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giovedì 21 ottobre 2021

Calabria: genitori di bullo denunciano il figlio alla stampa e alle autorità

 
Mi sono occupata più volte di bullismo nelle scuole (e non solo), perché sono molto sensibile al tema.
Raramente, però, succede che ci si metta nei panni della famiglia del bullo, o che questa chieda scusa.
Qualche mese fa, infatti, apprezzammo tutti l'intervento di una madre che aveva denunciato sui social la figlia, scoperta a vandalizzare il parco giochi cittadino.
Stavolta, a fare la stessa cosa a mezzo giornale cittadino è un padre disperato, reo di aver cresciuto un bullo.

I fatti.
Siamo a Castrolibero, in provincia di Cosenza.
All'uscita di scuola il 14enne Emanuele viene colpito da un compagno con un pugno ben assestato in pieno volto e finisce in pronto soccorso con gravi lesioni.
Sua madre, denuncia l'accaduto sui social, pubblicando la fotografia del viso tumefatto del figlio e chiedendo a chi ha assistito all'aggressione di fornire alle autorità dettagli utili per identificare il bullo.
Ma tutto tace, tanto che la donna non trattiene parole durissime: «Erano tutti presenti e nessuno ha visto. Le scuole devono essere presidiate dentro e fuori, purtroppo questo non interessa ad alcuno. Oggi è capitato a mio figlio domani chi sarà la prossima vittima? Siete complici perché omertosi. Vergognatevi tutti».

Qualche giorno fa, però, è accaduto quello che i genitori di Emanuele non avrebbero mai sperato.
E' stato proprio il bullo, infatti, a confessare ai propri genitori di aver aggredito il compagno.
Suo padre, profondamente addolorato per l'accaduto, ha deciso non solo di denunciarlo alle autorità, ma di scrivere una lettera di scuse ed inviarla al giornale locale "Cosenza Channel".
La missiva è così toccante che sarebbe davvero inutile aggiungere una sola sillaba.

"Da poche ore abbiamo appreso, da nostro figlio, che è lui l’autore dell’aggressione al giovane di Castrolibero. E, da quello stesso istante, il mondo ci è crollato addosso, con una sola certezza: quella di dover informare le Forze dell’Ordine.

Il fatto, da qualunque angolazione lo si guardi, è di gravità inaudita. E’ grave per la giovane vittima, è grave per la sua famiglia, è grave per nostro figlio, è grave per nostra figlia che, frequentando quella stessa Scuola, rischia di portare il peso di comportamenti non suoi e, se possibile, è ancora più grave per me e mia moglie, che stiamo vivendo il dramma di un fallimento. Perché in questo momento ci troviamo a sperimentare che quello del genitore è veramente il mestiere più difficile al mondo.

Non facciamo altro che chiederci dove abbiamo sbagliato, dopo aver vissuto tutta la vita, e il nostro essere famiglia, guidati dai valori dell’accoglienza, della correttezza e del senso di responsabilità: valori lontani anni luce da queste azioni. Non so se avremo mai risposta a questa domanda, ma, proprio sulla base dei valori che ci guidano, riteniamo giusto che nostro figlio impari ad assumersi le sue responsabilità ed a rispondere delle sue scelte e delle sue azioni, sebbene ancora minorenne.

Alla madre ed al padre della giovane vittima giunga il senso più profondo del nostro dolore per l’accaduto, che è solo l’altra faccia di una stessa medaglia.".
Stefano Pallone

Al signor Stefano giunga tutta la mia solidarietà di madre, nonché l'enorme rispetto e stima per aver avuto il coraggio di condannare suo figlio e se stesso, in qualità di cattivo educatore.
Purtroppo, il fatto che il mestiere di genitore sia il più difficile al mondo non è solo un proverbio (come lo stesso sig. Pallone ha affermato), bensì una triste realtà.
Questa lettera ci dimostra che non sempre dietro ai bulli si nascondono ragazzi poco seguiti o appartenenti a famiglie disagiate.
Quindi, cari genitori, impariamo a non giudicarci l'un l'altro, e a guardare i nostri figli con obiettività e senza mai coprirne o minimizzarne le malefatte.

Ad Emanuele, ovviamente, auguro una pronta ripresa, e alla sua coraggiosa madre la speranza che possa perdonare il bullo e non serbare rancore per la sua famiglia palesemente devastata dal dolore e dalla vergogna.

21 commenti:

  1. Non ne sono convinta, sai?
    Penso che nessuno nasca cattivo.
    I bambini sono tutti dolci e adorabili se vengono cresciuti in un ambiente sano e con amore.
    Di conseguenza, se carichi di buoni valori, non bullizzerebbero mai nessuno, anche durante l'adolescenza.
    Dunque, anch'io al posto di questi genitori mi sarei sentita un fallimento.
    Ecco perché questa notizia mi ha letteralmente trafitto il cuore.

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  2. Decisione pesante per questi genitori; ma devono essersi resi conto di aver mancato in qualcosa. Forse sono stati troppo permissivi? O forse sono caduti nell'estremo opposto, cioè essere stati troppo tiranni? Non conoscendoli è impossibile stabilirlo. D'accordo in parte con Filippo e in parte con te: stronzi si nasce, ma si può essere aiutati a non palesarlo da una buona educazione, a essere "stronzi buoni" insomma. Saranno sempre persone con un certo caratterino, ma almeno sapranno qual è il lato giusto della barricata.

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    1. Credo che da stronzi a crudeli bulli ci passi un abisso.
      Anch'io sono nata stronza, eh? Nel senso che mi sono sempre fatta rispettare e non ho mai avuto troppa fiducia nel prossimo, ma non mi sarei mai sognata di torcere un capello a qualcuno, né da giovanissima né ora.

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  3. Adesso vista la responsabilità del ragazzo ..si dovrebbero prender provvedimenti punitivi ..mica la prigione ..ma un serio percorso educativo fatto da personale adeguato..
    Un percorso obbligatorio da seguire per più tempo.
    E poi anche un risarcimento al ragazzo leso ..non da parte dei genitori ..ma dal "pestatore"..fai dei lavoretti e risarcisce il danno ..
    Giusto per far capire che sbagli e paghi ..
    Non perché hai detto/confessato il malfatto ..fine ..no!! impari che se sbagli ne paghi le conseguenze
    Mettendoci del tuo ..non i genitori ..ma tu.
    Visto che se in grado di alzare le mani..sei i grado di risarcire il tuo malfatto.

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    1. Effettivamente sarebbe bello se a pagare fosse lui e non la sua famiglia, ma trattandosi di un minore, la vedo dura.
      Spero, però, che almeno impari la lezione anche soprattutto grazie all'attenzione dei suoi genitori.

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  4. Grazie al bullo "pentito", i suoi genitori hanno scoperto la verità e pubblicato quella lettera. Mi chiedo se una famiglia possa ignorare del tutto il comportamento di un figlio, e spero che l'episodio inneschi un cambiamento tanto nel ragazzo quanto nei genitori, perché secondo me anche questi ultimi devono rivedere qualcosa nel loro ruolo.
    Io ai genitori imporrei un risarcimento economico per i guai causati dai figli violenti/prepotenti, ai quali qualche mese di lavori sociali obbligatori insegnerebbe che chi sbaglia paga.
    Resto infine amareggiato dal fatto che nessun testimone si sia fatto avanti proteggendo per l'ennesima volta il "Caino" di turno. La società quindi non si è rivelata migliore dei genitori del bullo.

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    1. Purtroppo l'omertà è insita nella società reale e persino virtuale.
      Basti pensare che quando sono stata presa di mira su vari blog, nessuno si è schierato in mia difesa, per paura di diventare il nuovo bersaglio degli hater.
      Io, per fortuna, so difendermi benissimo da sola, ma l'idea di non poter avere nemmeno una spalla fidata mi è dispiaciuta e non poco.

      Quanto al caso di specie, non so come sia possibile che dei genitori non si rendano conto del temperamento violento del proprio figlio.
      Lorenzo parla pochissimo di sé, ma ogni giorno, quando esce da scuola, gli faccio letteralmente il terzo grado e, qualora mentisse, me ne renderei conto, perché nessuno lo conosce meglio di me.
      Riesco a capire persino se muove un sopracciglio in maniera insolita.

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  5. Ti confesso che sono rimasta piacevolmente sorpresa nel leggere questa notizia. Anni fa, quando mio figlio minore frequentava la quarta elementare, ci fu un episodio che a me e altre persone sembrò molto grave e che, malgrado la giovane età delle bambine coinvolte, non esitammo a definire di bullismo. Purtroppo anche se cercammo di intervenire (volevamo semplicemente che le due bulle chiedessero formalmente scusa alla loro vittima) ci trovammo davanti sia l'omertà delle maestre che non si degnarono mai di spiegare che cosa fosse accaduto nè che cosa avessero fatto per rimettere a posto le cose, sia l'atteggiamento di diniego e chiusura delle madri delle bulle, al punto che si arrivò a una vera e propria spaccatura nella classe, tra innocentisti e colpevolisti, situazione oltremodo sgradevole e che, paradossalmente, si trasformò in una sorta di bullismo verso i figli dei colpevolisti da parte delle maestre. Quindi penso che se ci fossero più genitori che fanno il loro mestiere le cose andrebbero mille volte meglio, non solo perchè ci sarebbero meno episodi di bullismo, ma anche perchè, come in questo caso, un genitore che ha fatto il genitore davanti al cattivo comportamento del proprio figlio non nega e nasconde, ma egli stesso denuncia il figlio e chiede scusa alla vittima.

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    1. Proprio per queste ragioni ho apprezzato tantissimo l'intervento del signor Pallone.
      Perché non ha nascosto la testa sotto la sabbia, come avrebbero fatto decine di altri, ma ha preso la situazione in pugno, tentando di rimediare ai propri errori e a quelli di suo figlio.
      Nella vita tutti possiamo sbagliare, ma chiedere scusa dovrebbe essere alla base della nostra educazione.

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  6. Io penso che si può nascere con un fondo di violenza . Dipende poi da
    molti fattori che la violenza si manifesti oppure no . Non tutti i genitori
    ne hanno la colpa . Comunque bullo e genitori avrebbero dovuto andare a
    casa della vittima e chiedere scusa personalmente .
    Come dice Gas , per punizione lavori sociali ed eventualmente un percorso
    educativo come dice Tissi .
    Mi spiace molto per i genitori del bullo , sentirsi falliti per il
    cattivo comportamento del figlio , deve essere dura . Per me lo sarebbe .

    Qui piove e fa freddino . Hanno acceso il riscaldamento in anticipo .
    Bacione Laura .

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    1. Immagino che il bullo e i suoi genitori non si siano tirati indietro davanti alle scuse dirette con la vittima e i suoi familiari.
      Adesso spero che, con l'aiuto di tutti, Emanuele possa tornare a frequentare la scuola e le amicizie senza paura, e il suo aguzzino possa redimersi una volta per tutte.

      P.S. Qui, invece, è tornata l'estate. Stamane sono uscita con addosso una semplice magliettina in cotone a manica lunga e avevo caldo.
      Nel weekend, però, dovrebbe tornare l'autunno.
      Bisous.

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  7. Dev'esser stato un passo doloroso. Prima apprendere cosa il figlio aveva fatto, poi doversi mettere a nudo come genitori che sentono di star vivendo un fallimento, in mezzo ad un'intera comunità. Però questo è un insegnamento importante, sia per quel figlio che ha sbagliato, sia per altri genitori i cui figli sbaglieranno in futuro.
    Complimenti per non aver voltato la faccia.

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    1. E' un insegnamento importante anche per tutti i genitori che si sentono infallibili e che pensano che certe disgrazie accadano solo agli altri.

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  8. Molto difficile il mestiere del genitore.
    Saluti a presto.

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    1. Cerchiamo tutti di fare del nostro meglio, ma spesso non basta.

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  9. Non so cosa significhi avere figli e nemmeno essere un/una bullo/a , purtroppo so cosa significa essere bullizata perchè grassa, perchè brutta, perchè avevo preso un bel voto o semplicemente perchè ero IO ed era stato deciso da altri così. Ho avuto la fortuna di liberarmi dei bulli senza conseguenze "fisiche" ma le conseguenze quelle psicologiche, quella sensazione di inadeguatezza mi ha accompagnato per anni. A volte ci ripenso e dico eh, come sarebbe bello tornare alle superiori con la mentalità di adesso, ma non si può e mi tengo la cicatrice che ho dentro e vado avanti guardandola con la convinzione che non permetterò mai più a nessuno di mettermi i piedi in testa a in quel modo.
    Ho avuto a che fare con Bulli di tanti tipi e purtroppo sono convinta che anche con tutto l'amore che i genitori possono metterci, con tutta l'attenzione e tempo il ragazzo/a bullo ha un suo carattere e spesso la furbizia di saper celare la sua indole in famiglia.
    Mi spiace per questi genitori e per i loro sensi di colpa, immagino il loro dolore e sconforto per questa situazione ma non mi sentirei così sconfitto come genitore se fossi in loro , il ragazzo "bullo" ha fatto una cosa che solitamente il bullo non fa MAI, ha ammesso la sua colpa da qui posso intendere che sicuramente questi genitori qualcosa di buono lo hanno fatto, anzi ne sono assolutamente sicura.
    Saluti
    Vanna

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    1. Mi dispiace per la tua esperienza di vittima di bullismo.
      Spero che la ferita di cui parli non abbia lasciato conseguenze nel tuo approccio con gli altri e nemmeno nella tua autostima.
      Un abbraccio

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  10. Da apprezzare sicuramente questi genitori che hanno avuto il coraggio di metterci la faccia e denunciare sia il figlio, sia il proprio senso di fallimento. Purtroppo, oltre all'indole innata, ci sono anche le compagnie che possono trascinare un ragazzo a commettere azioni che non gli sarebbero mai venute in mente da solo. Per questo, oltre ad educare, ad insegnare, a dare il buon esempio, bisognerebbe anche cercare di controllare chi siano gli amici che frequenta il nostro pargolo. L'impresa non è facile, ma vale la pena indagare. L'adolescenza è un periodo difficile e può riservare varie sorprese. E poi, come tutti abbiamo scritto, il mestiere di genitori è veramente difficile, soprattutto dalla scuola media in poi, e a volte bisogna anche sperare che il Signore ce la mandi buona. Anche essere i genitori di un figlio bullizzato è un'impresa tutt'altro che facile!

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    1. Le compagnie sbagliate possono essere molto pericolose, ma spero sempre che con una buona base di valori ed educazione si sappia distinguere cosa è giusto e cosa sbagliato.
      Ma sicuramente è più facile a dirsi che a farsi.

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  11. Apprezzabile tutto, sperando che servi da lezione per tutti.

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    1. Servisse anche per far cambiare atteggiamento ad un solo bullo (quello in oggetto) sarebbe già un bel successo.

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