Jukebox: 'Portati via' di Mina

 

Buon sabato amici.

Torna l'appuntamento col jukebox di Chi scrive non muore mai.

Oggi tocca alla scelta di Max, che ha colpito nel segno, chiedendomi una canzone a cui sono molto legata e vi spiegherò perché.

Si tratta di "Portati via" dell'immensa Mina.

Era il primo giugno del 2006 e accettai di fare la giurata in un prestigioso concorso canoro organizzato nella mia città, il Fasanfestival.

Tra i partecipanti vi era una ragazza che conoscevo bene, ma che non avevo mai ascoltato attentamente, Mariateresa Maggi.

Inutile dirvi che ne rimasi abbagliata.

La sua interpretazione del brano, con una voce impeccabile ed intensa, e delle movenze perfette, mi tolse ogni dubbio. Votai per lei e i miei colleghi furono d'accordo, sebbene Mariateresa vinse il primo premio, ma non quello della critica.

Un trionfo che rese giustizia al suo talento.

Veniamo, adesso, al brano.

Pubblicato nell'album "Bula bula" del 2005, "Portati via" descrive un uomo superficiale, bugiardo e traditore, figura iconica dell'intero disco, seppur descritta spesso con sarcasmo ed ironia.

"Oh, quante bugie mi hai detto, dove ti ho trovato

In quale maledetto giorno t'ho incontrato

Lo sai che se ti guardo adesso non mi piaci

Ridammi le mie chiavi, dimentica i miei baci

Non voglio più nemmeno toccare le coperte

Dove ti sei sdraiato, dove ti senti forte

Che cosa c'è da dire, cosa c'è da fare

Siamo due cuori affetti dallo stesso male

Non c'è niente da dire, niente più da fare

Portati via le tue valigie, il tuo sedere tondo, i tuoi caffè

Portati via i fiori finti, la tua faccia, la tua gelosia

Vai via, portati lontano da me

Portati via tutto questo amore che non è mai amore"

La protagonista vuole, quindi, liberarsi di quest'uomo e dirgli addio definitivamente, ma ci riuscirà?

Spero proprio di sì.

Insomma, una canzone che apprezzo per la sua grinta e, se vogliamo, anche per i toni sprezzanti dedicati ad un omuncolo come tanti, ma per fortuna non come tutti.

Ricordatevi che attendo nuove richieste per il jukebox.
A presto.