Pagine

mercoledì 26 agosto 2020

'Il sale della terra' di Jeanine Cummins: un libro da non perdere

Ho ricevuto "Il sale della terra" di Jeanine Cummins come regalo di compleanno da parte della mia migliore amica. Ne ho sofferto un po', perché mi sono sentita incompresa, sconosciuta persino a lei che è una delle persone a cui voglio più bene.
Se il suo regalo non fosse stato superficiale, infatti, avrebbe saputo che non amo i libri troppo lunghi, e che le mie letture sono sempre piuttosto leggere, per distrarmi da una vita ben poco indulgente.

Perché, quando ho letto nell'aletta posteriore la trama del libro, ho scoperto trattare immigrazione, mafia messicana, attentati, violenza. Temi di cui le mie meningi sono già sature a causa dei tg e dei tre quotidiani che leggo ogni giorno.
Allora le ho manifestato il mio disagio, e lei è impallidita.
"È un libro meraviglioso. Leggilo, ti prego. Non giudicarlo senza nemmeno provarci".

Ho terminato la lettura di quest'opera in quattro giorni e ringrazio Palma per avermi fatto un regalo così audace, ma prezioso.
"Il sale della vita" mi ha insegnato, ancora una volta, che l'abito non fa il monaco ed i preconcetti sono sempre inutili e fuorvianti.
Più del dolore e della crudezza a cui sono abituata seguendo la cronaca, ho letto d'amore, dell'immenso amore tra una madre, Lydia, e il suo piccolo Luca, ma non solo. Della sua devozione verso il marito Sebastian e persino del suo affetto verso il suo carnefice, Javier, in un incrocio tra la sindrome di Stoccolma e la profonda umanità. 

Ho pensato che assistere all'uccisione simultanea di mio marito, mia madre, mio fratello, i miei zii e cugini più affezionati, mi avrebbe distrutta, e probabilmente portata al suicidio. Proprio io che ci ho pensato più volte all'indomani della naturale ma prematura perdita di mio padre.
Poi, però, ho capito che come Lydia avrei trovato quella forza immane che so di avere, per salvare mio figlio e che, anch'io, avrei attraversato un intero Paese a piedi, o su mezzi di fortuna, con la paura nel cuore di essere scovata dal mio aguzzino, ma l'obiettivo di restituire al mio bambino tutta l'infanzia e la vita perduta in quei momenti di terrore.

Perché Lydia sono io, sei tu, sono tutte le madri che darebbero fisicamente tutto per l'incolumità del proprio figlio. Quelle donne coraggio che lottano contro muri insormontabili, per non perdere l'onore che le contraddistingue.

Ho letto questo libro tutto d'un fiato, perché non solo è ben scritto, ma è avvincente.
Ti permette di immedesimarti nei momenti, descritti così minuziosamente da apparirti davanti agli occhi. 
Il problema è che non riuscirai ad andare a dormire senza sapere se Lydia e Luca riusciranno a salvarsi, ricominciando da zero negli Stati Uniti.
Leggerai ancora una pagina, e poi un'altra ancora, giurando che sia l'ultima della giornata, ma poserai il libro sul comodino soltanto quando i tuoi occhi non riusciranno più a restare aperti.
Perché l'angoscia di questa giovane madre e del suo bambino diventerà tua. E pregherai che si salvino, che le quattrocento pagine di narrazione che ti hanno annebbiato la vista non ti lascino con l'amaro in bocca.
Eppure forse accadrà.
O magari no.

Non sarò io a dirvelo.
Lo scoprirete da soli quando leggerete questo capolavoro. E mi ringrazierete, come io ringrazio Palma ogni giorno per la meravigliosa persona che è, per il modo in cui arricchisce le mie giornate, e anche per avermi regalato questo libro che ho disprezzato inizialmente, rendendola triste.
Ma si sa, o almeno io lo so bene, soltanto i cretini non cambiano mai idea. Ed io sono tantissime cose belle e brutte, fuorché cretina.

20 commenti:

  1. Grazie del consiglio,buona giornata!

    RispondiElimina
  2. Un libro che forse io avrei preso in mano già da quanto si leggeva nell'aletta posteriore poi ho letto il tuo post e l'intensità emotiva delle tue parole che riflette sicuramente quella del libro mi ha incuriosito ancora di più.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu dovresti leggerlo a priori, perché tratta proprio quei temi che ti stanno tanto a cuore.
      Quindi sì, è proprio perfetto per te.

      Elimina
  3. Sono contento che questo regalo "azzardato" ti sia piaciuto. 😊
    È bello rendersi conto che una persona che ti vuole bene dimostra anche di conoscerti facendoti un regalo azzeccato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà credo che in questo caso si sia trattato di pura fortuna, perché c'era una possibilità su un milione che il libro mi piacesse. 😅

      Elimina
  4. Hai scritto una bellissima recensione. Sei stata anche onesta a riconoscere di essere stata troppo frettolosa :). Non credo si sia trattato di un caso, di fortuna, anzi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Riconosco sempre quando sbaglio, a differenza di quanto dicano gli invidiosi. 😉

      Elimina
  5. Sono contenta che ti sia piaciuto! E sì, hai ragione: solo i cretini non cambiano mai idea XD

    RispondiElimina
  6. Meglio così dai, io comunque no grazie ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahah
      Tu ti saresti arreso già solo a guardarlo.
      Non avresti letto nemmeno una pagina. 😜

      Elimina
  7. Me lo segno.
    Anche se dovrà aspettare un bel po’, magari me lo faccio regalare.
    Ciao

    RispondiElimina
  8. La recensione mi piace . Per il passato lo avrei sicuramente letto ma ora in
    questo tipo di storia mi immedesimerei talmente tanto da soffrire .
    Che vuoi , diventando anziani si diventa più sensibili .
    Mi fa' piacere che ti sia piaciuto . La tua amica ti conosce meglio
    che tu te stessa .
    Buona serata . Laura
    PS. Ho appena visto Nora su SKYPE . Porta degli occhiali che le stanno
    benissimo. Un'intellettuale . Hahaha

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche lei occhialuta come il mio Lorenzo. Wow!
      Due intellettuali bellissimi. 😉❤

      Elimina
  9. Vedi, Palma ti conosce non bene, ma benissimo.
    E ha fatto bene a chiederti di dare una possibilità ad un libro che alla fine è riuscito a catturarti.
    Molto bella questa recensione :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie. Come ho scritto, chiunque deciderà di leggere questo libro dopo aver letto la mia recensione, mi sarà immensamente grato.

      Elimina
  10. Da accanito lettore non mi hanno mai spaventato i tomi corposi (recentemente ho letto Il conte di Montecristo, 1600 pagine, in un paio di settimane). Non conoscevo questo libro ma la tua recensione mi ha invogliato assai. Me lo segno ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se invece tu leggessi il post che ho linkato (e in particolare i commenti), scopriresti che io li evito a priori, pur consapevole della possibilità di perdere libri meravigliosi. Proprio come questo.

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.