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venerdì 4 luglio 2025

Un altro capitolo chiuso. E che male fa.

 
È accaduto di nuovo.
Ho perso un'amica fraterna, senza un'apparente ragione.
Cioè, la motivazione la conosco, ma mi sembra così sciocca che davvero non giustificherebbe il litigio fra due perfette estranee, figuriamoci fra due amiche che si sono spartite tutto.

Eppure è andata, e oggi mi trovo costretta, mio malgrado, a ridefinire tutta la mia quotidianità. 
Perché devo posare il telefono le decine di volte al giorno in cui mi viene voglia di mandarle un messaggio per comunicarle che i suoi biscotti preferiti sono in offerta al supermercato, che ho incontrato la rappresentante di classe, che le strisce blu sotto casa sono state attivate.
Allo stesso modo, devo cambiare percorso quando esco, per non avere un sussulto al cuore ogni volta che passo davanti al suo negozio, ad un solo isolato da me, e non posso entrare per un saluto, o per rubare un caffè al volo.

Ho sempre avuto difficoltà a gestire il distacco, lo sapete, e ogni volta penso che sarà più semplice, e invece.

Sfogliando l'album delle fotografie della mia vita, vedo volti che non ne fanno più parte, per scelta non mia, e un po' mi rattristo.
La ferita più grande si chiama Mauro.
Il primo a spezzarmi il cuore. In amicizia, s'intende. Poi ci sono Antoniana, Daniela e adesso anche lei.
Amici che avevano tutte le carte in regola per restare al mio fianco per sempre, ma che si sono dileguati con pretesti più o meno frivoli.
Indubbiamente  avrò le mie colpe. Tutti ne abbiamo. Ma, di sicuro, non ho mai tradito la loro fiducia, né gli ho mai mancato di rispetto. Dunque, qualsiasi dubbio sarebbe stato risolto se ci fosse stata la volontà reciproca. Ma, in passato, sono sempre stata la sola a tentare di chiarire, e a rincorrere chi decideva di andarsene. 

Oggi, invece, per rispetto di mio figlio che è stato ingiustamente accusato di colpe che non ha, ho scelto di non cercare più la persona con cui ho condiviso ogni singolo istante negli ultimi sette anni della mia vita. 
La ferita brucia. Ma rialzarmi fa parte del mio DNA da sempre.
Quindi, da un mese e mezzo, indosso uno dei miei sorrisi migliori e ridefinisco le linee di una esistenza ancora una volta fin troppo beffarda, ma che non riuscirà mai a vedermi in ginocchio.
Parola di Claudia. 

15 commenti:

  1. La fine di un'amicizia è sempre molto dolorosa, proprio perché le ferite inferte da una persona a cui si vuole bene sono particolarmente profonde. Subentrano la delusione, il sentirsi traditi, quel comportamento che mai ci saremmo aspettati...e fa male. Chissà, forse un domani vi chiarirete, forse lei si renderà conto di aver sbagliato...te lo auguro di cuore! Nel frattempo devi imparare ad adattarti alla nuova situazione e non sarà facile. Tuo figlio comunque viene prima di tutto, hai sempre la famiglia al tuo fianco e tutto sarà più facile da sopportare. Ti abbraccio forte!

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    1. In realtà credo che i chiarimenti vadano fatti subito, altrimenti poi ci si allontana irreversibilmente, fino a dimenticarsi.
      Proprio com'è accaduto con gli altri amici che ho citato.
      E posso dire che, a parte Mauro, col passare del tempo non mi sono mai mancati.
      Resta solo l'amaro in bocca per il tanto tempo perso a condividere pagine di vita con chi non lo desiderava poi così tanto.

      Lorenzo viene e verrà sempre prima di qualsiasi altra cosa e persona. Ma, ingenuamente, questa volta non mi aiuterà ad andare avanti, poiché il figlio della mia amica è un suo compagno di classe, e quindi sentirò ancora parlare di entrambi per almeno un altro anno (frequenteranno la quinta a settembre).

      Grazie per la tua vicinanza.
      Ricambio l'abbraccio. ❤️

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  2. Ti capisco cara Claudia, le rotture tra amici avvengono quasi sempre per cose futili e non ascoltate, ma sei donna forte, di ben donde, e chi ha chiuso una porta si è aperto un portone! Ti abbraccio forte 💖

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  3. Mi spiace! Sono cose che fanno male! È successo anche a me qualche anno fa per un motivo futile no ma importante, non mi sono sentita di partire per la Terra Santa con la mia più cara amica, dopo che già avevo detto che sarei andata, però, nel mio caso, l'affetto era vero e ora siamo amiche come prima e tutto è stato dimenticato.. Non te la prendere e guarda avanti , troverai altre amiche sincere, te lo auguro!! Ciao

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    1. Sono felice che non vi siate perse, nonostante questo inconveniente.
      Sicuramente avrà compreso le tue ragioni per non partire.
      Piuttosto, mi chiedevo come mai non stessi pubblicando post di nuove gite, nelle ultime settimane. Forse fa troppo caldo?
      Vengo subito a controllare gli aggiornamenti.

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  4. Mi è capitato tante volte nella vita, a volte ci siamo chiariti, ma su alcuni ho lasciato perdere.
    Saluti a presto.

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    1. A me è capitato una sola volta che un'amica mi chiedesse perdono. Sono passati venticinque anni e ci vogliamo ancora un sacco di bene.

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  5. Io non ho moglie, nè figli, e ho pochissimi amici. Quindi sono forse la persona meno adatta per parlare di relazioni sociali. Però ho una carissima amica, che conosco fin dai tempi della scuola (ora ho 52 anni) con cui abbiamo litigato più e più volte, abbiamo smesso di parlarci non so quante volte, ma alla fine ci siamo sempre riavvicinati. Litighiamo spesso perchè abbiamo caratteri e stili di vita diametralmente opposti, ma alla fine ci siamo sempre voluti bene e rispettati, e le persone intelligenti sanno riconoscere le loro colpe e i propri errori, e sanno anche perdonare gli errori degli altri. Tutto questo per dire che se il sentimento è vero (in questo caso l'amicizia) secondo me il tempo per chiarirsi si trova sempre. Lo spero, sinceramente, anche nel tuo caso. Perchè perdere persone così care è davvero un peccato.

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    1. Sicuramente, nel caso della tua amica, la volontà di chiarirvi è reciproca. Per me, invece, è sempre stata unilaterale. E allora, a quasi 38 anni, ho deciso di lasciar perdere.

      Sono felice che tu abbia questa amica speciale.
      Il mio si chiama Francesco. Mi ha fatto da testimone di nozze e, quest'anno, ad agosto, spegniamo 25 candeline di amicizia.
      A pensarci bene, credo che non abbiamo mai litigato, sai?
      Ma il nostro è un rapporto diverso, oggi. Maturo.
      Cioè non c'è quotidianità. Viviamo in città diverse e non ci sentiamo tutti i giorni per sapere come va, ecc.
      Ci vediamo poche volte all'anno, ma ogni volta è una grande festa.
      Da ragazzi siamo stati inseparabili e confidenti. Abbiamo viaggiato insieme, mangiato, dormito.
      Ora siamo due adulti incasinati certi che, però, in caso di bisogno, basterebbe uno squillo per ritrovarci immediatamente insieme.
      Ecco, l'amicizia ha molte forme. Quella con Francesco è molto importante per me, ma non mi cambia la giornata o la vita.
      Quella con lei, invece era più totalizzante. E no, non credo proprio che un passo indietro sia (ancora) possibile.
      Pazienza.

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  6. Triste sensazione che conosco perché l'ho vissuta, talvolta subendo la chiusura dell'amico/a a qualcosa che ho detto o fatto, altre decidendo io di troncare per un torto fattomi con leggerezza, sorprendente malafede, e senza un briciolo di pentimento. In entrambi i casi è un costringersi a voltare pagina, a cambiare qualcosa, il che mi riesce sempre poco spontaneo, quindi poi dal dolore per questa ferita elaboro un senso di fastidio per il tempo e i pezzi di vita persi/sprecati dietro a queste persone. 😔

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    1. In realtà, non mi è mai capitato di interrompere un'amicizia per mia scelta. Io sono una che, tendenzialmente, perdona e minimizza i torti subiti, per quieto vivere.
      Se una persona non mi piace più, magari evito di cercarla, ma non arrivo mai alla lite o alla rottura.
      Gli amici che ho citato, invece, mi hanno voltato le spalle dall'oggi al domani senza nemmeno prendersi la briga di spiegarmi perché.
      Dalla sparizione di Mauro sono passati 25 anni e ancora mi domando cosa ho fatto per meritare il suo ghosting improvviso.
      È capitato di incontrarlo dopo molti anni, e gli ho sempre fatto una battuta per chiedergli spiegazioni, ma lui se la ride e dice "ormai è acqua passata".
      Come se fosse normale essere quasi estranei dopo esserci spartiti tutto.
      Però, ad onor del vero, almeno lui mi saluta.
      Gli altri girano proprio la faccia.

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  7. Avevo un'amica d'infanzia conosciuta al campeggio e frequentata anche a Roma, figlia unica e legatissima alla madre. Ci siamo viste per l'ultima volta a luglio 2019, poi è progressivamente sparita facendosi viva solo per il mio compleanno. Il motivo lo so, deve stare appresso alla madre ormai molto anziana, non recrimino nemmeno ma un po' mi dispiace. Altre due amicizie sono decadute per mancanza di tempo, non ho cercato di ravvivarle quindi mi prendo un po' di colpa. Ma che un rapporto si interrompa per questioni tra figli è veramente antipatico!

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    1. Nel tuo caso mi sembra ordinaria evoluzione delle relazioni.
      Cioè, non è che hai avuto una rottura con queste amiche.
      Se le incontrassi stasera le abbracceresti e chiacchierereste come se non vi foste mai lasciate.
      Con loro, invece, c'è stato proprio il nulla.
      Antoniana mi odia, solo perché mi sono sposata prima di lei.
      Daniela mi saluta, ma senza troppo entusiasmo.
      L'ultima non l'ho ancora mai incontrata, ma penso che mi saluterà per circostanza, visto che ci troveremo spesso all'uscita da scuola.

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  8. Mi dispiace molto, credo anche di aver capito a chi ti riferisci.
    Purtroppo le relazioni umani sono complicatissime e lo sono a qualsiasi età. Un distacco di questo genere ha sempre una radice più profonda rispetto alla goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nessuno interrompe così dal nulla un rapporto a cui tiene davvero. Si interrompe banalmente solo qualcosa che stava stretto da tempo.
    Come nessuna storia d'amore finisce dalla sera alla mattina, anche in amicizia è così. Uguale uguale.
    Ti abbraccio.

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