi, si deve.
Solitamente il problema si risolve autonomamente col passare del tempo, ma intanto è bene cominciare da piccole accortezze che possono aiutare a superare la paura.
Innanzitutto, è bene (ri)cominciare a prendersi cura di sé, con trattamenti benessere o esercizi fisici.
Un altro consiglio dato dagli esperti è di stabilire una routine giornaliera da seguire, che porti ad avere sempre meno tempo per riflettere e, di conseguenza, a riprendere in mano la propria vita senza timori.
Allo stesso modo, è importante porsi degli obiettivi, da piccoli a importanti, che permettano ai singoli di cominciare ad uscire anche solo per gettare la spazzatura, o acquistare il pane, fino a spingerli a concedersi delle vere passeggiate, magari in compagnia di una persona cara.

Insomma, non colpevolizzatevi se invece di utilizzare guanti, mascherine e distanziamento sociale preferite restare ancora qualche giorno in casa.
L'importante è che questo non diventi un'abitudine e che la vostra socialità non ne risenta.
Se pensate di non farcela, inoltre, rivolgetevi ad un esperto o, almeno, apritevi con una persona di fiducia e lasciate che questa vi aiuti a superare un disagio di cui non avete alcuna colpa.

62 commenti:

  1. Io sto restando a casa perché sono diventato insofferente alla mascherina. Le poche uscite non me le "godo" perché devo tenere questo fardello sul mento, pronto da tirare su entrando in un negozio...

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    1. Io, invece, la sopporto bene...
      La mia gola non si lamenta. Anzi... In caso di vento è perfetta per proteggere il collo. 😂😂

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    2. Brava Turchiarulo !

      Vedi che alla fine ti sei abituata? Prima non la sopportavi ora invece ci vai a nozze. Tra un po' non ne potrai fare a meno sará un articolo indispensabile come le mutande ! Mai uscire senza :-)

      Saluti Lombardi,
      Vedetta

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    3. Non hai letto bene, cara Vedetta.
      Il mio collo e la mia gola non si lamentano... Ergo? La porto sempre appesa come una collana. :P

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    4. Sei sempre la solita !

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  2. Cara Claudia, non è facile riprendere che prima, tutti abbiamo timore e diciamo che abbiamo sempre paura che non tutto sia passato.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Purtroppo non è passato per niente, ma è giusto andare avanti.

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  3. Ci sono molti casi, se la situazione diventa grave, bisogna rivolgersi agli esperti.
    Sereno giorno.

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    1. Infatti. L'isolamento è pericolosissimo se non trattato nel giusto modo.

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  4. Ringraziamo gli scienziati allarmisti, in questo: bastava parlare meno (anche perché NON NE SANNO UN CAZZO) e invitare comunque alla massima prudenza, in maniera rassicurante, il che non significa dire bugie, ma semplicemente dire la verità senza accentuare troppi i lati negativi.
    Che poi: chi se ne fotte delle regole farebbe un passo indietro sentendo un messaggio allarmista, "Moriremo tutti"? Non credo proprio.
    Fin dal principio ho combattuto con questo tipo di informazione, perché alla fine a rimetterci erano i più deboli.

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    1. A rimetterci sono sempre i più deboli.
      Gli scellerati continuerebbero a fare la bella vita anche se scoppiasse una bomba atomica proprio sotto ai loro occhi...

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  5. E' stato ed è un periodo molto duro per tutti, ma per qualcuno di più.
    Ed è vero che tante persone adesso hanno paura di uscire e non si sentono sicure. Da una parte malignamente penso: meglio così, meno gente a gozzovigliare in giro.
    Dall'altra mi auguro che recuperino presto la serenità per tornare ad una vita normale, che è fatta anche di stare fuori dalla capanna. Anzi, soprattutto di questo.
    Un abbraccio.

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    1. Sono d'accordo con te.
      Sebbene non credo che siano i timorosi a fare baldoria davanti ai locali, quindi anche se uscissero, starebbero sicuramente in disparte.

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  6. Io simile, ma... non per paure: semplicemente due mesi a casa mi hanno dato estremo relax e mi hanno fatto capire che la routine di prima era spesso sciocca (non per colpa mia: ma la gente voleva sempre aperitivo a destra e caffè a sinistra, secondo me si era persa la genuinità ed era diventata normalità).
    Quindi, io esco poco, ma esco. Capanna sì, si sta bene specie lontano da chi ti intossicava prima.
    Può essere proprio una nuova ripartenza :)

    Moz-

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    1. E dai... Non far sembrare che tu uscissi a divertirti ogni sera solo per accontentare l'amico di turno. La movida ti è sempre piaciuta, tanto da rimproverare i pantofolai come me e Rick.
      Quindi magari questa quarantena avrà fatto "invecchiare" (perché maturare suona come una predica) anche te? 😜

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  7. Per me non è stato facile riprendere ad uscire, facevo quattro passi e le gambe mi facevano male ma, soprattutto, non avevo proprio voglia di uscire. Mi trovavo bene e al sicuro nel guscio che era diventata la mia casa e non mi sentivo di riaffrontare la vita fuori. Però , pian , piano, mi sto riconvertendo... Buona giornata.

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    1. Sono felice che tu stia tornando quella di sempre.
      Non vedo l'ora di leggere il post di una delle tue gite.
      Un abbraccio.

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  8. Il problema non mi riguarda, perché il mio giretto dell'isolato, due volte al giorno, me lo sono sempre fatto. E inoltre abbiamo un bel giardino che penso aiuti a sopportare la clausura. So di gente che non è più uscita di casa e adesso ha dei problemi a uscire. Per conto mio qualche problemuccio ce l'aveva anche prima, e mi riferisco a conoscenti.

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    1. Beh, probabilmente la gente che adesso non vuole assolutamente uscire era già ben poco socievole o mondana.
      Ma, a differenza tua, non conosco che vive questa condizione, e quindi non potrei giudicare con cognizione di causa.
      Io per due mesi sono uscita solo una volta alla settimana/dieci giorni, per fare la spesa, ma dal 4 maggio (che ho atteso con immensa ansia) non c'è giorno in cui non scenda a fare almeno due passi.

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  9. In effetti ho letto in giro di diverse bloggher che si sono rintanate e aspettano tempi migliori quando uscirá il vaccino onde evitare rischi inutili.

    Poi ci sono le persone che escono solo il minimo indispensabile perché non sopportano mascherina e guanti e quella é un'altra storia.

    Saluti,
    Vedetta

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    1. Beh, se aspettano il vaccino tempo che invecchieranno in casa......

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    2. I tempi per il vaccino sono tra i 12 e 18 mesi ...

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    3. Appunto. Non lo sai che l'età media dei blogger è di circa 80 anni? :P

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    4. Muahah ah a ah HA AH ...

      Allora tu sei fuori fascia media d'etá ! :)


      Comunque sono d'accordo sul fatto che queste bloggher rintanate debbano farsi coraggio e metter il naso "mascherinato" fuori casa.

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  10. Io sono stata quasi 3 mesi chiusa in casa , poi ho incominciato ad uscire
    senza problemi . Abbiamo delle belle giornate di sole e abbiamo ripreso
    le camminate in strade poco frequentate . (Devo smaltire qualche Kiletto.)
    Un pochino di fifa ce l'Ho x il contagio ma , basta stare in capanna !!!...

    Nora questa mattina tornava alla scuola materna e figlia al lavoro .
    Nella loro città pochi casi di Coronavirus .Deve riprendere a parlare
    Tedesco , chissà se avrà difficoltà oppure no . E Lorenzo ? Sempre a casa?
    Ein grosse Kuss . Laura

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    1. Lorenzo a casa, ma lo portiamo a fare lunghe passeggiate e anche a trovare i nonni, quindi sta benissimo.
      Finalmente.
      Bacione a te.

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  11. Ach sö !

    Come mai deve riprendere a parlare tedesco ?

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  12. Fuori!!
    Tornare a vivere!!
    Non lasciamoci vincere!!
    Con la testa e il rispetto per gli altri ma riprendiamoci la nostra normalità.

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    1. Proprio tu dicevi che i tuoi ragazzi si stanno un po' troppo abituando alla clausura, o no?
      E allora tutti sfrattati!!

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    2. Infatti: li obbligo ad uscire!
      Giri in bici col fratellino, corsa, passeggiate serali per vedere le lucciole nei campi….
      Noi adulti dobbiamo far capire loro che avere paura è sbagliato.

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  13. Non penso di soffrire della sindrome della capanna.
    Facevo sempre vita mondana pure durante il lockdown..Casa -Ospedale
    0spedale -casa
    e così via...

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    1. Il problema è nel tragitto tra casa e ospedale... Chissà quante ne combini! 😜❤

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  14. Come già detto in altri post, sono talmente pigra e asociale che la clausura mi calza come un guanto. Ho casa grande, un giardino, i libri, i social, Netflix e lo smart working: non mi serve altro. Ora sono riluttante anche a uscire per la spesa, l'unica cosa che faccio (e che ho sempre odiato). Ieri ho fatto la mia prima passeggiata perché dovevo cercare un regalo, ma finché la gente dovrà stare con la mascherina non ho proprio voglia di replicare. Anzi sabato ho bloccato su tutte le chat il mio lui che aveva osato propormi di uscire. Insomma non è che mi faccia paura il mondo fuori: vi sono diventata insofferente. Però al campeggio sì che ci andrei, se potessi...

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    1. Ma tu sei il classico esempio di chi vive in quarantena da una vita, proprio come me, con la differenza che però io amo stare in mezzo alla gente.
      Quindi non rimani a casa per paura del mondo esterno, ma perché ci stai bene!

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  15. Mah, a dire il vero, il pericolo di contagio persiste ed è reale, magari non nel tuo paese, ma in molte città sì. Bisogna rispettare tutte le precauzioni ed il distanziamento nella speranza di eradicare completamente il virus. Alcune persone hanno paura, altre invece sono del tutto incoscienti e tra i due estremi la scelta non è facile.

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    1. Non mi pare di aver detto che il rischio di contagio non esiste più.

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  16. Credo sia normale avere queste sensazioni anche se io non le ho avvertite. La paura poi che si possa ancora venire contagiati ferma tanti italiani. Non è il mio caso, io sono felice di poter uscire

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    1. E non vedi l'ora di poter spostarti al di là dei confini regionali... 😉

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  17. In Giappone questo disagio ha un nome: Hikikomori.

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  18. "La sindrome della capanna causerebbe anche vuoti di memoria e difficoltà a concentrarsi": ho la sindrome della capanna? 0-0... ma a me è iniziata da un pezzo però :D...
    Scherzi a parte, su di me la quarantena ha avuto un altro genere d'effetto. Più che la paura ad uscire e a riprendere la mia "socialità" è più che palese che la mia natura disordinata e caotica abbia preso del tutto il sopravvento :(( Forse non avere più appigli, orari, obblighi in termini lavorativi e di impegni esterni con i bambini, mi ha reso ancora più svampita. Non riesco a ritrovare una scaletta adeguata. Poi soffro tantissimo l'uso della mascherina :( sta diventando inficiante per me. Sono uscita un paio di volte perché mi necessitava comprare delle cose non più rimandabili per i miei figli ma entrata nei negozi non ci capisco nulla. La mascherina mi soffoca, mi confonde, mi impedisce di pensare. Risultato: sono uscita senza acquistare nulla. Forse inizierò a comprare solo online, pratica che ho sempre detestato ma unica soluzione al momento, almeno per quanto mi riguarda.
    Non so se riuscirò mai a trovare un equilibrio in questa semi-normalità che di normale ha veramente poco :(

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    1. Anch'io come te non sopporto la mascherina, ma al supermercato non mi dà poi così fastidio.
      Per strada, invece, non la userò MAI!
      Quanto al resto, sono certa che se avessi un lavoro ricominceresti a trotterellare ogni giorno, altro che.
      Quindi è solo questione di tempo.

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  19. Irene la tua reazione fobica alla mascherina é un caso di "sindrome della turchiarulo" anche claudia non riesce a sopportarla pero' ha fatto qualche progresso di recente.

    Una soluzione nel tuo caso e anche in quello di claudia credo potrebbe essere l' uso del cosiddetto "faceshield" che potrebbe essere usato in alternativa alla mascherina e alcuni ritengono sia anche piu efficace.

    Lascia la possibilitá a chi lo indossa di respirare piu liberamente, è meno oppressivo da un certo punto di vista. Si tratta di una specie di visiera in materiale plastico trasparente leggero da indossare in testa a mo' di casco.

    Una foto la puoi trovare qui. Non so quanto costi, se non lo trovi in farmacia o nei negozi specializzati si puo' comprare su amazon o ebay.

    https://www.marketlab.com/images/xxl/3dfullfaceshield.jpg

    saluti

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    1. Tu sei pazzo.
      Secondo te io e Irene ce ne andiamo in giro con la visiera dei saldatori? Ahahhahaha
      Ma anche no!

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    2. Ok, avevo preso la cosa seriamente e arrivata a leggere il tuo commento, Cla, sono esplosa a ridere... :DDD
      ...ehm... cara Vedetta, ti ringrazio immensamente del consiglio, sicuramente lo terrò in considerazione, ma non so se ce la farò mai a metterlo in atto: forse preferisco soffrire con la mascherina... :P

      p.s la visiera da saldatori... ahahahahhahah... muoiooooooo solo tu...

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  20. Sempre sul faceshield, qui ne trovi un modello secondo molto figo che ha la banda elastica sopra stile bandana.

    Io francamente non l'ho provato .. ma secondo me é meglio della mascherina

    FOTO :

    https://d2ch1jyy91788s.cloudfront.net/buyemp/uploads/images/product/Dynarex-Full-Length-Face-Shield-14503409.jpg

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    1. Secondo me, meglio della mascherina è il distanziamento sociale. E lo ripeterò fino alla morte. Stop

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    2. questa non è malaccio, dai... Forse, che ne so, se lavorassi a contatto col pubblico sarei più incentivata e mi sentirei meno in soggezione ad indossarla... Ho notato che la usano parecchi addetti nei supermercati. Sembra effettivamente meno oppressiva della mascherina.

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  21. Si siamo d'accordo Claudia.

    Pero' se occorre essere responsabili e ci sono persone che proprio la mascherina sulla bocca non la sopportano ... con il "faceshield" che si indossa in testa almeno risolvono ... non dico che sia tutto rose e fiori ma alla fine é come mettere un paio di occhiali protettivi un po' piu' grandi... e nn hai nemmeno quegli elastici che tirano dietro le orecchie.

    Ma a te non dan fastidio gli elastici ?

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    1. No. Francamente degli elastici non me ne frega niente.
      Mi dà fastidio avere la bocca e il naso ostruiti.
      Soffro di ipotensione e vado facimente in tachicardia. Quindi col respiro corto e affannoso mi si annebbia la vista.
      Con questa ridicola visiera perderei l'aria il triplo rispetto alla mascherina.
      P.S. Tranquillo...
      Stamattina ho fatto il test sierologico, perché ultimamente ho frequentato troppi ospedali per altri problemi, ed è risultato negativo al cento per cento.
      Sei contento?

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    2. Io soffro di rinite allergica. Questo è il periodo acuto. La mascherina peggiora la situazione e, ad ogni modo, non sono mai riuscita a portare neppure i lupetti per il senso di oppressione: figurarsi la benda sulla bocca. Però capisco che in questo frangente è necessaria e me ne faccio una ragione. Quando provo quel senso assurdo di soffocamento ripenso ai dottori e agli infermieri che abbiamo visto in tv negli ultimi mesi e me lo faccio passare.

      Mano male, Claudia! Ci mancava il test positivo...

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    3. Neanch'io porto i lupetti, sai?
      Salvo quelli in cotone. E raramente. 😅

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  22. Non posso non segnalare questa "mascherina firmata" Louis Vuitton !!!

    https://www.fashionbaghouse.cloud/image/cache/catalog//0000/0000/0000/01k/LV-Mask-01-500x500.jpg

    Indispensabile (si fa per dire) per tutte le "bloggher fashion" !!
    E costa appena .. appena 115 euri !!!!

    Non so cosa ne pensate voi .. ma a parte il costo assurdo ... secondo me fa anche alquanto schifo... sembra la maschera di Darth Vader in guerre stellari. Soprattutto con gli occhiali da sole indossati sopra.

    Saluti fashion,
    Vedetta Lombarda

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    1. Più brutta delle borse e delle valigie. Ma chi se la comprerà mai?

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  23. Non per fare autodiagnosi sul web ma un po' questa sindrome me la sento. Non tanto per paura, ma mi sembra quasi di non essere in grado di socializzare. Mi è passata la voglia di star fuori assurdamente

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    1. Bisogna capire quanto fossi socievole prima della pandemia.
      Mi sembra che tu sia stato sempre piuttosto casalingo. O sbaglio?

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  24. eh si credo che alla fine della pandemia ci saranno parecchi interventi da fare, ci sono realtà che a mio giudizio sono state troppo abbandonate

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    1. Nella mia città (Monopoli, Ba) i parchi pubblici sono ancora tutti chiusi, e i bambini non hanno nessuna area in cui poter giocare liberamente.
      Attenzione, parliamo della Puglia, regione in cui gli indici di contagio non sono mai stati preoccupanti.
      Ecco, questa sì che è una categoria del tutto abbandonata.

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