Abbiamo parlato spesso di discriminazioni di genere nel mondo del lavoro, ma la notizia di oggi le batte, forse, tutte.
Siamo a Vigone e Torre Pellice, due piccoli comuni del Torinese da circa 5mila abitanti.
Nel mese di maggio è stato bandito un concorso pubblico per coprire due posti da commissario dei vigili urbani. Tutto molto bello se non fosse che alle donne che hanno scelto di partecipare è stato chiesto di presentare un test di gravidanza con esito negativo, effettuato al massimo cinque giorni prima rispetto alla prova fisica.
Il motivo ufficiale sarebbe che, trattandosi di una corsa di mille metri, da effettuare in massimo 6 minuti e mezzo (5 e 30 per gli uomini), questa andrebbe affrontata al pieno della propria forma fisica e, dunque, non sarebbe compatibile con una gravidanza in corso.
La notizia, però, ha fatto infuriare i sindacati di categoria, sia perché è del tutto assurdo e contro legge costringere una donna a sottoporsi ad un test di gravidanza per poter ottenere un lavoro, ma anche perché la gravidanza non può considerarsi, ancora oggi, invalidante.
Inoltre, le mansioni che i vigili dovrebbero ricoprire non hanno nulla a che fare con una corsa tanto lunga e in tempi così ristretti. Pertanto, al di là del test, la prova fisica è apparsa esagerata.
Come se non bastasse, ecco un altro paradosso.
Se il test fosse positivo, la candidata verrebbe rimandata a settembre, poco prima della prova orale.
Dunque, se oggi (metà giugno) fosse incinta, a settembre avrà già partorito e sarà tornata in forma? Forse in alcune specie animali questo potrebbe anche accadere, ma nella donna indubbiamente no.
Insomma, questo concorso fa acqua da tutte le parti e si spera che chi di dovere prenda provvedimenti.
A tutti i candidati vigili-maratoneti, maschi e femmine, giunga la mia solidarietà.
Facevano prima a dire ..no donne!!
RispondiElimina.....................fa come se i puntini fossero parolacce...😊
Esatto!
EliminaIl concorso non sarebbe stato a norma di legge se rivolto solo agli uomini, allora tanto vale inserire una clausola ancora più imbarazzante.
Dove andremo a finire...
È triste ammetterlo ma la realtà tocca sempre più vette di assurdità fuori da ogni più inimmaginabile ipotesi che la fantasia di uno scrittore, un regista o un cantante distopico potrebbe mai raggiungere
RispondiEliminaDici bene.
EliminaLe tue poesie, a confronto, sono favole per bambini.
Inconcepibile.
RispondiEliminaE meglio che non aggiunga altro!!!
Sembri Puffo Quattrocchi...
Elimina"Che è meglio!". 😂😂😉
Già, ma più che altro lo diceva mia mamma quando preferiva tacere per non offendere in modo irreversibile: "Fammi stare zitta... che è meglio!" con parte finale detta rigorosamente dopo un breve significativo silenzio.
EliminaImmagino la scena.
EliminaAnche perchè la metto in pratica spesso pure io. È in questo caso calza a pennello.
che vergogna!
RispondiEliminaInfatti!
EliminaSono sconcertato!
RispondiEliminaBuon inizio di settimana.
Lo siamo tutti.
EliminaBuona settimana a te.
Secondo me sapevano già chi prendere ed hanno istituito un concorso farlocco...che mestizia...
RispondiEliminaNon me ne stupirei.
EliminaNon mi meraviglio . In Germania , prima di essere assunta , mi chiesero
RispondiEliminail test di gravidanza . Ero giovanissima e illibata , figurati!!!....
Comunque pensavo che questa richiesta non esistesse più .
Buonissima giornata . Bacione. Laura
Oddio. In Germania?!
EliminaEd io che pensavo che certi scempi avvenissero solo in Italia.
Che schifo!
Chi ha deciso queste regole andrebbe esposto in piazza a una folla di aspiranti vigilesse inferocite (e non solo). Magari è anche uno di quelli che si lamenta perchè gli italiani fanno pochi figli XD
RispondiEliminaE certo. Perché i figli bisogna farli col pensiero, o comprarli al supermercato, visto che a noi donne non è consentito restare incinte!
EliminaUna delle cose più assurde che abbia mai letto, scuse comprese. No comment, veramente. Si commentano da soli.
RispondiEliminaBaci.
Il problema è che non è nemmeno una barzelletta...
Eliminasenza parole, davvero senza parole
RispondiEliminaPurtroppo queste notizie non mi stupiscono nemmeno più.
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