Chiacchierando con alcune amiche, ci chiedevamo come mai quasi tutti i mariti che conosciamo peccano di insensibilità e di inettitudine.
S. sta affrontando una grave malattia, ma è costretta a dare coraggio al suo uomo che continua a piangersi addosso, sostenendo di non riuscire più a combattere questa battaglia.
Eppure, l'unico verso soldato sul fronte è lei. Lei che nonostante l'immenso dolore fisico, la paura, la depressione che incombe e mille altre brutture deve rimboccarsi le maniche e mandare avanti la famiglia, per impedire il più possibile ai figli e al marito di soffrire.
Ma alla sua tribolazione chi ci pensa?
Onestamente, non so come faccia a non prenderlo a calci.
Di un uomo così non saprei cosa farmene.
Però, mi rendo conto che la colpa è sua, così come mia.
Il vero problema, quando sei una superdonna sempre "in forma" e spavalda, è che chi ti circonda non capisce la gravità del tuo malessere e pensa sempre di avere più diritto di te a lamentarsi.
Quando ho partorito ho trascorso i due mesi peggiori della mia vita.
Stavo male, anzi malissimo.
Completamente devastata fisicamente e psicologicamente a causa di un'equipe medica che farebbe vergognare il peggior macellaio del Paese, non ho smesso però neppure un istante di prendermi cura di mio figlio e di suo padre.
Piangevo tutte le notti, di nascosto, perché sentivo di non farcela. Ero convinta che il mio corpo mi avrebbe abbandonata del tutto, ma non potevo fermarmi.
In fondo, "chi si ferma è perduto" recita un noto proverbio.
Non penso che mio marito sia stato insensibile nel non fare le notti in piedi al posto mio, o lavare il pavimento perché non potevo assolutamente piegarmi.
Semplicemente non gli ho mai chiesto aiuto. Quindi ho ragione nel dire che la colpa è mia?
Conosco donne che frignano per ore per un'unghia scheggiata, e vengono coccolate e rincuorate da mariti e parenti.
Ecco, dovremmo fare tutte così? La risposta è no.
In fondo, se un uomo non è in grado di capire che la propria donna sta attraversando un periodo difficile e che deve sostenerla, è perché è un povero imbecille.
E sì, di fessi ne è pieno il mondo.
Tendenzialmente, in questi casi, si dà la colpa alle suocere che li hanno cresciuti come degli omuncoli senza spina dorsale o, peggio, senza cuore.
Ecco, la mia sfida per la vita è di fare la differenza, in qualità di madre di un maschio.
Non permetterò mai a Lorenzo di lagnarsi per due linee di febbre mentre la sua compagna porta i pantaloni e si fa carico di tutti i mali del mondo.
Ovviamente so che esistono molte eccezioni, ovvero tantissimi Uomini che non si lamentano per un nonnulla e che riescono a supportare davvero la propria moglie in caso di necessità e non solo...
La verità, però, è che non ho mai avuto la fortuna di conoscerne.
Spero che nessuno si senta offeso da queste righe che vogliono essere uno sfogo e non una polemica.
Allo stesso modo, spero che chi attraversa un momento difficile come S. non si senta sola e cominci davvero ad esigere l'aiuto che merita, dando uno scossone al "cieco" marito di turno.
Altrimenti, perché non considerare l'ipotesi di lasciarlo?
Mi sono sempre chiesta se fosse meglio vivere da soli con cento problemi, piuttosto che dividerli con una persona che, però, li raddoppia........ Chissà...
Cara Claudia, tu oggi ai portato un argomento che sconvolge le famiglie.
RispondiEliminaPurtroppo ci sono casi che sono molto difficili di risolvere, dare una risposta è difficile.
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso, come ti ho detto molte volte, se tutti i mariti fossero come te non esisterebbero mogli infelici.
EliminaTi abbraccio
Anch'io racconto sempre ai miei figli (maschi) di come una donna dovrebbe essere sostenuta e capita sempre, e spiego loro come mi sento quando sono sola nelle mie battaglie, nella speranza che possano diventare ottimi mariti o compagni. Speriamo... Un saluto affettuoso 😍💚😊
RispondiEliminaQuindi ti poni la mia stessa sfida.
EliminaChissà se le nostre nuore ci "bestemmieranno" lo stesso. 😂😂😉
Esistono uomini inetti indipendentemente dal fatto che siano mariti o meno. Certi uomini per me non hanno motivo di esistere. Certe donne invece dovrebbero smettere di credere che fare le wonderwoman o le martiri porti a qualcosa di buono, e imparare a parlare, oltre che abbandonare lungo la strada certe cacchette
RispondiEliminaOvviamente il mio concetto di marito è molto allargato a quello di compagno. Per me chiunque condivida una convivenza e magari anche dei figli con una donna può considerarsi suo marito, a prescindere dal fatto che siano sposati o meno.
EliminaE sì, purtroppo "cacchetta" è la giusta accezione per certe persone..
Anche io indicavo marito per indicare tutta la categoria, mentre dicevo che esistono uomini non accompagnati ne padri che sono comunque dei molluschi
EliminaBeh, sicuramente.
EliminaE il problema è che non resteranno eternamente molluschi single..
E' un punto di vista condivisibile che mi porta a incoraggiare a chi soffre affinché reagisca e si scrolli certe zavorre, limitando magari al minimo i traumi per i figli.
RispondiEliminaCi sono tuttavia vari casi, varie ragioni che porta una coppia a formarsi: conosco chi nel partner rivede, magari inconsciamente, una figura genitoriale, con pregi e/o difetti, in quel caso se il genitore era una figura piuttosto negativa, che si pretende dal partner se lo si è scelto uguale? Puoi smussare il carattere di una persona, non puoi trasformarlo. Come si dice da qualche parte: se nasci tondo, non muori quadrato.
Il problema è che molte donne e uomini prima del matrimonio appaiono quadrati............
EliminaMa si rivelano tondi quando ormai "il danno è fatto"..
mah secondo me è meglio parlare di persone ..c'è chi si lamenta perennemente (maschio/femmina)e chi non lo fermi neanche a mazzate(maschio/femmina )
RispondiEliminae chi cerca di far del suo meglio nonostante tutto e tutti ..
mondo /vita
abbraccio grande
P.s. ho letto il post 17 anni fà mi svegliai ..alla vita !! bello ;)
super abbraccio ;)))
Grazie.
EliminaComunque a fini statistici posso dirti che esistono molti più uomini super lamentosi che donne.
Sarà un pregiudizio? Può darsi.
Ma se trovo qualche dato empirico in merito ve lo comunicheró. 😉
Si riesce a far tutto...se uno ci tiene veramente. Nonostante le ore al lavoro e gli altri intoppi giornalieri che normalmente ci si infilzano in mezzo. A me per esempio fa molto piacere stare vicino ed aiutare, mi rende felice vedere che quello che faccio dona serenità e felicità. Piuttosto mi renderebbe triste e andrei in crisi non sentendomi utile se fosse il contrario!
RispondiEliminaTu, infatti, sei un caso isolato di grand'Uomo, e te lo dico molto spesso, come sai.
EliminaMichela è fortunata ad averti, ma sono certa che anche lei sia speciale per meritare tutte le tue attenzioni.
Grazie dei complimenti, sei troppo gentile 😊
EliminaOvviamente per me lei è più che speciale 😍
Comunque è tanto triste leggere di queste situazioni come quella della tua amica.
EliminaVoglio dire, penso che se sia ama una persona si "entra in guerra" automaticamente insieme a lei contro tutti i malanni e la sorte avversa...
Poi boh, non siamo tutti uguali ed è innegabile che non tutti siamo delle rocce anzi, ora ti dico per sdrammatizzare, spesso con la mia metà scherziamo [ma manco poi tanto 😁] sul fatto che lei mi sottolinea "eh noi donne TUTTI I MESI abbiamo a che fare coi dolori lancinanti!! A voi uomini vi piglia la fobia della prostata a 50 anni ma fino ad allora giusto il raffreddore" (questo quando capita in tv la pubblicità del Prostamol o similari 😄😄😄) e a 39 di febbre lei mi dice "sai, mi sento un po' strana...mi senti la fronte?" "accicacchio sei una STUFETTA...come fai soltanto a ragionare??" io a 36,95 sento la morte che mi ghermisce! Ma qui si parla di resistenza fisica...
Ahahah
EliminaNon si tratta di resistenza fisica, ma mentale.
Le donne sanno che con la febbre a 39 devono comunque mandare avanti il mondo, e non possono abbattersi.
Gli uomini, al contrario, sanno che tanto ci sono le (loro) donne..
Per quanto riguarda l'entrata comune in guerra, invece, è tutta questione, ripeto, di sensibilità.
E purtroppo molti uomini (e anche donne) ne sono del tutto privi.
Mi trovi un po' impreparata, ho un marito che mi aiuta tanto, forse nel modo sbagliato...se certe cose le avrebbe lasciate fare a me, forse non mi troverei così "sola", nel senso di inutile. Vorrei trovare le parole giuste anche con lui, ma si finisce per litigare.Mi sento ancora più malata, e non lo sono. Buona giornata,♥♥♥
RispondiEliminaSono certa che tuo marito ti ami e faccia di tutto per starti accanto, alleviando il tuo malessere.
EliminaMolte volte i modi scelti non sono quelli giusti, ma io apprezzerei la sua buona volontà.
Un abbraccio
Grazie Claudia, sei tanto cara. Baci.
EliminaCi rialziamo sempre e non solo per i figli, ma non è giusto che dall'altra parte si sentano intoccabili e stressati, quando invece noi abbiamo problemi di gran lunga più seri..
RispondiEliminaLe tue riflessioni sono in parte anche le mie. Mi trovo spesso a guardare perplessa certi uomini che pare abbiano abdicato al loro ruolo di compagni/padri pensando solo a se stessi e lasciando tutto il carico sulla compagna o chi per lei. Posto che credo che bisogna sempre parlarne (perché un uomo è un uomo e da solo non ci arriva a capire il malessere di una donna), non mi sento di dire che la colpa sia nostra. Anzi, francamente mi rifiuto di affibbiare anche questa colpa a noi donne, già riconosciute responsabili, nella quasi totalità dei casi, dei fallimenti e dei problemi dei figli.
RispondiEliminaDetto questo, anche io come madre di un maschio spero di fare un buon lavoro e di crescere un Uomo con la maiuscola, anche se poi, per quanto si possa impegnarsi ad educarlo bene, un Uomo ha bisogno soprattutto di buoni esempi maschili, credo.
Non so onestamente se l'esempio maschile sia così importante per la formazione educativa e caratteriale dei bambini.
EliminaConosco ragazze madri che hanno cresciuto figli straordinari, ad esempio.
Hai ragione, però, nel dire che i fallimenti dei figli vengono sempre attribuiti alle madri, e non è giusto.
Ma certe convinzioni sono dure da cambiare..
Molto energica oggi, però hai ragione, almeno in parte e per certi casi, dipende dalle situazioni e dai caratteri. Comunque io non mi lamento mai.
RispondiEliminaE meno male.
EliminaSe no povera Angela.. 😅
Ho letto su un settimanale l'intervista a una nota attrice che ha avuto tre
RispondiEliminamariti "TUTTI I MARITI SONO UGUALMENTE SECCANTI , LAGNOSI E PREPOTENTI".
Io aggiungerei anche INSENSIBILI. Poi guardo ai mariti delle mie amiche e...
li scarto tutti ." Mal comune , mezzo gaudio ", dice il proverbio .
Buona giornata , qui oggi splende nuovamente il sole .
Laura
E sì, cara Laura.
EliminaIl fatto che sia una condizione comune a "tutte" è abbastanza rincuorante. Ahahaha
Qui, invece, piove molto forte.
L'ombrello non basta per evitare di bagnarsi.
Bacino
Condivido il pensiero di Nia.
RispondiEliminaBuon martedi.
Buona giornata anche a te.
EliminaAddio Claudia, con questa risposta mi hai fatto decidere per il suicidio terapeutico (per le donne)! :-D
RispondiEliminaAhahah
EliminaMa no, dai.
Piuttosto impegnati per fare la differenza.. 😜
Però...potrei cambiare il mio triste destino cromosomico da XY in XX, che ne dici? ;-)
RispondiEliminaciao!
Potrebbe essere una soluzione.. 😂😂😂😜
EliminaDico solo che nella malattia io mi sono sentita sola. E non ho gestito un'influenza,ma un problema oncologico...
RispondiEliminaPurtroppo la mia amica sta affrontando lo stesso problema.. 😓
Eliminaposso farti parlare con la mia ex moglie... :-)
RispondiEliminaSarà mica diventata ex proprio per questo? 😂😂😜
EliminaE' triste pensare che chi ti dovrebbe sostenere, in momenti così delicati, invece si lascia andare e ti trascina con se.
RispondiEliminaPenso che coppie così avrebbero bisogno di aiuto professionale per riequilibrarsi. Magari è solo un momento, ma bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto.
Quando si è una coppia bisogna avere anche l'umiltà di dirsi: non ce la faccio, rivolgiamoci ad un terapeuta.
Non penso sia una questione maschio/femmina. E' un dialogo a 2.
È proprio quello che le ho consigliato.
EliminaDi provare a farsi aiutare da un terapeuta, per non permettere alla depressione (di lui) di trascinarla a fondo.
Devo dire che, per fortuna, il loro amore è molto saldo, altrimenti credo che si sarebbero già lasciati.
Potrei dire che la colpa è delle suocere, ma sarebbe una semplificazione. Forse è tutto lo scenario in cui si cresce, la cultura, le tradizioni familiari, la geografia...
RispondiEliminaSe ti può consolare una ventina di anni fa ho vissuto la situazione opposta... Alla fine non è durata, ma anche per altri motivi.
Fortuna che non sia durata, dai.
EliminaAvrai trovato di meglio, spero.
Decisamente.
EliminaLa mia vicina si è separata...durante la malattia lui è sparito come compagno marito padre perché aveva paura di perderla non sopporta gli ospedali etc lei avevo sempre pensato a tutto e tutti e quando si è trovata ad avere bisogno lei ha dovuto chiamare sua mamma..lei mon ha certo scelto la via più facile anzi con tre figli...ma come dici tu meglio sola che condividere problemi con chi te lu raddoppia...Però anche i suoi figli due maschi e una femmina tutti maggiorenni non è che siano stati particolarmente di supporto
RispondiEliminaPoverina.
EliminaMi dispiace che anche i suoi figli non le siano di supporto.
Spero che almeno sua madre sappia aiutarla come merita..
Il caso della tua amica S. credo sia un caso limite...Ovviamente in bocca al lupo a lei.
RispondiEliminaPerò capisco il succo del discorso..D'altro canto il matrimonio mi spaventa proprio per questo :D. Si dice, sulla blogosfera, che io sia uomo di grande sensibilità: e se finissi come quei mariti che cita Laura?
Ho sempre pensato a uno stereotipo..quella dell'uomo innamoratissimo, ricco di attenzioni, gentile e preumoroso..poi con il matrimonio diventa tutto l'opposto.
Invece è proprio realtà :D, quello stereotipo, a sentire le vostre testimonianze.
Tu sicuramente non potresti diventare insensibile neppure se ti impegnassi, ma la tua ipocondria sarebbe un bel problema per tua moglie.
EliminaPerò dai, se la riempi di attenzioni e coccole ci sta che tu possa frignare sei ore per una linea di febbre... 😜
Che poi a me spaventa più l'idea della malattia che la malattia in sé :D
EliminaGli uomini hanno bisogno di fare gli uomini, non vanno castrati.
RispondiEliminaE per castrati intendo: impedirgli di essere forti, di prodigarsi per la propria donna e per la famiglia, di essere la parte più energica della coppia.
Donne molto forti, che fanno tutto da sole, rischiano di produrre uomini che caratterialmente si indeboliscono.
La tua amica deve avere un uomo che l'aiuti, in questo periodo, ma allora dev'essere anche lei a fargli capire che necessita delle sue spalle forti.
In realtà credo che nessuna donna forte impedisca al suo uomo di essere altrettanto.
EliminaPoi, se gli uomini soffrono di complessi di inferiorità/virilità è un altro discorso.
Io, comunque, più che di forza parlavo di sensibilità.