Chi mi conosce sa che sono molto fatalista. Moltissimo.
Credo nel destino, e nel fatto che determinati avvenimenti non accadano a caso.
Qualche giorno fa, navigando su Facebook, mi sono imbattuta in un post retronostalgico con la foto dell'Orso Ciro, popolare peluche napoletano fortemente in voga negli anni Novanta.
A colpirmi in particolar modo è stato il commento di Sossio, che chiedeva ad un'utente la possibilità di acquistare il suo pupazzo. La ragazza, però, gli ha dato picche, sostenendo che per lei questo giocattolo avesse un valore affettivo ineguagliabile.
Premetto che conservo pochissimi giochi della mia infanzia, poiché detesto accantonare oggetti.
Quest'orsetto, però, mi è così simpatico che proprio non ho potuto buttarlo via o regalarlo all'orfanotrofio del mio paese, insieme a decine di peluche, nel momento in cui mi sono trasferita nella mia casa coniugale.
L'ho portato con me, riponendolo sulla mensola di quella che, oggi, è la cameretta di mio figlio.
Mentirei, però, se dicessi che per me Ciro aveva un qualsiasi valore affettivo.
Così, d'impulso, ho scritto a Sossio che ero pronta a cedergli il mio orso, se per lui era davvero così importante averne uno.
Ne è nato uno scambio bellissimo.
Mi ha raccontato la sua infanzia, segnata in qualche modo dall'assenza di questo pupazzo, nonostante fosse per lui fondamentale averne uno.
Non scenderò nei dettagli, perché ritengo che le sue confidenze stiano meglio custodite nel mio cuore.
So soltanto che, questa mattina, mi sono recata in un ufficio spedizioni e ho inviato a Sossio un pacco speciale, con una dedica scritta a mano che potrà contare poco o nulla, ma che sono certa gli strapperà un sorriso affettuoso.
Non conosco questo ragazzo e non posso sapere perché il destino lo abbia inserito lungo il mio cammino. O forse sì.
Per ricordarmi il motivo per cui scrivo da tutta la vita, sebbene nell'ultimo anno abbia deposto la penna, per mancanza d'ispirazione o di volontà.
Perché le storie mi vengono a cercare, e forse dovrei ricominciare proprio da qui.
Da un orso che, per me, non aveva alcun valore, ma che a Sossio cambierà la giornata, o persino la vita.
Perché tutti meritano un nuovo inizio e qualcuno che gli tenda una mano.
Anche senza nessun tornaconto.
<<Grazie per aver ridato un senso alla mia infanzia>> mi ha scritto, senza sapere che il vero regalo lo ha fatto lui a me, anche solo per avermi fatto venire voglia di accendere il PC e tornare a posare i polpastrelli su una tastiera.
Dopo tanto, troppo tempo.
Chissà se sarà un nuovo inizio per me.
Spero che lo sia almeno per lui.
E per chi muove i fili delle nostre vite.
Non so se sia più bello il gesto, o il biglietto! Brava ❤️
RispondiEliminaIn realtà l'orso me l'ha pagato, eh?
EliminaCioè, per quanto ci ho speso di spedizione, per farglielo arrivare il prima possibile, ci ho quasi messo il resto, ma non è esattamente un regalo.
Diciamo che gliel'ho venduto ad una cifra molto simbolica.
Avrei voluto regalarglielo, ma non mi è sembrato giusto nei confronti di chi, trent'anni fa, lo regalò a me. ;)
Prezzo simbolico appunto, bello lo stesso tutto 🤟
EliminaGrazie.
EliminaMa siccome sai quanto ci tengo all'onestà e alla verità, l'ho specificato perché non sembrasse che mi stessi vantando di aver compiuto chissà quale gesto nobile.
Sicuramente un grande gesto da parte tua e magari un segno del destino.
RispondiEliminaMa no. I grandi gesti sono altri. 😉
EliminaIo la chiamo serendipity ^__^
RispondiEliminaSei stata davvero molto carina a fare questo gesto, sono sicura che verrà molto apprezzato.
Sossio si è commosso quando gli ho mandato questo post, per anticipargli la mia sorpresa.
EliminaProprio non ho resistito all'idea di renderlo felice. 😍
Che bella storia! Alla fine è bello sapere che quell'orsetto vivrà dell'affetto di qualcun altro che magari l'ha abbracciato fortissimo appena l'ha ricevuto! xD
RispondiEliminaNon l'ha ancora ricevuto, ma giura che, dopo averlo coccolato a dovere, lo conserverà in una teca di cristallo, visto il significato speciale che gli attribuisce.
EliminaBellissimo tutto, dal tuo gesto al biglietto, alla risposta. Alla storia, in sé, che ha avuto necessità di essere giustamente raccontata.
RispondiEliminaForse si dà sempre troppo poco valore ai giocattoli, ma non in quanto tali, in quanto prodotti di consumo. E invece dietro possono nascondere storie personali particolari... 💪🤓
Moz-
Io, ad esempio, ho alcuni giocattoli da cui non mi separeró nemmeno quando avrò cent'anni.
EliminaPerché me li ha regalati mio padre, attribuendo un significato speciale a ciascuno di loro. ❤️
E' stato davvero un bel gesto, il tuo.
RispondiEliminaHai scelto di non voltare le spalle a questo ragazzo, pur non conoscendolo.
Brava.
Alla fine siamo diventati persino amici. 😅
EliminaBello !! Haicambiato la giornata con un orsetto che stava in un angolo .a ragazzoche ne avrà piacere..e ti ricorderà spesso..
RispondiEliminaPensi di riprendere PICCHIARE sulla tastiera????
Abbraccio 💖💖💖
Ma chissà. Per il momento è già tanto che riesca a respirare, considerando che nella mia città abbiamo toccato i 42 gradi. 😭😭😭
EliminaHai fatto un gesto bellissimo, sono sicura che Sossio te ne sarà grato. E in realtà anche io sono un po' grata a lui perché ti ha fatto tornare la voglia di scrivere. Da quando ti ho scovata ho sempre seguito il tuo blog con grandissimo piacere e sapere che ti è tornata un po' di ispirazione anche solo per un post non può che rallegrarmi ❤️❤️
RispondiEliminaGrazie, tesoro.
EliminaSei sempre troppo dolce.
Ti abbraccio forte. ❤️
Hai proprio ragione: a volte le storie ci vengono a cercare. La vita annoda fili invisibili ma importanti ed è bello anche per noi, che leggiamo, conoscere questi momenti d'incontro e la bellezza di questi gesti. Te ne siamo grati!
RispondiEliminaGrazie a te, cara Katherine, per essere qui. ❤️
EliminaChe bella storia!! L'ho letta con molto piacere. Brava Claudia !! Saluti dal mare.
RispondiEliminaGrazie Mirtillo.
EliminaGoditi il mare. Per me è già diventato uno stress, visto il caldo esagerato. 😅
Dopo che sono partita per la Germania e in seguito Mamma si è
RispondiEliminatrasferita in Liguria , tutte le mie bambole giocattoli e anche i pattini
sono stati regalati o buttati . Mi spiace per la mia bambola
preferita , Denise . Ci assomigliavamo .
Conservo ancora oggetti della Germania e Inghilterra .
La mia prima minigonna , i foulars di seta ormai semi consumati ,
e tantissime fotografie .
Bella storia la tua e un bellissimo gesto .
Baciiiiiiiii Laura
Il vestitino corto di velluto nero
Ciao cara Laura.
EliminaChe piacere ritrovarti.
Dimentico sempre di scriverti, perdonami.
Io ho regalato tutto prima del trasloco, perché ho portato a Monopoli solo oggetti utili, assieme a pochissimi ricordi.
L'orso Ciro era un simpaticone, e siccome era rimasto come nuovo, avevo deciso di tenerlo.
Ma a casa di Sossio avrà più valore. 😘
Un bel gesto, e al posto tuo non mi interrogherei troppo sul perché è successo (quando l'ho fatto è stato controproducente), ma in qualche modo cavalcherei l'evento caricandomi di entusiasmo per aver potuto fare un dono gradito. 🤗
RispondiEliminaIn realtà non mi faccio mai troppe domande.
EliminaSorrido soltanto quando il destino prende decisioni al posto mio. 😉
sono quelle scelte, quelle strade che si prendono che ti portano ad incontri bellissimi, e ancora ad altre scelte...
RispondiEliminaSono regali che la vita ci fa, per restituirci un po' di calore.
EliminaSolo tu potevi, e va benissimo così ;)
RispondiEliminaBuon fine settimana. 😘
EliminaGrazie pr questa bellissima storia!
RispondiEliminaGrazie a te per averla letta. 😘
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