Ha suscitato parecchia ilarità sui social, nelle ultime ore, la notizia che l'attore e regista Silvio Muccino avrebbe lasciato il cinema per intraprendere la carriera di falegname.
Il ragazzo si è, infatti, trasferito in Umbria, dove ha aperto un piccolo mobilificio artigianale, nel quale potrà creare mobili in legno con le sue mani, così come pare sognasse da tempo.
Come detto, su Facebook non sono mancati i commenti dei classici "simpaticoni".
"Finalmente si è trovato un lavoro vero!".
"Il cinema italiano tira un grosso sospiro di sollievo".
"Tutto è bene quel che finisce bene!".
Ora.
A prescindere dalla bravura di Muccino come attore e regista, colgo l'occasione per parlare di un'abitudine che ho particolarmente a cuore, quella di reinventarsi.
Mi pare di avervene già parlato in passato, ma non sono riuscita a trovare nessun post in merito.
Immaginate, ad esempio, di aver studiato per anni per diventare medici, ma di rendervi poi conto che la professione non vi entusiasma o, peggio, vi annoia.
Non sarebbe meglio abbandonare il camice per diventare ballerini (tanto per fare un esempio paradossale)?
Pensate, adesso, a tutte quelle maestre stanche del loro mestiere che picchiano i bambini.
Magari, se anche loro avessero avuto il coraggio di cambiare lavoro in giovane età, oggi non si sentirebbero così insoddisfatte al punto di prendersela con delle anime innocenti.
Insomma, non so cosa possa spingere un personaggio famoso del calibro di Muccino a stravolgere la propria vita professionale, né sono certa che non assisteremo ad un dietrofront, ma mi sento di appoggiare un ragazzo che, a 37 anni, sta forse vagliando un piano B che lo renda più felice ed appagato.
Dite che sono, come sempre, troppo romantica?
Chissà. Intanto, secondo me Silvio ha fatto bene.
E' inutile ancorarsi ad un lavoro che non ci gratifica, magari soprattutto per il peso del giudizio della gente, mettendo a tacere quelle che sono le nostre vere passioni.
Lui vuole lavorare il legno? Ben venga!
Che ne pensate?
Aggiornamento delle 17.30:
Una lettrice mi segnala che lo staff di Muccino ha inviato a Tgcom24 una nota per smentire la notizia, pubblicata in anteprima sul settimanale "Chi".
Il ragazzo si è, infatti, trasferito in Umbria, dove ha aperto un piccolo mobilificio artigianale, nel quale potrà creare mobili in legno con le sue mani, così come pare sognasse da tempo.
Come detto, su Facebook non sono mancati i commenti dei classici "simpaticoni".
"Finalmente si è trovato un lavoro vero!".
"Il cinema italiano tira un grosso sospiro di sollievo".
"Tutto è bene quel che finisce bene!".
Ora.
A prescindere dalla bravura di Muccino come attore e regista, colgo l'occasione per parlare di un'abitudine che ho particolarmente a cuore, quella di reinventarsi.
Mi pare di avervene già parlato in passato, ma non sono riuscita a trovare nessun post in merito.
Immaginate, ad esempio, di aver studiato per anni per diventare medici, ma di rendervi poi conto che la professione non vi entusiasma o, peggio, vi annoia.
Non sarebbe meglio abbandonare il camice per diventare ballerini (tanto per fare un esempio paradossale)?
Pensate, adesso, a tutte quelle maestre stanche del loro mestiere che picchiano i bambini.
Magari, se anche loro avessero avuto il coraggio di cambiare lavoro in giovane età, oggi non si sentirebbero così insoddisfatte al punto di prendersela con delle anime innocenti.
Insomma, non so cosa possa spingere un personaggio famoso del calibro di Muccino a stravolgere la propria vita professionale, né sono certa che non assisteremo ad un dietrofront, ma mi sento di appoggiare un ragazzo che, a 37 anni, sta forse vagliando un piano B che lo renda più felice ed appagato.
Dite che sono, come sempre, troppo romantica?
Chissà. Intanto, secondo me Silvio ha fatto bene.
E' inutile ancorarsi ad un lavoro che non ci gratifica, magari soprattutto per il peso del giudizio della gente, mettendo a tacere quelle che sono le nostre vere passioni.
Lui vuole lavorare il legno? Ben venga!
Che ne pensate?
Aggiornamento delle 17.30:
Una lettrice mi segnala che lo staff di Muccino ha inviato a Tgcom24 una nota per smentire la notizia, pubblicata in anteprima sul settimanale "Chi".
Sono d'accordo con te: al di là della bravura o meno di Muccino, che a me non dispiaceva, trovo bello chi sa ricominciare, reinventarsi, a volte è bello reinventarsi anche senza cambiare lavoro o altro, saper trovare il nuovo anche nelle stesse cose. Difficile, certo, ma stimolante
RispondiEliminaDovremmo sempre cercare stimoli in tutto quello che facciamo.
EliminaHai proprio ragione.
nuuuooooooooooooooo
RispondiEliminaScemo
EliminaCara Claudia, scusa ma sono all'oscuro di tutto questo, un po ignoro!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Non ti perdi niente Tomaso, tranquillo. 😉
EliminaGli antichi greci la chiamavano Eudaemonia, che letteralmente significa "buona riuscita del tuo demone", ossia la tua vocazione, diremmo oggi, ciò per cui sei nato. Essi pensavano (e avevano ragione) che la felicità si raggiungesse solo realizzando ciò per cui si era portati. Muccino ha fatto esattamente questo: ha realizzato la sua eudaemonia. Tutti vorrebbero poter fare ciò per cui sono portati; pochissimi, solo i più audaci ci riescono, perché viviamo in una società che difficilmente permette l'autorealizzazione.
RispondiEliminaQua dalle mie parti c'è un signore che ha fatto esattamente ciò che ha fatto Muccino: si è licenziato da un posto di lavoro fisso e per retribuito come ingegnere e si è buttato anima e corpo in quella che è la sua grande passione: il teatro. Incosciente? Pazzo? Non so. Sicuramente felice.
Lascio qui di seguito il link al video in cui spiega i motivi di questa scelta. Magari per qualcuno potrebbe essere un incentivo a buttarsi ;)
https://youtu.be/fqxLdMmGKPo
Mi hai fatto tornare in mente la vita di Matteo Bussola, autore e fumettista contemporaneo che ho avuto la fortuna di conoscere.
EliminaLui faceva l'architetto per il comune e si licenziò per scrivere e disegnare.
Oggi la sua fama lo precede, ma all'epoca gli davano tutti del pazzo.
Ma dai, serio? Incredibile! Non avrei mai pensato che potesse interessargli la falegnameria ma... perché no? Mi sembra un'ottima strada, di sicuro più rilassante di quella cinematografica.
RispondiEliminaPiù rilassante ma molto meno remunerativa...
EliminaChissà se si abituerá a guadagnare poco e con fatica... 😉
Secondo me non è granché come attore, magari farà meglio il falegname,voi ci credete davvero? ma secondo me non è molto richiesto come attore altro che soddisfazione, buona serata.
RispondiEliminaAhah
EliminaLa notizia è stata smentita, ma non so quanto Muccino sia richiesto nel suo ambiente.
Magari valuterà davvero di diventare falegname... 😂
Buona serata
Sul reinventarsi ...sono un po’ titubante.
RispondiEliminaPer carità se hai la necessità di farlo per poter lavorare ...inteso per guadagnarti la pagnotta ok!
Negli altri casi ho i miei dubbi.
Essendo uno che lavora per vivere e non uno che vive per lavorare..preferisco investire su altro.
Nel caso di Muccino forse ha investito i suoi soldi su un mobilificio ..ma i veri falegnami sono o saranno i suoi dipendenti...non lo vedo proprio come nuovo mastro Geppetto ��
Poco remunerativo un falegname?
Da me solo per venire a controllarti un infisso ti chiedono per l’uscita 60 euro.
Beh, poco remunerativo rispetto al mondo del cimema...... 😂😂
EliminaHo letto ora che era una Fake.
RispondiEliminaMeglio😀
😂😂
EliminaFiuuuuuu
Temevo dicessi anche tu "peccato!".. 😅
Non si chiamava Gabriele? 🤔
RispondiEliminaReinventarsi, facile a dirsi...
No. Gabriele è il fratello maggiore.
EliminaSono due? Si vede come sono aggiornato sul cinema contemporaneo. 😁
EliminaMagari ce ne sono persino altri, non so.
EliminaConosco il duo perché è spesso protagonista delle cronache rosa, visto che se le suona di santa ragione in tribunale.
Insomma, una famigliola felice... 😅
Io di Muccino ho visto "La ricerca della felicità" e so di un film con Verdone (non visto) "Il mio miglior nemico".
EliminaPer il resto, la cronaca rosa mi interessa ben poco, al massimo se riguarda gente che conosco personalmente (amici che si mettono assieme, coppie di cui sono andato al matrimonio che si separano...), non so che farmene della vita privata di un vip, tranne che per cose gravi che condanno per chiunque le fa (violenza sui più deboli, in generale).
Ma neanch'io, ci mancherebbe altro.
EliminaSolo che se ne parla ai tg e sui giornali, quindi vuoi o non vuoi i titoli li leggi o li ascolti. ;)
Avrà le sue buone ragioni se ha deciso così.
RispondiEliminaBuon venerdi.
La notizia è stata smentita.
EliminaC'è scritto.
Ah!e va bhe breve ma intenso come sogno 😂
RispondiEliminaProbabilmente inesistente, altro che! Bisognerebbe chiederlo a "Chi". 😅
EliminaNon so se la notizia sia vera o falsa, ma rimane comunque la possibilità di riflettere sul resto.
RispondiEliminaLa vita fortunatamente si può anche cambiare, stravolgere, reinventare. Con fatica, è ovvio. E anche con più che un briciolo di fortuna. Però si può...e, in certi casi, si deve.
Bravissima Sara.
EliminaSi può e si deve.
Ciascuno di noi dovrebbe, nel momento in cui la sua condizione presente non lo soddisfa.
L'arte di reinventarsi se si può e se lo si vuole davvero non è preclusa a nessuno, e ben venga, in questo caso però la smentita è un colpo al cuore, io c'avevo creduto.. :D
RispondiEliminaAhahah
EliminaAnche Franco (Battaglia) mi ha scritto la stessa cosa.
Mi dispiace deludervi, ma lo vedrete ancora al cinema.....
Maestra con 31 anni di esperienza: Vorrei cambiare lavoro prima di picchiare qualcuno: bambini, colleghe, bidelle, preside
RispondiEliminaMi pare si tratti di sarcasmo.
EliminaConosco maestre mwravigliose con 40 anni di servizio alle spalle.
Io mi riferivo alle tante (purtroppo) che maltrattano i bambini e che, quindi, non vivono l'insegnamento come una vocazione, bensí come un semplice modo per portare lo stipendio a casa.
Purtroppo spesso i sogni rimangono nel cassetto e gli hobby rimangono come tali e si è costretti a "inseguire la carriera", facendo un lavoro che non ci piace al 100%, per trovare una propria stabilità economica e di conseguenza anche una stabilità sociale.
RispondiEliminaNel caso fosse stata vera la storia di Muccino, lui avrebbe potuto reinventarsi anche perché con un discreto paracadute economico sulle spalle.
Chi riesce a reinventarsi..ha anche una piccola dose di fortuna. Ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci!
Non ne farei solo un discorso di natura economica, sai?
EliminaCerto, avere le spalle coperte aiuta. Mi fa pensare ai figli di ricconi che dichiarano ai giornali di aver lasciato il posto fisso per girare il mondo.
Grazie, con la pagnotta pagata da papà è facile.
Reinventarsi significa rischiare, ricominciare tutto da capo con la consapevolezza che se non andrà bene non sarà la fine, perché un nuovo inizio verrà ancora dopo.