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venerdì 29 gennaio 2021

L'odissea del regalo alle maestre

 
In qualunque parte d'Italia (o chissà, forse del mondo) voi viviate, se avete dei figli che frequentano la scuola materna o elementare, vi sarete imbattuti sicuramente nella rappresentante di classe di turno che vi assillerà per il famoso "regalo alle maestre".
Quando, circa un quarto di secolo fa, ho frequentato la prima parte del ciclo scolastico, non vi era classico fondo cassa che bastasse, in quanto a Natale, a Pasqua e a fine anno il regalo alle maestre era un must improcrastinabile.

Dieci anni dopo, toccò a mio fratello iscriversi a scuola, ma lo scenario era lo stesso.
Da allora, sono passati molti anni ancora e giuro che pensavo e speravo fermamente che questa pessima abitudine fosse ormai passata di moda. E invece no.

Mio figlio frequenta il terzo anno della scuola materna, e per fortuna la sua attuale rappresentante la pensa come me, e ha chiarito subito che non raccoglierà soldi per questi inutili regali.
L'anno scorso, sono stata proprio io a fare la rappresentante, e sono rimasta ferma su questa linea.
Peccato che, però, lo scontro con le rappresentanti delle altre sezioni sia stato inevitabile, in quanto ogni occasione era buona per chiedermi di partecipare persino ai regali alle inservienti (perché chiamarle bidelle pare sia un'offesa).

Pensate che le scuole furono chiuse a marzo e, ciononostante, una di queste rappresentanti mi telefonò a maggio per chiedermi di raccogliere soldi per realizzare con un fotomontaggio la foto di classe di fine anno, e donarla alle maestre.
La mandai al diavolo senza troppi preamboli. Secondo lei, in piena pandemia, avrei dovuto recarmi di casa in casa per riscuotere l'obolo di tre euro, da consegnare, poi, a lei o al fotografo indicato.

Qualche mese prima, però, accadde un episodio ancora più imbarazzante.
In occasione della recita di dicembre, Babbo Natale consegnò a ciascun bambino un sacchettino con dei cioccolatini e un temperino a forma di mappamondo.
In accordo con le mamme della mia classe, decisi di acquistare un sacchettino di cioccolatini anche per ciascuna maestra.
Alla fine della rappresentazione, però, non potei fare a meno di notare che una mamma, a sua volta maestra, consegnò alle insegnanti una busta con un presente di cui ignoro la natura, e il nome del proprio figlio scritto a caratteri cubitali.
In pratica, questa signora, probabilmente non condivideva la scelta di non acquistare nulla per le docenti, e senza mai manifestare la sua opposizione, aveva deciso di provvedere autonomamente al regalo.
Che squallore, consentitemi.
Mi vengono ancora i brividi se ci penso.

Insomma, per quanto io ami e rispetti le maestre di mio figlio, che tra l'altro ripetono continuamente che non vogliono regali personali ma, al massimo, materiale didattico da utilizzare con i bambini, ritengo assurdo e fortemente anacronistico, nel 2021, acquistare ancora oggetti dalla dubbia eleganza per ringraziarle del loro lavoro.

Qualcuno di voi ha mai comprato un regalo per il proprio fornaio? Per il farmacista? Per il medico di famiglia? Per il macellaio, e così via? Anche loro svolgono un lavoro preziosissimo per noi, ma lo fanno in cambio di denaro, così come le maestre percepiscono uno stipendio statale. Non è esattamente di missionarie che stiamo parlando.
Dunque, che differenza farebbe? Perché regalargli inutili chincaglierie ogni due mesi?
Non lo so, e non lo capirò mai.

E non mi sento cinica o crudele per questo.

46 commenti:

  1. Io so di maestre che neanche lo vogliono il regalo. So che esiste questa consuetudine che forse se si tramuta in un pensierino, di classe ma non costoso, può essere anche accettabile.

    Sul regalo individuale fatto da un genitore alla maestra o maestre del figlio farei un distinguo difficile forse da tracciare ma per me importante: la ragione o motivazione insita in esso. Ossia, se io ho avuto un sostegno importante dalla maestra, se mi figlio magari con qualche problema l'ho visto sostenuto, aiutato mai lasciato solo dalla maestra, e ci sono stati perfino progressi, beh io mi sentirei non in dovere ma proprio fortemente motivato a ringraziarla con un cadeau simbolico del tutto personale che venga solo da me ossia dai genitori di quel bambino ipotetico, proprio per una forma di riconoscenza dato che oggi è difficile trovare docenti che non si stanchino di essere sempre vicino a chi è in difficoltà. Diversa è la storia se invece dietro quel dono esiste una forma di squallida e patetica ruffianeria, un modo per mettersi in mostra.

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    1. In questo caso si è trattato di puro lecchinaggio.
      Nessuna difficoltà e/o disabilità.

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    2. Dici alla fine che non ti senti cinica o crudele ma giudichi ruffiani lecchini quelli che non la pensano come te.. e poi che lo dice che non si fanno i regali ai medici o al fornaio ma quando mai a me è capitato di fare un regalo alla mia parrucchiera è capitato di fare un regalo a un medico che è stato importante per me ma di cosa stiamo parlando adesso fare i regali e considerato lecchinaggio ruffianaggine ognuno fa quello che vuole.

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    3. Mamma mia che agitazione.
      Cosa succede? Ha dimenticato di prendere il tranquillante stamattina? Provi con una doccia fredda... 😉

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  2. Io ero l'unica maestra che non accettava regali e quando ero in team ho dovuto adeguarmi alle altre insegnanti.Un'abitudine che non ho mai tollerato.A dire il vero non sarebbe neppure consentito.Buon venerdì.

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    1. So bene che non è consentito, ma bisognerebbe spiegarlo alle mamme ottuse che si ostinano a continuare in questa direzione.

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  3. Quando ci andavo io credo non ci fosse l'usanza, nel 1980 come li tenevi i contatti? Invece la materna di mio figlio era per i figli dei colleghi, quindi ci si bombardava di mail. Una volta non so come fui incaricata di raccogliere i soldi e versarli in cassa, e ci trovarono 20 euro falsi (poi ristorati con altri fondi). Comunque ammetto che non mi facevo domande, seguivo la corrente, tanto era sempre qualcun altro a sbattersi. E le maestre erano veramente brave, anche quelle delle elementari, ma non ricordo se si elargiva anche a loro. Scopro solo adesso che non era consentito!

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    1. Non è mai stato lecito fare regali alle maestre, ma già ai miei tempi erano un must. E parliamo dei primi anni Novanta.
      Ma credo che si usasse anche prima.

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  4. Testimonianza diretta: ho visto mia madre, negli ultimi giorni di scuola, tornare a casa felice per un pensierino donato dai suoi alunni.
    Poteva essere una foto in cornice, un bigliettino, cose piccole, ma che le hanno sempre portato grande gioia.
    Conta il pensiero, davvero.
    E magari si può fare un pensiero anche al proprio edicolante, al proprio fornaio, se c'è un rapporto che magari non è amicizia, ma un rapporto che va oltre a quello cliente-fornitore del bene o del proprio lavoro :)

    (ps la madre con la maxi busta e il nome del proprio figlio, quella sì, è criticabile :D)

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    1. Diciamo che magari i "pensieri" si usavano ai tempi di tua madre.
      Adesso il budget minimo è 50 euro...
      E non ti dico quali oscenità ho visto acquistare.
      Soprammobili che, nella migliore delle ipotesi, saranno finiti dritti nel cestino.

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  5. Sono completamente d'accordo con te.
    Il vero regalo per le maestre sarebbe un bel cartellone con tutti i disegni o le manine dei bambini.
    Ma no, il consumismo sfrenato dei genitori deve arrivare anche a scuola.

    Anche nell'asilo di mio figlio, tre anni fa, a fine anno, hanno acquistato una televisione per il salone. Io non c'ero, altrimenti avrei partecipato ben volentieri.

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  6. Ho delle amiche che vivono a nord Italia che non fanno regali alle maestre. Non si usa assolutamente fare regali, che sia Natale o fine anno. Per loro il problema non sussiste nel modo più assoluto.

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    1. Saranno fortunate, perché come vedi dalle altre testimonianze (tutte nordiche), i regali si fanno eccome.
      Dimmi dove abitano, così mi trasferisco. Ahahahah

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    2. Una provincia di Bergamo e una provincia di Arezzo. Infatti loro, essendo del sud pensavano di fare un regalo alle maestre di lì ma le altre mamme erano perplesse perché non ne avevano mai fatti e di certo non potevano farli da sole, quindi si sono adattate a non fare regali.

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  7. Per fortuna quando i mieie figli andavano a scuola non usava fare regali per Natale, Pasqua, eccetera. Gli unici regali si fecero in quinta elementare e secondo me ci poteva pure stare, si chiudeva un ciclo. Io feci il regalo alle maestre anche l'ultimo anno di scuola materna perchè erano due persone eccezionali; il regalo consisteva in una foto dei miei figli con a fianco un ricamo a punto croce fatto da me, quindi niente di costoso, era solo un gesto di affetto. Sinceramente non capisco la mania di fare tutti questi regali.

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    1. Sicuramente le maestre di tuo figlio avranno molto apprezzato la fotografia e il tuo ricamo.
      Anch'io, l'anno scorso, per Natale, realizzai un collage di foto dei bambini e lo inviai alle mastre in formato PDF. Ne furono felicissime.

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  8. Io sono più o meno tua coetanea, ma quando stavo alle elementari il regalo alle maestre non veniva fatto. Ne facemmo uno solo al termine della 5a e un altro quando una andò in pensione.

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    1. Mi fa piacere che fosse un'abitudine sporadica.
      Da me non saltavano nemmeno un solo Natale.

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  9. come ha detto Valeria ..manca una cosa Stampante altro materiale ..si fa colletta e ognuno da QUELLO CHE PUO! anche qua magari 5 euro per una famiglia non son niente ..per altra sono impegnativi ..
    poi al limite dà un fiore/piantina alla maestra ,tutti insieme .5 euro recuperati dal fondo cassa ..vero sono stipendiate ma magari le fà piacere ricevere un biglietto con tutte le firme dei bimbi fatto da tutti ..ma finito quà..adesso son fuori dal giro maestre ..ma qua sò che per il regalo fine anno si và in gioielleria ^0^
    son andata saggio di nipote scuola danza ..circa 70 alunni ..han fatto 1 rosa a ciascuna insegnante .e Basta!
    insomma se vuoi ringraziare ci sta ..ma deve esser simbolico .
    son stata in ospedale per mesi dai 10 ai 15 anni ..ricordo mia mamma ..a quei tempi fiorista ce n'era 1 e mooolto poco fornito ..beh lei prendeva sempre fiori da mettere nella cappella ospedale ..che sfiorivano dopo un pò ..e doveva riacquistare ..ed era una cosa quasi dovuta ;(( praticamente la suora caposala diceva :l'altare è sfiorito ! chi magari stava lì una settimana se ne fregava ..i miei invece "obolo" magari per far andare con un occhio di riguardo la paziente ;((
    ad un certo punto ho detto a mia mamma :invece di prender fiori prendi composizione di fiori finti ..durata illimitata..beh l'ha presa con costo notevole ..ma la storia dell'altare spoglio è finita ..
    ciao

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    1. Sono d'accordo.
      Il simbolo per ricordo ci sta. La fotografia, il disegno, ecc.
      Ma ormai, come tu dici, si va direttamente in gioielleria.
      Il budget è di cinque euro a bambino, non a maestra. E considerando che almeno ce ne sono una ventina per sezione, si spendono cento euro per un'inutile chincaglieria.
      Per me è completamente assurdo.
      Sai quanto materiale scolastico ed utile si potrebbe acquistare con una cifra persino più bassa?

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  10. oh sempre delle bottiglie di vino in PIK offerte, comprate, da pubblicizzare e capita ti lasciarle a chi fa un piacere. Una volta era il mangiare di mezzogiorno da condividere e offrire ma adesso...

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    1. Io adoro ancora portare pietanze preparate con le mie manine ad amici e parenti.
      La mia migliore amica ironizza sul fatto che, da quando mi conosce, potrebbe evitare di fare la spesa.
      Effettivamente farei volentieri una ciambella anche per le maestre, ma il regolamento lo vieta. Nei tempi di Covid ancora di più.

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  11. In linea generare ritengo che ogni professionista debba essere "premiato", eventualmente, in maniera spontanea da chi se la sente. Il regalo non deve mai essere un obbligo, un dovere. L'avvocato che mi risolve una causa con particolare bravura evitandomi di trascinarmi in tribunale, il fornaio che mi fa trovare ogni volta la focaccia che desidero, l'edicolante che si ricorda di mettermi da parte i fumetti che sa che compro, mi posso sentire in desiderio di fare loro un regalo di riconoscenza, ma non deve essere affatto un dovere, sennò per me perde proprio il senso del dono.

    Che io ricordi, alla maestra delle elementari facemmo esclusivamente il regalo alla fine della quinta classe. Capitava che qualche mamma venisse a portarle un pensierino durante le lezioni, ma non c'era alcuna colletta a monte, era un gesto individuale e senza secondi fini, e comunque erano doni più simbolici che di valore, tipo il souvenir di un viaggio fatto con la famiglia, non certo un Rolex o una borsa di Gucci.

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    1. Dici bene. Ognuno dovrebbe essere libero di omaggiare chi vuole e nella misura in cui può permettersi.
      Come diceva anche Tissi, 5 euro possono essere niente per me, ma possono cambiare la giornata o addirittura la settimana per famiglie in difficoltà.

      Anche qui, come in mille altri settori, si è perso semplicemente il senso della misura, lasciando spazio al ridicolo e al pessimo gusto.
      Ma che possiamo farci?
      E' l'italia.

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    2. *italia volutamente in minuscolo, ovviamente.

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  12. Ricordo che alle elementari lo facevamo solo a fine anno il regalo alle maestre.
    2-3 € a testa ogni coppia di genitori.
    Le maestre dicevano che non volevano mai niente.
    Non ci è mai pesato...penso a nessuno.
    Invece quando bisognava farlo alle rappresentanti di classe , c’era che storceva il naso.
    Comunque anche per loro solo a fine anno.
    Che Natale o Pasqua? Ahaha!!!
    Invece una cosa che non ho mai sopportato ma ho sempre contribuito anche la , quando andavo in piscina facevano il regalo pure ai maestri/e di nuoto a fine corso.
    Ma li era una questione generazionale.
    Ti spiego: andavo tre volte a settimana alla sera ( era il mio turno ufficiale) quando non potevo recuperavo alla mattina.
    Allora ai turni serali non facevamo mai il regalo.
    A quelli di mattina invece sì, lo facevano sempre.
    Perché?
    Perché alla mattina c’erano soprattutto persone “anziane” dai cinquanta in su.
    Il discorso del “regalino” l’ho sempre considerato più che altro una questione generazionale.
    Ciao


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    1. Una questione generazionale dici?
      Magari lo fosse.
      Allora almeno all'asilo dovrebbe scomparire, visto che indicativamente i genitori dei piccoli alunni sono giovani.
      E invece no.
      Esiste eccome.
      Alla rappresentante di classe, però, no.
      In fondo è lei che propone e che raccoglie i soldi. Cosa fa? Si auto-acquista un mazzo di fiori? Ahahahahah

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  13. Beh ..di solito si incaricava di farglielo una mamma non rappresentante.
    Ahaha!!!

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  14. Questioni a dir poco noiose.
    Me le ricordo vagamente per quando andavo a scuola. Si faceva sempre un regalo alla fine dell'anno.
    Bah. Contenta di non dover stare ancora in mezzo a queste cose :D che io non ho pazienza né voglia.
    Baci.

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    1. Non ti perdi proprio niente.
      Io di pazienza ne ho tantissima, quando si tratta di bambini e di mio figlio.
      Meno quando devo avere a che fare con i loro genitori. Ahahaha

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  15. Anche in questo caso taccio, anche perché non è una cosa che mi interessa personalmente. Comunque regalini così anche no, non servono.

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    1. Come detto, se si trattasse di qualcosa di utile che serve davvero alla scuola, sarei la prima a collaborare e anche generosamente.

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  16. Io faccio parte di quelle mamme che dicono: dimmi all'inizio dell'anno quando ti devo dare e poi non mi rompere più le balle fino a giugno!
    E' uno stillicidio!!
    Comunque anche qui le maestre prediligono i regali per 'la classe' a quelli personali.
    Anche perchè avranno le case piene di cornici portafoto e stelle di natale che potrebbero aprire un emporio!
    La cosa buona è che il tutto si conclude con la quinta elementare!

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    1. Infatti non vedo l'ora che mio figlio arrivi in prima media.
      Per ora, però, l'ho iscritto in prima elementare... 😅

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  17. Tutto questo fervore non c'è mai per i poveri che invece, sì, avrebbero bisogno di qualche regalo...
    :-(

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    1. Infatti.
      Se raccogliessero soldi per cause benefiche, sarei ben felice di partecipare.
      Di sicuro alle maestre un soprammobile in più non cambia la vita!

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  18. Ricordo quando andavano a scuola le mie figlie , a fine anno la rappresentante chiedeva i soldi per regalo all'insegnante . Per un paio d'anni li diedi . Mai saputo e visto che regalo era , così il III anno
    mi rifiutai . La tizia ci rimase male e non mi li chiese più .
    Non lo trovavo giusto . L'insegnante insegna ed è pagata per questo .
    Tra l'altro l'insegnante non mi era nemmeno simpatica e quindi...
    Buona serata. Bacione . Laura

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    1. Allora l'anno prossimo mo rifiuteró anch'io. Chissà che non funzioni e non me li chiedano più per l'intero quinquennio. 😅
      Bacione a te.

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  19. Ogni due mesi no, infatti è assurdo.
    Ma a fine anno ci sta, come ringraziamento per la pazienza e comunque per il lavoro svolto coi figli degli altri.
    Al di là del lavoro, ma comunque per un lavoro fatto bene.
    Poi, a fine ciclo (elementari) magari una cena tutti insieme e ricordi vari, perché no.

    Moz-

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    1. Sono d'accordo con chi dice che il contributo dovrebbe essere volontario.
      Personalmente, soprattutto in questo momento critico, sarei più felice di fare un regalo al mio farmacista e al medico di famiglia, piuttosto che alle maestre.

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  20. Sono piuttosto allergica alle consuetudini, cui mi dovrei abituare senza che nessuno abbia chiesto la mia opinione. Un dono è un bel gesto quando è spontaneo, e certo possono capitare situazioni in cui ci sta; quando si deve fare perché... si fa, il suo significato evapora. E' un peccato che sia ancora così faticoso liberarsi dalle catene autoimposte.

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    1. Proprio per questa questione delle consuetudini, ho fatto molta fatica a fare la rappresentante di classe l'anno scorso, perché le rappresentanti preesistenti delle altre sezioni pretendevano che tutto andasse come era stato negli anni precedenti.
      Le catene non fanno per me.
      Di qualsiasi natura esse siano.

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  21. Io non ho mai fatto regali agli insegnanti di mio figlio e nessun rappresentante dei genitori me li ha mai chiesti. E' capitato a me di ricevere dei fiori quando avevo realizzato degli spettacoli musicali e, quando sono andata in pensione, i ragazzi e i loro genitori mi hanno regalato, oltre a tante letterine, poesie e dediche carine, una fascia con scritto: "prof. pensionata dell'anno". Sono stati simpatici!

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    1. I fiori consegnati sul palco al termine di uno spettacolo mi sembrano davvero una carineria inevitabile.
      La fascia della pensionata dell'anno, invece, è stata troppo simpatica.
      Sicuramente l'idea è venuta proprio dai tuoi ragazzi, visto che erano abbastanza grandi.

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  22. e vogliamo parlare delle discussioni tra i genitori per i regali alle maestre?!? che tristezza

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    1. Grrrrrrr!!
      Io cerco di tenermene fuori più che posso, ma il gruppo Whatsapp trilla continuamente.

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