Pagine

mercoledì 7 ottobre 2020

A 15 anni vuole uccidere i suoi genitori: fermata da un coetaneo

 
Oggi vi racconto una vicenda che ho appreso ieri dai maggiori quotidiani nazionali.
A Bassano del Grappa, una ragazzina di 15 anni annuncia in una conversazione di Snapchat con alcuni amici, di voler assassinare i suoi genitori, con l'aiuto del fidanzato suo coetaneo.
Inizialmente l'affermazione può sembrare scherzosa, ma presto l'adolescente torna sull'argomento fugando ogni dubbio. Il suo sembra proprio un obiettivo reale.

Per fortuna, però, un suo amico decide di denunciare tutto alla stazione dei carabinieri, mostrando i messaggi incriminati e spiegando di essere fortemente preoccupato per i genitori della sua compagna.
Immediato l'intervento dei militari che hanno, innanzitutto, verificato che non vi fossero ragioni di maltrattamenti fisici o psicologici che inducessero la protagonista a voler uccidere i parenti.

Le indagini, però, non hanno portato a nessun movente.
La coppia, giovane e innamorata, dichiara di aver sempre avuto buoni rapporti con la figlia e non riesce a spiegarsi il motivo di questo piano diabolico.
Non si esclude che la ragazza possa essere stata istigata da terze persone sul web, come nel recente caso del folle gioco social di Jonathan Galindo, che ha portato al suicidio di un bambino a Napoli. 
Insomma, i fatti risalgono allo scorso mese di luglio, ma le indagini risultano ancora in corso, sebbene i genitori della ragazza sostengano di non sentirsi in pericolo.

Inevitabile il paragone con i giovani Erika e Omar che, nel 2001, a Novi Ligure, uccisero la madre e il fratello di lei.

Intanto, complimenti al ragazzino che ha avuto il coraggio e la maturità di rivolgersi ai carabinieri, sventando quella che poteva essere una tragedia dalle conseguenze irreparabili, ma che oggi appare solo come la "bravata" di due adolescenti che volevano sembrare forti e pericolosi nella loro comitiva.

28 commenti:

  1. Concordo con te, davvero coraggioso ed in gamba il ragazzo che si è rivolto ai carabinieri. Vero, il paragone con Erika ed Omar è balzato in mente subito anche a me. Certo oggi avere a che fare con un adolescente è dura, basti pensare al Blue Whale o a quell'altro gioco assurdo del Blackout per capire come oggi molti adolescenti che sembrano così forti e spavaldi, siano in realtà insicuri e spaventati e pertanto facilmente manipolabili, influenzabili.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo i social hanno una forte responsabilità in questo degrado, così come le famiglie sempre più assenti a causa di turni di lavoro ogni giorno più proibitivi.
      Non è facile crescere figli sani, insomma. Fisicamente e psicologicamente parlando.

      Elimina
  2. ecco in quell'età lì ..magari "odi" i genitori perche stai crescendo e devi affermare la tua personalità ...ma da questo solo a pensare di ucciderli ce ne passa ..
    personalmente dico che a quell'età li ho pensato tantissime volte di fuggire via..ma non l'ho mai fatto ..a volte la situazione era insostenibile ..ma non ho avuto il coraggio , magari l'avessi avuto..
    ciaoo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io a quell'età pensavo addirittura al suicidio, pur avendo una famiglia meravigliosa.
      Ma non l'avrei mai fatto, ovviamente.
      Però ad uccidere i miei genitori non avrei mai nemmeno potuto pensarci "per scherzo".
      Loro erano tutta la mia vita.
      E vorrei che lo fossero ancora oggi, entrambi, invece devo accontentarmi solo della mamma che però, per fortuna, vale per cento.

      Elimina
  3. Scrivere un messaggio del genere, peraltro su una messaggeria "volatile" come Snapchat, è ben diverso dal commettere un omicidio premeditato... Secondo me molta voglia di protagonismo, qualche insofferenza verso i genitori, e cattive compagnie, tipo questo fidanzato disponibile complice...
    Un ciclo di psicoterapia potrebbe aiutare la ragazzina... Poi vai a sapere la realtà dentro le pareti domestiche...

    Complimenti all'amico che ha coinvolto i Carabinieri. 👍

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti la ragazzina è già in contatto con gli psicologi.
      Però trovo che sia del tutto assurdo scrivere messaggi del genere, a prescindere dal movente.

      Molti di noi, (me per prima) sono convinti di essere ottimi genitori, e invece vengono addirittura odiati dai figli.
      Che amarezza.

      Elimina
    2. Proprio ieri ho letto un brano che evidenzia la differenza tra un "uomo con figli" e un "papà", e forse certi atteggiamenti di odio possano trovare origine in questa sottile differenza, specie se confrontata coi legami dei coetanei coi loro genitori; eccolo qua:
      Ci sono uomini con figli che “faccio tardi che ho calcetto” e ci sono papà che “spero di tornare presto”.
      Ci sono uomini con figli che “stasera c’è la partita in TV” e ci sono papà che “chi vuole vedere un cartone con me?”.
      Ci sono uomini con figli che “finalmente il weekend e posso riposarmi” e ci sono papà che “finalmente il weekend e possiamo stare insieme”.
      Ci sono uomini con figli che tornano da lavoro che “sono distrutto” e poi ci sono i papà che “mi siete mancati”.
      Ci sono uomini con figli che basta un cognome per sentirsi padri, e poi ci sono i papà che si prendono cura dei propri figli anche se hanno un cognome diverso.
      Ci sono uomini con figli che “e ma io porto i soldi a casa” e poi ci sono i papà che tutte le mattine prima di andare a lavoro è una pugnalata al cuore.
      Ci sono uomini con figli che guai a far le cose "da mamma" e poi ci sono i papà che si sporcano le mani di cacca e i vestiti di vomito.
      Il mondo si divide tra quegli uomini che si limitano a mettere due spermatozoi e i papà che scelgono di far parte della vita dei propri figli.

      Elimina
    3. Bellissimo brano.
      Per fortuna io ho sposato un papà. <3

      Elimina
  4. I social sono già pericolosi in mano agli adulti, figuriamoci in mano ai ragazzini. A naso anche a me verrebbe da dire che è stata una "smargiassata" di cattivissimo gusto, dico a naso perché ovviamente non sappiamo nulla della famiglia. Giusto che siano state comunque allertate le forze dell'ordine.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema è che questi ragazzi stanno perdendo il contatto con la realtà, perché una volta, per fare il gradasso, al massimo dicevi agli amici che volevi scappare di casa, non di certo che volevi uccidere qualcuno!

      Elimina
  5. Il ragazzino che ha denunciato merita una medaglia. Che l'intento fosse reale o che fosse solo una bravata, è una cosa allucinante.

    RispondiElimina
  6. Per fortuna, c'è stato un ragazzino che ha avuto il coraggio di parlare e scongiurare una tragedia, anche se forse questa ragazzina non voleva veramente uccidere, magari cercava solo di mettersi in mostra . Comunque sono fenomeni terribili e preoccupanti, sono rimasta colpita dal suicidio del ragazzino undicenne , forse a causa di un gioco sul web. La situazione è gravissima, questi ragazzini confondono la realtà con il gioco e si fanno attrarre da losche figure che si aggirano sui social. Bisogna denunciare , famiglia, scuola, servizi sociali e polizia devono fare la propria parte. Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema, come dicevo a Daniele, è che secondo me questi ragazzini sono sempre meno seguiti, per ragioni lavorative e non solo.
      Quindi crescono un po' allo sbaraglio.
      Una volta a quell'età si sperimentavano le canne, ad esempio.
      Oggi le droghe leggere "non vanno più di moda", meglio i pericoli del web.
      Che disfatta.

      P.S. Ovviamente sono assolutamente contraria all'uso delle droghe, ma la mia voleva solo essere un'analisi sulla società (malata) di ieri e di oggi.

      Elimina
  7. E' sconvolgente, gli adolescenti moderni non li vedo messi tanto bene...

    RispondiElimina
  8. Anche io ho pensato subito a Erika e Omar. Per fortuna il compagno di classe ha avuto la prontezza di fare la cosa giusta. Ora cosa faranno a questa ragazzina? io non ce la vorrei dentro casa, ne avrei paura.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I suoi genitori la difendono, ma comunque tutti e tre stanno seguendo un percorso psicologico.
      Io nemmeno mi sentirei al sicuro...

      Elimina
    2. Io non dormirei neppure la notte.
      Giustissimo il percorso psicologico, ma che dorma presso un'altra struttura. Magari così capisce anche meglio che abominio aveva in mente di fare.

      Elimina
  9. Appena ho incominciato a leggere mi sono venuti in mente Erika e Omar .
    In quegli anni vivevo in una cittadina limitrofa a Novi Ligure e mia
    figlia faceva le superiori a Novi L.
    La città fu sconvolta e incredula che Erika potesse aver ucciso Madre e
    fratellino mentre scappava dalla sua furia omicida .Con tanta faccia
    tosta , all'inizio disse che in casa erano entrati dei ladri ....
    A quanto ne so' , non si è MAI pentita nè versato una lacrima . Un mostro.
    Ricordo che anche io , all'epoca , avevo paura delle mie figlie .

    Personalmente non credo che la ragazzina di Bassano volesse uccidere i
    genitori , solamente voleva dimostrare di essere "QUALCUNO"con intenzione
    di farlo ma , tra il dire e il fare.....
    Speriamo che con una buona Terapia la faccenda si risolva .
    Buona giornata . Laura ***

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi chiedo come si possa essere tanto crudeli da uccidere, a maggior ragione se stai togliendo la vita a chi te l'ha donata.
      Mi vengono i brividi.
      Buona serata.

      Elimina
  10. Queste storie non mi piacciono, perché dipingono tutti i ragazzi di oggi come senza valore e senza cuore.
    Non è perchè c'è una mela marcia che bisogna buttare tutto il cesto!

    RispondiElimina
  11. Che sfortunati Erika e Omar: all'epoca si cercò di dar la colpa agli albanesi, inizialmente, ma se avessero avuto i social, tac! è stato Jonathan Galindo...

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahah
      Se avessero avuto i social, magari l'amico "ruffiano" di turno avrebbe evitato la tragedia.

      Elimina
  12. Che brutta storia Claudia...mi ha ricordato un'altra simile accaduta tempo fa'. In quel caso la ragazzina, aiutata dal fidanzato, era riuscita nel suo intento. Una storia horror, da brividi. Ciao e buona serata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente ti riferisci al caso di Erika e Omar che ho citato nel post.
      Buona serata a te.

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.