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martedì 12 gennaio 2021

'Nelle tue mani': quando la musica ti salva la vita

 
Il 30 dicembre scorso, in prima serata, Raiuno ha trasmesso il film del 2018 "Nelle tue mani", diretto da Ludovic Bernard.
Sapevo che ne sarei rimasta colpita perché, sin da piccolissima, ho la passione per la musica classica e il pianoforte, sebbene da ragazzina non abbia avuto la possibilità di studiare la materia e, da adulta, me ne manchi il tempo, o forse la voglia. Non so. Probabilmente ho fatto l'errore che nessuno dovrebbe mai fare, incluso Mathieu (protagonista del film), ovvero rinunciare al mio sogno, non reputarlo importante.

Ma, digressioni a parte, veniamo alla pellicola.
Nella periferia della capitale francese vive Mathieu Malinski, il maggiore di tre fratelli, che la mamma cresce da sola, tra mille peripezie per riuscire a far quadrare i conti.
L'assenza di una guida educativa, dunque, porta il ragazzo su cattive strade, tra piccoli furti ed inevitabili problemi con la giustizia.
Il cuore di Mathieu, però, pulsa al ritmo della musica classica e del pianoforte, sua immensa passione che coltiva sin da piccolo.
Così, un giorno, il ragazzo suona il piano di una stazione parigina e il caso vuole che a passare da lì e ad ascoltare la sua abilità con i tasti sia Pierre Geithner, direttore del Conservatorio.
Questi ne rimane colpito al punto che decide, con non poca fatica, di convincere Mathieu a seguire delle lezioni gratuite presso la sua prestigiosa scuola, con l'idea di farlo partecipare ad un importantissimo concorso internazionale per musicisti.

Insomma, questo film vi farà sognare ad occhi aperti.
Vi verrà voglia di prendere a sberle Mathieu quando deciderà di arrendersi, per paura di non essere all'altezza delle circostanze.
Allo stesso modo, non riuscirete a comprendere l'iniziale opposizione di sua madre che, pur sobbarcata dai debiti, dovrebbe appoggiare l'enorme talento del figlio, mentre cerca di dissuaderlo dall'idea di poter avere successo.

"Nelle tue mani" mi ha fatto ricordare anche che erano secoli che non ascoltavo uno dei miei cd di musica classica, a tutto volume, sdraiata sul divano, con gli occhi chiusi e un mondo di meravigliose fantasie che mi passano nella mente.
Perché, ripeto, non avrei dovuto rinunciare al mio sogno, sebbene non sia stata la sola volta che l'ho fatto. Anche col giornalismo è accaduto lo stesso, in fondo.
Un giorno ho capito che non avrei potuto vivere dei piccoli guadagni che i giornali mi garantivano, e ho deciso di fare tutt'altro, pur rinunciando alla mia più grande passione.

Sbaglio a credere che inseguire i propri sogni sia una questione legata alla giovanissima età, lo so, anche perché giovane lo sono ancora, ma inspiegabilmente troppo pragmatica.

Comunque, vi lascio il trailer in italiano del film, e vi consiglio di guardarlo se, come me, amate la musica classica e avete qualche sogno di troppo abbandonato nel cassetto...

30 commenti:

  1. Il problema è che nella vita reale spesso mancano i Pierre...
    Quelli che riescono a vedere il tuo talento e a fartelo valorizzare.
    I Pierre reali purtroppo sono spesso faccendieri che ne approfittano :(
    Comunque bella questa recensione, con tanto di aneddoto personale legato al tuo rapporto con la musica classifica.

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    1. Magari anche a me è mancato un Pierre, o no?
      Anche se la professoressa Sarcinella delle medie, diceva sempre che avrei dovuto iscrivermi al Conservatorio, in quanto da totale autodidatta suonavo benissimo per la mia età.
      Insomma, mi riconosceva un certo talento. Ma io già da allora avevo altri piani per la mia vita.

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  2. Credo che sia di tutti quello di rincorrere i sogni e scegliere quello che anche nella fantasia rende più felici poi i sogni cambiano col tempo è dalle infatuazioni si arriva al vero desiderio e amore
    dice una canzone appartengono a noi solo maschietti i cromosomi il resto è nelle mani degli altri

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    1. Non conosco questa canzone, ma effettivamente ha ragione. ;)

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  3. Io penso che nulla accada mai per caso. Non è questione di fortuna (o sfortuna) o di karma o di fato. Io sono credente e penso che ogni momento della vita abbia un senso, anche quando io non lo capisco. Ma so che prima o poi la realtà mi sarà chiara. Perciò non penso mai in termini di: ah, se avessi fatto quello! oppure: ci tenevo tanto a farlo ma... . Oddio, qualche volta ci penso anche io, ma poi mi dico: se avessi fatto quella scelta la mia vita sarebbe cambiata, perché avrei incontrato altre persone, frequentato altri ambienti... E non avrei avuto accanto a me le persone che ho ora. Perciò evidentemente se non hai imparato a suonare il piano a quel tempo ci sarà stato un motivo, che però non ti impedisce di farlo ora. Anch'io ad un certo punto della mia vita, dopo la laurea, avevo intenzione di fare psicologia ma, per una serie di eventi, ho dovuto 'ripiegare' su un'altra specializzazione che non aveva quasi nulla a che fare con quella. Però se avessi studiato psicologia avrei dovuto cambiare città, ambiente, giri di amicizie e, ad esempio, non avrei incontrato mia moglie. Ora, a distanza di più di 30 anni, ho deciso che, seppur a livello pesonale, studiare psicologia sarà ciò che farò oltre il mio abituale lavoro.

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    1. Che bello che tu non abbia mai accantonato del tutto il tuo sogno!
      Io, invece, ho un problema caratteriale che mi impedisce di tornare indietro.
      Ti spiego. Se chiudo una pagina della mia vita, (professionale, relazionale o altro che sia), la seppellisco definitivamente.
      L'idea di riaprirla a distanza di molti anni, mi crea disagio.
      Insomma, non tornerei mai all'università, nè mi iscriverei ad un corso di pianoforte.
      Ho reso l'idea?
      Chissà, magari quando sarò più adulta cambierò idea.

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    2. O magari aspetti inconsciamente il momento giusto! Buone cose a te!

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    3. Grazie caro.
      Altrettanto a te.
      La psicologia mi ha sempre affascinata. Spero che diventi la tua prima professione, se sarà quello che vorrai. <3

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  4. Fortunata la tua Michelle ad avere un pianoforte.
    Io l'ho sempre desiderato, ma per questioni di spazio non potevo averlo.
    In compenso i miei mi regalarono la classica tastierona da 36 tasti, che però ho dato via quando mi sono sposata.
    Dunque, adesso, non c'è traccia di musica nella mia casa. Attenderò che Lorenzo cresca un po' per acquistare lo strumento che preferisce. Anche se gli hanno già regalato una chitarra che, però, nessuno di noi sa ancora suonare.

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  5. Io adoro cantare!!
    Ma anche in quel caso non ho mai preso lezioni.
    Sono un disastro, insomma. :))

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  6. Che bello questo ricordo.
    Sono certo che tuo marito e tua cognata cantino ancora pensando a lui.
    Siete una famiglia meravigliosa. <3

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  7. Non l'ho visto, ma solo perché ne ho visti tanti simili, comunque apprezzo il tema del film, mai rinunciarci se puoi riuscirci.

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    1. Effettivamente la trama è simile ad altri film, ma io che adoro la musica classica li guarderei tutti, senza annoiarmi mai.

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  8. A me sarebbe piaciuto diventare ballerina classica , era un sogno
    impossibile per molti motivi ma , sognare non costa niente .
    Non ho visto il film . Leggendo la tua recensione , sicuramente mi
    sarebbe piaciuto . Dovevi postarlo "prima" .
    Su you tube io ascolto :Roberto Alagna e Andrè Rieù .Fantastici Tenori.
    Besos . Laura

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    1. I tenori non mi piacciono.
      Preferisco il pianoforte, senza voce.
      Quello sí che mi fa viaggiare lontano.
      Bacione one one.

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  9. Deve esser stato bello il film.Buon pomeriggio.

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  10. E' sicuramente un film interessante, con dei risvolti significativi.
    Ma è anche il tipo di film che personalmente non guarderei mai. La mia attenzione è piuttosto labile, soprattutto la sera dopo cena - che è l'unico momento in cui potrei effettivamente guardare un film.
    E questi temi non mi suscitano mai un interesse prolungato. Colpa mia, ovviamente, non della tematica in sè :D
    Baci.

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    1. Probabilmente ti addormenteresti dopo mezz'ora.
      E' il motivo per cui guardo pochi film, ormai. Con tutta a pubblicità che fanno, mi "cala la palpebra", ed io non ho Netflix e simili. Quindi devo accontentarmi di ciò che passa il convento. ;)

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  11. Tutti noi abbiamo dei sogni, non sempre è facile realizzarli.
    Sereno pomeriggio.

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  12. I sogni sono il motore della nostra vita, senza saremmo aridi.

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    1. Sicuramente. Ma io li accantono facilmente, perché ho l'ossessione della concretezza. 😅

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  13. Io ho sempre avuto l'animo rock, ma non ho mai imparato a suonare la chitarra.
    Molti mi dicevano che avrei potuto fare l'attore, non ho mai recitato.
    Alcuni mi dicevano che avrei potuto fare il doppiatore (ebbene sì, la cadenza dialettale riesco a controllarla) e non ho mai fatto doppiaggio.
    E niente, va bene così ahahahahah

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    1. Qualcuno ti ha mai detto che avresti potuto fare il giornalista? 😂😂😉

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    2. quello no e infatti ho smesso! ahahahahah

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  14. Ho dovuto controllare su Wikipedia che c’entrasse il cinque maggio con Napoleone....😂

    Il film non l’ho visto ma mi piacerebbe recuperarlo ..magari lo trovo su Rai play.
    I sogni bisogna seguirli se compatibili con il tuo portafoglio...o di chi ti mantiene in generale.
    Al di là dell’età...io ho sempre sognato proporzionalmente alla mia autonomia economica.
    Io strimpello la chitarra , canto e adesso vorrei pure imparare a suonare il pianoforte.
    Notte😘






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    1. Diciamo che adesso potrei permettermi lezioni di canto o pianoforte, ma ho altre priorità.
      Non riesco più a concentrarmi su me stessa. Preferisco lavorare per mio figlio. 😉

      Se impari a suonare il pianoforte, sarò costretta a sposarti. 😜

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  15. I sogni a volte son grandi altre piccoli..nel limite del possibile sarebbe meglio cercare di realizzarli ..sempre se è possibile..
    Spesso la vita però non ce ne dà la possibilità.
    Possiamo però almeno tentare e se non è possibile ..pace!
    Per il film speriamo lo facciano vedere su raiplay..
    Ciaooo

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    1. Non so dopo quanto tempo mandino i film su Rai Play.
      Forse due settimane sono un po' troppe? Avrei dovuto scrivere prima questa recensione... 😅

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