Arriva dalla Francia la prima vittoria in tribunale di un lavoratore affetto dalla sindrome di bore-out che verrà ora risarcito dall'azienda per cui lavorava.
Di cosa si tratta? Ve lo spiego subito.
Il manager Frédéric Desnard ha fatto causa alla sua azienda (la catena di profumerie "Interparfum"), perché sarebbe andato in depressione a causa della monotonia del suo lavoro, in seguito alla perdita di un grosso cliente.
In pratica il manager sarebbe passato da un ruolo di rilievo in azienda ad una sorta di factotum, e questo lo avrebbe condotto nel tunnel della depressione, fino a convincerlo a licenziarsi.
Immaginate un responsabile aziendale che finisce a fare le fotocopie (con ovviamente il massimo rispetto verso chi si occupa di questa mansione).
Secondo il "Telegraph", in Francia almeno un terzo dei lavoratori soffre di sindrome di bore-out, pur non denunciando la propria condizione e continuando a subire le conseguenze di un contesto di lavoro inadeguato al proprio contratto o alle proprie abilità.
Che ne pensate?
A me, onestamente, sembra si tratti di una conseguenza del mobbing negli ambienti di lavoro a cui siamo, purtroppo, tristemente abituati.
Chiaro che si tratta di un caso di mobbing...
RispondiEliminaPerò non credo che tutti quei lavoratori siano affetti da questa patologia a seguito di mobbing.
Evidentemente le condizioni dei lavoratori in Francia sono (persino) peggiori rispetto all'Italia...
Eliminanon so se ritenermi fortunato ma per i pochi anni che sono stato sottoposto l'unica pecca il cattivo odore dei composti trattati poi sono rinato.
RispondiEliminaCredo il bisogno di uno stipendio fa fare di tutto a chi è responsabile ma credo che ce ne siano sempre meno di persone che accettano un qualsiasi lavoro onesto, oggi si pensa al tempo libero prima di accettare un un lavoro.
Sicuramente siamo diventati più esigenti, forse perché ci lamentiamo del fatto che non ci sia lavoro, ma invece abbiamo una vasta gamma di scelta.
EliminaIn aziende medio piccole è il classico esempio per costringerti a licenziarti. Ti affidano mansioni bel al di sotto della tua qualifica.
RispondiEliminaDev'essere abbastanza triste vivere determinate circostanze.
EliminaPer fortuna a me non è mai accaduto. Ho fatto anche il caffè al direttore dell'albergo in cui lavoravo come receptionist, ma era un piacere e non un obbligo, poiché mi trattavano con i guanti.
Carissima Turchiarulo,
EliminaRicorda sempre : il caffé è un piacere !
Se non è buono che piacere è ?
Saluti,
Vedetta Lombarda
Ahah
EliminaDovresti candidarti per il prossimo spot.
Ho sempre creduto poco ai manager che se sono bravi è merito loro, se sono scarsi è colpa dei dipendenti, ormai si affida tutto a loro, poi se non servono più liquidazioni da favola trovano subito lavoro in altre imprese, ma se non era capaci lì, come mai da un'altra parte sono assunti. Vi sono molti capo-reparti bravi, caposquadra eccellenti che fanno il lavoro perfetto organizzando tutto per far prendere il merito al manager. Lo so hanno responsabilità pazzesche, non hanno casa o famiglia a cui badare o delegano tutto ad altri, ma che vita è? I lavoratori che mandano avanti una azienda o impresa sono ben altra cosa. Ciao Claudia e buona giornata, Angelo.
RispondiEliminaCredo che a prescindere dalle responsabilità del ruolo, queste vicende interessino un po' tutti i settori lavorativi e spesso possano lasciare danni anche irreversibili. Quindi forse è giusto non sottovalutarle.
EliminaBuona giornata a te.
Ormai si vuole dare un nome a qualunque cosa.
RispondiEliminaTi annoi a lavoro? ecco la parolina pronta.
Mangi solo rape e cavoli? ecco cosa sei.
Ti piace fare fitness di notte? questo sei tu.
Ecco cosa mi annoia. Voler etichettare tutto.
Quest'uomo ha sicuramente subito un'ingiustizia come tanti altri lavoratori nel mondo messi peggio di lui. E' mobbing, esisteva già.
Un bacione.
Infatti, sono d'accordo.
EliminaIl mobbing esiste "da un secolo" e non vedo perché doverlo definire diversamente.
Ormai tutto fa brodo...cosa si fa per il vil denaro, premettendo comunque che come dice LaDama Bianca quest'uomo ha sicuramente subito un'ingiustizia come tanti altri lavoratori nel mondo messi peggio di lui. Mobbing è, mambiargli nome è pure sbagliato.
RispondiEliminaIl nome cambia poco la sostanza.
EliminaVisto che una persona trascorre quasi la maggior parte della vita sul
RispondiEliminaposto di lavoro , dovrebbe essere almeno sereno .Sennò che vita è ?
Certo , bisogna anche sapersi accontentare ma non fino ad arrivare alla
depressione o simile .
Un caro abbraccio . Laura
Effettivamente sarebbe meglio una giusta via di mezzo.
EliminaBuona serata. 😘