La verità ti spiego sull'amore

Martedì scorso, in prima serata, Raiuno mi ha permesso di guardare un film insolitamente leggero e scorrevole, che ho apprezzato molto.

Si tratta di "La verità vi spiego sull'amore" con, tra gli altri, Ambra Angiolini, Carolina Crescentini, Edoardo Pesce e Massimo Poggio.

Un cast interessante, quindi, diretto da Max Croci.

Premetto che non potrò spoilerarvi il finale, perché mi sono addormentata quando mancava pochissimo alla fine.

Troppa pubblicità, e considerate che la mia sveglia umana (Lorenzo) mi butta giù dal letto ogni mattina alle cinque e mezza.

Magari, però, se qualcuno di voi l'ha visto potrà raccontarmi come va a finire, dato che sul web non ho trovato nulla in merito.

La cosa che più mi ha incuriosita è che il film è tratto dall'omonimo libro della blogger Enrica Tesio (di TiAsmo).

L'autrice ha, infatti, raccolto i post pubblicati sul suo blog da quando si è separata dal padre dei suoi figli, creando un libro ironico e leggero, che ha attirato l'attenzione di Croci, scomparso, a soli 50 anni, l'8 novembre 2018, a causa del cancro con cui lottava da tempo.

Veniamo, quindi, al film.

La protagonista Dora (Ambra Angiolini) dopo sette anni d'amore col suo compagno Davide (Massimo Poggio), si vede abbandonata per ragioni a lei per nulla chiare, ed è costretta a ricostruire la sua vita in solitaria dividendosi tra due bambini e il lavoro.

A sostenerla l'amica Sara (Carolina Crescentini) che però, a suo contrario, non vuole proprio saperne di impegnarsi con un uomo in pianta stabile, e preferisce cambiare continuamente fidanzato.

Tra questi entrerà in scena Simone (Edoardo Pesce), un ragazzo innamoratissimo di lei, che fa il bidello in una scuola materna, ma ama definirsi poeta.

Sarà proprio lui ad essere assunto da Dora come baby-sitter per i piccoli Pietro e Micol, portando nelle loro vite l'entusiasmo e la felicità che vengono a mancare nel momento in cui una famiglia si divide.

Come detto, il film scorre abbastanza agevolmente, regalando agli spettatori sonore risate, nonché momenti di profonda riflessione.

Perché si sa, separarsi non è mai facile e troppe volte si è tentati dal tornare sui propri passi, anche o soprattutto per il bene dei figli. Ma sarà davvero la cosa giusta?

Dora e Davide potranno innamorarsi ancora di quel sentimento puro e travolgente che li aveva portati, sette anni prima, a bruciare le tappe in un'escalation di traguardi importanti?

Io credo di no, sebbene guardando un film del genere un po' ce lo si aspetti.

In ogni caso, non potrò sapere se i due tornino o meno insieme, ammesso che non siate proprio voi a raccontarmelo.

Insomma, "l'amore è eterno finché dura", sostiene Verdone. E come dargli torto...

Relazioni nate con le migliori intenzioni che naufragano perché, forse, il sentimento si affievolisce e ci si riscopre del tutto incompatibili.
Oppure, la paura di lasciarsi che dà vita a lunghi matrimoni senza amore.

P.S. Questo film per me merita un sette pieno, mentre la protagonista si porta a casa un nove.
A me Ambra piace, malgrado le tante critiche degli esperti cinefili. E non perché mi ricorda "Non è la Rai", bensì perché la trovo autentica e naturale (al contrario di tante mascherine tutte botox e merletti), e mi pare si cali bene nei ruoli che le vengono assegnati.