Jukebox: 'Why Worry' di Mark Knopfler

 

Buon sabato amici.

Torna l'appuntamento col jukebox di Chi scrive non muore mai.

Oggi ho deciso di tenere il gettone per me, per celebrare l'anniversario di matrimonio dei miei genitori.

Sulla torta della loro unione, quest'anno ci sarebbero state 34 candeline.

Per l'occasione ho scelto quindi di farvi ascoltare una canzone tanto cara a mio padre, che piace tantissimo anche a mia madre.

Si tratta di "Why worry", pubblicata nel 1985 nell'album "Brothers in arms" dei Dire Straits.

Non mi ero mai soffermata prima della stesura di questo post sulla traduzione del testo, e non saprei se mia madre ama questa canzone poiché le sue parole siano così rievocative.

Il protagonista del brano, infatti, si rivolge ad una donna e fa di tutto per tranquillizzarla, spiegandole che non occorre abbattersi e soffrire, in quanto accade sempre qualcosa di meraviglioso dopo il buio.

"Perché preoccuparsi, ci dovrebbe essere

una risata dopo il dolore

dovrebbe esserci lo splendere del sole

dopo la pioggia

è sempre stato così

quindi non preoccuparti ora.

Ragazza, quando sono triste mi rivolgo a te

e dai un senso a quello che faccio

so che non è difficile da dire

ma, ragazza, proprio quando questo mondo sembra cattivo e freddo

il nostro amore risplende di luce scarlatta e dorata

e tutto il resto è solo di passaggio".

A rileggerla mi viene la pelle d'oca, pensando che mio padre stia pronunciando queste parole, attraverso la voce del suo amatissimo Mark, per rincuorare la sua sposa.

E, perché no, anche me.

In qualche modo, allora, questo sarà il suo regalo di anniversario per l'unica donna che abbia mai amato nella vita e che, sono certa, continua a proteggere al di là delle nuvole.

Grazie, papà, per le tue manifestazioni costanti, e per la vicinanza che, in qualche modo, continua ad arrivare a tutti noi, nonostante siano passati ben undici anni dalla tua dipartita.

Ti amiamo al di sopra di tutto.

Per sempre.