Domenica 19 settembre, con la mia famiglia, sono stata a visitare il giardino botanico "Lama degli Ulivi", che sorge nella mia città, Monopoli, all'interno della tenuta dei "Vivai Capitanio".
Come ogni volta, per tutti i dettagli tecnici e le curiosità, vi invito a visitare il sito ufficiale del luogo, che trovate qui.
Premetto che, pur vivendo a Monopoli da ormai otto anni, non avevo idea che a meno di due chilometri da casa esistesse un'area naturalistica così bella.
Per fortuna, ne sono venuta a conoscenza cercando siti analoghi su Google, e ho subito prenotato la nostra escursione.
Ad accogliere me, mio marito e Lorenzo c'è stato il bravissimo Francesco Angiulli, guida esperta che ha saputo rispondere a tutte le curiosità di mio figlio (che, credetemi, sono state tantissime).
Il piccolo è diventato, in breve, il suo fido assistente, e lo ha seguito ovunque con estremo interesse.
Esteso su circa tre ettari di terreno, il giardino botanico accoglie circa 2mila specie di piante naturali e non, provenienti da tutto il mondo.
Passeggiando lungo il percorso, infatti, è possibile ammirare piante africane, australiane, sud americane assieme, ovviamente, a quelle caratteristiche della macchia di mediterranea, in una peculiare armonia di colori e di odori, che risvegliano i cinque sensi.
Non starò qui ad elencarvi le varie tipologie ammirate, anche perché mi mancherebbero le competenze tecniche per farlo. Mi permetto, però, di presentarvi, "i cuscini della suocera" (Echinocactus grusonii), ovvero una pianta grassa molto spinosa. Perché mai, gergalmente, sarà associata, appunto, alla figura della suocera? Chissà...
Il giardino botanico “Lama degli Ulivi", però, è un posto anche ricco di storia, in cui sarà possibile ammirare diverse grotte, nonché un suggestivo frantoio ipogeo, dove nel Medioevo veniva preparato l'olio lampante.
A questo proposito, pur essendo figlia di un grossista d'olio extravergine d'oliva, devo riconoscere che non avevo idea che, a quei tempi, l'olio lampante realizzato prevalentemente in Puglia, veniva esportato in tutto il mondo ed utilizzato per illuminare città famosissime quali Vienna e Parigi.
Con l'arrivo dell'elettricità, però, questo business cessò di esistere e i frantoi locali cominciarono ad occuparsi della produzione di olio da portare in tavola.
Come detto, non sapevo nulla di tutto ciò, e ringrazio Francesco per avermi regalato un po' di mio padre, durante la sua spiegazione.
Ho immaginato che lui fosse lì con me ad ascoltare compiaciuto la descrizione dei passaggi produttivi della storia dell'olio d'oliva, e magari ad apportare anche le dovute correzioni di "esperto".
Ma, cercando di non divagare, eccovi due fotografie del suddetto frantoio e delle grotte.
Come ogni area naturale che si rispetti, non potevano mancare gli animali, per la gioia di mio figlio.
Ecco, allora, l'incontro con pavoni, galline, anatre, pecorelle e persino un maialino, che però è sfuggito al mio obiettivo.
Infine, come detto, spazio alla storia con la visita alla suggestiva cripta di Santa Cecilia, del 1180.
La chiesa fu documentata da una bolla papale a firma di Papa Alessandro III.
Si tratta di una cripta con rito greco-ortodosso, affrescata in seguito, intorno al 1300.
Pur non essendo stati rinvenuti al suo interno riferimenti alla Santa che ne giustifichino l'intitolazione, la chiesetta rupestre porta questo nome.
Non è escluso, però, che gli affreschi originali siano stati coperti, col passare degli anni, da nuove iconografie, e che quindi, magari, la Santa fosse presente ai tempi della bolla papale.
Sebbene il passare del tempo abbia fortemente compromesso la conservazione dei dipinti, si possono scorgere ancora l'annunciazione dell'Arcangelo Gabriele, i santi Pietro e Paolo e il martirio di San Lorenzo.
Insomma, è stata una mattinata perfetta all'insegna della natura e della storia, proprio come piace a noi.
Prima della pandemia, all'interno dell'area, era possibile visitare anche il museo delle farfalle, ovvero una serra allestita con le piante preferite dai bruchi, in cui era possibile ammirare diverse specie di farfalle.
Con la chiusura forzata al pubblico a causa del Covid-19, però, il progetto è stato sospeso, ma pare che riaprirà i battenti al più presto.
Quindi, non escludo di tornare a visitare il sito, per passeggiare letteralmente tra decine di farfalle, sotto gli occhi incantati di mio figlio.
Mi piacerebbe, inoltre, partecipare al giardino dei sensi, ovvero un momento dedicato prevalentemente ai bambini in cui li si conduce bendati all'interno di una casetta e gli si fa riconoscere decine di piante officinali, attraverso il gusto, il tatto e l'olfatto.
Concludo questa pseudo recensione ringraziando la Cooperativa Serapia per il suo impegno nel valorizzare le aree naturali del territorio, e mostrandovi qualche scatto di famiglia che Francesco ci ha gentilmente regalato.
Posto meraviglioso. 😍
RispondiEliminaNaturalmente in Puglia. 😎
I cuscini della suocera dovrei averceli sul balcone, se non somigliano soltanto a quelli in foto.
Meglio avere i cuscini sul balcone che la suocera. Ahahahaha
EliminaChe meraviglia! Non sapevo nemmeno che esistesse!
RispondiEliminaIl frantoio è spettacolare! *o*
Un motivo in più per tornare a Monopoli, allora.
EliminaQuando riaprono il museo delle farfalle ti avviso, così ci andiamo insieme. Non potrai inventare scuse. Ahahaha :*
Se riesco a risolvere qualcuno dei miei problemi di salute ci vengo di sicuro.. al momento esco solo nei pressi di casa.. :s
EliminaVorrei andare a Bari a prendere i fumetti ma mi trovo sempre in difficoltà e non so nemmeno se alla fine riuscirò ad andarci. @_@
Lo so, e mi dispiace un sacco per i tuoi problemi.
EliminaIncrocio sempre le dita per te. 😘
Bene a sapersi! Se passerò dalle tue parti mi piacerebbe molto visitare questo posto, di solito visito sempre i giardini botanici.
RispondiEliminaOvviamente io ti farò da Cicerone.
EliminaE poi ci godremo un pranzo da urlo in un posto che sceglierò con cura. ;)
Sì sì. Non appena le scolaresche potranno tornarci, di sicuro i proprietari ripristineranno anche il museo.
RispondiEliminaEd io vedrò di inserirmi in qualche gruppo. 😅
Una gran bella scoperta trovare un luogo simile così vicino a casa, non è vero? :D Io ci andrei a nozze, mi piacciono tanto le piante e amo la natura.
RispondiEliminaGrazie per averci fatto fare questo giro virtuale.
Un abbraccio.
Chissà che foto meravigliose avresti potuto scattare. Io, come al solito, le ho fatte molto grossolanamente, perché ero concentrata a godermi il momento. 😅
Eliminabelle queste giornate in cui si può stare immersi nella natura e nella storia. Da vivere proprio
RispondiEliminaEscursioni del genere arricchiscono il corpo e lo spirito.
EliminaNeanch'io avevo idea, ma anche questo posto è molto bello, la bella giornata poi ha certamente aiutato ;)
RispondiEliminap.s. I santi più importanti :D
È veroooo.
EliminaMancava solo santa Claudia. 😂😂
Mai visitato un parco botanico , grazie alle tue foto devo dire che è
RispondiEliminabello e interessante . Se fossi più giovane...un volo lo farei e ti
assumerei come guida ma , il pranzo da urlo proprio no . Mi vuoi male ? Chissà Lorenzo come si è divertito , da alcune foto è sempre appiccicato
alla guida e molto interessato .
Buona giornata . Laura ***
Siiiii.
EliminaÈ stato letteralmente attaccato alla guida, curioso e attentissimo.
Per domenica prossima, se il tempo permette, ho già un altro progettino che, puntualmente, vi racconterò. 😘
Buona sera Claudia, vi invidio per la splendida giornata che avete trascorso.
RispondiEliminaNatura incantata e storia che la scia da meditare. Grazie della condivisione
Sono riuscito a postare le foto, credimi è brutto rimanere senza connessione e sentirti fuori dal mondo.
Son passata a guardare le tue splendide foto.
EliminaE sì, a volte internet fa i capricci. L'importante è risolvere. 😘
Bello questo posto ..e bravo il picoletto curioso ..bello aver curiosità e chiedere se non sai ..bravo cucciolo !!
RispondiEliminaLui è un esploratore nato. Ha detto che per il suo compleanno vuole un binocolo professionale. 😅
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