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lunedì 3 febbraio 2025

Riabbracciare i defunti grazie all'AI

 
Guardando la storia Fb di una mia amica, mi sono ricordata che, grazie all'intelligenza artificiale, è possibile far rivivere chi non c'è più, abbracciarlo, scambiarci due chiacchiere.
La cosa mi ha messo i brividi.
Mio padre manca ormai da poco più di tredici anni, e non esiste un solo giorno della mia vita in cui non pensi a lui.

Però, se voglio sentirlo più vicino, guardo vecchi video della sua ultima festa di compleanno, o sfoglio fotografie.
L'idea di poterlo vedere ancora vivo, con in braccio mio figlio, ad esempio, mi turba.

Ci ho messo parecchio tempo per raggiungere un certo equilibrio sano, per accettare la sua dipartita e andare avanti con apparente serenità.
Quindi non rischierei mai, oggi, di sprofondare in un tunnel senza uscita.

Voi, invece, riabbraccereste i vostri nonni, o vi fareste dire ancora una volta che vi vogliono bene, rischiando di superare il confine tra immaginazione e realtà?
Sarà che, per carattere, sono troppo pragmatica e riflessiva, ma proprio non ce la farei.
Sono certa che mi farebbe più male che bene.
Che ne pensate?
Avevamo già affrontato l'argomento qualche anno fa, parlando della capacità di Alexa di riprodurre la voce dei defunti, ma adesso, a mio avviso, la situazione si è fatta ancor più preoccupante...

24 commenti:

  1. Purtroppo la vita è fatta anche di perdite e le illusioni tecnologiche non potranno cambiare questa verità. Possono creare nuove dipendenze però, sfruttando la fragilità che assale tutti nel momento del lutto. Dobbiamo stare attenti a dove stiamo andando con le intelligenze artificiali.

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    1. Infatti. Io mi rifiuto categoricamente di utilizzare qualsiasi forma di intelligenza artificiale.
      Nella scrittura, ad esempio, moltissimi blogger o giornalisti si affidano a queste tecnologie, ma con risultati per me osceni.

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  2. Ho visto persone famose risorgere tramite IA, personalmente non c'è la farei. Il vero amore verso i nostri cari è conservato dentro di noi e nei nostri ricordi.

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    1. Esatto.
      Dovremmo imparare a custodire i ricordi e il potere dentro di noi.
      Buona serata.

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  3. Assolutamente no, devono bastarci ricordi, foto, video, lettere, oggetti dei nostri cari, ma un computer non deve azzardarsi a imitarne immagini, voci e pensieri!
    Trovo queste tendenze tecnologiche abonimevoli.

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    1. Io, come detto, più che abominevole le trovo molto pericolose. 😔

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  4. No, no e poi no! Anche se capisco che c'è chi ricorre all'IA per questo, ma davvero io non lo farei mai.
    Mi hai fatto ricordare che già nel 2021 sul sito di MyHeritage (che si occupa di genealogia e analisi del DNA) avevano un servizio chiamato Deep Nostalgia che serviva per animare le fotografie. Io però l'avevo provato per le Barbie!

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  5. La trovo una cosa terribile, che ti fa perdere il senso della realtà. Esiste un vecchio film a tema, "Alps" di Yorgos Lanthimos (2011), i cui i protagonisti erano un gruppo di attori di un'agenzia "specializzati" nell'interpretare la parte dei defunti per aiutare le vittime a superare meglio il trapasso dei loro cari... semplicemente agghiacciante!

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    1. "Vecchio film" del 2011?
      Ma è praticamente l'altro ieri. 😉

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    2. Per me anche i film degli anni Novanta rientrano tra i "recenti". 😅 Mi viene spontaneo l'aggettivo quando leggo la data.

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    3. Ma infatti io ho pensato ad un film anni Sessanta, e invece. 😅

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  6. Che differenza c'è fra questa pratica che trovo assurda e i ciarlatani che seduti davanti a un tavolino traballante ti fanno parlare con i defunti?
    I miei cari li ritrovo nei miei ricordi sempre vividi e reali.
    Un abbraccio cara Claudia
    enrico

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    1. Ecco, mi fai pensare a Whoopi Goldberg in Ghost.
      Lei era sicuramente più simpatica di qualsiasi AI.

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    1. Cara Nia, non ho mai compreso le ragioni dell'acredine che nutri nei miei riguardi.
      Ma mi interessano relativamente.
      Anche perché le tue parole si commentano da sole.
      Mio padre è presente nel mio album di nozze nella foto in cui mamma mi accompagna all'altare, ma no, non siamo allegri e sottobraccio.
      Non l'ho fatto rivivere.
      Mi guarda semplicemente dall'alto, in angolo a sinistra, come sicuramente è accaduto quel giorno. Perché lui c'è, in ogni istante delle mie giornate.
      Se tu occupassi il tuo tempo libero a lavorare su te stessa e sulle motivazioni della tua insoddisfazione personale, probabilmente saresti più felice e non ti verrebbe voglia di andare a sporcare un ricordo così intimo.
      Ma ognuno lotta con i propri mostri, più o meno pericolosi.

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    4. Mi fa piacere che tu abbia sconfitto i tuoi demoni, allora.
      Perché così non sembrava.
      Per tua sfortuna, ho molta memoria e ricordo bene i vari attacchi che mi hai riservato, ingiustamente, qualche anno fa.
      Poi sei sparita, ed è stata una benedizione.
      Spero che continuerai a goderti le tue soddisfazioni lontano da qui.
      Perché si vive tutti meglio senza che qualcuno alle sette di mattina definisca "casa tua" "veramente un gigantesco vaso di incoerenza".
      Senza che nessuno gliel'abbia chiesto, oltretutto.
      Tante care cose.

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    5. Come volevasi dimostrare, hai eliminato i commenti perché, probabilmente, ti sei resa conto di aver fatto una grossa figuraccia.
      Mettila così, mi hai regalato una grossa risata.
      Grazie!

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  8. Io sogno i miei genitori molto spesso, almeno una volta la settimana. Li ho visti anche stanotte e ci siamo parlati. Poi ho fotografie e video. Non ho bisogno dell'intelligenza artificiale per rivederli. senza contare che sono sempre nel mio cuore. In effetti pensare di rivederli in modo artificiale è una cosa che fa un po' paura.

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    1. Ricordo bene il fatto che tu riesca spesso a sognare i tuoi genitori, e ti ho già detto che, bonariamente, ti invidio.
      A me capita raramente di sognare papà.
      Probabilmente è accaduto non più di dieci volte in tredici anni.
      Che peccato.

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  9. Io me ne intendo poco/niente di IA , di Alexa...non saprei da che parte cominciare ! Detto questo, dico che non sono interessata a queste cose ! Vado quasi tutti i giorni a salutare i miei genitori al cimitero, li ricordo così come erano in vita, penso sempre a loro ma non vorrei cercare di riprodurli in nessun modo. Li tengo nel cuore così come me li ricordo e così farò sempre. Ciao cara.

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    1. Ecco, ognuno affronta il lutto a proprio modo, ma io mi sento molto affine al tuo.
      Anche se, adesso che vivo in un'altra città, ho smesso di andare al cimitero.
      Capita molto raramente, in verità.
      Perché papà, come ho detto mille volte, è onnipresente nei miei discorsi e nelle mie giornate.
      Quindi lo saluto continuamente.

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