Il 9 ottobre scorso è stata celebrata la giornata mondiale per la salute mentale, dedicata quest'anno ai giovani.
Secondo gli esperti, la metà delle malattie mentali nasce attorno ai 14 anni, e troppe volte non viene individuata, oppure viene sottovalutata. Di conseguenza, nella maggior parte dei casi, le patologie legate alla sfera psichiatrica non vengono curate per tempo.
In Italia, infatti, vivono circa 8 milioni di giovani tra i 12 e i 25 anni. Di questi, almeno il 10% si definisce insoddisfatto della propria vita.
A questi 800mila giovani, quindi, gli psichiatri italiani della Società italiana di psichiatria (Sip) hanno dedicato il loro ultimo congresso, conclusosi ieri a Torino, intitolato "La salute mentale del terzo millennio".
Non è escluso, infatti, che molti di questi stati depressivi siano riconducibili all'eccessiva esposizione dei ragazzi nel mondo dei social network, che li porta a sentirsi sempre sotto esame, o a confrontare la propria vita con quella dei coetanei che, visti da uno schermo, appaiono sempre più felici o più appagati dei diretti interessati.
A peggiorare, infine, la situazione vi è l'uso e l'abuso sempre più frequente tra i giovanissimi di sostanze alcoliche e/o stupefacenti.
Sì, i social network secondo me influiscono troppo sulla vita di un giovane adolescente. Ma è altrettanto vero che, soprattutto i più giovani tra i giovani, abbiano davanti una vita.
RispondiEliminaComunque la ricerca unisce dodicenni a venticinquenni e quest'ultimi chiaramente possono essere più in difficoltà, tra università e ingresso nel mondo del lavoro.
Io so solo che "depressa" lo sono stata anch'io durante l'adolescenza, ma senza conseguenze importanti.
EliminaOggi, invece, magari non me la sarei cavata così bene, perché il mio problema non sarebbe stato solo un'insoddisfazione fisica, o l'amore non corrisposto..
La semplice insoddisfazione personale non è una novità trai giovani: l'adolescenza è il periodo in cui la personalità inizia a svilupparsi e trova i primi ostacoli (a cui oggi si può aggiungere la pressione dei social) che creano pesanti frustrazioni.
RispondiEliminaIo da persona immersa nella "sottocultura giovane" di Facebook però ricordo che c'è stato un periodo circa un annetto fa (che ha ancora degli strascichi) in cui si è sviluppata una tendenza (con basi ironiche) trai giovani quasi a "consacrare" l'insoddisfazione, la noia esistenziale e la depressione "leggera". Non so se ti sei mai imbattuta nelle strisce de Labadessa e nei vari post "mai 'na gioia".
Labadessa è un fumetto che interpreta la depressione in modo ironico, e ha tutt'ora una grandissimo successo (ha quasi raggiunto i 500'000 like!). A me sinceramente non piace, nonostante abbia idee anche divertenti, perché mi comunica un'idea di assuefazione alla depressione e mi sembra che a livello virtuale (e di riflesso, reale) abbia alimentato quella sottocultura che "consacra" la noia esistenziale, l'insoddisfazione e la negatività. C'è ovviamente un intento ironico e dissacrante di fondo in tutti questi post, ma allo stesso tempo trovo che iniziando con lo scherzare molte persone si ritrovino poi a credere veramente di non avere mai 'na gioia.
Tutto questo però va comunque inteso come tendenza che ho visto di persona, non so quanto quanto possa fare statistica e soprattutto non si parla depressione grave... Però secondo me può essere comunque indicativo di qualcosa.
Sai che anch'io utilizzo l'hashtag #mainagioia in post ironici su Facebook? Forse l'ho usato anche qui.. Non avevo mai considerato la cosa dal tuo punto di vista, però.
EliminaTrovo, infatti, che l'autoironia sia la cura a tutti i mali.
In ogni caso, penso che demonizzare i social sia un po' la moda del momento, sebbene in alcuni casi, come questo, mi sembra che un fondo veritiero ci sia.
Il "mai 'na gioia" nasce infatti come ironia, così come anche Labadessa. Però a vedere anche dal vivo certe persone mi sembra davvero che a furia di scrivere #mainagioia ci finiscano seriamente per crederci. Labadessa però mi da proprio l'idea di esaltazione della negatività e finisce piu a darmi sui nervi che a farmi ridere.
EliminaIn verità questo Labadessa non mi dice nulla.
EliminaMi documenterò.
Un tempo si dava la colpa ai videogames, prima alla tv, prima ancora ai juke box. Insomma, per la follia umana la colpa è sempre di cose esterne...
RispondiEliminaMoz-
Risposta da oscar.
EliminaNon ci avevo pensato. Fra altri dieci anni chissà di chi sarà la colpa..
Cara Claudia , la depressione è in aumento nel Mondo , parecchi
RispondiEliminamilioni di persone . I giovani perchè attraversano un momento difficile,
dopo perchè non trovano un lavoro soddisfacente , poi x amore , dopo
ancora , difficoltà nella vita matrimoniale e poi c'è la depressione
degli anziani . Una statistica dice che , almeno una volta nella
vita , tutti soffriamo di depressione . Con buona volontà ci si può
curare ma , bisogna volerlo . I giovani , invece di stare appiccicati
al PC , dovrebbero praticare sport , tutta salute .Besos e good night.
Io non ho mai amato lo sport, perché sono pigrissima, ma effettivamente aiuta moltoca scaricare lo stress, distendendo la mente.
EliminaBuonanotte a te cara Laura.
Bacione
Ce l'hai con noi? :-)
RispondiEliminaNon ho capito se tu rientri negli adolescenti, o in quelli con problemi di mente.
EliminaUn'idea potrei averla...
E corro a controllare la Smart.. 😜😜😈
Le motivazioni per me possono essere tante. Anche l'ambiente familiare influisce. Tanti figli sono tenuti sotto stretta osservazione, ma altri vengono lasciati liberi e allo stato brado, totalmente in balia di se stessi.
RispondiEliminaHai ragione, ma sull'umile base della mia esperienza posso garantirti che, molte volte, i più depressi sono proprio quelli controllati a vista ogni momento..
EliminaInsoddisfatti della vita a 14 anni?! Mah...
RispondiEliminaA maggior ragione senza il minimo problema reale addosso.
EliminaTu avresti molto da insegnargli e forse, nel mio piccolo, anch'io..
Concordo con quello che dici ho un nipote di 20anni non ha problemi alcool ed altro ma la sua depressione è rabbia perchè i social che indicano facilità, in realtà sono bugie e molti non riescono a venirci fuori. A Trieste sappiamo cosa s'intende per niente Basaglia è venuto da qui. Purtroppo oggi si è talmente avvinghiati a correre del tempo e di quanto gira attorno tangibile e non, che non ci rendiamo conto di perdere certi valori che senz'altro aiuterebbero i nostri giovani. Buona serata
RispondiEliminaSono certa che tuo nipote grazie anche alla tua guida potrà trovare la sua strada... col sorriso. :*
EliminaChe palleeeeee 'ste giornate mondiali. Vorrei avere di fronte 'ste deficiente che si è inventato 'sta cosa. Madonna mia le botte!
RispondiEliminaMa la SIP non era quella del telefono prima della Telecom? Si sono fregati l'acronimo!
E sì. Gliel'avranno rubato.
EliminaP.S. Io i post sulle giornate mondiali li scrivo apposta per te.. 😜😜