Lorenzo ha sette anni.
Dopo pranzo, chiacchieravamo sui pochi ricordi che conserva dell'asilo.
Il primo anno l'ha frequentato in una scuola molto carina, con però una maestra particolarmente iraconda e arrogante.
Lui non parlava ancora, dunque non poteva neppure lamentarsene, ma i modi violenti della docente mi convinsero a cercare un altro istituto in cui fargli frequentare il secondo anno, nonostante avesse stretto bellissimi legami con i compagni, e con l'altra maestra.
Ho scoperto che, a distanza di quattro anni, della docente dolce e materna non ha alcun ricordo. Se gliela nomino e gliela descrivo, non gli si apre nessun cassetto della memoria.
Della maestra cattiva, invece, ricorda ogni dettaglio. La sua voce stridula, l'aspetto perennemente arrabbiato, e molto altro. Sostiene che non potrebbe mai dimenticarla.
Ho spostato, poi, il discorso sui compagni che ha conosciuto nella seconda, meravigliosa, scuola materna che ha frequentato. Ne ricorda pochissimi, giusto quelli che abbiamo incontrato spesso negli anni.
Ha rimosso persino l'esistenza di un bambino che considerava il suo migliore amico. Non lo nomina nemmeno, ed io evito di farglielo tornare in mente, considerando che non mi è mai andato a genio, per svariate ragioni.
Insomma, nella sua innocenza di bambino ha dimenticato i nomi e i volti della sua maestra adorata e dei suoi compagni più affezionati, ma non riesce a separarsi dall'immagine di un'arpia.
Sarà, quindi, che (anche) i bambini non perdonano?
Io, intanto, son felice di aver saputo ascoltare le sue parole non dette, all'epoca, e di aver posto riparo alla scelta sbagliata di iscriverlo in una scuola apparentemente bella e accogliente, ma in realtà con diversi lati oscuri.
Anche mio figlio minore si ricorda benissimo della maestra orrida che ha avuto alle elementari. Secondo me non è tanto una questione di non perdonare, quanto piuttosto di ricordare qualcosa che li ha feriti e segnati. I bambini ripongono istintivamente fiducia negli adulti, se succede qualcosa che rovina quella fiducia penso sia un trauma, per questo lo ricordano.
RispondiEliminaSono d'accordo. Sicuramente quella maestra ha lasciato nel suo cuore una ferita che non si è ancora rimarginata. Peccato, però, che lui non abbia conservato anche il ricordo dell'immenso affetto che gli riservava l'altra maestra.
EliminaPer esperienza ti confermo che è vero,tutti noi ricordiamo solo gli episodi negativi.Buon fine settimana.
RispondiEliminaPer noi adulti è quasi normale, ma pensavo che per i bambini fosse diverso. 😔
EliminaHo molti ricordi, e sono un misto di positivo e negativo. Col tempo, però anche i fatti o le persone negative finisce che prendono un sapore agrodolce, sono come masticare fino a macerarlo un pezzo di legno di liquerizia o una radice di dulcamara. Col passare degli anni, sia chi ti ha fatto del bene che chi ti ha fatto del male, i protagonisti di quei tempi se ne stanno andando... e mentre permane la riconoscenza per i primi, l'astio (poiché talvolta di astio verace si trattava) finisce per diluirsi in un 'amarcord' generale che li accomuna gli uni agli altri.
RispondiEliminaPersonalmente non riesco a provare astio per nessuno.
EliminaMagari all'inizio il risentimento è naturale, ma bastano pochi mesi perché la persona che mi ha fatto del male mi diventi del tutto indifferente. La cancello dalla mia vita e non la degneró mai più di un pensiero buono, né brutto.
Per fortuna Lorenzo non ha mai subìto rimproveri pesanti o simili, perché è sempre stato un bambino bravissimo, ma sentire le urla rivolte ad altri e vivere nel clima di terrore che si instaurava, lo rendeva inquieto, e me ne accorsi già dalla prima settimana nonostante, come detto, all'epoca sapesse pronunciare solo pochissime parole.
RispondiEliminaVoglio sperare che all'epoca si trattasse più di ignoranza che di cattiveria, e che la balbuzie non fosse così nota. 😔
RispondiEliminaDi certo sono le cose che restano più impresse, specie a quell'età... Secondo me comunque prima o poi ti tirerà fuori dai ricordi proprio l'amichetto che non ti è ma andato a genio... XD
RispondiEliminaMoz-
Io ho molta cura di non nominarlo mai, anche perché ha un nome fortemente identificativo. Non è un Michele qualunque... 😂😂😂😜
EliminaFeci bene io, allora, quando all'asilo mi rubarono la merendina, dissi chi era stato, e dato che le suore non presero provvedimenti verso il bambino colpevole, mi impuntai per non andarci più, dopo il 4° giorno. 😅
RispondiEliminaDi quell'età anche io conservo ricordi più nitidi relativi a vicende negative, il resto è vago e annebbiato.
Beh, tu all'epoca già parlavi e leggevi. Lorenzo pronunciava solo "mamma" e "papà", dunque bisognava interpretare i suoi gesti.
EliminaBuongiorno e buona domenica di pioggia e nebbia Claudia
RispondiEliminaNn per nulla i programmi televisivi, solo di male e in merito. Forse xke in noi vince il bene pur ogni sforzo di Satana di vincere.
Nn riuscendoci ma il semino lo pone.
Qui oggi è tornato il sole dopo due giorni di pioggia.
EliminaE fa bene anche all'umore.
Purtroppo è normale, succede a tutti, perché anch'io ricordo più quelli "cattivi" che buoni.
RispondiEliminaChe peccato, però...
EliminaI cattivi rimangono sempre più impressi dei buoni, il male non si dimentica. E' così anche nel cinema, i ruoli malvagi sono quelli più affascinanti. Qui però si parla di vita vera e mi dispiace molto per l'esperienza negativa di tuo figlio. L'importante è che non abbia lasciato troppi strascichi...
RispondiEliminaNo, no. Nessuno strascico.
EliminaFortunatamente Lorenzo è sempre stato un bambino molto solare e spensierato. Non basta una strega per spegnergli il sorriso. 😘
Penso che atteggiamenti più duri da parte degli adulti restino più impressi. E' come avere a che fare per la prima volta con la durezza della vita, in mezzo ai giochi, alle carezze, al vivere sereno. Ci si fa caso per forza.
RispondiEliminaBaci.
Indubbiamente certe cose lasciano il segno, ma mi fa specie pensare che, nei ricordi, possano offuscare tutto il bello che c'è.
EliminaMia figlia , già Mamma , si ricorda benissimo delle sue due maestre
RispondiEliminad'asilo . Una era molto dolce e sorridente , l'altra musona e alzava
spesso la voce ma , non al punto da creare traumi .
Si ricorda ancora di certe compagne , anche perchè si sono riviste
alle elementari .
Io sono andata solo un paio di mesi all'asilo . Incominciava l'inverno
ed era freddo , mia Madre mi mise un paio di ghette di lana .
Le suore mi mandarono a casa facendole sapere che le bambine ì
pantaloni NON li devono portare . Mia Madre non mi mandò più .
Penso ora che in Chiesa fanno la Comunione donne in pantaloncini
corti e molto sbracciate , e già , siamo al mare e va bene tutto
anche per i Parroci .
Un bacione . Laura
Ma pensa che storia! Senza la gonnellina e le gambe scoperte le suore non ti volevano? Brava tua madre a non mandartici più!
EliminaSpero che tu stia tornando in forma.
Un abbraccio
Penso anch'io che tuo figlio fosse troppo piccolo per ricordare. Però, se qualcosa lo aveva colpito particolarmente facendolo soffrire, probabilmente gli sarà rimasto anche più impresso, mentre non ha memorizzato la normalità. Probabilmente, se non fosse successo nulla di brutto, lui avrebbe tranquillamente dimenticato tutto. Succede anche a me con i sogni. Spesso so di aver sognato, ma non ricordo nulla; se invece sogno qualcosa che mi spaventa, me lo ricordo subito, perché mi ha colpita nel profondo.
RispondiEliminaIo non ricordo praticamente mai i miei sogni, eppure sono certa di farne, perché spesso mi sveglio con immagini sfuocate che mi scorrono davanti agli occhi, ma che non riesco a ricongiungere.
EliminaSai che non immaginavo questa cosa? Io come unico termine di paragone, ma non certo esaustivo ed ampio campione, posso solo far riferimento a me stesso. Solo che se anch'io ho ancora adesso un ricordo nitido di (piccole) ingiustizie visto o subite proprio come Lorenzo però ho anche ricordi belli e piacevoli di quello stesso periodo, e questo nonostante crescendo poi fossi curioso e desideroso quindi di nuovi incontri per arricchirmi emotivamente e culturalmente, almeno questo penso adesso. Ecco, se riflettendo sul tuo post devo constatare come la tua osservazione abbia un probabilissimo fondamento concreto, resto quindi invece sorpreso di come avendo anche, tuo figlio, ricordi piacevoli di persone adulte ed amici di qualche anno prima, non ne abbia un ricordo altrettanto chiaro. Forse, provando a darmi e dare una spiegazione meramente personale e frutto di un mio semplice ragionamento, Lorenzo cresce e sta maturando quindi adesso per quanto concerne, il conoscere amici e persone adulte di riferimento sta ovviamente immettendo nella sua "banca dati" altre peculiarità dalle quali a tre anni non poteva certo essere attratto. Quindi è attratto dal nuovo, da tutte quelle persone cioè che, siano esse adulti o soggetti della sua stessa età, possono farlo maturare sempre più e pertanto lui potrebbe invece perdere interesse verso figure del passato che ora essendo cresciuto non possono dargli quell'upgrade che lui cerca.
RispondiEliminaSicuramente sta crescendo e ha tanta voglia di sperimentare il nuovo. Quello che è accaduto, come dice lui, "quand'era piccolo", non ha più importanza. È, però, curioso che ricordi così bene questa maestra, a scapito di quella adorabile.
EliminaPensa che io ricordo benissimo la serata del terremoto in Irpinia, avevo 5 anni.
RispondiEliminaCaspita. Ma in quel caso è stato un trauma non indifferente. 😔
EliminaQuesto particolare modo di essere Claudia come fai giustamente notare si sviluppa fin da piccoli! Però da piccoli è diverso, è logico che i bambini restino traumatizzati da certi comportamenti. Quando si diventa adulti è invece triste anche il fatto che di chi fa del bene non viene ricordato e considerato a dovere. Questo succede purtroppo molto spesso. Anche sul lavoro, se dai vieni considerato solo se ti autolodi. E si tende a ricordare solo le cose brutte, mai quelle belle! Un abbraccio forte! 😘 Nico
RispondiEliminaPS. Sul caffè di Riky ho scoperto che ti piace Federico Salvatore, e la cosa mi ha fatto piacere. Per questo volevo farti leggere questo post che gli ho dedicato 🤗
Siiiiiiiii.
EliminaMi piace tantissimo! Vado subito a leggere il tuo post! 😘
Ma secondo me è una cosa che ricordiamo anche noi grandi ..se qualcuno ci ha fatto male o fatto star male lo ricordiamo anche ad anni di distanza ...anche per i bambini è uguale..io ricordo benissimo i ceffoni presi alla materna dalla suora perché non mangiavo il minestrone con la cotica dentro ...o in ospedale la suora che ci diceva..ridete che poi vi faccio piangere io...con iniezioni di penicillina..dolorosissime...mi ricordo però anche chj mi ha voluto bene e fatto del bene..però nei momenti bui ritornano i "CATTIVI"
RispondiEliminaSicuramente crescendo lui saprà lasciar spazio nel cuore e nei ricordi agli episodi di massima felicità, dimenticando quelli tristi.
EliminaForse è un pò come nei film della Marvel, il più ammirato alla fine è il cattivo e non il buono. Rimangono in mente infatti personaggi come Joker piuttosto che altri eroi buoni. In qualche modo la persona cattiva forse, sottolineo forse, incide di più nell'inconscio sia di adulti che bambini. Tant'è vero che i bambini sono pure affascinati dai mostri. Per esempio il mio nipotino riconosce il grinch tratanti altri personaggi. Eppure ne ha allo stesso tempo paura. Anche per gli adulti a volte funziona una specie di memoria selettiva e ricordiamo brutte esperienze o brutte persone di più.
RispondiEliminaMi sembra un ragionamento che non fa una grinza.
EliminaQuindi la bontà è un po' anonima, mentre la cattiveria lascia il segno.
Temo proprio che sia così...
Io stessa conservo maggiormente i ricordi negativi della mia infanzia ancora adesso quindi capisco bene questo concetto.
RispondiEliminaPerò è davvero triste che sia così. Il nostro cervello dovrebbe dare più spazio al bello.
EliminaCiao Claudia, sono sparita al mio solito ma spero che il tuo nuovo anno sia iniziato nel migliore dei modi, per te e la tua famiglia :)
RispondiEliminaAlcune cose ci segnano sicuramente più di altre. È un peccato certamente che il tuo piccolo Lorenzo abbia rimosso un po' le cose migliori e che invece abbia lasciato il segno quella pessima maestra (e questo comunque dimostra quanto proprio faccia la differenza avere dei professionisti seri e soprattutto empatici ad accompagnare i ragazzini per tutto il percorso dell'apprendimento) però sono anche sicura che con il tempo potrà avvenire il contrario e che ci sarà sempre più spazio per i ricordi gradevoli. Forse dipende anche dal carattere: io per esempio, anche se soffro tantissimo, tendo a rimuovere ed a sminuire il dolore che ho provato (nel senso che, se anche in quel momento mi sembra di morire, passato quello torno indietro con la mente e non riesco a pensarlo così tremendo come invece può essere stato) anche se inconsciamente sono certa, certissima, che il segno lo abbia lasciato.
Ciao cara.
EliminaAnch'io sono sparita, quindi ti perdono. 😉
Sì, sono sicura che col tempo accoglierà tanti ricordi bellissimi, e magari rimuoverà completamente l'immagine di questa maestra, e di quelle che verranno.
Perché le streghe non mancano mai.
Io ho conosciuto la peggiore al liceo. 😂😂😂