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mercoledì 17 febbraio 2021

Annullato per Covid-19: è giusto avvisare i prenotanti?

 
Ieri mi sono imbattuta nel post di un ristoratore, diventato presto virale, che mi ha fatta riflettere.
In occasione del San Valentino, il Ristorante 5 Maggio, a Genova, aveva organizzato un pranzo romantico, con un menu molto interessante.
Purtroppo, però, poche ore prima dell'evento, la Liguria è tornata ad essere zona arancione, e i ristoratori hanno dovuto chiudere nuovamente.
Come al solito, la comunicazione gli è stata data all'ultimo minuto, attraverso i media e i social network, sebbene l'ipotesi fosse nell'aria da alcuni giorni.

Insomma, i professionisti del settore hanno ricevuto un danno enorme, a fronte della spesa fatta per ottemperare al pranzo di San Valentino, e non hanno avuto il tempo di avvisare preventivamente tutti i clienti che avevano prenotato.

Ora.
Posto che tutti noi dovremmo guardare almeno un telegiornale al giorno, ci aspettiamo davvero che il proprietario del locale ci telefoni per disdire in un caso del genere?
Qualcuno sì, e difatti ci è rimasto molto male e non ha fatto a meno di protestare, con toni poco gentili, sulla pagina del ristorante.
Vi allego le immagini pubblicate dal gestore del locale, per denunciare l'accaduto.

 



Credo che l'ultima risposta si commenti da sola.
Il ristoratore è stato fin troppo educato.
Sintetizzando la vicenda, questa coppia si è spostata tra regioni (cosa vietata a prescindere che la zona sia gialla, arancione o rossa) e ha pensato di addossare la colpa del fallimento del suo progetto d'amore all'incauto ristoratore reo di aver accolto la prenotazione, senza probabilmente neppure sapere da dove arrivasse.

Si può vivere fuori dal mondo nel 2021?
E soprattutto, è mai possibile che a distanza di quasi un anno dall'inizio della pandemia, le decisioni vengano ancora prese dalla sera alla mattina, senza alcun rispetto per i lavoratori?
Io sono indignata per entrambe le questioni. Voi?

45 commenti:

  1. Per una volta mi concederai una volgarità?
    Mi sono rotto le p@ll3 di questi annullamenti! Ciò che era stato organizzato e prenotato va svolto e vissuto! Possibile che una Messa di Natale sì, anticipata per favorire assembramenti, e una cena in tavoli da due no, con le opportune distanze?
    D'accordo le leggi, ma non devono prevaricare i diritti degli onesti lavoratori! Poi ci lamentiamo di pranzi e cene clandestine nelle case: grazie al piffero, dato che nei locali li vietano in modo così selvaggio!

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    1. Sai bene come la penso in merito alle chiusure prolungate dei ristoranti.
      Lunedì sono stata a pranzo fuori per "festeggiare" il compleanno di mio marito.
      Eravamo distanziati da chiunque e indossavamo la mascherina nelle aree comuni.
      Dicevo, appunto, a lui, che sarebbe stato impossibile contagiarci in quel modo.
      Il personale non ha abbassato la mascherina nemmeno per un istante e il tavolo occupato più vicino al nostro era ad almeno tre metri da noi.
      Ma di cosa stiamo parlando? Al supermercato e alla posta si sta appiccicati come le sardine, e tutto va bene. Assurdo!
      Quindi il protagonista di questo post merita assoluta solidarietà e la ragazza, pur non avendo completamente torto, dovrebbe prendersela col governo, anziché con lui! E in questo caso potrebbe usare tutta la maleducazione che possiede.

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  2. In primis voglio dire che concordo con Gas75 e che mi sono stancato pure io di vedere che si fanno dei favoritismi evidenti (leggasi messe (in generale io direi) sì e pranzo nei ristoranti no) ed inoltre vorrei sottolineare come sia scandaloso il fatto di come questi mutamenti siano così repentini dal non far realizzare a volte neanche quelli precedenti. Ok, mi spiego meglio :-))) : La Liguria avrebbe dovuto continuare ad essere zona gialla il 15 febbraio, ebbene non ha fatto neanche a tempo ad arrivarci a quella data che il giorno dopo l'annuncio delle nuove colorazioni date alle regioni, già si paventava l'arancione per noi liguri. Ora trovo scandaloso che un ristorante decida di aprire, rispetti le regole, acquisti il cibo e, non a distanza di 2 settimane ma a distanza di neanche 48 ore, debba mandare tutto all'aria con un danno economico altissimo. Conosco quel ristorante e ci ho mangiato anche tante volte. essendo di Genova e sono assolutamente solidale con loro.

    Venendo alle proteste degli avventori che avevano prenotato, vorrei dire che avrei anche potuto comprendere il loro malcontento se ci fosse stato un contrattempo legato che ne so all'inagibilità di tre o quattro tavoli: in tal caso lì chiami personalmente; in tal caso però si trattava di un'impossibilità assoluta di aprire dovuta a ragioni che tutti noi conosciamo bene, con i telegiornali che da un giorno e mezzo stavano già ventilando questo assurdo cambiamento di colore, e quindi penso che sia ovvio che si possa usare un social network in queste circostanze per avvisare tutti i clienti che avevano prenotato del cambiamento di programma non dovuto tra l'altro a ragioni imputabili al ristoratore. Purtroppo Speranza e la sua ciurma sono stati riconfermati da Draghi che sembra poi tra l'altro voler istituire invece un DPCM o DL non si sa ancora, nel quale si prevederebbe apertura a pranzo in caso di zona arancione ed anche alla sera fino alle 22.00 in caso di zona gialla con coprifuoco che partirebbe dalla mezzanotte. Sono questi comportamenti incoerenti e schizofrenici del ministero della Salute che mi fanno pensare male e scrivere poi di conseguenza...

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    1. Io sono solidale con qualsiasi ristoratore, non solo con questo.
      Perché avendo sposato un cuoco, so di cosa parlo.
      I provvedimenti all'ultima ora del governo sono vergognosi. Su questo non transigo.
      L'ignoranza dei clienti, pure.
      Per lo scorso cinque novembre avevo prenotato una "vacanza" in un agriturismo in piena campagna a 50 km da casa mia.
      Sin dai primi di novembre, ero in contatto costante col gestore, poiché nessuno dei due sapeva cosa sarebbe accaduto nelle date da me scelte.
      Alla fine, due giorni prima della partenza, abbiamo annullato la prenotazione.
      Dunque, questa coppia dove vive, esattamente, per non aver capito nulla del tragico momento che stiamo attraversando??

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    2. Forse non mi sono spiegato bene , scusa, ma anch'io ovviamente sono solidale con tutti i ristoratori, ho solo detto "con questo" perchè stavamo parlando di un ristorante specifico.

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    3. Sì sì, l'avevo capito.
      Sono io che ho fatto una puntualizzazione sbagliata. 😅

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  3. Il commento della ragazzina è la sintesi perfetta del modo di pensare di una certa fascia del Paese: la soddisfazione dei propri piccoli, mediocri piaceri, viene prima delle enormi difficoltà di interi settori di lavoratori. Anche in violazione delle leggi.
    Sulle chiusure improvvise (ancora, dopo un anno) mi vien da dire che i nostri governanti ci chiedono il rispetto delle regole, ma dimostrano, loro per primi, di non avere il minimo rispetto per noi.

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    1. Non hanno alcun rispetto per noi, dici bene.
      Allora come pretendono che ci fidiamo di loro?

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  4. Ho letto proprio ieri la notizia, in un gruppo FB.
    Sì, penso che il ristoratore avrebbe dovuto avvisare, ma la coppia informarsi e soprattutto... Come faceva a spostarsi di regione? 🤔
    Mi sa che qua a rimetterci sono i due piccioncini, se si diffonde questa confessione.
    I ristoratori subiscono grossi danni ma come mi hai detto tu in chat qualche giorno fa, questa estate è stato tenuto tutto aperto (con contagi comunque mai azzerati) proprio per l'economia, e i ristoratori sono stati sicuramente privilegiati.
    Comunque in tempo di pandemia i San Valentino festeggiateli a casa che non sbagliate niente 😂👍

    Moz-

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    1. Nel caso in questione si trattava di cene di San Valentino, quindi tavoli a due, tra persone non penso proprio sconosciute tra loro. Proprio perché si è fatto l'errore estivo favorendo assembramenti (ho visto cose orgiastiche, e in periferia c'era un focolaio in una struttura socio sanitaria con staff del posto!), una cena di coppia per me è legittima, specie se prenotata PRIMA di un cambio repentino di colore!

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    2. Gaspare, si trattava del pranzo di San Valentino. Le cene sono ancora vietate ovunque, a prescindere dal colore della città.

      Moz, d'estate i ristoratori hanno lavorato, è vero. Ma lo sai che tre o quattro mesi di lavoro intenso non bastano a coprire l'affitto, le utenze e le spese varie di un intero anno? Né tantomeno a permettere a migliaia di famiglie di sopravvivere.
      Gli aiuti arrivano, seppur sregolatamente, ma non bastano.
      Questa è la verità.
      Che il governo abbia il coraggio e la forza economica per richiufere tutto, allora. Ma basta provvedimenti dell'ultima ora che non fanno altro che danneggiare ulteriormente queste categorie già in ginocchio.

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    3. È vero pure che gli aiuti arrivano in base al dichiarato dell'anno precedente... se non dichiari e evadi, cazzi tuoi XD

      Moz-

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    4. Questa storiella l'ho già sentita.
      Ve la raccontano i giornali ed i politici.
      Quello che non sapete, però, è che chi ha aperto una partita IVA nel 2020, anche a gennaio per esempio, e prima che si parlasse di pandemia, non ha diritto a nulla, poiché non ha uno storico.
      Pertanto, si deve arrangiare. Ma non solo.
      Quelli che hanno dichiarato ogni centesimo nel corso degli anni, comunque non hanno percepito un aiuto proporzionale al reddito che gli permettesse davvero di ottemperare a tutte le spese di gestione dell'attività.
      Stiamo parlando di migliaia di euro al mese.
      Nella migliore delle ipotesi, tra affitto ed utenze (senza calcolare le spese di personale e fornitori) un ristorante spende almeno 2 o 3 mila euro al mese. E lo Stato quanti gliene dà? 600? Mille? Un'elemosina.

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    5. Per non parlare, poi, del fatto che le tasse non siano minimamente state bloccate ma, al più, rinviate.
      E parliamo di IVA, contributi, e utenze varie.
      Per me un'attività chiusa per volere dello Stato e non del gestore, non dovrebbe versare un solo euro nelle casse di chi gli impedisce di lavorare.

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  5. Io sono sempre stato (sin da novembre, quando si cominciò a parlare di 2° ondata) per una chiusura totale di tutto, come marzo-aprile, per il tempo di azzerare la curva dei contagi e una riapertura successiva. Ora invece siamo costretti a tappare buchi a destra e sinistra. È come quando hai una strada dissestata e pericolosa che invece di chiudere per un po' e rifare l'asfalto, continui a rappezzare a metro a metro creando disagi a chi ci deve passare. E non dimentico che siamo davanti ad un virus che uccide ancora 2-300 persone al giorno.

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    1. Mi permetto di intervenire: c'è un problema, del lockdown totale, che non viene posto in evidenza.
      Non appena finisce il lockdown, si aprono le frontiere (non sto parlando eh dei migranti, parlo proprio dei viaggi di lavoro) e tac, ecco che il virus viene sfornato in Italia una seconda volta.
      Però è decisamente calzante la metafora dell'asfalto rattoppato..

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    2. Preciso che io sono un commerciante, quindi direttamente interessato alla situazione di cui si parla.
      Il discorso delle frontiere è, secondo me che non ho competenze in materia, parallelo. Così come l'apertura / chiusura delle strutture (in generale: attività commerciali e produttive non indispensabili) dovrebbe essere adottata in base ai contagi, lo stesso andrebbe fatto con le frontiere, così come fanno altri paesi dove i blocchi sono selettivi, tenendo conto della situazione reale degli altri paesi.

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    3. Temistocle, il problema di un nuovo lockdown è che in assenza di un'adeguata campagna vaccinale, ci porterà ad essere punto e a capo dopo quanto? Un mese?
      Quindi non si può chiudere e riaprire tutto a intermittenza, se dall'altra parte non vi è un'organizzazione esemplare.

      La metafora della strada è piaciuta anche a me. La reputo perfetta. Ma la strada dell'Italia sarà rappezzata a vita.

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    4. Io mi chiedo se sia davvero necessario tenere aperte le frontiere, pandemia o no. Di certo, a frontiere chiuse, nessuna pandemia può avere luogo.

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  6. Anche noi avremmo voluto festeggiare San Valentino e pranzare al ristorante .
    Non abbiamo prenotato perchè il divieto era nell'aria .
    Quello che mi fa rabbia è che avrebbero dovuto fare zona arancione DOPO
    il 15 , così i ristoranti avrebbero potuto soddisfare le prenotazioni e non
    rimetterci così tanto . (magari buttare cibo).
    Ti abbraccio . Laura

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    1. Sicuramente i contagi non sarebbero impennati a causa di qualche migliaio di pranzi di coppia.
      San Valentino non è assolutamente una ricorrenza a rischio assembramento, come Pasquetta, primo maggio, ecc.

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  7. Ovviamente sono d'accordo con te e col ristoratore: nel 2021 non si può essere fuori dal mondo, l'ignoranza non é ammessa. Questa qui è una cretina, va chiamata con il suo nome.
    Però permettimi, il concetto vale anche per i ristoratori: sono sei mesi che si sa che i colori delle regioni vengono decisi il venerdi per la domenica... giusto? sbagliato? Non lo so, ma è così per tutti. Lo sapevano benissimo che per San Valentino c'era rischio di chiusura. Qui in Toscana, anche se non ufficialmente, era almeno da una settimana che sapevamo che saremo tornati arancioni, non è che tutti posso cadere dal pero quando gli fa comodo...

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    1. Esatto!
      "Però permettimi, il concetto vale anche per i ristoratori: sono sei mesi che si sa che i colori delle regioni vengono decisi il venerdi per la domenica... giusto? sbagliato? Non lo so, ma è così per tutti"

      Infatti è l'aspetto negativo della zona a fasce.
      Permette intervalli di respiro (un lockdown di tre settimane è lungo da sopportare...dopo quello che è successo un anno fa), ma crea proprio quel problema lì.
      Lockdown lungo sai che devi chiudere e fine.
      Poi per carità, c'è sempre l'asporto..anche se pure quello va organizzato.

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    2. Sicuramente i ristoratori sapevano che il rischio era nell'aria ma, nell'incertezza, tra incassare dei soldi preziosissimi e restare a vegetare sul divano, avrei scelto anch'io la prima opzione, pur consapevole di tentare un terno al lotto.

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  8. Ho letto di questa vicenda. Prima di tutto: d'accordo che la situazione è d'emergenza, ma decidere dalla sera alla mattina è davvero odioso per tutte le persone che investono tempo e denaro per organizzare la propria attività e si vedono poi costretti a buttare tutto dalla finestra. Secondo: no, non è accettabile che in questa situazione uno ignori quello che gli sta succedendo intorno. Per dire, se io e mio marito ci fossimo trovati in questo frangente, saremmo stati caso mai noi che, prima di metterci in viaggio, avremmo chiamato il ristorante per chiedere se fosse aperto o no. Ma la cosa che mi ha fatto molto arrabbiare di questa vicenda è l'atteggiamento della cliente che sembra preoccupata solo per il mancato festeggiamento di San Valentino quando ci sono in ballo questioni realmente gravi.

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    1. Bravissima.
      Come spiegavo a Daniele, in qualità di cliente, sono stata io a tenermi in contatto con l'albergatore presso cui avevo prenotato lo scorso autunno.
      Si può anche non guardare il TG per ignoranza, ma sui social non si parla d'altro, e questa cliente sicuramente utilizza almeno Facebook, visto che l'ha usato per redarguire il ristoratore.
      E dici bene, si è preoccupata del suo San Valentino, come fosse un caso di stato. Spero davvero che la polizia la identifichi e la multi per aver oltrepassato i confini regionali, così impara ad ignorare le leggi.

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  9. Infatti.
    Questa è l'ennesima farsa di questo governo (e del precedente).
    Come potevano minimamente pensare di riaprire le piste da sci con i numeri ancora altissimi?
    Avrebbero dovuto sostenere le imprese del settore e chiedergli di rinunciare alla stagione. E invece no. Fanno false promesse, pur consci di non poterle mantenere, e se ne infischiano.
    Sono super vergognosi.

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  10. potevano chiudere alle ore 18 del 14
    anche a noi è andata a buca il pranzo e abbiamo dovuto arrangiarci alla meglio.
    In toscana ci aspettavamo questa soluzione. Troppi morti e troppi affollamenti anche nei ristoranti dove il 7 di febbraio per un pranzo di lavoro la sala era super piena e i distanziamenti ...????
    Sembra che i morti appartengano ad altri, ma il contagio è feroce e non guarda in faccia nessuno.
    La salute prima di tutto mi dico e vorrei che questi protestanti praticassero siti di chi racconta che ce l'Ha fatta, capirebbe molto di più.

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    1. Io non ho l'abitudine di festeggiare il san Valentino, poiché mio marito è nato il 15 febbraio. Quindi, preferiamo celebrare il suo compleanno.
      Come detto, lunedì abbiamo pranzato al ristorante ed è andato tutto liscio come l'olio e così sarebbe ovunque se tutti rispettassero le norme.
      Ma siamo in Italia, cosa possiamo aspettarci da chi è abituato ad infrangere qualsiasi regola?

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  11. Secondo me sarebbe stato cortese da parte del ristoratore avvisare i prenotati, capisco che il dpcm parlava chiaro, ma per correttezza secondo me dovevano chiamare. Che poi la ragazza sia stata maleducata non ci sono dubbi, avrebbe dovuto chiamare lei per accertarsi che il ristorante fosse aperto... fuori dal mondo sicuramente!

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    1. Io credo che, in quel momento, il ristoratore fosse così disperato che non ha nemmeno pensato di mettersi al telefono, e non mi sento di biasimarlo.
      Lei, invece, è del tutto incommentabile.

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  12. Sulla gestione dei colori delle regioni e le loro applicazioni talvolta assurde si potrebbe scrivere un romanzo. Altro che indignarsi: dopo un po' diventa una vera e propria presa per i fondelli.
    Sulla vicenda in questione credo che sia ingiusto che oltre al danno al ristoratore vada imputata anche la colpa dell'annullamento improvviso non determinato da lui e che non può mai essere una sua responsabilità. Visto il linguaggio con cui si esprime la signora/ragazza mi chiedo come si interfaccerebbe con una compagnia aerea che le cancellasse un volo all'ultimo minuto. In quel caso userebbe quella sicumera confidando nella protezione si schermo e tastiera?
    Io non riesco a non solidalizzare con il ristoratore.

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    1. Un volo che magari la condurrebbe da sua madre per la festa della mamma.
      Perché dai, non mi sembra un motivo così prioritario festeggiare il san Valentino.
      Cioè, ci si può amare anche a casa.
      Anzi, lì magari il pranzo o la cena si concludono anche con una buona dose di effusioni...

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    2. Poi se gli dici che sono conformati al consumismo pianificato si offendono pure.

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  13. Hanno ragione i ristoratori,hanno avuto un danno enorme.Solo in Italia succedono queste cose.Buon serata.

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    1. Perché semplicemente siamo governati da incapaci.
      Buona serata a te.

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  14. Un pò quello che è successo per gli impianti da sci : tutti pronti a riaprire , con le dovute accortezze e poi, poche ore prima, arriva la comunicazione che non si può aprire e queste persone, che aspettavano da tutto l'inverno di riaprire gli impianti, immagino come ci sono rimasti, anche perchè avranno sostenuto delle spese , per mettere tutto in sicurezza !! Idem per i ristoranti, si comprano le materie prime e, poi, non si può aprire e quello che si è comprato, che fine farà ?! In un caso del genere, io non mi sarei aspettata che il ristoratore mi telefonasse. Ascolto abbastanza notiziari per sapere che , al ristorante, non si poteva andare !! Quei ragazzi, poi, sono usciti pure dalla regione !!! Ciao

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    1. Quello degli impianti sciistici è un altro problema assurdo.
      Leggevo sull'Ansa di un imprenditore che aveva regolarmente assunto cento dipendenti, che adesso che fine faranno?
      Andranno automaticamente in cassa integrazione?
      E a lui chi rimborserà tutte le spese contributive già sostenute?
      È davvero uno scempio.
      Sapevano benissimo che riaprire le piste sarebbe stato pericoloso. Perché dare una data di via libera e fare dietrofront la sera prima dell'apertura!

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  15. Carissima Claudia... no comment, sembra di vivere in un incubo!
    Un abbraccio affettuoso

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  16. Avrei talmente tanto da dire su questo post che taccio.
    Devo tacere per forza.
    Perché ci sono troppe variabili che mi fanno incazzare a dismisura e se parlassi diverrei scurrile e forse persino un po' volgare.

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    1. Ti capisco bene.
      E la tua scurrilità sarebbe il minimo. Perché qui si rasenta la follia. Siamo schiavi di un sistema che non funziona, e chi ci governa continua a fare un errore dopo l'altro.
      Sono inqualificabili.

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  17. C'era tutto il tempo, una settimana prima, è davvero vergognoso che si riducano all'ultimo giorno, l'ultima ora!

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    1. Purtroppo lo fanno da un anno, ormai. E continueranno ad agire nello stesso vergognoso modo.

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  18. Hanno tutti ragione, ma non dimenticatevi in quale situazione siamo, quasi una guerra con un nemico invisibile che l'incoscenza di molti lo fa trasmettere agli altri senza vedere classe età ecc. ecc. Per ora è così pazienza...

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