Caso Moontech: cosa fare se si cade nella rete

Diversi lettori mi hanno segnalato dei problemi col sito Moontech.it.

Sebbene le premesse non fossero incoraggianti, infatti, pare sia capitato a moltissime persone di acquistare cellulari a prezzo ridotto, per poi non vederseli mai consegnare o, nella migliore delle ipotesi, riceverli in tempi lunghissimi.

Sorge spontaneo chiedersi come, nell'era dei social network, si possa incappare in una truffa del genere.

Basta, infatti, digitare il nome del sito sui più comuni motori di ricerca per trovarsi davanti una miriade di recensioni negative. Persino la trasmissione "Striscia la Notizia", pochi giorni fa, si è occupata della vicenda.
Su Facebook, inoltre, esiste un apposito gruppo di utenti raggirati dal sistema.

Eppure, la vita sempre di corsa alla quale siamo, ormai, abituati, assieme all'esigenza del singolo di risparmiare il più possibile su acquisti non propriamente indispensabili, tentando di non compromettere troppo il proprio bilancio familiare, portano ad affidarsi a siti sbagliati o, peggio, truffaldini.

Perché, nel caso di specie, su Moontech.it abbondano recensioni positivissime scritte, probabilmente, dagli stessi gestori. Così, in pochi notano che, ad esempio, è impossibile pagare a mezzo Paypal (circuito considerato sicuro per antonomasia), e si affidano a carte di credito o bonifici.

Ma cosa fare se trascorsi i tempi di consegna pubblicati sul sito, ovvero circa 10 giorni lavorativi, non si riceve la merce ordinata?

Posto che nessuno ha mai ricevuto risposta alle mail e ai numeri di telefono indicati, l'ideale sarebbe inviare una pec nella quale si intima che, qualora non si venga in possesso del prodotto desiderato entro 5 giorni, si procederà direttamente con un esposto ai Carabinieri.

Eppure, pare che dal servizio di "Striscia la Notizia" qualcosa si sia mosso.

Diversi utenti, infatti, hanno cominciato a ricevere i loro cellulari, seppur in ritardo di anche due mesi rispetto alle date concordate in fase d'ordine. Altri, invece, hanno quantomeno ottenuto una risposta dall'amministrazione dell'azienda, nella quale gli si chiedeva di attendere ancora qualche giorno.

Insomma, non perdetevi d'animo ma, ahimè, non vi resta che aspettare. E sperare, prendendo in prestito un noto proverbio...