Jukebox: 'Ci sarò' di Alessandro Mara

Buon sabato amici.

Rieccomi qui con una puntata del jukebox di Chi scrive non muore mai.

Questa settimana ho deciso di esaudire una mia richiesta, per scoprire quanti di voi ricordano una canzone che mi piaceva moltissimo da ragazzina.
Si tratta di "Ci sarò" di Alessandro Mara.

Qualche giorno fa, infatti, l'ho beccata in radio mentre andavo a Fasano ed ho provato un'emozione bellissima.
Ho subito inviato un messaggio a Riccardo per chiedergli se ricordava qualcosa in merito, ma mi ha risposto che è quasi certo di non averla mai ascoltato prima.
Non riuscivo a credere ai miei occhi.
Così, ho posto la stessa domanda al Moz, ma neanche a lui è parso di conoscerla.
Sono giunta, quindi, alla conclusione che probabilmente l'abbiano rimossa perché non l'avevano  mai apprezzata in particolar modo.
C'è da dire, infatti, che negli ultimi vent'anni è capitato molto raramente che passasse in radio.
Pensate, ad esempio, che fra quindici anni ci ricorderemo tutte le canzonette portate al successo dai cantanti sfornati dai talent? Sono così tanti...
Una volta, invece, i tormentoni provenivano solo da Sanremo.

Sul palcoscenico del Teatro Ariston del 1996, infatti, Alessandro Mara (nome d'arte di Alessandro Maraniello) propose il brano Ci sarò, che ottenne dei buoni riscontri, nonostante il suo piazzamento al tredicesimo posto delle nuove proposte.
Stiamo parlando di un Festival abbastanza ricco di successi, vinto nella sezione big da Ron e Tosca con la meravigliosa "Vorrei incontrarti fra cent'anni", che vide tra gli altri la partecipazione di Giorgia con "Strano il mio destino" (3° posto), Massimo Di Cataldo con "Se adesso te ne vai" (6° posto) e Michele Zarrillo con "L'elefante e la farfalla" (11° posto).
La sezione giovani fu vinta, invece, da Syria col brano "Non ci sto".

C'è da dire che la carriera musicale di Alessandro fu abbastanza breve. Difatti, ancora oggi continua a svolgere la professione di avvocato.
Eppure, sono pronta a scommettere di aver conservato a lungo un suo poster trovato nel "Cioè", e di aver fantasticato sul ragazzetto che mi faceva battere il cuore, contando e cantando le briciole di quella tovaglia....

Ci sarò tra le briciole della tua tovaglia,

o quando sfuggi al suono della sveglia.

Ci sarò dentro l'alba che ti meraviglia,

si spalanca un sole che ti abbaglia.

Adesso, però, tocca a voi.

Avete mai sentito questa canzone, o sono rimasta l'unica al mondo a conoscerla ed apprezzarla?

Intanto, vi ricordo che potete sempre prenotarvi per una puntata del mio jukebox.

Buon fine settimana.

Bisous. 💋