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martedì 29 ottobre 2019

La raccolta delle olive nel ricordo di mio padre

La foto non è posata, altrimenti mi sarei quantomeno
sistemata i capelli. 😅 E sì, sono proprio io.
In questi giorni mi sto occupando della raccolta delle olive, una tradizione pugliese che amo perché mi fa tanto pensare a mio padre.
Proverò a spiegarvi perché.
Papà ha gestito per trent'anni un commercio all'ingrosso di olio extravergine di oliva.
Lo acquistava in Puglia e Calabria per poi rivenderlo in tutta Italia.
Non si è mai occupato della produzione, ma per lui "l'oro verde" era una vera vocazione.
Avete presente quelle persone che capiscono la qualità dell'olio assaggiandolo direttamente dalla bottiglia con quello stranissimo risucchio per verificare che pizzichi sufficientemente in gola?
Ecco, adoravo quando lo faceva.
Sembrava uno chef gourmet di quelli che oggi vediamo in tv.
A casa mia persino le fritture venivano fatte con l'olio extravergine, dato che ne eravamo pieni fino al collo.

Sembrerà banale, ma quando papà è mancato anche il non saper come procurarci quell'olio tanto prelibato è stato un piccolo trauma.
Per i primi anni lo abbiamo acquistato dai suoi vecchi soci a prezzo di costo.
Ci scocciava, però, l'idea di poter essere considerati "un peso".
Quindi, abbiamo cominciato a cercarlo altrove, finché quel portento di mia madre ebbe un'idea geniale: "Facciamolo noi stesse!".

Così, qualche anno fa, rastrelli alla mano, cominciammo a raccogliere le olive dall'immenso uliveto di mio nonno e, dopo averle portate in un frantoio di fiducia, potemmo finalmente gustare il "nostro" olio.
Può sembrare sciocco per me che ho avuto moltissime soddisfazioni nella vita, ma vedere il frutto del mio sudore in tavola mi inorgoglì un sacco.
Da allora, quindi, ho deciso di tener fede alla tradizione e di preparare l'olio ogni anno, ulivi permettendo.

Di solito, infatti, centinaia di operai si impegnano nella raccolta delle olive per tutto il mese di novembre, ma non sempre "la campagna è buona" (cit. papà).
Quest'anno, ad esempio, a causa della grave siccità che la Puglia sta attraversando, le olive sono piccole e rinsecchite.
Quindi, abbiamo scelto di anticipare i tempi e di raccoglierle subito, per tentare di salvare il salvabile.
Riusciremo a produrre l'olio necessario per soddisfare le necessità delle nostre famiglie? Chissà.
Eppure, toccare quelle piante, accarezzare il frutto che ha animato gli affari di mio padre per praticamente tutta la sua vita, mi fa sentire felice.
Come se, in qualche modo, lui fosse ancora qui.

Nonostante l'assaggiatrice esperta, adesso, sia la mamma (io non me ne intendo un granché, confesso), che ha preso il suo posto (anche) in questo, sono certa che lui si divertirebbe nel vederci vestite come due befane, mentre ci arrampichiamo alla meglio sugli alberi per raccattare più olive possibili.
E sarebbe fiero di noi. Come noi lo siamo sempre state di lui. 🖤

46 commenti:

  1. Infatti l'uliveto di mio nonno (materno) quest'anno non ha portato buoni frutti a causa della siccità. Lui ormai non lo annaffia più.
    Temo che per i boschi di tuo padre accadrà la stessa cosa.
    Quelli in foto sono gli ulivi del mio amico Vito, che è giovanissimo e se ne prende cura al meglio.
    Io non avrei la sua pazienza.
    Quanto a papà, invece, è con me in ogno istante. ❤🖤
    Un bacio a te.

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  2. Cara Claudia, io credo che sia una vera tradizione, di padre a figli per continuare.
    Lo ho sentito pure io che quest'anno non è andato tanto bene la produzione.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ci sono stati anni persino peggiori.
      Quindi sono fiduciosa.
      Buona giornata a te.

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  3. Una tradizione che bisogna portare avanti, poi parliamo di uno dei migliori oli al mondo.
    Sereno giorno.

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  4. ...mi sono ricordata una cosetta... mio zio, per capire se l'olio d'oliva era vero oppure se era adulterato, e quindi "allungato", oltre all'olfatto metteva un po' di olio nel palmo della mano e con un movimento sfregandole capiva la furbata. Buon lavoro e soprattutto buon appetito per i futuri gnam gnam ...

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    1. Questa cosa non l'ho mai vista fare a papà, sai?
      Lui usava, appunto, l'olfatto e il gusto. Ma già alla vista capiva se si trattava di olio extravergine davvero, o solo sulla carta.
      Buona giornata.

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    2. esatto, l'olfatto e il gusto sono la garanzia, e per verificare la qualità dell'olio si controllava anche la reazione della pelle perché l'olio extravergine ha una reazione diversa rispetto all'olio di semi ... così diceva. Io non ho ancora capito la diversità di assorbenza dell'olio .... per me è un mistero

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    3. Non posso aiutarti. Non ho più il maestro a cui chiedere delicidazioni.. 🖤

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  5. È ovvio, proprio come dici: consumare beatamente il frutto del lavoro, addirittura di più processi e... di bei ricordi, è fantastico :)

    Moz-

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  6. Mi ricordi tanto mio Padre . Noi non avevamo boschi e dove abitavo non
    esistevano le piante di ulivo . Troppo freddo .
    Vicino a casa avevamo però un bellissimo orto che mio Padre , nel tempo
    libero ,lo lavorava con grande passione . Avevamo di tutto , verdura di
    tutte le qualità , alberi di frutta e uva di diversi tipi . Andare nell'
    orto e prendere ciò che serviva per mangiare era tutt'altra cosa che
    comperarla al mercato che per lo più è nelle cassette da giorni...
    Ora il "mio" orto non esiste più da anni , hanno costruito una villetta.
    La "mia" casa c'è ancora ed è tenuta molto bene , ciò mi fa' piacere
    vederla quando vado al paese .
    Ricordi , quanti ricordi . Papà , Mamma e fratello sono sempre con me .
    Abbraccione . Laura

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    1. Mi dispiace che non ci sia più spazio per l'orto, ma ormai costruiscono palazzi e ville in ogni dove.
      Effettivamente i prodotti coltivati in prima persona hanno tutt'altro sapore.
      Papà non è mai stato un uomo "di campagna", però. Quello era terreno (in tutti i sensi) del suocero. :*
      Un abbraccio a te.

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  7. Che meraviglia♡ sia il post che il ricordo ♡

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    1. A me piacciono tantissimp le olive. In tutte le maniere ♡

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    2. Se fossimo più vicine ti farei assaggiare un po' del "mio" olio. ;)

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    3. magari ti vengo a trovare ♡ un giorno o l'altro.

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    4. Troveresti sicuramente la porta aperta. 😗

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  8. Ho partecipato un anno alla raccolta delle olive, quest'anno non mo mi è possibile per via di due esami impellenti...

    Lo stare in campagna a me evoca un tempo che la quotidianità ci fa credere finito, ma che in realtà è lì che ci aspetta, con i suoi frutti che colti dalla pianta o dall'albero sono sempre più buoni... Adoro poi il profumo dell'olio d'oliva: a volte inizio a cucinare che non ho fame ma il versare l'olio in una pentola mi accende l'acquolina. 😋

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    1. Un profumo di cui mi sono letteralmente nutrita per tutta la mia vita, e che mi manca da morire..........

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  9. Da piccolo anch'io andavo a raccogliere le olive, ma non ricordo se facevamo l'olio in famiglia, la salsa però sì (ma parlo di 20 anni fa). Comunque bello che continuate la "tradizione" ;)

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    1. No, la salsa noooooooooo.
      Quella la faceva mia nonna, ma io l'ho sempre odiata. Non riesco a mangiare la salsa fatta in casa, infatti.
      Non mi piace proprio il sapore.

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  10. Mi mancavi in versione campagnola! Grazie per aver condiviso questo bellissimo ricordo, che in realtà è anche presente :) Mi ci ritrovo in parte, anche se il mio ruolo, in quanto bambino, era più limitato.
    Buon olio! Peccato che l'annata non sia il top

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    1. L'annata sarebbe stata eccellente, il vero peccato è l'assenza delle piogge che ha compromesso la salute delle olive.
      Altrimenti gli alberi ne sono ricchissimi.

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  11. Ho un vecchio amico che alla fine anni 70 si è sposato ed è andato ad abitare in provicia di Pescara, tiene un piccolo podere con vecchie piante di ulivo, a natale mi manda sempre una lattina da 5 litri dell'olio che produce lui...devo dire che è un olio che in negozio non si trova.
    Tu tieni un piccolo ma grande tesoro, ma anche se suderai a tavola sarai sempre ripagata.
    Buon pomeriggio

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    1. Quello che si trova nei supermercati è un lontanissimo pronipote di quello che prepariamo in Puglia, e chissà quante volte viene allungato.
      Basti pensare che il mio olio è denso quasi come il detersivo per lavare i piatti, mentre quello in negozio è liquidissimo.
      Sì, sono molto ricca, lo so bene.
      E ne sono felice.
      Buon pomeriggio a te.

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  12. Il mio ex suocero (frequento tuttora la famiglia del mio ex, anche se ultimamente ho molto diradato) al paese ha un centinaio di ulivi e qualche ciliegio, melo e fico (forse anche noce e mandorlo, non so bene), oltre al vigneto. Avrò aiutato a vendemmiare un paio di volte, e qualche anno fa mi chiese di aiutare con le olive (per dirlo a me, stava proprio disperato: il figlio ha sempre schifato i lavori di campagna e di solito raccolgono quando noi lavoriamo). Lavorai meglio di quanto sperassimo e ci guadagnai qualche litrozzo d'olio.
    Gli ultimi 2 o 3 raccolti sono saltati per colpa della mosca e del clima, e credo anche quest'anno. Mi sa che i terreni verranno abbandonati e poi venduti: le nuove generazioni hanno altro da fare...

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    1. E' proprio vero.
      Le nuove generazioni non hanno la pazienza di star dietro ai terreni.
      Io per prima non credo che sarei capace di gestire un orto o un frutteto.
      Eppure danno parecchia soddisfazione.
      Peccato.

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  13. Che belli i ricordi che si portano nel cuore!
    Porta anche il tuo piccolo, crea questa tradizione anche con lui: tra trent'anni la racconterà con amore ai suoi figli.

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    1. L'avrei portato volentieri, ma ha di nuovo la febbre.
      L'anno prossimo, però, lo metto ai lavori forzati. 😂😂

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  14. Dicono che le febbri...fanno aumentare la statura dei bimbi..lo sapevi?
    Molto bella la passione che hai nel fare l’olio d’oliva.
    Molto bello anche il ricordo che ti da del tuo papà , l’olio e le olive.
    Sarà sicuramente un olio molto buono.
    Non penso di avere mai assaggiato un olio pugliese.
    Non sono un gran intenditore di olio...una volta ho assaggiato due oli , uno abruzzese e l’altro ligure.
    Era migliore quello ligure.
    😘

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    1. Onestamente non conosco gli oli delle altre regioni, dato che il nostro è secondo gli esperti tra i migliori in assoluto.
      La questione della statura non saprei. Effettivamente Lorenzo è molto alto. Ma sarà solo genetica. 😅

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  15. Bravissima Claudia, fai bene a portare avanti il lavoro di tuo padre e il suo ricordo, si sente da come ne parli che vi volevate tanto bene, buona serata baci.

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    1. Siamo sempre stati molto legati. Come anche con mia madre.
      Dico sempre che i miei genitori son stati la mia fortuna più grande.
      Buona serata.

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  16. non è una raccolta di olive. è un gesto d'amore bellissimo. <3

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  17. Come ti dicevo, la mia regione è molto rinomata per l'olio di oliva.
    Sono cresciuta raccogliendo le olive, seguendo il processo di macinazione al frantoio, guardandolo sgorgare verdognolo e poi diventare più giallastro col passare dei mesi.
    Un olio cattivo a casa mia non l'ho assunto mai.
    Un bacione. Sono felice che voi abbiate preso questo impegno di produrre voi stesse il vostro olio.

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    1. Abbiamo un'altra cosa in comune, allora.
      Altro che torta.
      Quando fra mille giorni riuscuremo a vederci, ci porteremo in dono il rispettivo olio, per verificare quale sia migliore. Ahah
      Un bacione

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    2. Saranno buoni entrambi, come tutte le cose fatte con amore :)
      Un bacione a te.

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  18. E' un bellissimo ricordo! ❤
    Anche noi in famiglia abbiamo raccolto le olive qualche settimana fa...i miei suoceri hanno un pezzettino di terra non lontano da casa, l'estate ci passiamo qualche serata perché è in collina, si sta freschi e ci allestisco "l'osservatorio spaziale" (ti avevo mandato qualche foto 😉).
    In questo periodo ci trasformiamo in "azienda agricola" 😄 stiamo in compagnia all'aperto e anche se alla fin fine si fatica (un sacco di quintali fiuuu), la sera dopo il frantoio ci facciamo bruschette a nastro 😋😋😋 Ma prima a pranzo arriva mia suocera che porta il cibo per un reggimento! Dopo è molto difficile riprendere col lavoro! 😄😄

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    1. Ma che meraviglia!
      Non immaginavo avessimo anche questo in comune.
      E brava tua suocera a sfamarvi a dovere.
      Io mi arrangio con un panino al massimo, così non perdo tempo. Ahahah
      Al momento abbiamo sospeso il raccolto perché pare stia arrivando il maltempo, ma per fortuna le piogge aiuteranno gli alberi a mantenere intatta la qualità dei frutti.
      Riprenderemo da lunedì, se tutto va secondo i piani.

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    2. Qui in Umbria ne abbiamo tanti di uliveti, a parte le grosse aziende come Monini, Farchioni, capita spesso che anche chi ha un piccolissimo appezzamento di terra abbia qualche pianta d'olivo!
      Noi nel nostro piccolo alla fine ne abbiamo raccolte una 10na di quintali!

      Si, in effetti per lavorare meglio si dovrebbe fare come te: col panino! Non col pollo arrosto, l'arista di maiale, i crostini coi fegatini, le patate al forno...e l'insalatina che SGRASSA!! Cioè, hai capito? Uno si mangia mezzo mondo e quell'altro ma «l'insalatina tocca magnàlla 'che sgrassa!»

      E' davvero carino avere questa cosa in comune 😊😊

      Allora faccio gli scongiuri pro-bel tempo! 🤞🏻🤞🏻😊😊

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    3. L'insalatina che sgrassa per me no! 😂😂😂

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    4. Sei del partito "no verdure"? 😄
      Che poi in fin dei conti l'insalatina che sgrassa è come l'ananas a Natale/Capodanno!

      Il mito, la leggenda!
      Mia zia c'ha avuto su sempre la fissa: ricordo quando si facevano i cenoni insieme in famiglia sempre co' 'sto ananas fettato dopo che ti eri mangiato tutto un turbinìo di tortellini, crostini, cannelloni, arrosti, galantine, dolci di natale vari ed eventuali...magari pure un bel pandoro farcito in casa (bombe assurde che manco te lo dico, qua si usa spesso farlo) e poi, per finire, prima del caffè: l'ANANAS. Che SGRASSA. Si...l'anima, forse! 😂🤣

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    5. Noooo. Adoro le verdure, ma dopo tutto quel ben di Dio non intendo lasciare spazio per le foglie. Ahahah
      Però l'ananas, effettivamente, aiuta la digestione. Quindi la zia ha ragione!

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    6. Mbè allora ce ne vorrebbero due di ananas! A commensale! 😄

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