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sabato 6 agosto 2022

Jukebox: 'La locomotiva' di Francesco Guccini

 
Buon sabato amici.
Torna l'appuntamento col jukebox di Chi scrive non muore mai.
Oggi tocca ala richiesta di Ernest del blog "I diari dello scooter", che ha scelto un brano emblema del cantautorato italiano, "La locomotiva" di Francesco Guccini.
Sebbene sia consapevole che si tratti di una canzone famosissima, confesso di non averla mai ascoltata prima della preparazione di questo post.

Pubblicata nell'album "Radici" del 1972, è sicuramente il brano più celebre di Guccini, tanto che il cantautore lo ha sempre usato per chiudere i suoi concerti, regalando ai fan una sorta di rituale.

Stando alle dichiarazioni dell'autore, non si tratta una canzone di stampo politico, nonostante possa sembrare esattamente così.
Il suo intento, infatti, era soltanto di raccontare la storia dell'anarchico macchinista Pietro Rigosi che, nel 1893, senza un'apparente ragione, si impossessò di una locomotiva sganciata da un treno merci e decise di farla schiantare nella stazione di Bologna.

Come dichiarò ai giornali, il testo fu scritto in pochissimi minuti, proprio perché la storia lo aveva colpito al punto di riempirgli la testa di idee.

Insomma, ricordate questa canzone?
Chissà se Ernest la apprezza perché la associa ad un evento particolare, o soltanto perché è un fan di Guccini.

Intanto, vi faccio ascoltare anche "Agapito Malteni il ferroviere", pubblicata da Rino Gaetano nel 1974 ed ispirata alla locomotiva gucciniana.
Stavolta, però, il macchinista tenterà di dirottare un treno con chiaro fine di protesta, ma la canzone terminerà prima che possa portare a termine il suo piano.

Ricordate di lasciarmi nuove richieste nei commenti.
Baci.

30 commenti:

  1. Anche per me è primo ascolto. Guccini mi piace più come autore per altri che come interprete, quindi difficile che cerchi sue canzoni. Comunque brano gradevole. 😊

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    1. Non credo di conoscere una sola canzone scritta da lui per altri.
      Magari ne adoro moltissime, ma ignoro che i testi siano suoi.

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    2. Per fare un uomo, Dio è morto, Canzone per un'amica...

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    3. Conosco solo la seconda e non mi fa impazzire. Dunque era il paroliere dei Nomadi?

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  2. Eh si che la conosco. Una delle canzoni simbolo del Guccini cantautore.
    Mi piace però anche il suo lato comico, meno conosciuto, ma se lo vuoi scoprire è qui:

    https://youtu.be/gH5yajenfjs

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    1. Vado subito ad ascoltarla, anche se siamo lontani anni luce dai miei gusti. Quindi dubito che mi catturerà. 😉

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  3. Una rilettura in chiave cabarettistica de La Genesi

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    1. Più che una canzone sembra uno spettacolo teatrale.
      Al quale, comunque, non avrei partecipato. 😅
      Pardon.

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    2. Infatti è una registrazione dal vivo, e la scena la immagino fra fiaschi di vino e tavolate di gente😊

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  4. Non ci sono parole per commentare questo brano, uno dei capolavori di Guccini.
    Sereno giorno.

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  5. Ammetto di non conoscere, forse perché non mio genere, comunque interessante la storia che c'è dietro questo brano.

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    1. La storia sì. Lo stile del brano, invece, non mi appartiene affatto.

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  6. Mitico Guccini!!
    Mi piace questa canzone..grazie che ci riporti queste canzoni. Che magari son nascoste tra le pieghe della mente..tu ce le fai uscire.. ricordare ..

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    1. Beh, devi ringraziare Ernest per averla richiesta, non me. 😉

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    2. Ok allora ci fate..tu e lui 😉

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  7. Ma sai che non la conoscevo? Grazie ad Ernest per averla proposta e a te per averla pubblicata qui ❤️

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  8. Non conoscevo nessuna delle due canzoni , mi sono piaciute .
    Buon sabato sera , soli o con Mamma ?
    Bacioni Laura

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    1. Oggi sono rimasta a Monopoli e fra poco mi raggiunge mamma, così facciamo una passeggiata e andiamo a mangiare una pizza. 😘

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  9. Ciao ciao, ecco la vecchietta... 😀 Guccini non è il mio genere, anche se mi piacciono i cantautori. Penserò a qualche canzone per il tuo blog. 😘

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    1. Ahahahha
      Monella! Pensaci bene, perché le tue richieste mi piacciono sempre moltissimo. 😍

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  10. Ho ricordi bellissimi della mia fanciullezza, legati a questa canzone, e in generale legati alla intera discografia di Guccini, dal momento che da allora non l'ho più lasciato.
    Ottima scelta, quella di Ernest! :-)

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    1. Mi dispiace di non aver potuto rendere omaggio a Guccini come avrebbe meritato, ma proprio viviamo su due pianeti opposti.
      Chissà quante belle parole avresti saputo spendere tu, allora.

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  11. La Locomotiva di Guccini, cantata e ricantata ma non è fra le mie preferite.Trovo che Guccini abbia scritto vere e proprie poesie tipo "Van Loon" dedicata a suo padre o "Culodritto" per la figlia. Credo che se leggessi i testi non ti sentiresti poi così lontana.
    Un saluto, ciao Claudia.

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    1. Giuro che lo farò!
      Mi hai incuriosita.
      Anche se di sicuro, a mia figlia, avrei detto "Mi raccomando" e non "Culodritto". 😅😉

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  12. Non era un brano particolarmente famoso di Guccini - magari "L'avvelenata" lo era, per via dell'infarcitura di parolacce - ma mi piaceva molto.

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    1. Pensa che io credevo fosse il più famoso.
      Almeno questo mi aveva suggerito Google. 😅

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  13. Eccomi scusate per il ritardo del commento e grazie grazie infinite!!!
    Guccini per me rappresenta la poesia, le sue parole spesso riescono a dipingere quadri, rappresentare quotidianità che possiamo trovare nelle nostre città, racconti di una volta, lotte, passioni e ideali.
    Ho iniziato a conoscerlo verso i 17 anni e da li non ci siamo più lasciati. Ricordo i suoi concerti, tutti seduti e guai alzarsi lui si arrabbiava molto… ci si alzava solamente nel finale quando cantava la Locomotiva. Ricordo anche di averla cantata assieme ad un caro amico ad un Karaoke (mamma mia!!!) con tanto in Eskimo addosso.
    Per chi non lo conoscesse vi consiglio di ascoltare altri brani davvero belli, ce ne sono tanti come Il Vecchio e Il bambino, Culodritto, Madame Bovary, Cyrano, Quattro Stracci, Le osterie fuori porta e tante tante altre.
    Magari è un discorso un po’ da vecchio ma spesso mi domando perché ora non si scrivano più testi così.
    Grazie di cuore Claudia per questa dedica e grazie anche a tutti gli altri amici Blogger.

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    1. Non è un discorso da vecchi, ma da infenditori di musica d'autore.
      Io sono nata in un'altra epoca, alla fine degli anni Ottanta, ma apprezzo Battisti, I Nomadi, Gli Stadio, ecc.
      Non riesco ad ascoltare, invece, mostri sacri come De André o, appunto, Guccini, perché non sono nelle mie corde. Ciò non toglie che ne riconosca il valore.

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