E' giusto censurare i commenti? Tempesta nella blogosfera

Negli ultimi giorni sono accadute diverse dinamiche nella blogosfera che ho osservato quasi sempre silente, o supportando l'autore del post con un pensiero asciutto e scevro di polemiche.

Lo stesso, però, non hanno fatto molti miei colleghi e lettori, tanto che su alcuni blog si sono create delle vere e proprie battaglie, partite molto spesso con intenti assolutamente pacifici.

A tal proposito, vorrei esprimere la mia opinione sul tema dei commenti.

Come ben sapete, Blogger offre a ciascun amministratore la possibilità di pubblicare i commenti dei lettori solo dopo averli letti e approvati, oppure di non escludere qualsiasi tipo di moderazione.

Quest'ultima è la scelta che ho sempre fatto io.

Adoro che qui ci sia interazione diretta tra me e i lettori, o direttamente tra alcuni di essi, e non mi piace l'idea che per uno scambio di opinioni debba essere indispensabile la mia supervisione.

In fondo, ognuno è responsabile di quello che dice (e scrive), quindi perché dovrei fasciarmi la testa per cose che non mi riguardano?

Mi spiego.

In uno dei casi di specie, Max lamentava di essere stato censurato sul blog di un amico dove aveva lasciato dei commenti non proprio felici in riguardo ad un terzo utente.

Ora.

Se la cosa fosse accaduta su questo blog, avrei chiesto a Max di moderare i toni (se questi fossero stati davvero eccessivi o offensivi), e avrei preso le difese della persona oggetto delle sue calunnie (ammesso che lo reputassi opportuno), ma di sicuro non avrei mai eliminato uno o più commenti.

Questo perché, ripeto, l'unico responsabile delle ingiurie o delle bestemmie pubblicate sarebbe stato Max. E se anche il destinatario dei commenti si fosse lamentato con me, in qualità di padrona di casa, lo avrei invitato a difendersi con le sue mani, senza pretendere che io mi ergessi ad inquisitrice.

Ciò detto, tendo a precisare che questo post non vuol'essere un modo per dar ragione a Max ai danni di altri, o viceversa, bensì una semplice riflessione sul modo in cui tanti di noi fanno blogging.

Come potete notare, accanto al form per lasciare commenti qui sotto, non troverete i classici divieti relativi alle offese, ai link, ecc ecc.

Semplicemente perché, come spiegavo ieri a un amico, resto fiduciosa nel buonsenso di chi mi legge, sperando che questo non diventi mai un campo di battaglia. Sebbene, qualora così fosse, i vincitori e i vinti sareste voi stessi.

Io sono la titolare di questo ristorante, e vi servo ogni giorno pietanze succulente, preparate con cura, anche se a volte eccedo nell'olio o dimentico il sale.

Se poi due clienti al tavolo si accoltellano, non posso prevederlo, né posso accollarmi responsabilità.

Vi ricordo che i coltelli sono ai tavoli per tagliare la carne, non per uccidere...

Infine, vorrei precisare che non credo che il target dei commenti renda un blog più o meno valido.
Quindi, sentitevi liberi di lasciarmi solo un saluto, raccontarmi una barzelletta o fare una riflessione seria.
La "qualità", per me, la fanno le persone, non i loro interventi, e mai vi chiederei di tacere o di andare a ciarlare altrove...