Il bullismo nella blogosfera: chi sei, Vedetta Lombarda

In passato mi è capitato più volte di essere rimasta vittima di cyberbullismo e di aver denunciato la cosa, sul blog e alle autorità (QUI, QUI e QUI).

Si é trattato sempre di offese più o meno illogiche rivolte alla mia persona (un folle scriveva, ad esempio, che la storia del mio incidente stradale era tutta una montatura, ma magari! E invece no. Purtroppo è tutto vero).

Da qualche settimana, però, mi ritrovo a "lottare" contro un nuovo pidocchio del web che la spara troppo grossa.

Il suo nickname è Vedetta Lombarda (o Tamburino Sardo. Ha due profili, sebbene si dichiari estraneo al secondo).

Più volte ha usato il mio blog per vomitare il suo odio contro i meridionali, e continua a farlo, nonostante gli abbia chiesto in tutti i modi di smettere.

Purtroppo Blogger non dispone di una funzione che permetta a noi autori di bloccare determinate incursioni. Difatti, segnalare i commenti come spam non impedisce a chi li scrive di continuare a lasciarne.

Dunque, ogni volta sono costretta ad eliminare le gravi tracce di odio razziale con cui questo individuo (di cui ovviamente non si sa nulla) inquina il mio blog.

Ciò non toglie che Egli continui a farlo, per puro masochismo o mera psicolabilità? Chi può saperlo.

Oltretutto, ho scoperto che, su altri blog, non risparmia nemmeno gli attacchi personali e fortemente diffamatori.

È il caso di quanto accaduto alla mia amica L., ad esempio, che mi ha autorizzata a pubblicare questo screen.

Insomma, perché alcuni sono così compromessi mentalmente o hanno una vita tanto vuota e triste da trascorrere il tempo vomitando odio a destra e a manca?

Cosa dovremmo fare noi blogger per difenderci da simili episodi di follia?

Esiste la moderazione dei commenti, lo so bene, ma continuo a non volerla utilizzare.

Non toglierò a tutti i miei lettori la possibilità di interagire tra loro e con me in tempo reale, per colpa della demenza di qualcuno.

Perché so che si tratta di mera e sterile cattiveria, ma a me piace considerarla una menomazione mentale che però non valga come attenuante.

Insomma, cari lettori, chiedo scusa a tutti coloro che abbiano letto i commenti di questo pazzo scellerato e si siano sentiti in qualsiasi modo offesi, ma purtroppo non hanno nulla a che vedere col mio blog, nè con la mia persona.

Spero che continuerete a sentirvi a casa, qui, e che mi aiuterete a contrastare simili episodi, qualora continuassero a verificarsi.

Al Vedetta, o al Tamburino, invece, auguro di dare un senso alla propria vita, di modo che non senta più la necessità di contestare la serenità degli altri.