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lunedì 23 giugno 2025

Perché ho scelto 'La ragazza che cancellava i ricordi'

 
Cercavo una lettura scorrevole e poco impegnativa, per farmi compagnia durante i primi pomeriggi afosi di quella che si prospetta essere un'estate lunghissima (povera me!!!!!).
In biblioteca, quindi, mi sono imbattuta in questo libro, ed è stato lui a scegliere me.
Si tratta di "La ragazza che cancellava i ricordi" di Chiara Moscardelli.
Vi spiego perché.

Sul retro copertina leggerete: "Olga ha trentanove anni, abita in un paese al confine con la Svizzera ed è ossessionata dalla paura di perdere la memoria".

Chi mi conosce sa che convivo con l'ansia di perdere (di nuovo) la memoria, a causa di un incidente stradale che mi ha vista protagonista molti anni fa.
Da allora, infatti, tendo ad annotare sempre quello che di importante accade nella mia vita, per non rischiare di perderne il ricordo.
Nel caso di Olga, la sua paura è dovuta al fatto che sua madre sia malata di Alzheimer, nel mio alle conseguenze di "una bella botta in testa", però diciamo che c'è stato sin da subito un filo che mi ha unita alla protagonista del libro, e la storia non ha deluso le mie aspettative.

Premetto che non avevo mai letto nulla della Moscardelli, ma ho apprezzato il suo stile asciutto e scorrevole, e lo consiglio a chi, come me, preferisce terminare la lettura di un volume entro una decina di giorni.
Veniamo alla trama.

Olga nasce in uno sperduto paesino siciliano, Torre San Filippo, avvolto in un'aura di mistero grazie alla leggenda del suicidio di una sposa adultera.
Sua madre, Mimì, non le confesserà mai l'identità del padre.
Per questo la bambina ipotizzerà ch'egli sia morto.
Arrivata in terza media, però, tornando a casa, s'imbatterà in un uomo che giurerà di essere il suo genitore e la sottoporrà ad un lungo addestramento segreto che servirà, prima o poi, a salvarle la vita.
Olga non capirà mai il motivo di tanto riserbo, né la necessità di imparare tecniche di sopravvivenza così ardue, ma avrà timore di domandarlo a suo padre, ipotizzando di poterlo perdere per sempre.
Solo quando Mimì morirà, la ragazza si vedrà costretta a trasferirsi a Londra, da un amico del papà, dove diventerà una tatuatrice di successo.
Presto, però, si vedrà coinvolta in una rete di scomparse di prostitute ed omicidi, di cui pretenderà di venire a capo, grazie al prezioso aiuto del giornalista Gabriele Pasca che la farà, finalmente, innamorare, destabilizzandola e contravvenendo a tutti gli insegnamenti paterni mirati al non fidarsi mai di nessuno, in particolare degli uomini.

La Moscardelli ci descrive, quindi, una donna lontana anni luce dagli stereotipi di genere. Lei che è capace di atterrare chiunque provi ad aggredirla, che fa sesso con vari corteggiatori, senza aver mai provato un brivido d'emozione, che non si fida di nessuno, uomini e donne, e crede di non avere amici.
Nel momento del bisogno si renderà conto, invece, di essere circondata da persone che le vogliono un gran bene, nonostante la sua proverbiale freddezza.
Sarà così difficile, però, disattendere gli obblighi che suo padre le ha imposto per tutta la vita.
E questa figura così forte e misteriosa, chi sarà nella realtà? Solo alla fine del libro avrà un'identità ben definita.
Riuscirà Olga ad andare avanti dopo aver scoperto una verità così sconcertante?
Cosa accade quando colui che è stato il nostro pilastro da sempre, scade irreversibilmente nel disgusto più profondo?

Non vorrei mai essere nei panni di Olga.
Ho perso mio padre quando avevo solo 24 anni, e lui sarà sempre, ai miei occhi, il mio eroe.
Ma se oggi venissero a dirmi che, in passato, ha ucciso qualcuno, tradito mia madre, molestato una donna, o altro, mi crollerebbe letteralmente il mondo addosso.
Certo, nel mio caso sporcherebbe solo il ricordo che ho di lui, ma se fosse ancora vivo, come potrei volergli bene e andare avanti con la mia vita, nonostante tutto?
Sarebbe difficilissimo, e così lo è per Olga.
Ma non voglio spoilerarvi nulla.

La lettura di questo libro non potrà deludervi, ne sono certa.
Dategli una possibilità.
Intanto, domani mi recherò in biblioteca per riconsegnarlo e ho già scelto una nuova opera da prendere in prestito.
Non c'è niente che mi dia più sollievo di un buon libro, d'estate.
Altro che sotto l'ombrellone... In casa, con l'area condizionata accesa e il mio divano del cuore.

E voi, cosa amate fare per contrastare l'afa?
Come state trascorrendo questo principio d'estate?
Vi abbraccio tutti.
A presto.

21 commenti:

  1. Ciao Claudia, anni fa ho letto un paio di romanzi della Moscardelli, carini, ma a tratti un po' esagerati! Questa storia sembra molto interessante e il fatto che la protagonista abbia affinità con te è di certo un elemento che ti avrà particolarmente coinvolta nella trama! Ottima l'idea di leggere sul divano con il condizionatore... in questi giorni è la scelta migliore ;-)

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    1. Cosa intendi per esagerati?
      Questo libro è abbastanza pulito.
      Certo, avrei ridotto le tantissime citazioni cinematografiche perché, alla lunga, per un non appassionato di cinema stancano, ma per il resto non ho nulla da eccepire.
      P.S. In realtà non sono una grande fan dell'aria condizionata. La uso il minimo indispensabile, perché mi secca la gola e mi provoca dolori articolari. È più facile trovarmi sul divano col... ventaglio. Come le nonnine. 🤣🤣

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    2. Per esagerati intendo che vengono narrati molti fatti quasi inverosimili, carini e divertenti, però a volte un po' troppo enfatizzati! Questo però non significa che non siano state letture piacevoli, anche se il libro che hai letto tu mi sa che è improntato su uno stile diverso...

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    3. Eh no. Sicuramente in questo libro ha evitato le "esagerazioni" di cui parli. Anche se, tante volte, la protagonista si salva per "miracolo" e la scena sembra un po' troppo inverosimile.

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  2. Non conosco nè libro nè autrice, prendo nota.
    In estate leggo molto perchè cerco di fare cose che non mi facciano sudare. Per ora ci sto anche riuscendo, tremo al pensiero di quando le temperature diventeranno più alte e suderò anche stando ferma...

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    1. Tremo pure io.
      Anzi, sudo solo a pensarci.
      Per ora sto ancora riuscendo a (soprav)vivere.
      Più in là inizierà l'inferno. 😅

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  3. Molto toccante, davvero, questo pezzo. Specie considerando quello che ti è capitato. La memoria, purtroppo, a un certo punto della vita diventa l'unica cosa che ci rimane delle persone care. Ma, in generale, la memoria storica è quella che ci aiuta a crescere e, si spera, a non ripetere gli errori del passato.
    E' preziosa.

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    1. Il problema è che, visto il momento che stiamo attraversando, sembra proprio che di memoria storica, chi siede ai vertici del potere, in Italia e nel mondo, ne abbia pochissima. 😔

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  4. Non ho capito se è un libro umoristico o un giallo: la tua recensione non mi pare molto d'accordo con la quarta di copertina. Né capisco molto il senso del titolo rispetto alla trama. Forse ho letto distrattamente qualche passaggio. 🤔
    Combatto il caldo con metodi abbastanza tradizionali: casa in penombra tranne dove mi serve luce per leggere/lavorare, ventilatore, mi idrato, cerco di rinfrescarmi anche se dai rubinetti ben presto esce "brodo senza sale".
    Comunque, almeno per adesso questa estate mi risulta meno calda della precedente: a differenza dell'anno scorso riesco a dormire senza ventilatore acceso.

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    1. Non comprendo dove tu possa scorgere dell'umorismo.
      Il libro è giallo.
      Non mi sono soffermata sul titolo, perché era un passaggio per me irrilevante.
      In sostanza, Olga fa tatuaggi per esorcizzare momenti tristi e, appunto, cancellarli.
      Su se stessa e sui suoi clienti.

      P.S. Sì, anch'io riesco ancora a dormire, col lenzuolo addirittura. Ma non vorrei attirare la sfiga. 🤣🤣

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    2. In quarta di copertina dice "La comicità di Chiara Moscardelli..."

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    3. Ah ecco. Non me lo ricordavo.
      Probabilmente quest'autrice ha scritto libri comici, in passato.
      Ma, onestamente, non avevo mai letto nulla di suo.
      Questo è un giallo di tutto rispetto.
      Nessuna battuta ironica.

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  5. Ma! Da quel che si intuisce tra le righe, ho l'impressione che non sia proprio il genere che fa per me. Anch'io ho paura di perdere la memoria, dato l'Alzheimer di mia madre. E non potrei sopportare di scoprire che mio padre sia una persona che ha commesso azioni malvage. Insomma, preferisco le storie con i buoni sentimenti. Buona estate e buone letture!

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    1. E no, stavolta non è proprio il tuo genere.
      Il prossimo, invece, scommetto che ti piacerà.
      Buona estate a te. ❤️

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  6. A parte il libro, ma capisco perché l'hai scelto e capisco il punto di vista di Olga, un principio d'estate che non vedo l'ora finisca, il caldo non sopporto più.

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    1. Come si dice dalle nostre parti, "con Gaspare abbiamo proprio tirato i piedi".
      Stanotte non sono riuscita a dormire per il caldo, altro che. 😭😭

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  7. Eh beh mi piacerebbe leggerlo, ma ho una paura atavica di perdere la memoria, infatti segno tutto scrivo tutto fotografo tutto e di più pizzini anche...perché ho il terrore di perdere quei momenti quelle visioni, perché ormai chi è la memoria della mia famiglia sono io e la devo trattenere passare per mio figlio, un abbraccio forte forte cara Claudia 💖

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    1. Allora ti ritroveresti molto nella protagonista, proprio com'è accaduto a me.
      Un bacione.

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    2. Io lo leggo eh io lo leggo...a tua completa responsabilità!! 🤣😘

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