Queste sono le vicende che ci fanno sentire piccoli e insignificanti.
Cosa conta l'uomo dinanzi alla potenza della natura che si ribella? Nulla. O comunque pochissimo.
Nei giorni scorsi, infatti, gli abitanti di Città del Guatemala hanno dovuto fare i conti con l'eruzione del Vulcano del Fuego.
Almeno 60 i morti (gli ultimi dati diffusi ne contano 69), più di 3mila gli sfollati.
Gli abitanti del luogo sono stati investiti da una nube di gas, ceneri, lapilli e blocchi di rocce, dalle temperature altissime, superiori ai 700 gradi, proprio come accadde alla città di Pompei nel 79 d.C.
Secondo il vulcanologo Piergiorgio Scarlato, dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), infatti, il vulcano del Fuego "ha generato colonne di ceneri e gas alte fino a 3-4 chilometri e flussi piroclastici, cioè una miscela di gas e materiale vulcanico", mentre il Vesuvio generò "una colonna di gas e ceneri alta fino a 20-25 chilometri che collassando su se stessa produsse flussi piroclastici come quelli osservati al Fuego".
Fenomeni analoghi, quindi, ma di intensità differente.
Intanto, moltissimi sono ancora i dispersi.
Il Vulcano del Fuego è uno dei più attivi dell'America Centrale. Infatti, quella in oggetto è già la seconda eruzione dall'inizio del 2018.
Terribile. La natura sa fare paura. Anche dalle nostre parti, con terremoti e anche con i terribili nevoni, che saranno solo 'neve' (ovviamente non da paragonare a queste eruzioni vulcaniche o maremoti sia chiaro), ma hanno portato tantissimi disagi.
RispondiEliminaNon voglio e non oso immaginare cosa si provi ad essere un burattino nelle mani di una natura arrabbiata.
EliminaPer fortuna, disastri di questa portata dalle mie parti non accadono.
Dev'essere orribile, però, sentirsi impotenti. 😓
Le catastrofi naturali così fanno capire cosa significa essere "soltanto" degli uomini, piccoli e indifesi.
RispondiEliminaUn pensiero per chi ha affrontato questa tragedia, a chi è morto ma anche a chi è sopravvissuto e ora deve ripartire da zero.
Forse il vero dolore sta proprio nel sopravvivere e dover affrontare il tutto.
EliminaBrividi. Ho semplicemente i brividi.
Povera gente, a noi non resta che pregare e mandare qualche aiuto concreto. Buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Giusto.
EliminaPassa da me domattina. Ti ho nominata in un tag. Spero che ti faccia piacere.
Buona serata.
Ciao Claudia.
RispondiEliminaSono ancora scossa da questa terribile notizia.
Chi mi conosce sa che cerco sempre di limitare pareri su cose di questo genere ma credo che i morti siano molti e molti di più e non si può far finta di niente per tutto ciò.
Mi dispiace troppo. Ciao.
Infatti.
EliminaÈ terribile. Tristezza infinita. 😓
Che tristezza mio Dio ... hanno detto ... come Pompei!!
RispondiEliminaDev'essere una cosa atroce
La Natura è ... potente! E noi siamo niente al suo confronto
Un caro saluto a te
Esatto.
EliminaIl nulla assoluto. E fa un po' paura.
Ricambio il saluto. A presto.
Vivendo in Sicilia, un vulcano attivo è qualcosa con cui convivo non dico quotidianamente ma periodicamente e questa notizia mi ha lasciato abbastanza di stucco. Siamo solo affittuari su questa terra!
RispondiEliminaDavvero io non riesco ad immaginare cosa significhi vivere con quest'agonia sul cuore, perché in Puglia non vi sono vulcani, né si verificano terremoti, alluvioni, ecc.
EliminaHo sempre pensato, però, che la natura sia l'unico vero Dio che regola il tutto.
Diciamo che sicuramente è meglio starne alla larga e non andarci a vivere proprio sotto.
RispondiEliminaGià! Eppure molti di loro rimangono, nonostante la paura e sebbene le eruzioni siano molto frequenti.
EliminaMi arrendo anche a questo. Non posso proprio capirlo.