Pagine

sabato 23 gennaio 2021

Jukebox: 'Your woman' di White Town

 
Buon sabato amici.
Torna l'appuntamento col jukebox di Chi scrive non muore mai.
Questa settimana tocca a Riccardo Giannini del blog "Il caffè di Riky".
La sua scelta è caduta, come sempre, su una bandiera degli anni Novanta, ovvero "Your woman" di White Town.

Stavolta siamo nel 1997, quando il cantante pubblicò il singolo, estratto dall'album "Women in Technology", che si piazzò subito in vetta alle classifiche di mezzo mondo, diventando uno dei brani più apprezzati di sempre.
Il fatto che la protagonista della canzone sia una donna, ma che questa venga interpretata da un uomo, ha suscitato negli anni diversi dubbi in merito all'orientamento sessuale dei personaggi.

Un amore tormentato, o forse non corrisposto, in quanto la protagonista si sente usata e poi abbandonata, convincendosi di non essere la donna adatta a lui.
"Mi hai usata e poi te ne sei andato.
Ragazzo, non puoi giocare con me in questo modo.

Bene spero che quello che dici sia vero.
Io non potrò mai essere il tipo di ragazza per te.
Io non potrò mai essere la tua donna".

Un brano iconico, con l'indimenticabile introduzione e ritornello eseguiti con un oboe che riproduce un campione dell'assolo di tromba del pezzo di Al Bowlly dal titolo "My woman" del 1932.

Chissà se vi è mai capitato di sentirvi sedotti e abbandonati.
A me solo una volta, molti anni fa.
Era l'estate del 2005 e frequentavo un ragazzo piuttosto belloccio di nome Vito.
Ci eravamo visti solo un paio di volte, ma gli erano bastate per capire che non ero disinibita quanto avrebbe sperato.
Difatti, qualche giorno dopo, complice il mio allontanamento per un viaggio di una settimana, mi giunse la prova del suo avvistamento con un'altra ragazza, in atteggiamenti piuttosto espliciti.
Ci rimasi male, perché credevo di piacergli davvero, ma evidentemente desiderava molto più dei miei baci.

Lo rincontrai molti anni dopo per ragioni lavorative, ma si approcciava a me come se non mi avesse mai vista prima di allora. Possibile che fossi stata solo una tra tante, al punto da dimenticare completamente il mio volto e il mio nome? Chissà.
Pare che per gli uomini non sia poi così raro cancellare cose e persone che non considerano importanti.

Insomma, anche stavolta ho divagato, allontanandomi dal tema della canzone, però sapete che amo rendere introspettivo anche il post più sterile.
Adesso vi ricordo che il jukebox è sempre aperto e che aspetto le vostre richieste.
Bacioni.

21 commenti:

  1. Canzone e cantante mi sono sconosciuti, né rientra tra i miei gusti musicali. Video comunque simpatico.

    Sedotto e abbandonato? Se nel mezzo ci mettiamo anche "illuso", mi è successo un paio di volte, sempre per ottenere da me dei favori in fatto di studio, come se senza essere oggetto di atteggiamenti particolari, li avrei negati. Le persone in questione hanno dovuto ben presto imparare a camminare con le proprie gambe, oppure hanno dovuto raffinare la tattica perché qualcuno a cui non basta l'illusione prima o poi lo si incontra. E poi sono pronte a dire che la categoria maschile "pensa solo a quello" quando conosce una ragazza/donna... 🙄

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sedurre una persona dandole false speranze, per ottenere in cambio favori professionali è ancora peggio di quello che è accaduto a me.
      Non mi sono mai lasciata sfruttare.
      Al liceo facevo copiare tutti, ma solo se non me lo chiedevano con insistenza, ad esempio.

      Elimina
  2. Possibile che fossi stata solo una tra tante, al punto da dimenticare completamente il mio volto e il mio nome?

    Ha sbagliato due volte, allora...

    Beh, la canzone è proprio iconica, e ho un paio di ricordi a riguardo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E raccontaceli questi ricordi.
      Sai, non ho mai capito se gli uomini fingano di dimenticare per pudore, o se davvero non danno importanza a tante cose.
      Mio marito, ad esempio, dichiara di non ricordare il suo primo bacio.
      Mah. Non ne sono troppo convinta, ma non è l'unico uomo che conosco a sostenere questa tesi.

      Elimina
    2. Ahhaha
      Sicuramente. Anche perché l'ho conosciuto che aveva 31 anni, mica 16. 😅

      Elimina
  3. Ricordo il brano, le false speranze non mancano mai.
    Saluti a presto

    RispondiElimina
  4. Non conosco questo brano.Buon pomeriggio.

    RispondiElimina
  5. Mi è capitato, anche un po' "usato" ma alla fine ho compreso comunque, non c'era cattiveria ma bisogno di auto-aiuto.
    Comunque, canzone che ho sempre odiato proprio per il motivetto insistente... XD

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Avresti potuto chiedermi la tua preferita di quegli anni, allora. 😉

      Elimina
  6. Non conoscevo questa canzone ma , mi è piaciuta .
    Devo confessare che qualche volta o approfittato dei miei corteggiatori
    ma , ero giovane . Con il senno di poi , mi è dispiaciuto averli fatti
    soffrire . Ormai ne ho perse le tracce .
    Buona serata . Laura ***

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei stata una sciupamaschi, allora. Ahahaha
      E ci credo!
      Bionda, con gli occhi azzurri.
      Che ti morissero dietro era il minimo! 😉

      Elimina
  7. Ed anche stavolta Riky non delude, e neanche tu con degli aneddoti particolari :D
    E rilancio con Kim Carnes - Bette Davis Eyes (1981)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bellissima!!
      Anche se non ho aneddoti che mi legano a questa canzone, ma magari traducendola mi verrà in mente qualcosa.
      Grazie per la tua bellissima richiesta! ❤️

      Elimina
  8. Gettone: Scatman's world - Scatman John :)

    RispondiElimina
  9. Ho zero ricordi riguardo questa canzone, anche se il motivetto mi è assolutamente familiare. Come qualcosa che cementifica tra i ricordi, resta lì, vaga solitario.
    Una bella canzone, però. Orecchiabile, attraente. Bravo Riccardo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci sono canzoni che non ricorderemo mai dove e come siano entrate a far parte della nostra vita, ma di sicuro continueremo a riconoscerle sempre.

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.