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martedì 26 novembre 2019

Vietato bocciare in prima media: giusto o sbagliato?

Diversi giorni fa riflettevo sul ruolo che hanno i genitori d'oggi nell'istruzione dei figli.
L'occasione è nata da una notizia che ho letto in merito al ricorso portato avanti dal padre di un giovane studente contro la sua bocciatura in prima media.
I giudici lo hanno accolto, sostenendo che il ragazzo non potesse essere bocciato sulla base del solo rendimento scolastico, e che i docenti avrebbero dovuto attendere quantomeno il secondo anno per una valutazione più corretta.

Il caso mi ha fatta rabbrividire. Vi spiego perché.
Da ex studentessa e da madre so per certo che se un allievo rischia la bocciatura, i professori non ne fanno certo segreto fino al termine dell'anno scolastico, anzi.
Più volte convocano i suoi genitori per lamentare le lacune dello studente, o per denunciarne i comportamenti scorretti.
E come mai i genitori non si attivano prima di arrivare a giugno e veder cadere sulla testa del figlio la croce della bocciatura?
Non potrebbero aiutarlo con i compiti, ad esempio, durante il corso dei mesi, personalmente o con l'ausilio di un insegnante privato?

Certo, è facile lavarsene le mani per un anno e poi pretendere che lo studente venga promosso solo perché in prima media è "vietato" bocciare.
In fondo, se davvero così fosse, sarebbe assurdo aspettarsi che i suoi compagni di classe portino avanti un buon rendimento. Se la legge è uguale per tutti, tanto vale poltrire... O no?
Va detto, però, che magari i genitori di questo ragazzo le hanno provate tutte per migliorare il suo rendimento, ma a vuoto.
Allora tanto vale accettare la bocciatura...

Voi, al loro posto, come vi sareste comportati.
Per me le bocciature sono fondamentali.

69 commenti:

  1. Per me dovrebbero bocciare anche in prima elementare

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    1. Certi soggetti di mia conoscenza li avrei radiati già dall'asilo! Ladri di merendine, denunciati e non puniti dalla suora! Per colpa loro ho abbandonato la scuola materna.

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    2. Giustissimo Nia.
      Ai miei tempi si bocciava eccome alle elementari. Adesso, invece, creano casi di Stato per niente.
      Gas, mi dispiace per la tua esperienza.
      È proprio vero che il bullismo non ha età..

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  2. Cara Claudia, una storia un po complicata, e direi difficile.
    Personalmente mi metto per la bocciatura, è troppo comodo che i genitori aspettino così a lungo, perché non si sono interessati a correggere il figlio prima!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. La correzione spetta assieme a famiglia e scuola. Sono due competenze complementari che devono collaborare nell'interesse dei ragazzi.

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    2. Do ragione a Tomaso.
      Se un ragazzo non assimila quello che gli insegnano a scuola sta alla famiglia "aiutarlo". Le virgolette perché, a mio avviso, in questo casi a mancare è solo la volontà e quindi servirebbe il pugno di ferro, perché in caso di disabilitá o seri deficit dell'apprendimento la scuola non arriva a bocciare l'allievo...

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  3. Totalmente d'accordo con te, in quanto:
    - se te la spassi mentre io mi faccio il mazzo per nove mesi, una promozione altrui non meritata scoraggia me dall'impegnarmi
    - quando ho fatto la prima media avevo quattro ripetenti, di cui soltanto uno fu promosso in seconda quell'anno, mentre gli altri tre furono bocciati nuovamente assieme ad altri tre per la prima volta; quindi costoro dovrebbero esigere la retroattivazione di questa regola e chiedere i danni morali al MIUR
    - vanno aiutati ragazzi in condizioni particolari, tipo i BES, supportati da insegnanti di sostegno competenti, e non disoccupati disperati che accettano quel ruolo sebbene privi di formazione
    - tutto questo contribuisce a svalutare il "pezzo di carta" che certifica un traguardo raggiunto

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  4. Un dilemma con due corni: bocci uno che poi diventerà il bullo di turno per i primini dell'anno successivo o lo mandi avanti a farsi poi inevitabilmente bocciare in seconda? Be', davvero una volta non si ponevano il problema; più o meno nel Precambriano, quando andavo a scuola io ( :D ) stangavano, e di brutto, anche; in classe con me in prima media avevo uno di 23 anni che stava ancora ripetendo la prima media. Anche perché una volta i genitori non difendevano a spada tratta il loro "angioletto" se andava male o se si pigliava provvedimenti disciplinari; nel caso proprio migliore, ma in assoluto, ti dicevano "Be', non hai studiato? Cazzi tuoi; ripeti l'anno e poi non stressarci perché vuoi il motorino, questo, quello o quell'altro." E parlo dei genitori più morbidi dell'epoca. Adesso ho visto "genitori" con le virgolette d'obbligo - gente a cui la patria potestà andrebbe tolta senza se e senza ma - denunciare l'intero corpo docenti di una scuola perché il loro "angioletto" ha preso UN SINGOLO votaccio, o UNA SINGOLA nota sul diario. Roba da chiodi, veramente.

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    1. Dici bene...
      Nella migliore delle ipotesi accadeva questo. Nella peggiore, invece, ti facevano nuovo nuovo e facevano bene (per quanto io sia contraria alla violenza).
      Più passano gli anni e più si perde il contatto con la realtà.
      Che disastro!

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    2. Molti finiscono bocciati per condotta, prima che per scarso rendimento: non diventano bulli perché bocciati, bensì bocciati perché bulli.

      Il bullismo ha sempre una matrice interiore (frustrazioni, cattivi esempi genitoriali, umiliazioni subite da piccolissimi), elementi su cui si può/deve lavorare con opportune figure professionali in concerto con docenti e famiglie. Anche a costo di invocare i servizi sociali, per il bene del futuro del minore. Perché un genitore diseducativo non merita di crescersi dei figli.

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    3. Il problema è che troppo spesso i servizi sociali non intervengono quanto e come dovrebbero...

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    4. Già... Ho avuto un'esperienza a riguardo per via di mio padre: non trovo giusto da parte loro pilotare e condizionare le scelte dei familiari di una persona malata e non più autosufficiente.

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  5. Con me giri il coltello nella piaga. Mio figlio ha dimostrato insofferenza alle regola già dal secondo giorno della prima media, tornando a casa invece di presentarsi al prof del dopopranzo. Sempre quell'anno (o in seconda? Boh) è stato sospeso per cumulo di note, in terza mi dicevano che rischiava di non essere ammesso all'esame, infine promosso a stento ma con un voto più basso del suo compagno con DSA. Qualità complessiva del corpo docente molto bassa. Al liceo stesso strazio, venivo convocata almeno due volte l'anno, due volte rimandato e due volte bocciato nonostante un anno di ripetizioni, ora per disperazione l'ho iscritto alla paritaria e sembra trovarsi bene. Qualità del corpo docente della scuola vecchia: molto bassa. Il 3 prossimo avrei i colloqui pomeridiani e ho il terrore di ciò che mi diranno (e se non andasse bene come mi sta facendo credere?).
    Non mi sognerei mai di dare l'intera colpa alla scuola per quanto abbia fatto schifo, sono stata anch'io troppo lassista, ma ti assicuro che il pargolo era inafferrabile e mi sono ritrovata a combatterci da sola. Gli altri sapevano tutto su come avrei dovuto educarlo ma non hanno fatto altro che parlare.
    Ho divagato, vero? Beh, almeno mi sfogo un po'... comunque per me le bocciature certo che servono, ma dateci anche la continuità didattica e un po' di qualità!

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    1. Esistono leggi precise per gestire consapevolmente ragazzi "difficili" nel contesto scolastico. Il dovere della scuola non è solo quello di trasmettere nozioni, ma anche di affiancare il ragazzo nel costruirsi una personalità sociale, integrarsi, valorizzare quanto sa fare e non infierire su cosa gli riesce difficile.
      Purtroppo nelle scuole finiscono spesso persone "con titolo" ma non "con competenza".

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    2. Quant'è vera l'ultima frase... Non so se avrebbero potuto fare di più o se sarebbe stato sufficiente selezionare meglio i docenti per instillargli la voglia di sapere, o se mio figlio è comunque un caso disperato con cui avrei dovuto essere più dura. Che poi se lo vedi ti sciogli.

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    3. Bisogna lavorare sulle cause, non sugli effetti, di un carattere difficile.
      Trovate le cause, rendersi conto che talvolta ci si costruisce un certo carattere per cambiare qualcosa che prima ha creato una paura, un trauma, un distacco prematuro. Io ho fatto la cosiddetta "primina" e in seconda elementare non ho ritrovato l'unico compagno di classe che avevo avuto l'anno prima: ci ho messo vari mesi per socializzare, prestare una penna, vivermi la ricreazione... Mi ero fatto l'idea che a fare amicizia a scuola mi facesse restare poi solo...
      Discorso a parte il fatto che fosse per me non sarei mai andato a scuola dato che, da reperti ritrovati recentemente risulta che a tre anni sapessi già leggere e scrivere. 😃

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    4. Cara Livia, il discorso educativo è assai complesso.
      Mia madre è stata molto severa con me, pur essendoci tra noi un forte legame fatto di complicità ed amicizia.
      Io, invece, con Lorenzo utilizzo modi più dolci e dicono che i risultati siano ottimi, in quanto ho un figlio molto disciplinato e sensibile.
      Resta, però, che se lui non rispondesse a questo mio metodo naturale, utilizzerei sicuramente il pugno di ferro, poiché fargliele vincere tutte è fuori discussione per me, ed anche per suo padre.
      Quindi, posto che come dice Gaspare il ruolo della scuola è fondamentale, trovo che magari avresti dovuto adeguare il tuo comportamento a quello di tuo figlio. Non so se mi sono spiegata.
      Resta che spero tu sia ancora in tempo per farne un uomo equilibrato e felice.
      Forza!

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  6. Ti dico che sarei per le bacchettate sulle mani!
    Figurati se non approvo la bocciatura in prima media.
    Ciao

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    1. Infatti. Com'era il proverbio?
      "Mazz e panell fanno i figli bell"?

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    2. Ma soprattutto il seguito: "Panell senza mazz, fanno i figli pazz!"

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  7. Non ci sono asini ma bambini privi di affetto sincero.
    Maurizio

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    1. Sicuramente alla base del pessimo rendimento vi sono delle cause.

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  8. Io sono un'ex insegnante di scuola primaria, in pensione da tre mesi e veramente ne facciamo tante per spiegare ai genitori ce i propri figli hanno dei problemi, li invitiamo anche ad incontri con gli specialisti che operano nella scuola e che sono in grado di conoscere e comprendere meglio il problema.

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    1. Quando si parla di specialisti, i genitori vedono la certificazione che loro figlio ha un problema, e tendono a rigettare l'idea, anziché accoglierla... Ciò non fa che danneggiare il figlio per conservare una tranquillità dei genitori, secondo cui c'è sempre un colpevole mentre loro figlio è per forza di cose perfetto.

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    2. Pensate che Lorenzo ha iniziato a parlare a tre anni e, nonostante le maestre e la pediatra non ravvisassero problemi, io e Leo lo avevamo già portato da una logopedista e non escludevamo l'ipotesi di fare altre visite.
      La mancanza di obiettività è uno dei mali peggiori dei genitori moderni.
      E queste povere maestre non sanno neppure come muoversi, perché se ti consigliano di portare tuo figlio da uno specialista rischiano una denuncia per diffamazione.
      Insomma, non vorrei essere nei loro panni.

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    3. Se ti può consolare, io non ho parlato fino a due anni e mezzo: ora sono prolisso a livelli insopportabili XD

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    4. Ecco... Tu e mio figlio potreste darvi la mano... ;)

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  9. A volte i genitori accettano i nostri consigli, altre volte non ne vogliono sapere, anzi pensano che il problema del figlio siamo noi insegnanti che non siamo quelle giuste per lui. E, se non vengono presi in tempo, i problemi non si risolvono , anzi peggiorano. Quindi la bocciatura viene presa in considerazione solo dopo averci pensato bene, avere sentito il parere degli psico-pedagogici, del dirigente, ecc... ed è un caso eccezionale che va valutato di volta in volta. Io, in tutta la mia carriera, ho bocciato solo una volta un bambino che arrivava fresco fresco dal Pakistan, non sapeva assolutamente niente di italiano ed è arrivato in prima elementare come un animaletto selvatico, perchè non era mai stato con altri bambini, non aveva regole . Un'altra volta ho bocciato un bambino cinese di 11 anni, inserito in una quinta ad aprile, dopo che era stata scoperto a lavorare di nascosto in un laboratorio clandestino di vestiti, con la sorella. In due mesi ha imparato solo a dire "bagno", non si poteva certo mandare avanti così. Comunque, per rispondere alla tua domanda, mi è capitato anche il caso di un bambino italiano con tanti problemi e non seguito dai genitori, erano già alcuni anni che invitavo i genitori a fare qualche cosa per lui perchè in prima mdia lo avrebbero bocciato. Non hanno voluto fare niente, è andato in prima media ed è stato bocciato. Saluti

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    1. Come pensavo mi confermi che la scuola avvisa i genitori per tempo, non si limita a "bocciare a sorpresa".
      Ecco perché non tollero che poi questi si debbano lamentare.

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  10. Sono d'accordo con te, ma sai che io sapevo che NON si bocciava più alle medie?
    Non in prima (o in seconda), proprio MAI.
    Ed è sbagliatissimo.
    Perché si può correggere in corsa, l'andamento (o l'andazzo :p), quindi c'è tempo per intervenire e migliorare.
    Altrimenti è menefreghismo.

    Moz-

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    1. Io addirittura sarei favorevole alla retrocessione, limitatamente al livello di insegnamento raggiunto (una volta alle medie non si torna in quinta elementare).
      Sei bravo: promosso.
      Sei così così: ripeti l'anno.
      Non vai bene in oltre metà materie e la condotta è scadente: torni indietro di un anno.

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    2. Sai quanti sarebbero ancora all'asilo? XD

      Moz-

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    3. Beh dai, la retrocessione mi sembra eccessiva. Ha ragione Miki... Molti tornerebbero alla scuola materna.
      Però il diritto alla bocciatura andrebbe tutelato. A tutte le età.

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    4. No, perché una volta terminato un ciclo di studi, alla peggio si resta al 1° anno del ciclo successivo.

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  11. Sta diventando una società molto paternalistica che tutela in modo eccessivo i ragazzi. Mi spiego meglio: è giusto che i bambini vadano seguiti e gli vadano evitate delusioni e dispiaceri, ma credo che una bocciatura possa anche aiutarli a crescere, se se la sono meritata. Non li si può sempre "perdonare" con una pacca sulla spalla, certe tappe devono esser lasciate succedere. In prima media si dovrebbe poter bocciare come in qualunque altra classe.

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    1. Sono completamente d'accordo con te.
      Che esempio diamo a questi ragazzi se gli insegniamo a poter raggiungere obiettivi importanti come quello della promozione scolastica senza fare il minimo sforzo??

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    2. Questo è un gigantesco problema. In America li chiamano "Genitori Elicottero", perchè girano sempre intorno ai figli per proteggerli da qualsiasi cosa.
      Il risultato è che ovviamente non vi è il minimo processo di responsabilizzazione, inoltre non sia mai anche solo insinuare che il loro "principino" possa eventualmente essere una capra.
      Delusioni e dispiaceri gratuiti no, ma si impara dagli errori e dai fallimenti. "Figliolo, hai fallito devi rendertene conto ed accettarlo. Però possiamo sempre provare a migliorare" Ecco, questo discorso è alieno a molti XD

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    3. In America sono molto carini a chiamarli elicottero.
      Io li chiamerei semplicemente "dementi".

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  12. Io non sono mai stata bocciata, ma tutte le persone che conosco che sono state bocciate ne hanno tratto qualcosa di positivo,quindi si alla bocciatura.

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    1. Per fortuna neanch'io, eccetto che nell'esame di guida.
      Beh, posso dirti che la seconda volta l'ho fatto con maggiore consapevolezza e preparazione, quindi mi sento di appoggiare la tua tesi.

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  13. Infatti anch'io non capisco il ricorso né, soprattutto, il fatto che i giudici lo abbiano accolto.
    Il problema è che non è nemmeno la prima volta che avviene in Italia.
    Come possiamo sperare che la scuola faccia un buon lavoro se le togliamo completamente la sua autorità?

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  14. La bocciatura è un fallimento.
    I fallimenti vanno saputi gestire.
    Non è educativo far ripetere una classe ad un bambino se poi gli errori commessi nell'anno della bocciatura non vengono corretti.
    Gli errori non sono solo del bambino, ma anche della famiglia.
    Non sono contraria alle bocciature, devono però avere anch'esse un progetto educativo alla base non essere semplicemente uno stop con ritorno alla casella del via.

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    1. Quindi un bambino (e poi ragazzo) che a casa non viene e non verrà seguito dev'essere promosso per assioma?

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    2. Assolutamente no! Però a 11 anni ( perché stiamo parlando di bambini di quella età) occorre capire che la responsabilità della famiglia è 100.

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    3. Infatti sono d'accordo e per questo trovo ridicolo che dei genitori si rivolgano al tribunale per invalidare la bocciatura del proprio figlio.
      Avrebbero dovuto pensarci molto prima e, probabilmente, questo sarebbe stato promosso.

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  15. La scuola media da delle basi molto importanti di studio per la scuola superiore perché avvia lo studente ad un impegno più maturo nei confronti delle varie materie. Se non si acquisiscono queste basi ci si ritroverà molto svantaggiati nel livello scolastico successivo quindi credo sia essenziale bocciare chi non ha dimostrato impegno e non ha effettivamente imparato quello che doveva. Nel tempo lo svantaggio si accumulerà sempre di più ma sembra che a certe madri e alunni non interessi; per loro basta passare avanti senza comprendere realmente cosa sia la bocciatura.

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    1. Per me la bocciatura è fondamentale anche alle elementari, poiché ci sono argomenti su cui non si torna alle medie, tipo le tabelline e le basi della grammatica italiana.

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  16. Quando andavo a scuola io , in V elementare arrivava metà classe ,l'altra metà
    era rimasta indietro .Poi, esame d'ammissione alle Medie , se non superavi
    ripetevi la V o non studiavi più .Alle Medie , come sopra .
    I genitori non si sono mai lamentati , se i figli non avevano voglia o
    capacità di studiare accettavano il fatto e finiva lì .

    La mia nipotina oggi compie 3 anni . Conosce già le lettere che compongono
    il suo nome . Mia figlia è molto attenta ad educarla e anche insegnare
    piccole cose didattiche .
    Buona serata .***

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    1. E brava Nora!
      Lorenzo, invece, non manifesta interesse per la scrittura e nemmeno per il disegno.
      Preferisco non forzarlo per evitare che si indispettisca. È ancora piccolo, in fondo.
      Buon compleanno alla tua piccolina.
      Un bacio

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    2. A Lorenzo piacciono gli animali , vedrai che diventerà un bravo
      veterinario . La scrittura l'imparerà e il disegno ,per curare
      gli animali , non serve . Ciao .

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    3. Ahah
      Lorenzo è solo un po' ribelle. Non ama che si dica cosa fare. Poi, considerando che ha iniziato a parlare tardi ma che ha un lessico degno di un diciottenne e non sta zitto un secondo, direi che diventerà un abile scrittore quando lo riterrá opportuno. 😉

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  17. una strage di commenti complimenti per aver nazzeccato un teme di interesse globale.
    La scuola spesso plagia tanti intelletti er anni e solo dopo anni alcuni scoprono doti creative che la scuola non poteva esaltare. Perché bocciare se poi è la vita che seleziona a meno che non ci siano le raccomandazioni che falsano la vera preparazione. Esempi di incompetenti dal governo in giù la nostra società abbonda.

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    1. Esempi di incompetenti pluri laureati ne abbiamo in ogni settore, non solo al governo.
      Solo a me capita, ad esempio, di beccare medici incapaci?
      Sul modo opinabile in cui la scuola formi gli studenti c'è poco da obiettare, ma che bocciare sia inutile è, per me, un'eresia.

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  18. giusto. vietato dare voti, vietato valutare. auspicabile coltivare il talento di ogni singolo allievo. nozionismo ridotto all'osso, competenze e capacità di risolvere problemi complessi.

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    1. E quanti docenti occorerebbero per classe per poter esaltare le doti di ciascuno studente?
      Solo a me sembra del tutto irrealizzabile come progetto? 🤔

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  19. Ammetto di essere da tempo fuori dal giro riguardo la scuola, ma stava peggiorando e da quelle briciole di informazione che negli anni mi arrivavano saltuariamente (questa inclusa), mi pare stia continuando a peggiorare.
    Tra l'altro è vero che hanno tolto gli esami di quinta elementare?

    Tornando all'argomento bocciatura, certo che ci vuole: teoricamente (purtroppo molto teoricamente) viviamo in una società meritocratica e non può esistere il merito senza il suo opposto.
    Io non invidio gli insegnanti. Avrei potuto essere un insegnante, tuttavia probabilmente mi avrebbero licenziato per aver fatto sentire stupido qualche genitore idiota e purtroppo oggi ce ne sono parecchi. Ce ne sono sempre stati, intendiamoci, solo che oggi hanno più mezzi per rompere le balle mentre gli insegnanti ne hanno sempre meno per far bene il proprio lavoro, tipo il poter bocciare.
    E' demenziale ed anche mortificante per quei bambini che si impegnano.

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    1. Condivido ogni parola.
      E sì, l'esame di quinta elementare non esiste più da un pezzo. Credo di essere stata tra gli ultimi a farlo, nel '98 (se non erro).
      Mi dispiacque sapere che l'avevano abolito, poiché contribuiva a responsabilizzare i bambini.
      Anche quelli che si impegnavano.

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    2. Pensa te... addirittura dal 98. Sono proprio rimasto indietro allora ahahha

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    3. Ho appena chiesto a Google. L'esame di licenza elementare fu abolito nel 2005. Visto, non sei così indietro.
      Sono passati solo una quindicina d'anni. :))

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  20. Lo si boccia, punto. Altrimenti non impara la lezione.

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  21. La cosa assurda in questa vicenda, al di là del fatto che anche secondo me le bocciature vanno fatte eccome, è che in giudice abbia annullato il provvedimento dei prof... Dicendo che non si può giudicare un ragazzo solo dal rendimento scolastico. Beh a scuola cosa diamine si deve valutare?! Se è bello e se sa farsi bene i selfie?!

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    1. In quel caso scommetto che sarebbero tutti promossi, visto che la maggior parte dei ragazzi di oggi passa più tempo a "selfarsi" che a leggere...

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Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.