Pagine

lunedì 21 maggio 2018

Ex modella si lancia dal 25esimo piano con suo figlio


Si chiamava Stephanie Adams. Era stata una modella per Playboy.
Da qualche tempo litigava con l'ex marito per la custodia del figlio di sette anni. Voleva portarlo a vivere in Spagna, dove risiede il suo fidanzato, ma i giudici avevano accolto l'opposizione del padre.
 Per questo avrebbe deciso di farla finita, costringendo il bambino a fare altrettanto.
La donna, infatti, si è gettata col figlio dal 25esimo piano del Gotham Hotel, in pieno centro a Manhattan.
Testimoni riferiscono di aver udito due rombi perfettamente distinti, quindi pare che la Adams abbia prima defenestrato suo figlio Vincent, uccidendolo, e poi si sia suicidata.

Ora.
A parte che fisicamente non mi spiego come si possa gettare dal balcone un bambino di sette anni, che inizia ad essere quasi più alto di sua madre.
In ogni caso, perché i figli devono sempre subire lo scotto delle guerre tra i genitori divorziati?
Ammesso e non concesso che l'unica soluzione per la donna fosse quella di farla finita, perché non permettere a Vincent di vivere con suo padre, con i nonni, o con chiunque altro?
Tante domande, una sola risposta: ingiustizia!
Nessuno dovrebbe permettersi di far del male a un bambino. Eppure, ancora troppi genitori lo fanno.
Perché, probabilmente, considerano i figli una proprietà, quasi un oggetto, di cui disfarsi al momento opportuno.
E pensare che migliaia di coppie molto innamorate, non possono averne, e non possiedono i requisiti economici per adottarne uno.
Questo mondo mi fa sempre più paura.
Dove andremo a finire...

16 commenti:

  1. Notizie del genere, mi mettono tristezza. Un altro angelo volato in cielo. Proprio come la bambina di 10 anni lanciata dal cavalcavia dal padre, poi suicidatosi. 😔

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E ricordiamoci che la mattina aveva anche gettato dal quarto piano la sua compagna.
      Un folle!
      Praticamente sarebbe bastato che si fosse suicidato per primo, per evitare altre due morti innocenti!

      Elimina
  2. Daul Kim è una modella sudcoreana che inizia una folgorante carriera nel 2006 posando per l’edizione sudcoreana di Vogue. Da lì l’ascesa e le sfilate per le più grandi firme, da Chanel a Dries Van Note, passando per Alexander McQueen. E ancora una campagna per la catena di abbigliamento britannica Topshop.
    Giovedì, un amico l’ha trovata impiccata nel suo appartamento del X arrondissement di Parigi.
    Per me il suicidio ha qualcosa di misterioso.
    Aveva un blog. (iliketoforkmyself.blogspot.com). Ha lasciato scritto come ultimo post: “Dì buongiorno all'eternità”.
    Misterioso perché è un percorso univoco e assolutamente personale, e pertanto incomprensibile. Credo che anche se il suicida lascia uno scritto, resta sempre il motivo vero che l'ha portato a quel gesto. A mio parere la rinuncia alla vita si compie in un attimo ma è frutto di un percorso lungo e doloroso, il motivo vero non è mai solo l'ultimo. Resta lo sgomento di chi resta e non ha saputo o potuto capire. Il senso d'impotenza per quanto siamo vicini e lontani allo stesso tempo.
    Non si sta parlando di sfortuna ma di un atto estremo.
    Il suicidio è solo la sintesi di un percorso che parte da lontano e che giunge a compimento laddove nella vita non si ha avuto la forza necessaria per trovare ancore. Impedimenti all'abbandono.
    Quello che c'era scritto nel suo blog evidenzia il suo non amore per se stessa, il malevolo dualismo protratto fino a quel che si è compiuto.
    Daul era per me un'estranea, eppure mi ha causato una sofferenza identica a quella subita per Tino e Francesco. Non so nemmeno il perché della mia sofferenza per Daul. Forse il suo volto, forse lo sguardo di chi soffre pur vivendo in un mondo apparentemente dorato.







    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai perfettamente ragione Gus.
      Ma qui il vero problema non è il suicidio, bensì l'omicidio dei propri figli.
      Perché non tenerli fuori dalle proprie decisioni estreme?!?!

      Elimina
  3. In fondo il suicidio è un egoismo. Si pensa di aver subito torti particolari e nello stesso ci sentiamo indispensabili verso gli affetti più cari. Per questo al suicidio si accompagna l'omicidio dei propri figli. E' un'allucinazione che fa credere che senza di lei avrebbero sperimentato una sofferenza terribile. Noi non siamo i padroni della nostra vita e di quella degli altri. La vita è stata donata da un Altro e Lui sa cosa ne deve fare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei inappuntabile, come al solito.
      "Egoismo". Giusto. È proprio di questo che si tratta.
      Eppure, davanti ai figli, il proprio ego non dovrebbe contare nulla.
      Povero angelo Vincent.
      Lui e, purtroppo, tantissimi altri.

      Elimina
  4. Una persona che arriva a tanto è certamente ammalata. Queste sono notizie terribili che potevano essere evitate se solo si avesse coscienza di stare così male. Poveri cari.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto. Mi chiedo come facciano amici e conoscenti a non rendersi conto di questi disagi.
      Siamo tutti bravi a nascondere i nostri demoni.

      Elimina
  5. Ad(d)ams, Gotham. Nomi che non lasciavano comunque presagire niente di buono.
    Io, a parte tutto, farei un test alla gente -in tenera età- per capire se è giusto o meno che abbiano figli.
    Buttare un bambino dal balcone per "portarlo con sé" non è tanto diverso da uccidere una fidanzata perché "o con me o con nessun altro".

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'unica differenza tristissima è che le donne almeno possono provare a difendersi.
      I bambini no. 😢

      Elimina
  6. Adesso mi si venga a dire che anche questa madre snaturata soffriva di qualche patologia, che vi prendo tutti a calci in bocca!
    Diciamo la verità: c'è gente che ama i propri figli e gente che invece non li calcola proprio, per loro sono solo oggetti da lasciare in auto o togliere di mezzo quando non servono più.
    E poi si critica chi non vuole figli, i miei complimenti :-(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come vorrei darti torto, e invece la penso esattamente come te.
      I figli dovrebbero essere una scelta d'amore per la vita, non il capriccio irresponsabile del momento.
      Ma troppe volte non è così..

      Elimina
  7. Io credo che una persona possa fare delle scelte, giuste o meno, per la propria vita ma non per quella degli altri. Notizie così mettono profonda tristezza e penso anche alla ragazzina che il padre ha lanciato dal cavalcavia. Ma come si fa a fare queste cose ? Alla fine sono i piccoli che pagano per colpe che non hanno. ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esattamente.
      E non mi pare che nessuno di loro abbia mai potuto chiedere di venire alla luce.
      Quindi che colpa avrebbero mai???? 😭

      Elimina
  8. Non ho parole... solo tanta tristezza...
    Un abbraccio e buon pomeriggio da Beatris

    RispondiElimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.