Non avevo mai letto un libro di Fabio Volo. Lo avevo sempre evitato per pregiudizio, proprio io che detesto i preconcetti.
Stavolta, però, ho assistito in tv ad una delle sue presentazioni e ho capito che quest'opera era esattamente nelle mie corde.
Quindi, l'ho acquistata e divorata in tre giorni, a riprova del fatto che non mi ero sbagliata.
Anna e Marco stanno insieme da sette anni, e da cinque hanno un figlio di nome Matteo.
Il loro "sembrava un amore in grado di mantenere le promesse", ma presto l'apatia della routine aveva preso il sopravvento.
Una sera, quindi, accade l'impensabile. Anna chiede al suo compagno se la ama ancora e lui, per la prima volta, non riesce a mentirle, confessandole di sentirsi stanco e demotivato.
Il problema è che la risposta di lei getterà il protagonista nello sconforto più assoluto.
«È quello che provo anch'io. Questa non è la vita che avevo immaginato e non capisco dove abbiamo sbagliato. Anche se stiamo insieme, anche se abbiamo un figlio, nella maggior parte del tempo mi sento sola».
"Immaginando quel momento, avevo sempre pensato che avrei provato un senso di liberazione, invece mi sono sentito ancora più perso, come se in quel buio stessi precipitando. Non ero più felice con lei, lei non lo era più con me, eppure ero terrorizzato dall'idea di perderla.".
Il problema dell'amore è che, troppo spesso, non è affatto eterno e lascia spazio all'abitudine o, peggio, alla rassegnazione.
Nel momento in cui, però, ci si trova a fare i conti con la possibilità di interrompere una relazione che non regala più gioie ecco tornare a galla i ricordi felici di un passato perfetto, con la voglia di capire quando l'incanto ha iniziato a rompersi.
"Non è stato un evento, una situazione, un tradimento ad allontanarvi. È successo senza esplosione, in silenzio, lentamente, con piccoli, impercettibili passi. Un giorno, guardando l’uno verso l’altra, vi siete trovati ai lati opposti della stanza. Ed è stato difficile perfino crederci".
Ho letto queste pagine con un nodo in gola perché, tante volte, mi sono immedesimata nelle parole di Anna e persino in quelle di Marco.
Come capire quando davvero un sentimento è giunto al capolinea? In fondo, è difficile conservare le pulsioni dei primi tempi quando le bollette superano i bigliettini d'amore e i figli monopolizzano tutto il tempo trascorso insieme.
Così i due protagonisti decidono di avviare una profonda analisi di se stessi e dell'altro, partendo per un lungo viaggio in Australia in compagnia del piccolo Matteo.
Qui, tra nuove amicizie ed incontri preziosi, riusciranno a schiarirsi le idee, scoprendo l'unica vera soluzione per la loro famiglia.
Decideranno di lasciarsi prima che i problemi li portino ad odiarsi, evitando così di nuocere al loro bambino?
Oppure si daranno un'altra chance per essere felici tutti e tre insieme?
Non sarò io a dirvelo, sebbene avrei sperato, vi confesso, in un finale diverso.
Insomma, "Una gran voglia di vivere" descrive quello che le coppie non confessano mai. Perché i sorrisi a trentadue denti sfoggiati sui social e nelle cornici di casa non sempre corrispondono al vero, poiché è difficile viaggiare nella stessa direzione quando le farfalle volano via dallo stomaco.
Eppure, tante volte, qualcuna rimane esattamente lì, in attesa di tornare a spiegare le ali nel cuore.
Cara Claudia, credo che questo libro che hai bene descritto, vada a ruba, è interessante.
RispondiEliminaCiao e buona giornata,un po piovosa, con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Sicuramente sarà un successo, anche se spesso questo non è direttamente proporzionale alla qualità del libro.
EliminaBuona giornata a te.
I viaggi nei libri di Fabio Volo sono un elemento fisso e spesso decisivo.
RispondiEliminaLa tua recensione mi ha incuriosito!
Speriamo nessuno scriva nei commenti il finale!
Ahahah
EliminaMi sono già sforzata di non farlo io. Di solito evito le recensioni proprio perché non riesco a limitare lo spoiler. ;)
Claudia, la questione è questa.
RispondiEliminaOggi forse abbiamo più coraggio di troncare perché non invecchiamo, perché il futuro esiste sempre.
Un tempo non era così: un tempo a 20 anni eri condannato, e a 30 eri vecchio. Chi ti prende più, dopo?
O forse tutto il contrario: la gente aveva le palle di resistere.
Soffrire? Chissà.
Le coppie duravano perché si doveva, con stoica resistenza e amore per la famiglia (concettuale) e poco per se stessi.
Magari i figli ritardavano la fine di un amore che è una fine chimica, imprescindibile.
Moz-
Sono d'accordo con te ma, allo stesso tempo, vedo giovani coppie che si lasciano alla prima difficoltà, nonostante il sentimento di base vi sia ancora.
EliminaE no, le farfalle non volano più, però l'amore (seppur trasformato) non svanisce nel nulla in mancanza di motivi gravi.
Quindi credo sì che una volta si restava assieme perché si pensava di non avere alternativa, ma anche che oggi ci si lasci con troppa disinvoltura, per inseguire un'idea di felicità spesso distorta e concretamente irraggiungibile.
Dipende dalla sofferenza che arreca lo stare assieme.
EliminaPrima era scandaloso rompere una coppia, specie dopo essersi presentati alle famiglie ("alle case" si dice a Ginosa), ora si arriva, dall'esterno, anche a criticare chi resiste nella speranza di un miglioramento, e chi è coinvolto svaluta il bello di quanto vissuto e condiviso assieme.
Eh appunto: oggi c'è sempre speranza nel futuro perché siamo giovani per sempre, ma contemporaneamente ci si arrende presto e non si lotta.
EliminaUn tempo si lottava sia per paura di un futuro dove non eri più sulla piazza, sia perché non volevi sfasciare la famiglia (tabù).
Si soffriva maggiormente in passato, ma oggi non siamo più in grado di tener saldo qualcosa.
L'amore è bello finché dura, dai.
Moz-
Detto da te, poi, che sei un eterno dodicenne, fa specie.
EliminaBravo il Moz. :P
L'amore dura finché ci si crede.
EliminaAllora direi che il giusto, viste le buone premesse di oggi sul futuro e vista la non resistenza, è essere ONESTI con noi e il partner.
EliminaForse ci vuole un pizzico di coraggio, ma visto che il futuro non è oscuro e si è forever young, e visto che una rottura non è più tabù, meglio non soffrire in una prigione sentimentale.
Però, dico, almeno si devono fare diversi tentativi di tener salda la coppia.
Moz-
La routine è un grande nemico della coppia, bisogna ritagliarsi tanti spazi, ma non è facile. La trama sembra interessante, questo libro ci lascia tanti interrogativi.
RispondiEliminaSereno giorno.
La vita a due è più difficile di quanto non si creda, ma voglio credere che ne valga la pena.
EliminaBuona giornata.
"La routine è un grande nemico della coppia, bisogna ritagliarsi tanti spazi, ma non è facile." Concordo con queste parole di Vincenzo. Per il resto ti faccio i complimenti per la recensione ma io proprio Fabio Volo non lo reggo.
RispondiEliminaDovrei aver letto due libri suoi dal mio ex, o forse tre: il primo ok, ma poi l'onnipresente protagonista immaturo mi è andato a noia. Stessa cosa mi è successa coi libri di Wilbur Smith: cambiano ambienti ed epoche, ma il tipo di personaggi ed esperienze è sempre quello. Stessa cosa per John Grisham, anche se mi piace il suo stile brillante. E ce ne saranno pure altri che al momento non ricordo...
EliminaDaniele, so bene che Volo sta sulle balle a molti ed io stessa nutrivo molti pregiudizi su di lui, ma sono felice di avergli dato una chance.
EliminaLivia, in questo caso il protagonista non si droga, non va a troie e non è immaturo. Anzi, è un ottimo padre.
Non sarà che anche Volo sta crescendo? ;)
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Eliminaallora diciamo che io appartengo alla generazione che : se una cosa si rompe ,si aggiusta nel miglior modo possibile ..non la butto e prendo altro ..dunque ..
RispondiEliminaok le farfalle nello stomaco durano poco ..siamo reali
ma poi c'è la voglia di costruire ..di far qualcosa insieme ..
io e marito non siamo tipo fidanzatini anzi! quando secoli fà ;)) durante il pranzo di nozze avessi chiesto quanto dura 'sto matrimonio ? la risposta + positiva sarebbe stata un annetto ..forse ..
io una pazza scatenata che se tutti a destra : io a sinistra .!!. tipetto così ..ma marito è stato furbo ..qualsiasi cosa facevo o mi inventavo ..fai ,và bene !
perchè un cavallo selvaggio se lo rinchiudi ..la prima volta che trova aperto non lo prendi più ..invece se può andare e tornare liberamente sicuramente torna .. ed anch'io con lui ..con questo non vuol dire che siamo la famiglia del mulino bianco ..la Vita ci ha messo duramente alla prova più e più volte ..ma abbiamo fatto fronte comune ..ah e bisticciamo spessissimo ..per cose futili o serie ..ma sempre bisticci verbali ..e ci facciamo di quelle risate insieme .. viaggiamo spesso insieme ..1 davanti l'altro molto più indietro ;)) ..andiamo dove piace a me e a lui meno ..e dove piace a lui ed a me meno ..
insomma mediamo ..e posso dire che se siamo ancora insieme , non è per convenienza ..mancanza di alternative o altro ..ma perchè lo vogliamo .
vedo in alcune coppie invece (giovani o meno ) ..che invece al primo ostacolo mollano ..si cambia ..non voglio mettersi in gioco ..questo "giocattolo " non mi piace ..lo cambio ..non provano neanche a pensare che magari son loro inadatti al gioco ..come bambini immaturi ..
neanche bambini perchè i bambini provano a far funzionare i giochi ..
ho visto certi comportamenti anche in coppie "grandi" che mi han spiazzato ..ma cavolo provate a rimettervi in gioco ..no! semplicemente cambio gioco ..e spesso con figli in mezzo ..
mah sicuramente penso cosi per l'età "agè "..però conosco anche coppie che si son messe in gioco e ritentato spesso ..con questo non voglio dire che si deve star insieme e soffrire tutta la vita ..ma prima di distruggere il "gioco" provare a reinventarsi il "gioco" .
serena giornata
Io sono abbastanza giovane, ma sono pienamente d'accordo con te.
EliminaLa leggerezza con cui ci si lascia oggi è troppa.
Oltretutto nessuno garantisce a questi uomini e a queste donne che con un nuovo partner saranno più felici.
Quindi, resto dell'idea che i matrimoni andrebbero sfasciati solo per motivi seri quali tradimenti, litigi giornalieri per totale incompatibilità caratteriale, percosse, ecc.
Il resto mi pare possa sempre essere salvato.
Ma mi sforzo di non giudicare mai le scelte degli altri, perché a me stessa, per prima, a volte viene voglia di mandare tutto a monte, pur non essendoci nessuno dei motivi che ho citato sopra.
Ma si tratta di stanchezza passeggera, che lascia presto spazio a nuove risate.
Poi, chi lo sa nella vita... Speriamo bene. ;)
Contento che sei riuscita a leggere nuovamente un libro, brava ;)
RispondiEliminaSì, ultimamente ci ho ripreso gusto.
EliminaMa l'unico modo che ho per leggere e farlo moooolto velocemente, in modo che non abbia il tempo di dimenticare i concetti. ;)
«È quello che provo anch'io. Questa non è la vita che avevo immaginato e non capisco dove abbiamo sbagliato. Anche se stiamo insieme, anche se abbiamo un figlio, nella maggior parte del tempo mi sento sola».
RispondiEliminaCome se le avessi scritte io queste frasi Claudia, forse è stanchezza, come dici tu. Non ho mai letto Fabio Volo, ma forse questo me lo prendo.
Buona giornata.
Se lo leggi fammi sapere cosa ne pensi.
EliminaCredo che potrebbe servirti, sai?
Un abbraccio
E' naturale che un rapporto cambi. E' impensabile abbracciare un rapporto d'amore con qualcuno e aspettarsi che tutto resti esattamente come il primo giorno. Impensabile ed infantile, aggiungerei.
RispondiEliminaCambia il rapporto, cambiamo noi, cambia il mondo intorno, cambiano le condizioni in cui una coppia si trova. E soprattutto la routine porta ad un rilassamento che è la parte bella e anche più tremenda di un amore.
Dunque l'amore è finito? io direi di no. Direi che è cambiato. Assestato. Scompare quella tensione, quella paura, quel sentirsi sempre sul filo. Ci si adagia.
E questo secondo me non è essere infelici. Quella persona che ci sta accanto con cui magari non si va più a scalare l'Everest è ancora la nostra colonna portante. Con quella colonna possiamo fare ancora moltissime cose. Diverse, ma ancora moltissime. Questa è la mia ferma convinzione.
Ovviamente, purché si smetta anche d'amare. Se il sentimento cessa, allora ci si deve davvero preoccupare. Ma alcuni rapporti sono solo stanchi, non morti.
Condivido tutto ed in particolare la chiusa.
Elimina"Alcuni rapporti sono solo stanchi, non morti".
Quasi quasi ti cito in una delle mie pillole domenicali... 😉
Ahaha, dopo che lo avrai fatto mi citeranno nei baci perugina :D
EliminaConfesso di essere sempre stato prevenuto verso i libri di Volo, e infatti non ho mai letto niente di lui. Però col tuo post mi hai incuriosito e sicuramente romperò il tabù.
RispondiEliminaPer quanto riguarda innamoramento e amore, Frued diceva che l'innamoramento ha lo svantaggio di rappresentare una grande e sconvolgente tempesta emotiva, però ha il vantaggio che dura poco e si "guarisce" quasi subito :-)
Il guaio è per chi si sposa o mette al mondo dei figli mentre è in piena fase di innamoramento. Per tutti coloro che, invece, si prendono i giusti tempi è difficile credere che un sentimento possa svanire dall'oggi al domani senza una grave ragione.
EliminaOnestamente , devo dire che i romanzi Italiani non mi attirano molto ,
RispondiEliminapreferisco quelli stranieri , inglesi e americani . Leggo libri di storia
che compra mio marito , ne ho una libreria piena , tipo" Centomila gavette
di ghiaccio"(ritirata degli Alpini in Russia)bellissimo e commovente .
"Kruscev racconta" molto interessante e terribile . Ora sto leggendo
"Le donne che hanno vissuto la storia" Rachele Mussolini ,Eva Braun ,
Anna Frank , Eva Peron ,Dolores Ibarruri (La pasionaria spagnola)ecc...
Riguardo l'Amore , difficile regga tutta una vita quando la passione si
spegne e le farfalle volano via . Io e mio marito pensiamo allo stesso
modo nelle cose importanti della vita (ed è questo forse che ci tiene uniti)
nelle cose di tutti i giorni , siamo proprio diversi. Lui tutto numeri ,
io tutta fantasia ,io guardo il bicchiere mezzo pieno , lui lo vede sempre
mezzo vuoto . Quanta pazienza ma , mai pensato di lasciarci....
Penso e vedo uomini prepotenti , arroganti , arrivisti...No , mi tengo
stretto il mio uomo ,c'è di peggio, mi dico. Penso positivo .
Qui piove sempre , non se ne può più . Povera Liguria !!!...
Un affettuoso abbraccio . Laura
Tienitelo stretto, fai bene.
EliminaL'erba del vicino è sempre più verde ma poi, in soldoni, gli uomini (e le donne) son tutti uguali, quindi inutile stravolgere gli equilibri, no? 😉
Qui è molto umido, ma la temperatura è mite.
Buona serata
Ho letto Centomila gavette di ghiaccio l'anno scorso, trovato per caso nella libreria di mia mamma. Terribile e commovente, concordo con te.
EliminaUn altro libro di carattere storico che mi è piaciuto tantissimo è stato L'armata dei fiumi perduti, di Carlo Sgorlon; narra dell'occupazione della Carnia da parte dei Cosacchi durante la Seconda guerra mondiale. Veramente bello.
Ciao e... scusate l'intromissione.
Ma quale intromissione. Scherzi??
EliminaLo scopo del blogging è proprio questo.
Laura sarà felicissima di leggere la tua risposta. Io, purtroppo, non conosco questi libri e non amo i testi storici, anche se "Le donne che hanno vissuto la storia" mi incuriosisce e non poco.
Per Andrea ,"L'armata dei fiumi perduti." Mi interessa , vedrò se
Eliminariesco a trovarlo . Grazie . Ciao
Laura
Cara Claudia sono tre e su 19 adulti non è poco. Due femminucce e un maschietto e prima di Pasqua siamo il 22.
RispondiEliminaPer il tuo post direi che la pigrizia e i troppi impegni che ci siamo creati salta la spensieratezza. Palestra, calcetto, baik, corsa prendono molto e nessuno pensa alla balera dove è l'orchestrina che detta i ritmi e l'umore. Con la mia lei la domenica pomeriggio e a a maggior con questa pioggia balera e tante risate per i passi sbagliati l'abbigliamento stravagante di tanti e non si pensa ad altro. Da noi è tempo di sacre con polenta e fantasia...peccato che ci sia la pioggia ...
Abbi cura di te e energia
Che bello condividere la passione per il ballo.
EliminaMagari fra qualche anno cercherò anch'io le balere. 😉
Non ho capito la questione dei 19 adulti.
Nel tuo villaggio siete così pochi?
Si nella mia borgata a 1000m. Sugli Appennini pistoiesi siamo in 19 residenti. 14 adulti e 5 giovincelli ma si sta benissimo e nn ci facciamo mancare nulla.
EliminaCaspita. Pensa che io ho circa trenta cugini di primo grado.
EliminaLa tua borgata non basterebbe per la mia famiglia, quindi.
Scherzi a parte, sarà una bella atmosfera, a maggior ragione adesso che arriva il Natale.
Curiosità ;ma allora hai anche tanti zii . Che fortuna !!!
RispondiEliminaBelle queste grandi famiglie che si ritrovano per il Natale !!!
Nella famiglia di mio padre sono 11, in quella di mamma 7, più i relativi mariti e le mogli.
EliminaI nipoti, invece, siamo 18 dalla parte di papà e 12 da quella di mamma. Ed i cantieri non sono ancora chiusi visto che il mio zio più giovane ha 33 anni. Ti bastano?
Caspiterina ! I tuoi nonni si davano da fare...Ma che bel Parentado!!!
EliminaDalla parte di Mamma erano in 5 e anche dalla parte di Papà .
Zia Laura è mancata a 20 anni prima che io nascessi . Un paio di zii
non si sono sposati , cugini più anziani di me sono già mancati e,
qui in Liguria vivo solo io . Sì , i tuoi mi bastano , se me ne
vuoi mandare qualcuno.....
Un tempo ero un bravo mangiatore di libri, da alcuni anni non ne leggo uno.
RispondiEliminaTi auguro un sereno giovedi.
Magari potrai tornare a farlo, chi lo sa.
EliminaBuona giornata a te.
Io invece credo resterò del mio pregiudizio. La storia mi sembra attuale, condivisibile e molto più frequente di quanto si pensi, ma mi sembra anche un po' banale per essere interessato a comprare e leggere un libro.
RispondiEliminaCome disse la cara Michela Murgia "gli alberi si vendicheranno"!
Perché non sei sposata, e non puoi immedesimarti nella storia.... :P
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