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martedì 19 ottobre 2021

Dipinti di nudo bloccati dai social, museo sbarca sui siti porno

 
Sapevate che per i social anche un dipinto famosissimo che ritrae una donna nuda è considerato potenzialmente pornografico?
Dunque meglio censurarlo.
Francamente, credevo si trattasse di una barzelletta, e invece la denuncia arriva dall'Austria, dove l'Ente del turismo, per poter sponsorizzare i propri quadri ed invitare il popolo a visitare i musei, ha dovuto creare un account su un sito per adulti.

Il problema, in realtà, non è recentissimo, ma va avanti da qualche anno.
Nel 2019, ad esempio, Instagram aveva censurato un dipinto di Peter Paul Rubens, poiché si trattava di un nudo e non vi era alcuna differenza tra quello fisico e quello artistico.
Anche un video pubblicato dal Leopold Museum contenente il "Liebespaar" di Koloman Moser fu rimosso perché non rispettava gli standard della community di Facebook ed Instagram.
"Liebespaar" di Koloman Moser

Nemmeno le opere di Modigliani hanno passato lo scanner test dei social.
A luglio di quest'anno, invece, TikTok ha addirittura bloccato l'account del museo "Albertina" di Vienna per aver pubblicato opere del fotografo giapponese Nobuyoshi Araki che mostravano un seno nudo.

Insomma, per i musei d'arte è praticamente impossibile invitare gli utenti alla visita, condividendo le immagini dei dipinti più celebri.
Pertanto, l'Ente del turismo austriaco ha scelto di creare un account su OnlyFans, dove poter pubblicare qualsiasi quadro esposto nei musei di Vienna.

Ma davvero un'opera d'arte su tela può essere considerata pornografica?
Perché i social sono letteralmente invasi dalle foto di modelle ed influencer seminude, senza alcuna censura, mentre un seno dipinto ad olio può destare tanto scalpore?

A me continua a sembrare una candid camera...

25 commenti:

  1. Una specie evoluta censurerebbe le "opere" di Maurizio Cattelan.

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    1. Quelle sono davvero inguardabili.
      Mi chiedo come possano assumere tanto prestigio...

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    2. Infatti... mostriamo alle nuove generazioni cessi e banane e sicuramente avremo un futuro radioso.

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    3. Ahahahaha
      In fondo, come si dice, "impara l'arte e mettila da parte".
      Cioè dimenticala proprio, in questi casi! :))))

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  2. Due pesi e due misure, con le socialfogne: castigano senza pietà perfino opere d'arte che ritraggono persone nude, ma lasciano passare allegramente profili e pagine di apologia del fascismo, di incitamento all'odio e alla violenza, altro di questo genere perché "non violano i termini di servizio".
    Siamo ben oltre il ridicolo – e questo è uno dei miliardi di motivi per cui me ne sto ben alla larga dalle socialfogne. E se voglio visitare un museo, raccolgo le informazioni sul suo sito o su siti istituzionali che ne parlano, dove a volte si trovano pure immagini dei dipinti incriminati senza censura.
    Del resto i musei, se cercano di farsi pubblicità sulle socialfogne, hanno clamorosamente sbagliato bersaglio: gli utenti delle socialfogne non sono certo persone colte e amanti dei musei!

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    1. E' sicuramente vero che gli utenti dei social network non vi si iscrivono alla ricerca di un museo, ma è anche giusto che la cultura possa essere sponsorizzata nella sfera virtuale.
      Ricordiamoci che non tutti i fruitori dei social sono dementi.
      Io, ad esempio, fra un paio di settimane partirò per la Spagna, e visti i tremila cookies che accetto ogni giorno, se Facebook mi proponesse le maggiori attrattive del luogo sarei più che felice.

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    2. Il problema è spesso di natura "tecnica": su un social c'è bene o male tutto già pronto, dagli album fotografici alla possibilità di realizzare dirette, dalla messaggeria istantanea alla mappa per arrivare sul luogo... Invece il sito va fatto da zero, e più di qualche attività ne fa a meno, "Tanto siamo su Facebook..." E sbagliano, perché il sito può fare da snodo per tutti i canali mediatici e rappresenta qualcosa di svincolato e autonomo.

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    3. Va detto, però, che il sito senza social network gira pochissimo.
      Poi comunque realizzarlo (bene) ha un costo non indifferente.
      Mentre le pagine social sono gratuite e anche in caso di sponsorizzazioni costano poco.

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  3. Quando io postavo anche su FB, avevo messo un mio fotomontaggio in cui le STATUE della Venere Capitolina e il David (immagine di spalle) accaldati facevano la doccia in spiaggia.
    FB mi aveva censurato la vignetta e imposto di toglierla, mentre nessuno l’ha censurata nel mio blog dove è ancora presente nelle barzellette.
    Felice giornata, un abbraccio
    enrico

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    1. La vignetta era troppo scandalose?
      Che assurdità.
      Hai fatto bene a condividerla sul blog.
      Buona giornata a te.

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  4. Per me l'arte, invece, è assurdo provare imbarazzo o, peggio, pulsioni sessuali, davanti ad un'opera d'arte.
    Allora dovrebbero far indossare le mutande al David, per non correre rischi?
    Poi, tutte le foto di seni al vento presenti sui social e persino sui cartelloni pubblicitari affissi in strada, perché non vengono vietate?

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  5. Io l'ho saputo da una Mussulmana ; devono coprirsi anche la testa perchè
    scoperta sarebbe un'attrazione sessuale e gli uomini si ecciterebbero .
    Te lo immagini se questi quadri di nudo li potessero vedere ?
    I due che hai postato non li vorrei neanche se mi li regalassero . Li trovo
    proprio brutti , nudo o no . Non ci sono sui social e quindi mi astengo
    da altri commenti .
    Buenos , hasta la vista . Laura ***

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    1. Quindi i musulmani sono così infoiati che gli basta guardare un mento femminile per abbassarsi i pantaloni?? Ma pensa.
      Immagino che all'origine del velo vi siano altre ragioni, in realtà.

      I quadri sono brutti?
      Allora non potresti mai trasferirti in Austria! Ahahah
      (Anche se, in verità, il primo quadro non so dove si trovi. L'immagine è presa da Google).

      Bacione.

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  6. A Verona qualche anno fa volevano censurare cartello mostra Tamara Lempicka esposto in piazza con dipinti donne nude..alla fine fu un grande successo la mostra..pubblicità gratuita ..
    Ma se vogliamo parlar di nudo ..giusto per citarne 1 il David?? E mille altre statue sparse per il bel paese????

    Sorridi ..sei su candid camera

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    1. Ma infatti.
      La maggior parte delle statue e dei dipinti esistenti rappresentano corpi nudi o seminudi e nessuno si è mai scandalizzato.
      Adesso ci pensano i social, ovvero il luogo più immorale che esiste, a fare i bacchettoni? 😅

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  7. Il problema dei social sono gli algoritmi e la maniera in cui sono stati regolati, il risultato è che eliminano automaticamente quello che per loro è pornografico, o meglio le immagini che per l'algoritmo contengono nudità. Purtroppo gli algoritmi sono stupidi e non in grado di discriminare, come farebbe un essere umano, che cosa è arte e che cosa è pornografia. Su Facebook ci sono stati diversi esempi, per non dire che a volte ci si mettono anche gli zelanti delatori della rete. Per esempio, qualche giorno fa hanno oscurato un profilo Instagram che seguivo e che postava immagini si stampe giapponesi. In Giappone esiste una corrente artistica chiamata shunga che produce stampe a soggetto erotico; queste stampe avevano diversi scopi, non erano quindi solamente e strettamente pornografiche. Comunque sia, questo profilo è stato segnalato per aver pubblicato alcune di queste immagini, mentre lo stesso Instagram evidentemente manco se n'era accorto. Se hai due minuti e ti vuoi fare una risata, leggi cosa è successo a me tempo fa: https://provaciguchi.blogspot.com/2019/01/non-ce-niente-di-piu-stupido-di-un.html

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    1. Ma tu pensa, a proposito di algoritmi assurdi, non riuscivo a trovare il tuo commento, perché Blogger l'aveva catalogato come spam solo perché conteneva un link.
      Roba da matti.
      Eppure non sei una commentatrice fantasma o una fake blogger.
      Che disastro! 🤦

      Vado subito a leggere il tuo post.

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    2. Sono stata mezz'ora per capire cosa fosse accaduto.
      Il tuo commento era bella mia casella di post, lo leggevo anche sul pannello, ma se cliccavo sul post non c'era. 😅

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  8. Forza: mettiamo mutande e reggiseno a tutte le statue e alla Paolina Borghese del Canova un bel piumone!
    Certo che c'è gente che ha del bel tempo da perdere se può pensare queste cose, non trovi Claudia??

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    1. Ebbene sì.
      Sono d'accordo.
      Basta statue nude.
      Vestiamole. E dipingiamo un bel bikini sulle donne che hanno fatto la storia dell'arte.
      Oh, fortuna che Monnalisa è bella coperta. 😉

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  9. E' davvero una barzelletta, inspiegabili comportamenti :D

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